Volontà - anno IV - n.3 - 15 settembre 1949

Else Redmann, di Posen. Prigioniera in Russia dal '45 al '48, ha la– ,,orato in un <e colcoz >,. << Quando presi il tifo, mi l'imandarono in Ger– mania. Poi ad Annaberg, in miniera. Dovevo lavorare con la perforulril·e. Svenivo tutti i giorni, mi porlavano in alto, poi tornavo a lavorare. Per fortuna, il lavoro alla perforatrice mi ha provocato un tumore all'addome, mi han dovuto operaret e alle fine della convalescenza sono fuggita. Dalle– hara,•che non si può, i russi ci accompagnano ~li lavoro e ci riaccompagnano la sera. Si può abitare anche in camere private, ma è quasi impossibile tron1rne ». \Parlando, hanno i medesimi gesti delle conladiue pugliesi, dei mina• tori sardi. Raccontano storie che ci sembrano antichissime. Ursula Neumann, Olga Sd1ultz, Margarete Rysd1lik; e molte di loro 1 che abbiamo interrogate, han veduto e pal ito cose ben piìi atroci, che qui non si vogliono scrivere. Qualche chilometro 1>il1lontano, nella landa, una torbiera. Un cen• tinaio di giovanotti; pii:1 allegri questi. <e Venite a offrirci del lavoro? ,.. chiedono ridendo. C'è uno che ha fre<1uc11ta10un corso· per sincla.calisti: ccLa norma, nelle officine, è molto alta, si arriva appena a farla, con quel che si mangia >l. Mi fa vedere una cutta di razionamento per li Untertagear– heiter », cioè per chi lavora sottoterra. La caria è della prima decade dello scorso luglio. Al giorno, mezzo chilo di pane, 60 grammi di cereali, 35 di zucchero, 30 di marmellata, 50 di earne, 30 di grasso. Cioè, fome. In pili, al mese, 120 sigarette, 750 grammi di supone in polvere e solido, 125 grammi di surrogato di caffè. Un ahro ha in mano il suo contratto eon la A. G. Wismut. Il contrailo garantisce alloggio e vitto al minatore, con un pasto c,ddo. Le razioni sono piìi forti, c'è un chilo di palate, quattro cli i di verdure, e tre etti e mezzo in più di pane. Ma (ci dice, e gli altri confer– nrnno) quasi sempre ciò è soltanto sull,1 carla. Quello che soprallutlo indigna questi gion1.ni è ehc lo strumento di– rello e spietato per premere, non solo sulla loro capacità la,•orativa, ma anche sulle loro opinioni politiche, sia la carta alimentare: con tutte le sue sfumature; che a nessuno sia consentila la minima crilica ai decreti degli occupati e al dominante SEP (il partito socialisla unitario); che gli stessi membri del SEP debbano limitarsi a meri contributi tecnici (molto :tp· prezzati) senza la minima capacità di interferenza politica; che tulti vi– vano nella paura delle denuncie anonime, della deportazione, dell'uccusa <li sabotaggio, sopraltullo da parte dei tt'deschi che servono l'occupante (ai quali è riserbato il massimo odio); che la 1< Volkspolizci >l, armatissima, si comporti come truppa d'occupazione. Concordi nel riconoscere che nou si tratta del russo individuale (ben che lo stimino tecnicamente e cultural– mente un inforiore) spesso, dicono, oppresso anch'egli dal regime lavorativo tanto duro; ma della buroerazia. In basso, spesso, contraddizioni felici, tol– leranza. Concordi anche nel riconoscere che le loro condizioni e la generale miseria (e anche gli episodi peggiori; la gulleria di punizione mineraria - di cui ci parla W-alter Voigt, 24 anni, - che dà in media olio cadaveri al 187

RkJQdWJsaXNoZXIy