Volontà - anno VI - n.6 - 15 maggio 1952

temp·i sulla sl.ampa anarchica d'Italia e di Francia dei giudi,,;i così morti– ficanti sull'opera di \Villiam Goclwin, ,•issuto tra ·il li56 e il 1836, che m"è J)."lrSO do\'croso, 11èll'attesa che <111alchcvolculero~ competente trovi jl temJ)O e il modo di presentare al 1rnbblico italiano una espo~izionc fedele del suo ,pensiero anarchico, di aiutare con <1ualchc aJ)ptmlo bibliografico gli studiosi a trovare in qu;rnl.o gi,\ es.iste gli clemcnLi 11cccssari ti forsi dell'uomo. della sua opcr~'l e dclb sua in.flucnz:1 sullo svilup(lO rlel pensiero e del movimento au.archico un'idea esatta, spregiudicata. "È naturale d1c Ira i com1)n;;,'l1ie i giornali di lingua italinna fossero quelli che si trovavano pii1 a contatto col mondo di lingua inglese, i primi ad imba11ersi nel pensiero e nell'opera di Godwin. Non so se Malatesta, il quale ~~isse tanto in Inghilterra e, biblioteca ambulante qual' era, 11011 ignorava cer1amente l'01lera del Godwin e quella dei suoi eoutjou.\tori e discepoli, abbia lasciato scritto qualche cosa in pro1losito. Ma fio dal prin– ci1,io del secolo, Giuseppe Ciancabilla, uomo di seria cultura e di pro– fonda fode, lraduccndo per la rivisla sua 1 lo scrilto di Vohairine De Cleyre f_,' Anarchismo nella /<•tlerntum, pori.ava alla conoscenza del pubblico ita– liano un giudizio della colla e gentile com1>agna americana, che per quanto sommario d:1 un'idea dell'im1>ort:mza di (111ell'o1)era. « E l'foghilterr;i >) - scriveva V. De Cleyre - « ba 1mre Godwin, il quale, benchè più mitemente ancora e, per conseguenza, con minore ef– ficaci~,, dati i turbolenti periodi in cui l'iSSC, tu tutta,•ia il pili 1>rofonda- 01cnte radicale di ogni nitro, 1>resagcndo <1ues1a applicaziooe dell'ideale politico agli economici riguardi, non diversamente dalla concezione del- 1' Anarchismo moderno; « / miei vicini, egli dice, ha,i per l'appunto ta"to dirilto di por fine (tlln min esistenza con veleno o pug,iale, quanto (li. ri– fiuu,rmi q11dfo pecw1ic,ri<, (1Ssiste11::(1 s,m:" la qirnle io dovrei morire di /(Ime». è <1ui egli si arresta; cl1è pro1n1gna la logica della sovranità individuale a1>1>licata alJe princi1,alissime [ra le istituzioni socia.li , dichiarando che le rel:1zioni sessuali sono 11rn1eria concernente esclusivamente le vicende in– dividuali ..... ». e< Lo stile severo e curialesco della sua opera Political Justice, non ha ad esso permesso di ri:1ggiung:ere la grande 1>opolnrità dei Diriui dell'Uomoi ma l'indirell.a innucoza del suo autore si diffonde copiosamente nell'opera di Shelley e in 1u11a quella scuola di giovani letterati che s,i adunavano intorno a Godwin, salutandolo come \'Cnerato maestro n 1 • ]I giudizio sc,•cro di Voh.airine Oc Clcyre è forse più estetico che fi– losofico e storico. Ma nella Cronaca Sovversiva del 15 maggio 1905 si trova un articolo non firmato, di cui non sono riuscito a scoprire l'autore, che 1 La />rotesw Umana, !\nno I, nu111. I, Chicago, lllinoi:J, C.-libraio 1902. : Vo1.TAl1t1NF. DE Cu:lllE (1866-1912), a11arrhica militante di grande valore morale e leUcrnrio. Esis.10110 di lei 1111 ,,o(ume in1i1ola10: Sclectc,I Works e diversi 01mscoli: Jlow to crul /Hmics (1908) (New York, 191'1); /ti 1l1e Oc/ens~ o/ fmmo Coltlma,1 and tlie Riglu o/ Expro11ria1io11 (Philadelpliia, Peno., 189-1). In haliano, 1radotto dal Cian• cabilla, l'opuscolo: Le trodi:ioni americane e l'anorcl1ismo. 329

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