Volontà - anno I - n.1 - 1 luglio 1946

IL LORO SOCIALISMO ED IL NOSTRO Netrora in_cui ~elle ~olle_ i_n~n~cn~e _manifc~tano !a loro inc1u_ict~din,· IH:r il di,•cnirc so: eiale cd 111 cui o:;111(el1c11a 111d1,•1du3lce ,co1111nu:u11cnte rmv1:tl3 dalla burrasca dcti,11 av,'enimenti. )e idee e le parole JJCrdono il loro significato aumentando ancor J>ill la confusione dciii apiriti. t <1uesto. cer1amente, un tiegno evidente del disordine <-he regna Ira le rlttssi diri1tcnti o pri\,ile~Ì31" 1>er le quali l:i lucidi1i1 ~ignifìchC4"ebbc il i!uicido e rhe, and1e \l>ehpicaci, tentano di conservare i loro ,•:mt:aggi masrhcr:mdo i loro egoi-mi con nuo,·e teorie. Ma C: meno comprensibile che tale tnl\'estimento di dottrine e di 6ropi avn~nga ,tra gli animatori del movimento oper:1i9. Non t-i 1ra11a, in questo 1·aso, d'una ij;'nOC"aru:adovuta oll'educ.azionc, nè di uno ~pirilo di con~r\'a:tione ..oci:ilc. ma <li di– ~ncslà intellclluàle. Quando il laburi~ta Anice dichiau di volere rispettare i diriui del popolp cgi1.iano cd ::annuncia che le truppe hri1::annichc evacueranno la Valle del Nilo, (!a ('On f'Crlc1.za che IJlOnsi lraua che di una manovra SJ>ellacolare che ha per sco1,o di manlenere ~.ire1- tamcnte legato alle ,sorti dell'impero lkitannico i 14 milioni di « (ellahs • e d'operai rhe popobno <rucua nazione arab..1. Quando TI1orez invita gli operai franee~i a 11rodurre fiemprc 1,il? « per ,meglio vivel"e » non ignora che questa 1,al"ola d"ordine non ha ,•alore oreale che J>CC" impedire 1':iiu10 capi1alis1a americano e (norire fa prenionc naS6a in 111:i• teria di politica interna1.ionale. Quando Prestes, le.:ider ,comunista brasiliano, do110 avere denunciato il Colonircllo Pcl"Ou come un agente dell'Asse, lo pre~cnta voi ('Ome un clc- me:1110im1>eri:ilis1a, non si può ~spellare che ing31rni !le tilebO, · I r:irpprcsentanti del sodali~mo ufficiale fohifìcano il ~ignificato delle parole <1uan10 i ra1•presen1an1i (lei regimi agoni1.za111i,mentre il pe.-iodo c.hc noi aUt"avel'lliamo 1>11Ò c~– t;erç tragico o 1>icno di. spcrnnze secondo che i po1>0li ~aranno ingannati o ~011omc1,.~aJli .,.\lcnimenli ciechi, o prendcunno coscienza delfa realtà pu d-0111inarhte traJ'orm:ula. [ metodi di organizzazione, di propaganda e d'fofonnazione hanno raggiunlo un tulè grado di perfe7.iono ·tecnira da 110n esserci J>ill un $Cntimmuo -0d un'uspirazio11c •·l1e uon sia 1e.n·.ù1hro afTerr:1111. ca11ali1.za1aed utilizzala J~r dei fini di dominio politico n111zio• nalc od inlcrn:azionalc. Le J>arole .socialh,mo, lihcr1ù, ri,,oluzionc, a forza di C$.Sere ma• niJ)ob1e, adallate, lrasfonnatc. finiscono 1,er non a\'CI" 11iù alcun ~ignificato. nC 1,rc~cn• lare un <1ualsiasi perirolo mcnlrn all'origine es~e indioo"ano dei 1>01c111i cs1>losivi sociali. Le folle' (:umo -0ggi inuzione nella vil::a.sociale, ma in r-anghi di;,,ci11lina1i,dietro le "e".-ltie bandiere, .sempre rosse di l"i,·oha e di spirito di ,-;iul>liti:a, 111:1 che a3i1:11eda mani .abili, non ,onf pili che <lei p:11111i di colore "ivo deslinati a for torr_pre il toro 1>01•ol:1re. La 1>e1"foz1onedd ~istema è nggiunt:i quando lo Stato com:mda e dirige la 1 mc~~a in t-écna. ."\"oiabbiamo vi~to gli csem11i deJla Germania na7..Ì~lae dell'JLalia fascisla, noi abbiamo sotto gli oc<'hi 11ucllo della Russia So,•ietica e <111cllidelle 1,otcnze :inglo-ussone. L'i1111•ortanza della <ttu:stione soci:ile non è più negata '(Ome in allri lCmJ>i. essa ,; non ~olo riconosciuta ma sfruUala. JI movimento opel'3io da foru barhara C diventato "or• ,genie di energia im1>ie3ata per favorire •l°ascensionc di una ouo"a classe o !)Cl"l'espan– sione imperialis1a. ll 6ocia1is.mo non è piì1 una 1>ros1,etth•a cal>'h,trofita. ma un mezzo di pro,,agamla. Lo spirito di ricerc:a non 1mò e\iden1emen1e esser 1011crato nè da;;li Slati lotali1ad nC dai J>arliti che aspirano a s1ahilire il loro J)tcdominio. Con il prcte~10 della disci– plina, l'~rre<auietezz.a intellettuale è colpita d'«c~ia e solo i « brain trusll, » e0110 autol"i1.– zati a l"icereare la verità del giorno, buona da dire e da diffondere. È ~or1,rende111e du: m 9 lti artist! e scienziati, l'opera dei ,1uali non tlOlrcbbe essere conctJ>Ìla che in un IO

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