Volontà - anno IV - n.3 - 15 settembre 1949

IL CONGRESSO INTERNAZIONALE MONTESSORI Occhi toridi tesw tonda come <111el– lc, di 1111 burarrino clic il padrone fa dondoforc a,;antii e indietro. Calosso ripetCL"<tper l'ennesima volta la bou– tade << Gesù ere, u,1 figlio illegitti– mo ,,: con grnndc sbattere di sedie e di somme morwc/H• prete '-' frati se ne andurono proteStarido. E <11wru/o. t.ormtto nell'alveo tt scolastico,,, l.'o– rntore disso t< il mestiere di maestro>) 11,w voce gbii fu sopra ctprofcssione»! fo superficie, ecco <Juitutto il Con– gresso Jruerna:.ionole Montessori. Una mancÙtl(t di color(ll.Cvesti orie11- 1uli, strani visi. d<'t1tro il. solito co– st.11111c dPlla. mascherut.a cattolica, /emmi11ile o nwsclt'ilc; il .~-ole di Su11 Remo. e i/. suo mure, e J<1 xm11ache /u i merlet.Ji sopra la t.ort.a del C<rsi– nò e delle ttftrc orribili ville e pc11- sio11i. 1111llc, possono c,ggi,mgerci. A.fa cmclw più in profondità è sta– lo ,nwvmnc111<' Calosso a m.eucre il clit.onelle, pic,gc,, Rivc1',ta, <JIH~Sl<t già completa p11lrefc,zione. dc,lla. t.owlc iru/iffercnza. con cui i congressisti u– dirono (e forse 110) le /r<1:,-i cl,e tc.11- Ulvano di collegare il K metodo J\lon– tPssori » con l"inscgn:uncnto delle scuole d'urti e mestiere, delle scuole t.ecniche, delle scuole i11d11striali· e similari. In realtà, che co5't impor– ,l<lv<1 ai presenti drllu e.;,istc.11:.a di milioni di. lavoratori. sc.11:::.<1 <1 wlifìc", cioè con predisposizio11e spiccata al• 144 la clisoccupazione; e cli centi11aiu cli migliaio di giovm1otti. iscritti agli i– rwtili licci classici? /.,oro, i 1,rcsrnti cor1te11t.i.,uolevario tart.li soldi e~ in s11bordi11e,bambini (11011tanti) per mettere it1 pmtica il metodo 1110111.cssori: che poi. <1uesto metodo sia così poco libera11tet in sè. cfo t1on dare Tisultati di-r:.ersi da quel-– li di tutt.e le ai.tre scuole ... è un di• scorso che no11 li riguardava! D'al.tro,1de ne.li.e idee cieli<,, Jl:l,.ont"S· sori c'è tmche del buono. e sarà be– ne 1e11tUmto 1111aspiegazione meno, tiole11ta e colorata. Il fatto che in una scuola di •Pllri• gi (d'Psempi similii erano decorate le 1x1rrt.i della Mostrn) 1111 fa11ci11llodi 7 «r111i e mez:::.o :,,criva, come suo com– pito libero. urw serie cli invocazioni (llltt SS. Tri11it.à. dimostra ch4!. I<, li. bertà ciel fa11ci11llo è S!«l<t seml!re, fin. clt,ll'ir,izio. voluwmente instrada– ta n<'lle più viete abitudini, crrden. zr, moralità di <1ucsla socieuì; ,ma società cl,e h, Montessori c1cc11sa di couc11lct1r<? fo libertà del fanciullo. Quale libertà? Evide11tcme11tc (Juesto è il problema. l..a Momessori è persuasa, russoia– mu11m1te, e/ella intrinseca bont<Ì della t1atura umc,,ia (uno clei posticci più grossi della coll11sior1e cattolico-mori– u,swrimu,. fl(ISCe q11~, dato che i cat-

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