Volontà - anno II - n.3 - 1 settembre 1947

che ;li pennet.tcrà di dormire, il paslo che gli farà dimenticare la fame, delle carte che gli salveranno la libertà. Ma quali sono gli sforzi spiegati dalla nostra luterna7,ionale per ricercare i ,movimenti illegali dell'Unione So• vietica, della Germania occupata, dei Balcani terrorizzati, dell'ln{locin:t in fuoco e dell'Indonesia, per mettersi in contatto con essi, per aiutarli. svilupparli, farli conoscere al mondo operaio? Lungi da noi il pensiero di stabilire un apparato amministrativo dove aarebbcro schedati e catalogati gli avvenimenti, e dove i funzionari di:-tri• buirebbero dei fondi o invierebbero degli emissari. Ciò che noi crediamo indispensabile, pcrchè fecondo, perchè corrispon· dente a realtà, a sforzi esistenti, è di conoscere meglio, di meglio fare ap· prezzare, di meglio coordinare i tentativi in corso. Noi pensiamo, per esempio, agli emigrati libertari spagnoli, disper~i ai quattro angoli del mondo, che hanno attualmente delle sorgenti d'infor– mazioni notevoli, clic si trovano in contatto con le correnti anarchiche del• l'America del Sud e dell'Africa del Nord. Pensiamo al lavoro meritevole dei compagni della Grande Bretagna -che in qualche anno so~o riusciti a stabilire legami con un grande numero tfri paesi di lingua inglese: Australia, Nuova Zelanda, Canada, senza con· tare le regioni sotto l'inilucnza britannica come le Indie, l'Egitto, i pae~i del Medio Oriente. Pensiamo all'appoggio che dovrebbero ottenere i superstiti delle orga– nizzazioni anarchiche e anarco-sindacaliste della Germania, .!;Chiacciati tra la doppia pressione delle potenze dell'Est e dell'Ovest, e che hanno bi– sogno di libri, di opuscoli, di danaro, e qualchcvolta semplicemente di pacchi di viveri e di lettere d'amici. Pensiamo, in1finc, all' immenso Impero Russo, dove ciò che resta del nostro movimento si trova nei campi di concentramento, nei posti di isola– mento, o nei bagni penali dell'Artico. Per conoscere che cosa accade, per sapere chi è rimasto fedele e ancora combatte, per aiutare i nostri compagni, bisogna che noi riprendiamo i tentativi di coordinazione C d'intesa iniziati l'autunno scorso a Pai-igi. Noi non possiamo giungere a conclusione se non esaminando i pro· blcmi la cui importai1za cd urgeuz;i richiedoQO lo sforzo di tutti, e risol• vendoli - e, non sulla carta ma con del lavoro. Se debba esser Londra 11. radunare le informazioni, Parigi ad organiz– ,..are l'aiuto per i militanti tedeschi, New York a partecipare al finanzia· mento, gli Spagnoli a traversare le frontiere: ecco tante questioni pra– tiche che si reg:)lcrnnno focilmcutc ~e noi acquistiamo coscienza di dare tma piena vitalità e Lulla la ..;ua im1>ortanza alla nostra Internazionale, non ~olo per la difesa contro l'oppressione- ma anclie per l'attacco dei fortilizi capi– tali!òlli. imperialisti, dittatoriali. 0.4.MASHKI

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