Vita fraterna - anno III - n. 10-11 - 30 mag.-15 giu. 1919

VITA FRA1'El~NA q5 del rapido espandersi della Biblioteca, implica, questa istituzioae, una .... ardita fede pratica nei servizi ferroviari, nei servizi postali, nell'educazione di tutti gli ignoti richiedenti verso cui si lancian da lo~tano pacchi di opere spesso preziose .... .Ma .... quest'è nulla. Una seconda: di solito nel'e bib'.ioteche un impiegato, magari intelligente e svelto, vi persuade cl:1e se un Panzini non c'è potete per quella volta pigliarvi un'Invernizio, che se avete sete di poesia cet ta potete per quella volta pascervi di una porzioncina di certa cr:tica. Qui no: se i liori ri~hiesti sono in circolazione, vedete qualcun ::i di quegli stessi che promossero la Biblioteca, che han nomi 110::i per antica passione di educazione, per genia 1e e colta e disiner essata opera di scuola, meditare un poco, intenti sullo scritto che chiede come per raccogliere tra le righe il bisogno intimo, inespresso, di quella voce lontana, in quel s·uo momento; come per afferrarne !'indole. le necessità media te ed immediate, l'utilità sua e generàle nell'ambiente: e, assorti; vagare per gli scaffali, spigolando. E' così (finalmente) l'idea - centro - si trasfonde e si moltiplica nell'atto particolare; feconda. E co!ì_Ì, naturalmente, gli.... assetati aumentano., che vengono alla fonte. Chi di Vita Fraterna ancora non conosce, durtque, qtiest'opera di « studio e d'azione», la conosca, chè, poi, sentirà di dover farla c.onoscere, per amore_ e nidl'interesse di ciascuno e di tutti. M. .... e io amo la storia che S. Marco ci racconta della donna greco, che, quando a pro·rn della sua fede Gesù le disse che non poteva ·dare a lei il pane dei figli dì Israele, - rispose a lui che 'i cagnolini che stanno sotto la tavola· mangiano delle briciole c ',e i figlioli lasciano cadere. Il più della gente ·vive per l'amore è l'ammirazione. Ma è per mezzo dell'amore e dell'ammirazione che noi I doi,remmò vi11cre. Se qualche amore ci è dimostrato, noi dovremmo riconoscere che ne siamo affatto immeritevoli. Nessuno è meritevole di essere amato. Il fatto che Dio ama l'uomo ci mostro che nell'ordine di·vino delle cose ideali è scritto che· l'eterno amore è· per esser dato a ciò che è eternament.e immerite·vole. O, se questa frase senibra amara da portare, lasciateci dire che ognuno i meritevole d'aniore, eccetto chi crede di esser tale. L'Amore è un sacramento che dovrebbe esser ricevuto in ginocchio, e Domine. non sum dignus dovrebbe essere sulle· labbra e nel cuore di quelli che lo ricevono. OSCAR WrLDE, De Profundis. Biblioteca Gino Bianco

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