Volontà - anno II - n.3 - 1 settembre 1947

neo-marxist.a fondamento del sinda· ealismo, la strclla concezione della lotta di classe e l'unilateralità dei suoi punti di vista sulla socict~ fu· tura. Ma io considero che iJ sindacato è uno strwnento di ricostruzione socia– le, indispensabile cd insostituibile. Bakunin, Kropotkiu, Faure, Gori, Malatesta, Fabbri, Rockcr, ccc. lo hanno sempre considerato così. Avrebbero potuto sbagliarsi e noi non dobbiamo legarci al pensiero dei nostri predecessori se l'esperienza di– mostra che le loro concezioni si souo dimostrate errate. Ritorniamo, quin– di, ancora una volta, ali 'esperienza :;pagnola. Nel dominio industriale, tutto quello che noi possiamo rivendicare con orgoglio, come una dimostrazio· ne di socJalizzazionc non autoritaria è stata compiuta dai sindacati. Il mi– glior esempio di Barcclona è stato, per la sua importanza, l'organizz(t• zione dei trasporti urbani di cui il c;;indacato prese la responsabilità. Tram, autobus, taxi hanno circo· lato come prima e meglio di prima. Delle linee sono state ,;;oppresse, del– le altre create. Degli atclicrs di ripa· razioni organizzati. Ed il pubblico è 5tato servito nelle migliori concii· ,iioni cd .:ti prezzo più bnsso possibile. Si sarebbe dovuto lasciare che o· gni conduttore di t.axi cercnsse il suo cliente? che ogni linea di tram o di autobus, avesse, secondo le circostnn· .ze, ~egli. utili o delle perdite? E gli 1mp1cga11,operai, conduttori, control– lori di queste lince guadagnare gli oni sci, gli altri dieci, altri ancora quindici peseta per giorno, secondo l'intensità del traffico di cui nessuno era responsabile? La stessa cosa accadde per il sinda– cato delracqua, del Gas e dell'Elct· tricità di Barcelona che fu preso tut· lo nelle mani, fin dai primi momen– ti, dell'U.G.T. e C.N.T. Anche per delle ragioni tecniche era inevitabile coordinare, ceotraliz· zare nei diversi settori, la produzio– ne dell'elettricità, l'utilizzazione del– le cascate d'acqua o delle correnti e sopratutto la distribuzione. Dal mo– mento che sei piccole centrali si mcl· tono d'accordo per rifor1;\rc un can· tone, è necessario un organismo di coordinazione. Ed è ancor più ncccs· sario se si tratta di rifornire uua grande città come Barcclona, ed oc· corrono perciò uno o più comitali tecnici. Le ferrovie, sopratutto quelle della linea Madrid-Zaragoza-Alicante, fu· rono meraviglios::nucnte organizzate dal Sindacato. -Ma ciò che ci permette di mcgli,1 apprezzare la differenza dei risultati tra l'orgauizazzione dei comitati di officina e quella fatta dai Sindacati sono stati i risultati negativi èiel'r fabbriche Lessili di. Catalogna di fron· te ai risultati positivi ottenuti 1it'l· l'industria tessile d'Alcoly. In un I ibro che, io spero, sarà puh– bliuto presto in Italia, espongo que· sti risultati cd il meccanismo di que– sti risultati. Ora, in questo caso, co· mc in quello dei trasporti urbani di Barcellona, del Sindacato dell'Ac· <1ua, del Gaz e dell'Elcttricit.à, delle ferrovie ccc., l'organizzazione simb· cale fu indu,striale. La redazione di Volontà condanrw i sindacati d'industria. Ancora una volta si tratta di sapere se ciò che noi vogliamo è sì o no compatibile con la vita sociale.

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