Volontà - anno IV - n.3 - 15 settembre 1949

in pratica, nella sit11a;;;;io11e di certe regioni italU:me? •>1 In Calsbria per e,empio, dove i locali sorw canili, e 'V Qambini non hamio le scarpe p_cr andare a scuola d'ini:erno, non soreb– be male incominciare con il risol– vere questo problema. Cosi, gira e rigira, si torna a Ca– losso. A questo bel ti/>0 che ir1tro– dusse nel Congresso discorsi incredi– bili: la riforma agraria, l'anticleri.– calisrno, le scuole tecniche, t'emi• grazione, il mediocre livello cultura– le e morale e/egli insegnanti .... cose da pazzi! Ma il guaio vero è che di queste cose norr si possa. parlare, in Italia, altro che con il tono dislacca– to, paradossale di Cui.osso; e riou si sa mai. !!C <111esti si compiaccia cli b11/• Joneggiare per i rea:ionari d'ogni tinta, oppure se sia tafmc11te sfiducia– to da ritenere possibile sol1<mto urw unica, clamorosct risata. Speriamo 1'11l' per lui 1:af~a questa seconda ipot<>.~i.Quanto ti noi•, ci :,iomo ço,11.:inti ancora, 1mu voltO che occorre agsiomar.~i rif'/k tecniche (quella. Montc:,;soriww è fervida di tro1:ate utilissimr) approfondire i eontenuti (q11ul.elibertà vogliamo? e q11nle società?), cletcrmimtre le ideo– logie (sesso e sociu/i;:;mo, nelle sc110- fr di Reich e cli Neil, pa,rlanu vri linguaggio bPn evidente). E doJ>O, dopo ma presto, unclic qui occorrerà passc,rc agli. esempi cort– creti. Di sicuro i.:i:.-aràultrettantu op– posizione, ul.trettcmta nwlvolen::a, Ì,• dmitica :.-opraffa:io11c in quPsto cam• po come in <111elli 11ormulmen1e udo• peratj u scopo rit:ol11ziorrnrio imme• diCfto. Per cui 11011 sarebbe male ir1- corni11ciare... per lo meno a studiare noi la qucstion~, e ,, risolverlt, nel– l'wnbito uostro. CARLO 0oGLIO BRIGANTI Giuliano e 11elle 11rime 11ugi11e dei siornali. Dico"o al signor Scelba: 11011 si vergogna di 1w11 saper fur~ il suo mestiere ili modo cosi clamoroso? Egli è come 1m « famoso cacciatore )1 che sa però cacciare sol<,i i /JU$$e• rotti: basta gli si presemi mra 1,•olpepercl,è si volti di l<ì. Ma va anche dello: no11 e certo 11ell'aziomt del signor Scelba la soluzio11e del probl~ma Cillliano. del problema del riwr• reme banditUmo sicilicmo. 03ni volta che l'tmloritii (lel Covemo si trova i,, 1m perifxlo di stasi, i11 Sicilia 11Mco110 le bmule di t< briganti ». t 1111 fenomeno parallelo a lJ1i.elfodelki mafia, e/le ,wsce (iov1111• que manca la tutela sociale co111ro le i11gUutizie. Come arreslllre i mafiosi 1w11 uccide la mafia. così a11cl,earreslllre Giuli«110non riwlverii nulla: egli ha ramificazioni cl,e be11si Ml arri.variomolto in allo, 11ell'1Jristocraziae tra i groui proprietari; e molto in bauo. Ira la poveru gente della sua regio,1e. E /fitto l"ambienle sociale cli"' e malato. E lo si sa. J,"e in Sicili11 1111 insieme ,li condi:ioni di cui noi tutli i1aliu11i ci ,Iovremnw vergo– sn.are, se fossimo gente civile: miserie i11dicibi~i <l"!i lavornlori. 1?.repote11ze i11dicibili dei padroni, sopraf!azio11i. abusi cl,e sarebbero inconcepibili. altrove. E come rimedio a lutto ciò. visi o cl1e il Govemo di Roma .e le sue burocrazie si' ·so11 rivelali i1:capaei (e n.011110· 1eva e"ere altrimenli), s'è aggiunto sul collo della povem gente sicilif,111i l giogo suppk• mentare del Governo tli Pakrmo. Il qiuile, naturalmente, sta costruemlosi bei palaui. di– stribuisce posti agli amici ,Ielle sue clie11tek, e 111/10 a11drà'/H>i peggio di prima. Povera l&aliu. in cui la crilica anarchica a llllto ,1uesto evi(lenle evi,lent4.1imo e.Detto a,ui.5ociale (/i tuoi i Poteri e chiamata « ulopistica ,1. 147

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