Volontà - anno IV - n.9 - 15 marzo 1950

ramt'> le dis1>o!i1.ioni che in quc1ta materia emcller:ì il Comiglio di Aragouo. " Entrambe le or~anir.za1.ioni ri– s,Jf'llcranno la libera dcci1ione dei contadini pu ammini1trani sccondo i loro detidcri, gcoza con ciò negare che odtravcno i Sindacati si intra– prenda wla cam1>a,;i1a di divulga- 1.io11edel collctth'luno. con lo scopo di far tcntire ai contadini i nnlaJt– gi dl'lla collcttivizzn1.ionc. Annlop;a– mcnte la C.N.T. e la U.G.'f. aiute– ranno e stimoleranno le collettivilà lihcrnmcnte cosliluilc. che 1>ossono c~rc di C8Cmpio per il rc1to dc~li operai e conrndini ,t. Si 1rn1111 di un pnllo che entram– hc-le or~nnizznzioui coucluscro (l'nc– conlo. 1.n U.C.T. !i dif'hinrò fnvo– re,·olc nllc collctth•izzazioni. Il 1>nt- 10 si limi11nru ulln !olu Arn~onn. Le ccntruli nazionali dcllu C.N.T., e l!.C:r. fino a <1uel momento 110n t.i f'r:rno ntC.'-Cf' d'a('COrdo iulln realiz– zazione della collcthizzazione della h!rr:1 in lulta In Spn~:nn. Mentre In <:.N.T. volf"\'3 In socialiunzione a ha!IC di unn coll<'tth• iun:r.ione ,:ene• raie. In U.C.T. preferivi\ In nazio– nnli7..7.tuiione. Questa &i limitava alle !:rnndi propri('l1Ì. Ciò .,_j~nificavl\ la e~1•roprinioni dei ~raudi ln1ifondi, <li e;rnndi pro1>ricti1 terrieri. e,l il loro 1H1s.cag,;ioallo Stnlo. Quc1,to crn clntizznzionc. Ln forma di pro– duziollf" e di co,m11no nei ,,i1Jn,:~i ri– ma11e,•a tuttavia dn regolare e se– guilnva fino nllorn con il disordine cnpi1alis1n. l.11piccol11 proprietà pri• vnt11 <' In coltivuiione imlividunle delln tcrrn, continu11v11. l'atteggiamento del Partiti Anelie il Partito Comunista di Svagna non si er• pronunciato 1>er la collettivizzazione, cd ancor me.no il Partito Socialista. I 1>rogrammi agrari dei due partili &ejtUh•ano In liuea della riforma a~raria della Repubblica. Nessuno dei loro obiet• tivi andarn al di là di <1uclla rifor• ma. F_~a prc,·cdcvn la distribuzione dei grandi latifondi. J lavoratori della terra dove,,ano trasformarti in piccoli proprietari. Ln Francia fece qualche cosa di eiwile durante la tma Rivoluzione. e derivò un <".-:>n• iadinnme di pk.coli proprictnri, un11 classe sociale che portava con sè il germe del capitalismo e del cousel'– vnlorismo. 11 Partito Comuuisln, io maneuu– za di nn programma di collNtiviz. zazione. propa1,::andnvn la crcnzione di coopcruti\"e a1t:ricole. li nume• ro 8 del MIO J>erioc.lieo "La Voce della terra•· di Valencia. del 22 mag~io 1937, pubblicna un modello di sta:uto Jltr Wla di queste coopc– rath·c agricole. Non chi<'dcva la col– le1tivizzazioue. Come base delle coopcrati,·e la si indicn\'a cspre&&a• mente~ mPutre era certo che si rico- 110S<'C\'ala pro1,rie1à 1>riva1a. Que– sla non era la lincn della collellivi~• zazione Con. a.la dei contadini in Uussia. Una 1>mizio11c ambigua in &e-noall'Jnternazioualc Comlmi1ta. Le Coopcrati\"e J)Otevano &0ddi• sfare così poco i contadini !l>np;noli qunuto la riforma n~rnrin della llc• pubblica. Entrambe avevano come base In proprictù privata. 1 lavora• tori della terra 1upcrnrono, senz11 523

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