Volontà - anno IV - n.3 - 15 settembre 1949

Italia è La Jervolirw, una delle piii c ,U.it ;e e più ascoltate deputate~e de– nwcristiane (seppure lo f11n:.ioJ11e principale di costei apparisse 1 alme– no durante le riuriioni di. San Remo, quella di mettere in mostra /a. pro– pria rotondetta figliola). Grossolaname,ue, iri s111>Crficie (e in realtà reale. beninteso) gli è che: 1) occorre approfiitare dcll'evenwa– lit.à çlw sia a.ssegnato alla M.. ontesso– ri il premio Nobel pc.r la Pace allo scopo di farne ricadere il merito i– deale - e concreto - sulla Chies,i Romana; 2) tenendone la testa, si è più si.curi. Che quella ir1i:.iativa non prenderà troppo piede. Afa c'è poi, ancorn una volta, 11nc1 ragione più profonda e più rivefo– trice: l'idea-base della Montessori è che il fanciullo scopre 1111 poco alla volta il mondo conoscendolo per mezzo di successive esperien:.e senso– riali, concetto accettabilissimo dalla Chiesa che nella sua dottrina ufficia– le, il tomismo, J1a sempre riconosciu– to la graride importar4za, quagi la priorità, dei. sensi s111/.'iritelletto (e che /,a sempre avuto una paura mat– ta <felle filosofie << idealistiche », mentre quelle <t- t}po sensista, positi.• ·vista, materialista per.i;ino, non le fa• cevano troppo im,pressione, mai). flcninteso quei sensi che diremo <<CC– clcsiastici >> per riulla si.differenziario nell'uomo da <111elli dell'animale (ed ecco 11n. altro flagrante incontro d~ certo materialismo con cert.a dottri– na cattolica); :,io/amentc, l'uomo lta · poi una grazia, un intervento divino, che gli pennettono d'esser quello che è e non una bestia pura. Ora ;. sensi montessoriani identicamerue nulla portano iu. sè, nulla Mno per sè, ma valgono come tramite, me:.:.o di co- 146 numica:.io11.e: .. di che cosa? proprio di. quanto più deteriore, e ammuffito, e illibcru.nte reca nel suo seno la present.e società. -Lu cro,wcu. spicciola è di.verterite. c,mmo11itrice, csempl.ificativa: che " segretaria del Congresso sedes'se l' ;.• stitutrice del primogenito d'Umber– to Savoia è prova dei. risultati che ci si aspetta da quel metodo, e del resto I.e scuole uellc quali il metodo Montessori -viene già applic.ato sono qua.fl . sempre. scuole riservate a figli di gente privilegiata per nascita e per censo; il che accade, è vero, a causa del costo per ora molto eleva– to degli strumenti necessari a dotare 1111 insegnamento di q11el '8enere; ma. più pertinentemente, una volta che 'l'H•sti. strumenti fo~ero prodotti a prezzo standard, e che tutte le scuo– le potessero esserne dotate, ci si av– vedrebbe che i, risultati, di fondo non mut.ano: quel metodo, lo ripetiamo, .'!ervc soltanto a foniire più J!.iacevol– mente, e più rapidamente, i fanciu.J. I.i della cultura che a loro si. vuQle forr~i'.re;cattolica, conservatrice, sta– liniana, liberale, eccetera eccetera ... certamente n.on d'una cui.tura libera . .Perchè m<mcatto le premesse indi– spensabili a una libera cultura: 1) del sesso non se ne parla; 2) de.l socialismo nulla si dice. lrll con.elusione il fanciullo è libero di scopri.re da sè la realtà che lo circonda: è libero di di,;entare un perfetto conformista! Un vecchio amico che /io ritrovato al Congresso, prouvedi.tore agli studi nel fondo del Meridione, mi diceva che la attività libera del fanciullo. tanto difesa dalla Montessori, è cosa. b"elft,.iwteoria: « ma come tradurla

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