Volontà - anno VI - n.6 - 15 maggio 1952

a:iLuaaecondo me con 1>recisionea.ssoluta il posto di William Godwin nell'e,•o,-. lttzione del pensiero anarchico. L'articolo è intitolato L'Anarchia e la Scienza e ad un certo punto si esprime esattamente così: 1< L'anarchia ha avuto un'origine eminentemente pratica. Eua è nata dalln critica delle rivoluzioni: di quella del 1793 per mezzo di Godwin, del 1848 per mezzo di Proudhon, e del 1871 per l'Internazionale e Ba– Jmnin. 't nata dagJi stessi bisogni della lotta nell'Internazionale. Ma ha pure la sua base filosofica - la comprensione materiale, meccanica, della Natura, nella quale l'uomo, la sua vita psichica e la sua vita sociale son comprese come fatti nella storia naturale ». Gatleani aveva un'altissima opinione dell'opera godwiniana. Nel 1906, iniziando la pubblicazione, nella Cronaca Sovversiva., dello studio « fe– dele e preciso » dell'Eltzhacher sulle dottrine anarchiche di Beniamino R. Tucker, annunciava il proposito di dar mano in seguito, « sempre sulla 6COrla dell'Eltzhacher, neJle loro grandi linee fondamentali e caratteristi– che, le concezioni che deU'aoarchismo si sono fatte il Godwin, il Proudhoo, il Bakunin, i.IKropotkin ed i I 1'o1stoi »'. Pagine del Godwin furono d'altronde tradotte e pubblicate nella Cro- 1wca Sovversiv<, de] 12 agosto 1916 sotto il titolo « 11 pensiero anarchico di W, Godwin ». Un decennio pili tardi, nell'opuscolo Che cosa è l'Anarchia, Luigi Fabbri, tratteggiando lo s,•iluppo del pensiero anarchico scriveva: « Ten– denze anarchiche si sono manifestate più tardi, a distanza di secoli, nei periodi rivoluzionari de1la storia: per esempio, tra gli eretici del cristia– nesimo, tra gli utopisti della rinascenza, tra le avanguardie estreme della riforma, tra le minoranze pii1 avanzate della rivoluzione francese e delle rivoluzioni nazionali, ecc. Sempre inoltre, quando pensatori e poeti vole– vano figurarsi una socielit perfetta o avviantesi veno la perfezione, non potevano esimersi dal 1>e11sarl11 senza padroni e senza governi ». '< Queste idee o tendenze, molto vaghe ed imprecise, e mescolate spesso n stravaganze umane (come il comunismo deHa donna) fino alla prima metà del secolo scorso erano considerate fantasie di visionari, paradossi fuori della realtà, sogni. Poco prima, in seno alla rivoluzione francese aveva bensì eomineiato a precisarsi l'idea che il progresso consiste neUa continua eliminazione delJ'autorità nei rapporti umani e che il fine da raggiungere sia una società uma.na di liberi, senza governo. Fu però il pensatore inglese Godwin che per il primo sviluppò in modo chiaro e si– stematico tale idea (li93) »•. JI ))rimo studio, in italiano, d'una certa estensione delJa vita e del– l'opera di Godwin, fu quello 1>ubblicato, salvo errore, dal settimanale L'Adu11ata dei Refrattari.. di Newark, New Jersey, sul finire del 1925 e J>rccisamen1e dal 12 settembre 1925 al 2 gennaio 1926. Riassumendo le sue 'Cronoc11 So,a:er.1i1'0, Anno 1\1, num. 2, Barre. Vermont, 13 tenn11io 1906. • l~u1c1 F,u111u,Che co.s11 è l'anarcl,io. Ed. Lìbrairic lntcrnationale, Parigi ,p. 6-7). 330

RkJQdWJsaXNoZXIy