Volontà - anno IV - n.9 - 15 marzo 1950

dal lavoro-danaro, non dal lavoro• riscatto che fa dell'uomo w1 arnese per eslrnrre, 1>er separnrc <lall'ab– bond:mza, sotto forma di ricchezza v:111a, un og,:;ctto brutale e senza m1iurn, 1>icno di del'isioue per la pc• un rhc è costala e l)Ct la miseria che ~<'U(•rn '. Ma dal lavoro 1>rodollo di tmn passione crentricc, attrazione df•lropcra e socldiilazioue di nn bi– soi-:no. 2.- Che coso è il lavoro? 11 Che cos'è il la\·oro ? » chiede Proudh'>n. « L'esercizio, nello stes– so t<'mpo fisico e intcllcttunlc di un cssnc composto di corpo e d'iJ.1tel– lc110. 1'11uo c.iò c).le 1>ossc<liaruo, tul• lo ci& che sappiamo deriva dal la– \Oro: ogni scieuzn, ogui arte ~li son dovute. La filosofia non è che unn maniern di generalizzare e di nsir·nrre i risultati della uostra esperienza, cioè del nostro lavoro ». (< Con <111cs10 lavoro)>, egli ci dice ancora, (< noi spiritualizziamo scm• prc più la nostra esistenza. Produr• re. crf'arc, or;zauizznrc, dare l'esse– re o la fonnn: facoltà positiva, la cui lc,:?:~e risiede nell'esi~cnza del numero e della mi..sura, cioè Dclln limitu=.ioue ». Quanclo prevale la <1 p'tocluzionc » ill!mit:lta. purnmente riproduttrice. :.cmplice sc1>arazionc o trasforma– zione meccanica. che materializza la vit.1: quando il lavoro clc~radan– tc ha il so1>rnvycoto filll lavoro spi– ritualizzante. che è il solo creatore - allora la ~1ua111i1:t elci « prodotti » numcnta, ma il loro valore intrin• ~eco CC'lrri<illOnde :ld una somma minore di hworo socialmente neces– sario, :ld uur1 miuorc C<1uivalenza ioci:ale in µotcrc, in goclimento, in vero uutrimcuti terrestri della vita. l.a somma dei beni reali, ,,rcss'a poco iDvariabile nell'umanità, non beneficia alTatto di questa inflazio– ne deJle 1>01,olnzioni, delle occu1>n– zio11i e degli oggetti di i,.cambio. E In legge di po,•crl:ì si verifica e ] 1 r"Oudhon l'enuncia nel seguente modo, dandole il si~nificato di \IIHI cos1ante psicolol!ica: u JU conclusione, l'uomo, allo sta• IO CÌ\ 1 ile. ollienc dal lavoro - in media e secondo una lc~~e or,:?:tlllicn della nalura - ciò che reclama il nrnnlcnimcnto del suo corpo e la ,·ultura della sua anima. nè più nè ,ncno ►). Da <1ucsto enuncialo. due corolla– ri potr('hbcro clcl'i"arc in qu:tnto al• la rrnlizz.:,zionc di una nuova socie• tlt. Il 1uimo afferma che « l'econo- 1t1ia elci "alori cli scambio» - <1trn– l11nque sia l'intcnsi1i1 dcl!li SJlCrp<"– ri. messa in opera sotto il nome di 1< proclnzionc » - non da.rcbhc alln uomo medio eh<' lo stretto nccc!'~a- 1·io. ciò clw postula cner~icamentc t'ug11aglia11:.n soci(llc. li secondo :111- nuncia che la ri,oluzionc. lun~i dnl– l'intro<lurre la distribu:donc illimi– talfl ckll:, ric<'hcnn. snri'1 l'orl!aniz– Zltzione di un'economia più strelln uell'uso cki beni nalmali. In poch<• pnrole, lii trntln di far sparire il 1•nu1}criS1Ì10 per mezzo della l)O\'<'r– t:1. 'l'f'i-i "h" ha fotto ri\"oltnrc t:toto i libcrnli qu:mto i sO('iali::ti. PC'rchè co ..toro pretendono ,li nholirf' il pauperismo con i mc1ocli (h•ll'olTcnsivn unpolconica. delle for• zc di pro,luzionc, con una rollura fulmina.nle sul campo di battal!lin 531

RkJQdWJsaXNoZXIy