Volontà - anno IV - n.12 - 15 giugno 1950

Tutte queste cose suno Male esposte con gn111descmplicitii e chi<i,·c:;::." dal capo della SJ>e<li::.ione Busico, al Tribwwle di Genova, il. 1° µiuµuo. Ma la storia. di Busico 1,011 è lct storfo generic" di un giooone esalwto: è una storia di ecce::ione, mw storia di <Juell.e « del t.empo della resi.sten::.a ». quando lti gcnt.c rischiavo la vita per un scuso umano di solidw·ietà, J>Cr– chè pemova o credevo di f'Oter dare ol 11io11doun suo volto di libcrtcì. Come tanti ,·c.iiste11ti del ,wrd, che furono emigrnti del mcz::ogiorno, CJllCStoanarchico di Cwn1n, è un meridionale, di S<111taMario di Ca1mo Vetere. lf.'sile, bruno, l'iccolo (Delucchi. /rn ,m grcm -viso da intellettuale. con dei{li ()('"c/1il1li che lo fanno o.tsomigliore a Grnmsci, Afoncuso, il pii'i chiuso elci tre, lw la corporatura. aLlet.icn e il tipo e/elio sc(ll'i.catore), parla con fuoco, ma. ccrcnndo di control.lnre quello che dice e soprnt.tutto d,i spiegarsi con chiflrC::::a. Busico (~ uno di. quelli. che, e, libernzi.onc ,,vvc,w– ta, non si sono accontentati. di <11iella<11wlsiasisistema:ione clic pot.e1114 ">(/rirloro fo ·vita. SpinlO <fol suo ideale di solidarietti, sentendo forse pirì qfto e più chit1m la lezione c111titira,mica dcll'anar.chia in confronto di 1m ooese << tutto tiramw » am,ichè di un paese cc me:::o tirmmo >,, Busico fm il 1947 e il 1948 andò in Sr,(lgua a aiut.are i suoi C()111p(lg11i. d fede uellri lotta co11tro Fn111co. Che cose, siti. lci vitti di. cospirazio11e in Spt.1g,w. con i pasti di. blocco, le 1JCr<1uisi::.io11i. le ri.chieste di rlocumeuti a O!!lli ,,;,~ snspimo, e l.'c,,-bitrio e gli arresti e le percosse della. polizia ol minimo ~ospetto, non lo ho im.parc,to d(li pochi << reportc1,t;cs >1 dei gio11wli di sini– stra: e che cosa sia110 gli ,rm,rcl,ici Sp(lgnoli che lrn11110 esercit(lto un così grande e decisivo J>eso nello re.~istenz« u Frnuco e nella ri.vol:lzimre c/Pf 19 luglio, non lo ha oppreso più o meno dai racconti edifica,a.i, in cui j:li eroismi sono tutti i medesimi: con loro ha vissuto, dividendo i. 1:>ericoli P. dividendo c111elpmw della solidari.età quotidiana che /rn un sapore il{tlOIO per tutti coloro che lwmw, in questi mmi., vissuto per il «loro p(fflic11fore>1. Tutte <1uestccose sono swte espost.e, e le C1.bbit1111n copite. Affi il Tri– btmale le lw davvero capite, in quello che 11ma,w111e11te sia;ni{icammo, e anche nella loro portato. sociale e morale ? Se non sentissi di dover rispondere no a qucst<i (lo,,umdll, tocccuulo così wr. problema che è µilÌ grave di </tu:llo della stessa nmministrazio11e della .tciustizia, forse persino <lella.stesstr.esistenza clelfo tira,miu di Franco. non llvrei scritto questò llrticolo. Assi.st.e11.clo al processo di Ccn.ou,, ho avuto 1111a sensa::.io11e.co11t.i,wa e dispernme: gli. impullll.i non capi'v(lnO i µiudici e questi non capivano !!li imputai.i. Parlavano due lingue diverse. T.:espe– ,.;enza (110n l{ià la 1>0ssio11alc esperienza soggetti-va; voglio dire l'esperien– za autentica, la storia) di <1ueicluc gruppi era. diuerSlt. p,,,.lavnno italit1110. ma non era lo stesso itali,mo. Ernno persu(lsi entrambi. di JJllrlare li. lin- 1;11aggiodella giust.izia e del dovere, e t.ra loro ci pot.evll essere .~olo mor– lale offesa. Il Presiclente ciel Tribunale Illustrissimo, Gamalcro, non ern ceri<"> mal disposto verso !!li imputati. Ca1>ellibianclii, faccia rosso, impo11c11tr:ml suo scra11110 di giudice, 110n aver,YIil lnisser-nller di. certi suoi colleghi e lo si..rnrcbbe volent.ieri. imma.~inato con una 1xirr11ccoolla modn mrglosas:~one. 758

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