Volontà - anno VI - n.6 - 15 maggio 1952

impressioni del pensiero godwinianò 1 l'.!lutore di quelJo studio scriveva tra l'altro: « Godwin concorda con tutti gli anarchici posteriori nel ritenere che in una società emancipata la libertà dell'individuo non debba incon– trare limitazione aJl'infuori delJ'uguale libertà di ciascuno dei suoi simili; e siccome esclude l'intervento di qualsiasi potere esteriore con missione di identificare il giusto punto d'incontro di codeste libertà, pensa che ai soli interessati incomba di identificarlo e che per ciò fare ciascuno sia te– nuto atl esercitare un rigoroso controllo su se medesimo al fine di non in– \•adcre la libertà altrui. I contemporanei sono ben lungi dal rigettare que– sto principio'. Nel 1925 vide la luCC il primo volume di <1nella storia dell'anarchismo a cui Max Ncttlau ha dedicato la parte migliore delJa sua vita•. La rivista di Malatesta Pensiero e Volontà ne pubblicò una recensione scritta da Jac– qucs Mcsnil, un dottissimo militante francese che aveva &equeotato anche università italiane, il quale diceva tra l'altro: « La parie più sviluppata di quest'opera concerne il secolo XIX, ed anche i militanti che meglio conoscono la storia sociale contemporanea vi troveranno parecchio da imparare. Nettlau risuscita personalità e movi– menti oggigiorno quasi completamente obliati. Se i capitoli sulle tendenze libertarie dell'antico socialismo inglese, su Godwin e su Thompson 1 rela. tivamente così poco conosciuti, danno cognizioni nuove alla maggior parte dei lettori, quelli su Josiah Warren e l'anarchismo americano li faranno 1>enetrare in un mondo ad essi ancora più ignoto» (P. e V., 12 maggio 1926). Torneremo a Netùau più avanti. SegnaHamo ora un altro anarchico di grande coltura, Emile Armand, di Orleans, un individuaHsta il quale riconosce l'anarchismo del pensiero sociale di Godwin. In un suo opuscolo su / Prec11rsori dell'Anarchismo, Armand scrive: « Notiamo pure WiJJiam Goclwin 1 del quale consideriamo l'lnchiesw sulla. Giustizia Politica e la sua influenza. sulla vir1.ù e la. felicità in genera.le (1793) come la prima opera teorica dell'anarchismo degna di questo mondo. È ben vero che God– win era un anarchico-comunista, ma Ja sua negazione della legge e dello Stato si addice a tutte le sfumature delJ'anarchismo 1 • L'A.rmand attribuisce una grande importanza all'opera di Godwin e non si lascia sfuggire occasione per richiamarvi l'attenzione dei suoi ]et,. tori. ln occasione del.la pubblicazione di una storia dell'Anarchia in lingua francese, un paio d'anni fa, egli scriveva nella sua rivista mensile L'Unique (1 febbraio-IO marzo 1950): « Bisogna essere grati agli autori di questa ' L'Adunuw clei Refrattari, Anno IV, nn, 37, 38. 39, 41 del 12, 19, 26 sett. e 10 onobre 1925. • Der Vor/rueMing der Anurcl1ie • i/ire hi11ori-5e/1e entivicklung von de11uufacnaea bis :um jal,re 1864 von MAX NETTU.u, 1925. Vcrlag « Der Syndikalis1 », Frilz Kater, Bcrlin 034. - Codwin è trattato in un ca11i1olo a parte, il JX, pag. 67,73. ' E. AKMAND, Le, Precuneur, ,le l'a,wrclii$mC, 1933. Edition& de l'en delwrs, la pubblicazione mensile che l'Armand redaue ncll'internllo tra le due guerre mondiali. 3311

RkJQdWJsaXNoZXIy