La Voce - anno I - n. 40 - 16 settembre 1909

LA VOCE du-;<t<.• fu la fo11cl.u.io11c d' 1111 i,.:iorm1lc• quoti(lianu a Roma, Per ora ncs-;una onco;1à t' rie-.cita a ,•in– cere H.oma, e neppurt• il partito i;ociali~ta ha resio;tito all'ambicnh.· di loc ..nda interna.tionalt, d1 travettopoli, d1 -.cetticismo, e di ruffianeria µolitic;1 della c:1pitalc. DOJlO pochi anni (1896- 19<>2lil giornal~ t·omincia,·a a andar'-" male eco– nomicamente e moralmente; 11011 Ki:\ ntl sen,;,o che ci fossero cll'i hri«oni : nm in quello chL· c'era dtlla gente poco -.crin. 1\ll'1\raJ.{nO i ~-ior• nnli!.ti socialisti vivevano in romu11ione con l(Uclli burghe ... i, ne llrcnclcv:1110 le ,1hitudini, ne '>cim– miotta,ano i costumi. ne gu'>larnno gli stipendi - e mentre il ~iali,mo '>(:rio, ciucllo delle or– ganin:11ioni operaie, av,orhi, a i piccoli borghe<,i. formava l'educ:uionc cfoi gio,:rni, imprimeva ne– gli ,111di ..ociali nuo,c tcndc111.c, <erto soci,ali• smo J:ÌOrnalistico dell'. '1-1111/i ' di ,111el tempo si modcll;wa sul tipo borghe~oid\', con l'articolo :,;ci11tilla11ted 'occa,ionc, con In ('ritkn letterari,, e llrtbtica, con la noti.da a ,can<l:llo, 1:011 I' u-.., ddlo s1>irito e della lc)a:en•u.;1, ,ir('hè ri1;:scirn facih,• alla borghe,ia impo,-.1:..--.1r,i e rimoclcllare per pro1)rio uso t' con,umo parecchi che erano st..iti nel J{iornali,mo ,ocir\li,ta della capit;1h.· un Ojctti, un Chinini, ad e,ernpio: o d';1ltm 1>ro,cnien1.a, un Forge,-t>ma111.,1ti e in 1,artc anc-hc un Monicelli. Quello C'lu: a Firc1ue o a Carnnia faceva la 1m1!."io4.meria ndln 1>oli1ica mn• nicipnlt, lo facent la lcttcr;1tura boq,:lu:,e nell'a111- bicntc iutellemmlc ~ociali,tn. :'\"on ci furono, forse, pan .. -cchie e-.pn·,-.ioni di imidia per il (i:Jr– rir,-,· ,ft'lhr .ffr'a nell' ultimo l'Oll){re.-,-.o...ociali.,.to1, la cui di~ussione •mli'. frt1nll I e -.nlla c;tam1M sociali!ohl è di cosi utile le1111ra? Ha,1erebbe <1m:– sto fatto per climos1rare ('hc co,cicm·a !,i ha nd partito sociali,rn di quel che dc,e cs,ere il ,uo giornale. 11. I )i tutto que.,to ambitntc t: pura cspressioiu.· Il 1'ù1Hda11lt:. Già il direttore Tommaso Monicelli nc,n aveva troppi ..crupoli ~ulh1 lingua, dichia– nmdo, alcuni anni or sono, con candidena che 1,:lifa onore: • Sono rima-.to in foudo un bi– folco che attende li far-,i quakht· nome e t1u;1l– che denaro con le pilì remuneratin: ntti,·it.\ let– terarie della pre,cnte ,ocie1à italinna : il gior– nali-,mo e il teatro• (.th•. tll'lltr l)om,•11irn. IV. 35). Non .;uno, cvidcntcmeutt:, }:li l-tc-;si fini per i ,11mli 1:wora\'a un c~1rl)'le o un Marx o un Mar.– zini ; neanche, per .,tnre un ~radino sotto. !('li !lh:"',i per i quali hanno la\'Otato, nel mede!>imo campo del Mouicelli. un Tumti o un Hissolati : ma I ognuno :-econdo le proprie for1;e, e poiché 1NJn ci occupiamo di far concorrenza all'a,:ente dt:llf' tasse. non faremo nep1>ure domande indi– tK:rek sullo :,tate, in c-ui -;i tro\"a il portafoglio del Monicelli. ~11anh• ,il nome .... Chi lavor., l>tr il uome. l1r<linnriame11tc 11011 conqui,ta ne1>pur quello. e- qualche ,olta, ~olt:mto <1uel• lo. li ~lonicelli t." nella scl·onda categoria. Ha 1111 nome-. Ila un uome come tutti quelli dell;t sua alteua. che :,cri\"OIIOnei Kiornali, che ~no accet1a1i dalle rivi,tt.-, che fanno tlci drammi, che puhblic:tno noHlh.•, critiche e articoli di J)O• litica, e che :.'a'-<;(>migliano un 1>0' tutti quanli. perchè ve li trovate da, ani i con quella prosa i.cm1>n::cg-nale ....cnu, una pcr:-onalit:\ a,1istica o morule o prntica ben distinta, do,·unque po-;ntc gli occhi. dalla l.rllum al ."Sl:roloXX, dal!' A– t•aHli ! al Corrir,-r, dal 1·,•ull'Simo ;ti .lfa,·:orr4J, dal JlrssagJ(ero al A'rslo dr/ Ct,dùw: l'enume– ra7.ione potrebbe c-;:,ere infinita. t: la categori;1 dei fornitori di pro-.a ; e i forni– tori di r>rosa sono come le chiazze d'olio sopra un foglio di ctrtn, che ,i intcrs<.-cano senza di– stin}{uersi, salvo che dove cadono c'è un 1>0'pii, d'unto, ma l'unto è lo :,tesso. L'unto del Mo– nicelli oggi cade più :-pesso ,;;ul ri11mla11/e cht• sull' ,·•h'anli /; ecco tutto. Il ì\lonicelli non ha un 1>ensiero suo. uè rappre-.e111a il pensiero di altri : non ha dato ali' Italia ncs~un accenno tli .arte nuo\'a ; non 6 certo un nomo politico: e 11011 è n~ppure un uomo colto, di soda e :,eri;1 coltura. Perciò di lui I: i1111)0~'iibile una crit.ic ;, minuta, come :-i ,,uò fare di chi 1>ens.1.,di chi crea, di chi agi>,re -.ul .;~rio: sful('){e di manu: è \' impalpabile rapprc.;cntante cli lutti gli impal– pabili d' lt,1lia. (1) Nep1>ure il pen!oiero, che forst· hl Q11e.1te al"e1muJ1.1a1 aon le lac<:io • ca9ft ln q,u:1111 1I• U•i 1iorai mi tono letto 111t1i ali anlcoh del )loa,celli nel• l'A••,.I• I o ia alt,i 11orouh ire!bo tronto cho q11aato a pea– tiaro ll'jtli a re•tatO auco,a al più \'occhio a haibuo po,iu"oJIIIO a quello d'11t1 llaeckal /Ar,. d,/111 /)r,lflnuti CÌIAlO): quaaio a bao11 111110 ,i a fallo d1(1t1101e e 11polo1111adi Q11rll1 "I""' del Notari (,froNII I 14 iena 190)1: quanlo • capac1tl cri• Ucha ba meno intlemo conia • augatti tacardou dell'&1lo • Aaatole Franca a b:dmondo de Amu:11 ((J 16 fcbb. 190)1 ,1unto • !dea è'lctich, h• dichiar,1<1 ,:ha • la c,11ìca ùa"'u· 1en, Il calcolo e la ru!tura dalla •1u■nutA d'euar1ti• che è con• t.awta in 11n'opera d'uta • 1H (1J tJ iena 11}07} a• quanto• •Mo di conup'r• la cr1t1ca ,eau le pe1.on •h1l senu le •e• 1ru.eloa1 ace. c:ho a noi •"111ono r mpro"•11lt'. ha d 1ltCM un ••no• Paulo \f•lera a 11 suoi metodi:• ,i• dic:cado lnti11e ti tron •afha in lui 11carattere µecuh•ia tlc1 profeuioalsli dcli" sarà \tau una felice idea 11r,1tica,di fart· Il l'ia11- da11/r, i.." ,uo originale. P1.:rchè chi ricorda l'A– :auli d~lla /)ome11ira del Pi,·a, s'accorger-;1 anche the // l~ù,nda11/r ne e utl.l copia, 1)eggi,,rata per il la.10 dtlle illustrazioni, che nell',han/i dr/la nomr11irn, ,i s1>era,a, pote,an ..aJirc 1111 j:"iomo al lhello 1non è trOJ)J>Ochiederei dclla j11J[r11d o del .5,mplirissimUJ dw 1mit.1rnno: o di tiue.1- 1' //a/iu rùfr che. per i ,uoi tempi, fu ben piu naturale t· importai,tc 1,i:111ife.,ta7.ion<.'. Se111acon– t;1re chl" \"ìttorio J>iw1 hn l.1scia10 111m traccia nd -.oci,1li<.,moiialiano, -.olle, anelo nel ,eno di t111e<.,to le prime dichiar.1,ioui di nulitari-,mo. I )cs1inato a far pa-.-,are il tempo. il ~io male del Monic,;dli non e di quelli che .,egnano un passo amuti della cosciem:;1 na.tionale o sem1llicementc sociali,t.1, Si legge'"a, e ,ero, nel programma: • ~oi ,;entiamo il bi,ol,:'110cli -.olle,,-.re a piu ,a. -,ia i11u•gra1.ionc spiritunlt- <.-morale gli uomini volati nllc a.:;prc lotte d<.-1 l,1voro t' dcli' idea •: òj noi con ... idcriamo ( 0 0111c M.•i,::110 intt-){ran1e della no.,tra ,;;toria.... l' irro1111>erc<lt"lla folla nf'I gioco delle for,c na7ionali •· Ci .,i ... -uebbe il!!J)Cllati un taJ,::J:Ua){liodella nno,,t \ita 01>erni;1: un'arte tutta imhe, uta dei ,enti menti <.'dei ~u,ti di c1uel num o mondo che agi,cc nelle Orl(aniua.-ioni di me~tierc e nelle camere di la, oro ; la rnppre– ,ent;uione delle folle: t• '-<lpratutto la banaglia ("OIHr() le fonue d'al'lt' horghe,i. iclt'OIO}{iche, -,fruttntrici, <·on i solili moti, I <l'amore di denaro di ,<:n:-ualita cari alla cln~st· dcuninnnh'. Ma di– q11e,;to nulla. e come cm po,!>ibile? 11\lonicelli a,•eva reclulflto proprio quei fornitori di prO'.'o..1. bor– l(ht:'iC cht: dalla , ita 01>er:tia ,ouo lontanis,;;imi. e che tutti i ~r;mdi sociaJi..,ti. eia Marx a Sorel, hanno cond.uumto. Lui :,te.,,o l" fr;.1 quelli. E oltre gli ,;critti, il suo giornale :(cc()j,!lie i gu,ti e le ,impa– tie di qne,ta ,;;tessa gente, giarchl- , i ._i parla con Kioin da • camerata • di lllld postriboli dcli' in– telli1,;c111.a che sono l'l\ral{no, il Savi11ie il ~un Piero, ,eri punti cl' infwione della vita intellèt• tu:ile italia11,1, do,·e la folla operaia, !,e domani la coglie,,c uno scatto di indigna1.ione cosciente, correrebbe dav,ero a impiccare e a hruciare. I 'tindacali-;ti hanno 1>erfct1ame11te ragione <111a11do M,i;tengono, c-ol Sorel, che i professioni– ,ti dcli' i11telli1,;en1.a non poi;sonq nmi :ibhracciare profondmnenk la r:111 ...;1 cl' uni't clao;-,e, 1>oichè C"-Sistc-;-,i formano una cl,1..,..c in1t:r111cdi:1,che prc,ta ora '.\ qut•.,t.t or:t a ,111cll'nltr:t rlasse le ;mni. l"n bellissimo co;cmpio ci ,·e1111e fornito non è molto tem1>0 in l1alia dal (i,noaiv a firmare il pro).!mmma del qu:1le conco~ro. oltre persone poco notc e certamente in piena huona fede di nnzionnli-.mo. molti, nn1i molti.,,imi letterati gior• nali.,ti di 01,:nicolore t" -;;1JHlri..", clericali o :-inda– calisti in appnrenza. nel fondo sceuici e menim– piph,ti. 1\ 11uel Ct,n·t1trù> \'Olle app:trtenere anche il ;\lonicelli cmi 1111 hcl telegramma: gli .,Itri b:mchettnrono: nM «1uando la co,a par\'C o 1>iù,eria o meno lucrati\ a di nomea e di de– naro di quel che for.,1: -.i ,,,ern-;se, moltissimi romancsc.;:1111ente si sq1111ù,,-0110; e chi foce un !>O' di nazionalismo tro, ò Jlill pratico farlo nei giornali quotidiani. come certe persone di buon ,enst1 a,·evan osser\'ato che a, rebbe potuto fare tinche prima, se a\'cs:,c proprio :w1110 un'anima ... incer:uncnk nazionalbta e 11011 quella d' uno ,;;celtico ~auclenle. ~la non 1110110tempo do1>0 il :\lonkelli fonda,a // Viand111tle e intorno a lui si ritro,:l\ano ancora ,ari firmat,tri del Carror– rio: !>enonchè qui. non !,Olo. come \"ede.mmo dal proJ:ranuna, si trntt:wa di un' impre-.a di colore f)ilÌ o meno socialista, nrn il nazion:ili-,mo coc;:i vènh a trattato: • 11 nazionali-,mo dei ){io,·ani italiani 1>.'lr,·e,occasionnl111e11te, 1111 1,111110 di ri– tro,o tran-,itorio in cui uomini di cli, 1 cr.-a parte politica potevano, la,;ciate per un momt:nto da banda le 1uoprie particolnd aspirazioni. creare nel pac-.e uno stato d';mimo di coscien:ra na,;io-– nalc pi'1 \'i~ile degli interc,si d' ltali::t nella gara ardente delle compdizioni i11terna1.ionali. Aiutò <im:-;ta impresa la ridt·vola incapacit:\ del go– ,erno e di chi tencrn e tiene l' unicio degli e– ... tt::ri. M,1 In magnanima illu~ione decadde ben presto. Al cli fuori e ::ti di ~opra dei Jlarliti non era e 11011 fu possibile co,;;1ituire niente di !!Crioe di -.olido: ,e non una vann e vacua combinazione di fr, 1-,i,... Il nazionali~mo ,md()~• nmno a mano ,,auendo o nella sterile poe,ia delle e\"ocaziom 0 nei grotte~hi impcratid della conqui-.ta: chi– tarronatc 3 1 lume di lu,u e innocui petardi al -.oh.- cl'ngo,;10. Si precipitò in piena cri1,,i,e non nhim\' di crescenza, 111,1 di .!tlìducia e di dis,ol– , imento •· Contmdi1.io11e ? manco pt•r ,o~no. For;e lej:– ~c·re1.1.a, di <..·hiprende unn dccii;ione nn:t.ionali-– ,rn o~gi e domani se ne pente? )In neppun.·: il lctter"lura d'oc1i e,,- t'apolo,ci• del 1ior11ali11110: • lo 1c:rit• to,a fwo11 dello naa e ""cu• e,erc,tu10111 Jr,,c:C:adam1c:hc. pi1ò aisorb;re quella 11acer-tl c<1111•01u (!1 e qat'II• nnll 1otu11a{Il ctie ormai i 1io.-nah11I toll 111 olfronQ i~1• (1J 2) 011:.1907' Bibloteca Gino Bianco Monicclli \." trop1>0 furbo 1>er c,,<.-r le~):crn. E allora? L.1 chia\'t> dell'enigma t!' ,oltantu nella lt:tteratura il \lonicelli do,e,a ,tpJlartem·rc .t quell'imprba jt'iornali,;tica. come. -;\'anit;l quella. fondarne una cli,er.;a_ ~on c't:· contr.tdi,ionc. aru:i continuità p,erf~ua d'un tcmp<:rnnu:ntu IN• u:rnrio ... I e 'tte.ss< .- ragioni di ., cla,,.t; • dominano h.• rtla.tiuni dd I 'itmda11k con l;1 ,pecul,t:rione tt'a– lr,1le i1alia1m t· con la per,on,1 che ne l' rapo, il ragionier.: ~l.uco Praga 11111,1 ol1;1, an,i, il \lo– niçelli lo chi,lma, a drù~hlrt'f', 1 ma <1in.:i li\ cn· Kli -.coprt: un cli,inttre,;;.,t• arti,ticn straordin,i.rio noi, chc leg..:emmo le dichi,1r,1zinm citi l'r.1ia. ne !'lappiamo 11ualche cosa 'f. Il )lonicelli d1t: 1n1r a,e,a -.crillo i ,uoi pila ._opport,1bili artic;oli in f,1,·ore del l\.'.Jtro cla-,-.icn ha mt::>!'>O li I ·,u11- tl1111/t' al ,en itio della lolla di alcuni '-Jlt."("U– laton tea1r.11i italiani con ahri ,peculatori tea– trali ituliani e francesi : gabt.'lland,> tutto ciò pre-,"° il ,no 1rnbblico socinli-,ta, 1>cruu nu),i– mento si11dacnli..1a ! Po\'eri cont.ldini parmt"nsi, o,tin:ui e m:trtiri, afTam,ni e dh 1,.i d.11 fiKh, pronti ad emigrMe, ;i cacciar-;1 -.otto le .tamJl•t· dèi regi ca,nlli. a sopport.1re i J)Ul{nidei poli– .tioui e le r(",oherate degli agrari - prcmti ma– gari a r.:,tituirt· il tutto con un'aigiunta di -.a,– '-òlk arro,,ite' \"oi 11011 ,iete che i compa~n1 di Ciannino, di ~!arco l'mJ.ra t· d1 Rennto Si– moni : de~li <..·roi t• dèi mar1iri <ltl cnff~ S,1, iui. No, non t: con que-.t.t i,;:entc e con J,:"li Zam• haldi, i Ri,alta, i Ci\'inini, le Tt>re-;ah, i F. )I. M.trtini. i Siciliani. i Giorgicri-Contri t" i (;iu– -,1ino I.. Ferri che ,i fa t1ualchc t:o"a di ~crio in Italia : nazionali'ita. sociali,ta o -.empliccnu.·nk arti,tica che ,.i,1.Con que'-1,1 j!tllk ,i fa -.c.1lta11to un l'ia11drwle. Nel 1891 -.ccnde\'a dal colle <li Bcr~r:11110 e ..,j :icc:uupan, in :\lil:rno un grupJlO_ di collahomtori del Cno,·r r C,·ifùa e ,i fonda,a la (i·ilir11 ~J– ria/r. E il 1891 re'iter:\ una data. l'crche l'ah– b,111donocfol bonctto della poe.,iola della 110,ella 1: d'ogni lenocinio 1,ubblico cli forme• andan1i • t" • piace,·oli • . l'azione di pro1x1ganda ,denti– fic;t : l'ecluca1ione al 1>reci-,are limitare cd e-..1.u– rire l'argomento trattato, di,1>r<.-zzando fron,oli 1:<Iaral>esdii : l'abitudine aliti salde1;za delle d– frc dei falli \' delle cita1.ioni esatte: 111110 quel comple!'tSO, in'tomma, di co.!ttumi :mtiletlernri chc "'°n propri di <1uella ri\ i:>ta t• che r,o,~0110 ,o– prani\"ere, anche se le idee alle quali e~si ser– , irono hanno e◄,aurito il loro compito : \egna un importante an·enimento della no,tra coltura. E lo stes-.o .,i de,·e dire di quell'anno 1'i9S che ,·ide nn',Ccre /1.1/11,-:orro e,pre,,ionc combatti\a d'un grup1>0 d'artiqi, di poeti e d'uomini colti, infmcchitosi, è vero, in cnpo a pochi anni. nm che, come ved~mmo. fu nei pril1li :trdenti-;:timo ed enicacc 110,·atore. A ne!'tSIIIIOdi questi mm imellll può r;\",!)(Jl11i– t,::liar~ Il 1·11111d111,h-. ~on i: c:ht· un ~egnv, fra i tanti, della tabe letteraria irnliana che ri1>ullula fuor d'un arto, appen:i 1>.'lre,11 che la J)ltrte ~atm fosc;e stat,1, con un taglio cflicace, ,ahata dalla corruzione. ~on C che un -;intomo, fra i molti, df:I fatto che il socia\i,mo. compi111:1 la f:i-.esua eroica, t.· giù nella fa-.c .,frut1a1ricc e sfruttnbile: e che clal tempo dei confessori e dei martiri :>ta !('i:\ pas– ,,mdo a quello delle caricht· e delle rircadit: : mentre :,Ì prepara per lui il temi)(, in cui, com• i,iuto il ciclo. rli,·enter.\ nmteria di" ,toria ....di IK.'csin. G!l'-.Hl'l'I l'k .. '.7.ZOL.1,1. LIVORNO (!11nliso110le condizioui di <Hllura di ,ma dllò o ~i 1111a ,.,xio,,e, presso le classi /Jorx-hesir prnso rh' ope,-ai, ·i ,onladi11i, il c/e10! Clte cosa essi lr~• xono f Qua11/i lii>, ai e come fo,·11ifi. q11a11/r /Jibliole– rhe p11/J/Jliclue rircola11/i e di q11ali/i',,-i dispo11xo– no! VI so110soeiefd per-confc, r11:eo per /e/111,-a e q11ali , esullali ,·aggù111xo110 ! I'' t 1111 largo i11/e– ,-,sse alle rose dello sp;,-i/o, e pn· me,·ik>di rhi! e s,: """ e' i:, qrU1Usono le , 11;: io11i f A q11eslcdo-- 11,a11de d " alt, e dello slt'sSo ra, al/ere ma più pa, licolt,,-1 prr- rute rrg,0111 e pr, ude rilld: ro111e I' ed11ca:io11epopoh,re, r rsisle11:a d, li'ptà sl11dlos1, le ,-r1a:io11idella c11ll11r'fl co11 la scuo/11 e ro 11 la poliltra, la ro11/ù111a:1011t' di a, le lradi– :ioui focali, ,I ca, al/ere di urie cose rdifrici; doi·, rb/Je , isp<11tden u11ase, ir di pro/ili r d, ror– , ispomle11:e d11lle dllà ila/iaHe rhe iui:Ìlrmo con ques/11su Livo,-110del 11oslroA11:illolli. Erro uu ro,upilo pe,• , xiova111 d' /la/ili, per quelli, so/n t1lullo. rhr ;•foo,w ;,, p,•ovi11cfo,dov' ~ la nostra fo, za maxg·io, e: t•11tl1r110 1ellr lo, o /J,. 11, No• 1to 1ro""10 q•eno appellai "0 11qli u;r1UI del M. )b locit• 11 Ro Kic:urdi ia ana leua,a •I Hnl•il"l I ,.,1.,,.11. 163 /Jlwlulu, r·ed,rno, """ 1:io111trb, rhd111n , /010 a, hsl,. ra, allr, ,::ùm , lo, o slHdtoJi, SI oa11p1110 ddla J1ff11s1onrdr/le 1du, à dt<13IID, 111 !i,ru, quali a111hrif re, 1la1Hr11h o qual, oihuotl r se,_/. /oca:,0,11 lllfOHhll '"' SI aCOH.ft' a ,,j/dl,,r r Il _r/ud1111 ~- Si infrmlr 1w11t·ogli,w,o lilz:r o r·e11- drllr pr, 101111/i mR sma, o drsitln 10 d, 1H1_glP• , a, e r am/J:l'nlr 11l'lqualr """ drl>lio11n e :·o,ghono vin, r: t lodr ampia 1111/r tr rv,/lr rllt' sr11/0110 di potr,la d,11,•, {}1usfll 111<1,uslncompldn 1l q11tll11tosi btnf' ;,,;:inia ,011 ,m 111/uolo dr/ T1tt/ 1~ /Jn•1hrc9u11 s11C1rxe111l,e unn dl'l Pn,f. Jlf. I osnu,,s11 Pistoia. d_, • I ;\'11,nI l>m·t,, •• la Odia r so 111 , tt•rsln ,lt g. pr. Non e.AAJ:eroRRtrmRndo che Lh·orno è la citlà della s1>eeulazione mediocre. I' cm1)0rio del tr111ffi• cRnte gretto, che non conosce ardite:r.ze di 11tssu1u1 so, 111, vive ,1llngiornatA e si racchiude gelos:1111en1e • nel suo stretto cerchio cli flttivit:\. Sembrn che I.i· vorno abbia mantenuto, 11ttnwer~o i tcm1>i, IA te– nace prcoccupai:ione dcli' interesse, la esclu.Jiwa tendenu ali' arbrisrno, che furono le Ione d1 eot• sione del primitivo nucleo di avventurieri, di mer– canti, d'emigrati in cerca di fortuna, dal qu111le trasse le origini le citlà presso la pianurl\ malsana. Chi co11oscela vsicologi.:. dell'et,reo 1radizi0Mle, che, sbucato fuori <h1llezzo del ghe110, fa i primi p11l'1&i, guardiug·o e pre,•ide111e, con la hottegucciA oscura, 1,er poi salire, approfittando di oani occa• ~ione edi ogni meuo, l\ll'onore del gnui nego1io: che s'infiltra con destrezza fra chi produce e chi com1>r111 come intermediario n«e:SSario e pe!IR 1111II" bilRncia del suo interesse anche I piaceri della vita - può dire pure che conosce Livorno. Qui gli 11ffarì ha11110 soRoauo ogni foru ideale; qui si contra1t11, si vende; ma non si studia: chi vuol studiMre AA come fare : Pisa ~ vicin•; ca...u è I• ci11à che vi\'e delht surt universi1à ecl è <111indi lo studio aperto al lh•nrnue che ne ha vogli11: Ili bi• sogni. a11tl11rP. A Livorno quindi la cultura non è ntppure il lusso, che qualche volta, a tempo perso, d si puO concedl!re; che ti.lorn può sollev11re lo spirito in•• ridilo nei conteggi: 11e1,purequesto. Sì puO dire che e~ è ig-nor11t11 e là dove esiste ~ uno stru– mento ti' interesse profes,ionalc, subordinato 11i calcoli di ora·anici e alle condizioni della • piuu •· Se questR è I' im1>ressionegenerale, ht vita sten• tata degli org,.ini, che dovrebbero diffondere la culturR, la conferma pienamente. La Diblioleta Lab,-o,m:a e discreta: ma mostra bene coi suoi cat11loghi ch'e'-Sa non h• un progrcM<> proprio, vitale, sotto l'impulso, che \'iene dal1111 richiesta, dall'interessamento giornaliero, dai suggerimenti, dai biwgni 1mproropbili del ceto fisso e serio dea;li studiosi. Il Municipio e 111 Commissione dirigente cercano di mand:ula avanti nel miglior modo pos• sibile e di migliornrlR: ma spesso quc!lt'opera r11s• somiglia troppo a ciò che si fa nel cantiere 1,er quei vecchi navigli, ai quali si tappano le falle e. si rende più moderna l'alberatura, per rimediare all,l costruzione antiquata. Una biblioteca, che ha una media di una ventina di lellori al giorno, i più dei quali ricerc11110 (i. tcstimonianu dei regi• stri di richieste) un hbro o una rivista di amena lettura, per ammauare un po' meglio un'ora del giorno, non può che rh•elarci 111111 vita artificiale, 1.:heha bisogno sempre, mi si passi la frase, del• l'aiuto dell' ossigeno da parte dei suoi dirigenti. I.a biblioteca \'iv11cchia, ecco tutto: ma non ha un c11rattere, un'attività propri11, sia 1>urristretta, come l'ha quella universitRria di Pisa. - In t:na non h11fatto il suo ingresso ancora molta parte di ciò che in quest'ultimi anni ha prodotto il pen• siero italiano e s1raniero di più vitAle, di più ori• gim1lc. Se Possiede qualche ..,olume di data recente divenuto notissimo, manca degli strumenti 1>i\l importanti per una ricerca filologica e letterRrla: non sembr11che abbi11molta simpatia per le scien&e soci:lli, se non pub darci alcun lavoro recente di economia Politica, ~ disdegna avere gli studi che illustrano i movimenti sociali moderni e che ormai son penetrati nella pubblica discussione e nel gran pubblico, ed è: priva dei libri che rispecchi11no la 1,rofond.:. crisi rf'ligio5a. e morale che tormenta l'el/\ nostra. Si vogliono esempi? Li credo inutili: chi vi è stato lo ha l)Otuto constatare: ma, se posso citare a casnccio, come mi delta la memorill, ricorde1 ò che la Labro11ica non possiede un ~I volume cli Giorgio Sorel, di Gaetano Salvemini, di Gio,•anui Ge111ile: che non ha i saggi famosi di Antonio L11briola; che 110nha mai acquistate edi• ,;ioni, almeno discrete, delle 01>ere classiche della filosofia i1alia11ae straniera, come, p~r esempio, dell' 1 le~el ; che ignora l'esistenza della e Critia • del Croce e non 1)uò 11iutare nei suoi studi qua• lunque studente, .:he abbia bisogno di un manuale recente di econo111i11, quali possouo essere il Gide, il Supino, il l'areto, o di uno dei gr11ndi trattati della storia dt:lla lcllerntura classica, come pub essere lo Schanz. - Ma ques10 è facilmente spie– gabile: chi ca1>1lain qutlla s11ladeserta chieder:\

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