Volontà - anno IV - n.9 - 15 marzo 1950

dei Grnncli Lavori. Perciò, biso~ua dappl'ima costiluire delle cuormc masse di mnuovra deslirrntc a realiz– zare •< l'accumulazioue primitiva», sfo c::.s:-i capilalisla o socialista. La prima parola di questa poli1ica è lo eccesso di nascite e lo sradicameulo eis1cmntico - l'esercito di riscr\'a flel la\'oro, In prolificit:ì, il prolcta– ri'l.!o. Il c.ccondo dovrebbe essere la organizzazione scientifica e imlu– strialc del mondo; il terzo, la ric– chezza uni\'crsalc in un'armoniosa k<'ondi1à. Dis~rnziatamcnte l'cspe• ri<"mm è appena ~iunta n superare il primo stadio e solo per ricadervi pe– sanh·mcnlc, dopo terribili sforzi. Ed invece di spc~ncrc il pa~11>erismo. l'offcnsiv:1 liberale e poi socinlisla. non hn folto che p:encrn\i:n:arlo. E' la J'oyert:"1 clw ha p1·eso tutti i colpi: la pO\'ertli nel senso in cui l'inl<'n• d1• Promlhon: l'<'quilibrnzione or~a– oien e cosciente tra il la\'oro c il bi– tSOgno- In produzione e il consumo - In supcrfì<-ic e Ja popolazione: <1urlla i-nccic di l,!iustizitL di equi1;!. realiz,:abilc ovunque tra forze eco- 11omid1c f'hf' sono l'unn follore del– l'ahra, e eh<' svia lo spirilo di lucro e di e-uer:11 - di p:uerra so1)rn1ut1O - ch·e oggi si f·hiam11 « imperiali– smo ,1. 3.° Il lavoro non è un combottim~nto E' curioso che EnJ:?,:cls, nella sua dinlcllicn (cprOA:ressisln» clellc ~ran– di conccnlrnzioni di polcri - fon– clatn !ò't1llcconcezioni mililnri napo– leoniche dell'unione delle forze e <klla loro sovrabhondarr.a - si sia 532 limitato a cscrcilarsi sul limite infe– riore dei Icuomcui, sulla soc;lia di dlìcncia degli stimoli e delle cause cflìciienti. « Uu cavaliere mamnlucco vale un fanlaccino francese n, e#?:li dice, 1< urn mille (aotncciui lrnncesi co!ò'litnili in bnllaµ:lionc, vincono diet'imila nrnmalucehi indisciplina• ti. Nello stcsi:o moclo, un uo1no uon può smuovere un \'agone spin,:tendo• lo, nè condurre da solo un treno; CC"UIO operai riuniti fobbrichcranuo più ghiàa che venti volte cinque operai, ecc. >1. En~els climenlicn 6ohnnto di dir– ci che un solo mamalucco ha 1lotuto uccidere il generale Kléber c. con <Jne'-TO,mctlerc fine all'occupazione d<'ll'EJ:dtlo dn parte di centomila fantaccini france~; che lrecenlo uo– mini che SJ)ill:;?:OllO un VUl!OllC sn lUl terreno piallo non lo faranno andn– n· fliù Ior1e che I.re nomini; che cinqmmln meccanici ~ulla pintta.Cor– mn d'uun locomotÌ\•a sono in am,. rnntotto di lropJ)O pf'r scaldarln e C'ondurln: che nrr parecchie opera– zioni - tecniche, nolitichc. mililn– ri - i ::z:r111)pi cli cinoue vnhi:ono di 1•it'1<"he i gniooi cli cento: che rad. don11iando le rnzioui rli nulrimento o di concinw è nill facile ottenere il !!'Onfiore dellt- vn<'cllf' o il <"Oricn~i (l('l !!rnno. invece dcll'anm!'nlo rl<'I nrodotto ·1onlo. E così di ~c1ruilo. Aumenlnlo (nl di l:ì di una certa 1, !ò'Oft'lin di rffi<"n<'ia >> cnr:111rrinntn dnll'iuferioritò relntivn di un fat1orr di nrodu1ion<' risnello a lutti l!li allri) In r1oSi> t); mnlrric nrimc. ,1i f"11Cr!!'in.cli lavoro. di sorv('f'lianzn. ,li ,,rloril1Ì e<'<"•• e voi mni.rhcral<'. di!l!ò'ipnl<'. uC'cid<'le. iiwrce cli nr,..– durrc di pit'1. L'idcolol!in ufficialf"

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