Vita fraterna - anno III - n. 10-11 - 30 mag.-15 giu. 1919

VJTA F.RATEllNA · 177 X X X Si passa la vita cercando di persuadere sè stessi; una fatica improba della quale non ci stanchiamo mai! X X X Abbi il coraggio di chiedere' poco; e ti accorgerai del ·suo giu!' sto valore: il ,poco al momento giusto ben ti a:U1ta; il molto fuor di tempo è come il mare per chi muore di sete. ' X X X Più ci vuole a ri.evocare un sentimento morto, che a <:reame ·imo nuovo. X X X Vi sono nella vita epoche lunghe e terribili; a'ltre brevi e delizi06e: a ricordarle, tutt'e due. fasciano· t'animo di tristezza: ecco IIÌ monotonia dolorosa e ingiusta della memoria. X X X La memoria sarà di cera, ma son ferro 'le memorie. X X X Vero fatalista è colui che non si aspetta che queflo che verrà, e pur non ha paura çii,sognare. X X X Considera che la tua corsa attraverso l'eternità è vertiginosamente breve; e pur nondimeno considera -che ogni tuo piccolo atto ha valore e ripercussfone infinita. Quando avrai trovato il giusto bilico fra queste due considerazioni sarai il savio che non teme il dolore e non disprezza la gioia. X X X Tre stadi• ha il sogno della vita: il primo tramato di piacere e ti d abbandoni scientemente; il secondo ti _prende tutto ed è così cesellato di verità così vicino nel suo significato da perdere ogni carattere di sogno e trasformarsi in realtà; il terzo è incomprensibile e screziato da bagliori - il- tessuto del sogno si fa cosi rado che ci vedi a traverso e rivedi te stesso prima del sogno -e ti riconosci a mala pena. Poi verrà il grande risveglio. X X.X Sono le fèlicità più semplici. che richiedonp una tattica complicatissima per raggiungerle. Biblioteca Gino Bianco

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