Volontà - anno IV - n.3 - 15 settembre 1949

piuno troppo intellettuale. Basta allora un matrimonio, un figlio. una c.i.s;t di umpagnn J!Crchè razionalmente si possa demolire l"icleologiu per la quale si l'rede\'a di essere pronti a dare la ,ita. Per militure è necessario u1oltl' di piì1 di un'adesione intellettuale. ·e; necessario un potenziale affctth•o. Tr.1 l'altro è ncces:tario sapersi dimenticare nel gruppo, amare i compagni, amare l'uzione compiuta, indipendcntcme111e dalla sua efficm:i1à o clui suoi risul– lut i. Alloro lutto scrnhra pii, scrupli,·e. Mu è hene d1c in ogni amtrchico ri• m11ng:1un residuo d'in<1uietudiuc che è il risultato ,dei nostri l'Onflitti in– terni, del nostro dualismo. Questa lcnsione che esi-.1e in ogni individuo non irrt!g:gimcntalo è l'elemento motore della ,•ila. l.",in:m:hi(•o cle,·e contare con esso e ciò è molto pil, difficile ,,he l'ascol– larc gli ordini di un capo venerato. Ma è po~ihile intran•cdere la liber1à ,·orne una facile .:oluzionc? La vita dcll';.u1ard1ico è piì1 o meno tormentala secondo i 1empera1ucnti. 111.1 sempre <liffil'ile. Pre,·eniumo i gio\·ani che vengono a noi. spieghiamo loro le diffic0Ìli1 che irwonlrer.111110e t·en:hiamo tutti insieme d1 libcrard J\Cmprc pili intcrnm<'nte di quest'infantilismo in cui la socielìt tutta \'Orrf'l1hc m:inlencrci e di :wquisturc sempre pili il senso della rcj:pommbiliti,. Gu.. B1rnN. SALISBURGO L'EuroJl3 de,:li ~1a1i~1inon ,uol ,·cnir.· alla Iure. Pare "i lralli ,li un llarlo diffi1·ile. ;\nehe l.:11 rcce11te .\-.emLlt":i di SaH~bur11,o ~ ·;: ronrlu~a ron un nienle di follo: e ,:li euro• Jlei~li -.i ~on inlim:imente ralle,:rati •·he alm,:110 non ne i.ia ,·cnuh1 invc•·e 111iah·o~a di di,ra110. Probabilmente (e ~i:1111 ..oli noi cre1iri, 11 1Jen$arlu?1 11011 tii tralla delle co11111licazioni Ji un 11ar10.Si t'j>t:ra e ~i rhicde rhc una donn:1 11011 inrin1:1 farria un fìgliolo: il rhe è tli(– lìcile. ,.j e:1. Cli €1atieti. alla rui tc~la 1,13 un libertario rou1e Churrhill. 11011pouo1w ,·ole.-e aholizione Ji frontiere. libere comunicnioni tra i popoli. unifirazioc1e di monele e di la• riff ... tulio riò rhe ro,-tiluirebbe l"Europa rome un .!-OJ>ra•Stato.Ulilixzano il milo, e l:t ph•iune & l'inl(enuità con rui ,•i aderi~ono lanta br:u-a ~ente. 11er manovrarla ai loro lini. Nulla ,piU. La vera Europa può na~rere ..,oh:11110 1.l:ilba~-"o, dai popoli: i <1ualiormai han eomi:1- riato a conoscer&i 11iùda ,•icino neU., eolTcrenze comuni della guerra. ncj!li sposlamen1i di 11am1e che cffa ha ieneralo. e non lo dimentirheranno tanto pre1t.to. E come @"è for• malo in America. dalla mi~ccla d"uomini e donne di tulle le nazioni di qui. un primo 1<aJ!l(io della forza c-he deri,•a ,Jalla roHura di barriere tra la 1ente di 1:M>J}(lli di,·e~i. f'06i .uil IIMtro veechio rontinenle una ver.gine Euro11a fiorirà 11er c111ella,•ia. appena ~ar::ip<>Hihile, ron1ro la ,olon1à de1li 11omini di S1a10 e dei• politici loro amiri e nemiri• al!,.ati. 156

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