Volontà - anno II - n.3 - 1 settembre 1947

Zarathustra-Nietzsche si considerò il t1 migliore nemico » di Cristo. In Ea.·c Homo. Gc,;:\1e Zarathmtra si danno la mano. L·uhima lettera di Nietzsche a Brandes è firmata Il Croccfino. L'ostilità verso il Cristianesimo è determinala in Nielzs<'.he da quello che in lui vi è di morboso ~ di femmineo. Quando si legge nel Crepuscolo degli idoli: te L' imita:i.orie di Gc.~ù Cristo è uno dei li_bri che io non pos<::oprendere in mano senza provare in me steso:o unn resistenza fisiologica: cs,;:oc~ala un profumo di eterno fem- 1oinino, pcl <1uale bisogna essere francei,:e o wagneriano ... » si legge la storia di una rivcndica:ione. Questi riflessi hanno condotto Nietzsche fuori ~trada. Egli non ha ca· pito che Cristo guarda a chi dii e non :1 chi ri('.eve. L'altruismo cristiano ba valore nell 'animus della carità e della rinuncia e non nel gesto wciale. San Francesco, privandosi del patrimonio, riscatta la propria anima. L'e– tica cristiana non è un'etica sociale alla maniera di Kant, ma un'etica in- ~ dividualc, alla maniera di Nietzsche. Costui, profondamente cr~liano, si è rivoltato contro il Cristianesimo quale egli lo vedeva. A questo propo~ito, la lettura di Giorgio Simmel (Schopcnliauer ei Nietzsche) è capitale. Que– st~autore, commentando la frase niczschiana: I( Non vi può essere alcun Dio poichè, se ui. fosse, come potrei. sopportare di. non essere Dio/» os· serva,con la sua cousucla acutezza: « Per quanto ciò ~cmbri fantastico ed eccessivo, rivela tutta,•in., sollo la forma di un estremo personalismo, w1 ~€'nlimcnto che, in altra forma, non è molto dic;;tantc dalla concezione cri· sliana della vita inferiore. Nel Cristianesimo, infatti, accanto all'infinila dii;tanza e bassezza nostra di rronte a Dio, sta l'ideale di diventare -. u· guaii » a lui. Nella mistica di tutti i tempi e di tutte le religioni si ali– menta questa aspirazione: di diventar uno con Dio •o. più audacemente, di diventar Dio. La scolastica parla di dei/icalio e per maeo;:tro Ec.kbardt l'uomo può spogliarsi della sua veste di creatura e ritornare Dio. com'è per sua propria e originaria natura 0 1 come ~i cc;;primc Angclu~ Silcsi\L": lo devo trovare il mio ultimo fine e il mio pri,i.cipio. Devo ritrovar Dio in me e me in Dio E di.vcnrare ciò c/1• Egli è... - Questa stessa pa<::sione hanno <::cntito Spinoza ietz-:che; essi non potev:mo sopportare di non essere Dio ». Nietzsche fu destinato a combattere quanto di pii1 intimo, di pil, vivo era in lui. Le sue filippiche contro I.a religione della pietà katuriscono dalla loita c~ntro la sua eccessiva pietà. L'uomo che con aspra energia ci ordina di dl\'clllarc duri come lo scalpello dello scultore, duri come il diamante era tenero. Egli stesso non si vanta di essere mancante di pietà, anzi spiega c~e _è in virtù di un «:più• che egli è giunto a <'Ombattere la religjone della picta. « Sventura a quelli che amano, $C fissi. hanno u11'altez2a che .~;a al 33

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