Volontà - anno II - n.3 - 1 settembre 1947

disopro. tiella loro pietà! - Il cliauolo mi disse u11 giorno: • Dio pure lw il .suo in/cruo: e il suo a,nore per gli uomini.•· - E uhimamcntc L'ho in• uso dire que1tc parole: " Dio è morto; è la sua pietà per gli uomini rl1l' h.a ucciso Dio •· Egli scriverà anche: «. Chi sente la ,,toria dcll"uomo come propria Koria; chi sente tulla la miseria del malato che ha perduto la ~alute, del vecchio che rimpiange la propriu giovinezza, dcll'amautc a cui fu rapita l'amata, del martire che vede a terra il suo ideale, dell'eroe allu sera di una battaglia non decisiva che pure gli è costata una ferita e la perdita dell'amico, che sa sopportare tutto questo cumulo di ..,vcntùre, cd es~cr:: pure l'eroe che nel secondo giorno di battaglia saluta l'aurora di nuovo tempo e la sua felicità; chi rappresenta l'uomo che ha avanti e dietro di sè un orizzonte di secoli, che è l'erede di tutte le grandezze dello spirito pa~· S.."\tO e pure il primo di una nuova nobiltà il cui eguale nessun tempo mai vide o sognò; chi sa accogliere tutto questo nell'anima sua, il più vecchio e il più nuovo, le perdite e le speranze, le conquiste, le vittorie della wnanità, e tutto ciò riunirlo in un sentimento solo, proverà di certo un:t felicità che finora nessun uomo conosce, una divina fcHcità piena di for.r.a e d'amore, di lacrime e di ~orrisi ... Que.;:to divino o;;cntimcnto r;:,j <:hiam;t ,unanità •· c. BEftNl-:RI PROFILASSIPSICOLOGICA Oi..w 101-, co,ui&lio. • quei "ostri kttori che. tendono a dimi!111icare che cosa H fa· $0.ll, no .sia .Jkdo. Specialnwmte if consiglio rude per quei 1iovani chi!, creffluli n«. d1iu.w ,lel 3re1sl} mu.u-0liniano, ancora imma3iraano qualche i:oha c~ a11cl1i! nel /aJCismo f0$$' ri!p4tribile. a bM oe.rca.rto, "" conlenulo di pe11siero e di volontà d'avvMire. Il co,uiglio è:. kg1ete osni tanto (,wn troppo. perchè 311aJtn lo .q_omr1co)LA Rl• YOI.TA IDEALE. or&QIIO .settÌmQ11ole dei /a.scisti supersliti. RiM!ritiu quello ~ttori:-t:. oen.sare quelle propoiiziom che paio,w logiche m4 son prive d'og11i &e,uo. avver1ire qU(lllto gli scrittori del giornale pcnsi110 ,tupidi i loro lellori. Mmi 11110buona mWicim,. Oggi il /OM:i$nw &i può al/ine pe11,arc in w,. ombie,ue « t1011 inleram.ellte /asci!illl )I: e basta q11esto per fame vedere il vi,o i.sirionico. la testa vuoto. l'animo deteriore. J_.eg• &ere la prosa d, q1,esli gerarchi s11ptr.sti.ti è. d1m11ut!:, una facile prb{iluui psicolo;;ic• co11tr11 0$f1i possibilitò ,Ji infe:::ione fo.sd &t•. 34

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