Volontà - anno II - n.3 - 1 settembre 1947

AZIONE E PENSIERO NELLE LOTTE SOCIALI Dopo la serrata critica di Marx alla concezione che pretende fissare se- condo schemi precostituiti il modello della società futura, e dopo la critica del relativismo sociologico alla pretesu murxista di scoprire le «leggi» dell'evoluzione storica, ancor oggi nelle trattazioni dei problemi ... ociali predominano le correnti razionalistica ed evoluzionistica, ,,oltc a predeterminare quei modelli e queste leggi. Il criterio che si asswuc per giudicare la funzione dcWazione e quella del pensiero nello svolgimento dell'ideologia sociale, è che il pensiero prefigge gli obiettivi ultimi e l'azione li realizza secondo le opportw1ità •·hc prctenta la situazione storica concreta. In tal modo la teoria evoluzionistica di Marx riconosce al pensiero uua funzione troppo astratta e per l'opposto a~cgua alla lotta w1a funzione ridotta, tattica, opportunista: il che ha l'effetto di riportare lo studio della storia alla concezione del Machiavelli, che si risolve teoricamente in pseudo· scienza e politicamente in oppressione. Quanto alla concezione razionalistica dell'antico socialismo, si può dire che per esso sembra che lo stesso pensiero « sia » la lotta, cioè che basti prospettare il quadro dei rapporti sociali concepiti secondo un pro· prio ideale di giustizia perchè in un avvenire più o meno lontano le genti ne accolgano tutti. i postulati. Tanto nell'una quanto ncll'altru concezione appare ignorato ogni ri• forimcnto alla psicologia individuale e sociale, come se gli uomini siano da considerare marionette mosse da fili che si riannodino alla legge sto· rica o al riformatore socialista. Ma non ripeteremo qui la cr-itica contro l'utopia del primo socialiWio. già così bene formulata da Marx nel « Manifesto » comunista. Invece, è proprio sulla opera di Marx che bisogna jndugiure poichè pare che per• sista l'errore di considerare il marxismo quale teoria rivoluzionnria e icientifica. Non faccia meraviglia In ripresa di critica del marxismo, proprio oggi. mentre la reazione clericale e capitalista sfodera gli nrtigli per la ricon· quista delle posizioni perdute. Anzi è per questo che bisogna esortare i ri• voluzionari sincer-i; scuotere il giogo ciel fatalismo cui invita il dogma d_~ll'autorc del e: Capitale :i.. Agli adoratori di Carlo ?tfarx garantiamo che CtO non porta discredito ai meriti rivoluzionari del loro maestro, pcr"hi- 19

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