Vita fraterna - anno III - n. 10-11 - 30 mag.-15 giu. 1919

VITA- FRATERNA ed aiuto a quei maesiri che per deficienza completa o parziale di mezzi e dì notizie, sono 1·mpotenti a sodd.sfare i bisogni che scorgono nella loro settala. ; Comunichiamo tale intenzione "invitando i Maestri a rispondere direttamente alla Segreteria del Gruppo d'Azione per le Srno!e del Popolo, .Milan.,, via Ugo Foscolo, 5. · Ci parlino liberamente e sch,ettamente della loro sc1io'a ·e di q11.anto lt manca (mater·iale didattico - carte geografiche - b "bliotechina scolasti:ca - decorazioni mitrali, ecc.); di quanto, per particolari gusti e attitu.dini loro si trovassero a desiderare anche all'·inf1wri delle rig:de linee del programi 1.a scolastico. Ci dicano anche q1wli l:bere istituzioni educative (biblioteche popolari, corsi liberi di economia domestica, buona c:nematografia, ecc.), di ind0le generale o particolari alle speciali cond·z:oni del paese, potrebbero /iÒrire accanto alla srnola, trovando nel paese sufficiente matiwità di sp:riti. L'invito a parlare recato da queste r."ghe non implica oggi da par·te del Gruppo nessuna promessa fuorchè qu.ella di im grande sforzo pe;· trovare i mezzi per mettersi a sei-vigio dei maestri. Noi vorremmo che il Maestro aposto'o sentisse la nostra solidarietà COI', liii; vorremmo che l'apostolo che in alcu.ni Maest1·i sonnecch:'a. si destasse: t•orre~mo che, scoperto un bene 'da raggiungere nella sc11ola, i maestri no11< trovass;,.,.o pacé finchè q11el bene non sia raggilmto; vonemmo che l'ai11t1t die noi. speriamo di p_oter off1·ire da lontano, li spinga a destare le sopite enPrgie locali, a trovare l'a.;uto vicino. Dal canto nostro sarà il ca'ore, la. chiarezza di v'sio1ie dei Maestri eh" ci dard .rprone al lavoro. Attend:amo d1mque le 101·0 1'ispos~•. Il Gruppo d'Azione per le Scuole <1,J volo X X X E fin qui la parca parola di uno dei promotori della B, \!io ~' Da qui in giù la schietta parola di un estraneo. Chi risiedendo in Milano può ta!volta concedersi una piccoe, sosta nel locale_ ancora angusto da cui irrag-giò la vasta inL~iativa, è commosso al1' arrivo- delle richieste, che pervengono, S'.>t',,' tu da umili- paesi, da cantucci solitari (va'lette. r~tpi, piani u uun ne') d'ogni parte d'Italia, come vasto anelito d'ascesa. verso \I Cl'O·' tro, segreto· e luminoso come ogni opera di raccoglimento. E partono, pronti, risposte e pacchi. diretti agli sperduti luoghi ad appagar· desideri, a stuzzicar interessi, a ravvivar la vita, la po ,·era vita dei poveri maestri- d'Italia, che, costretta tra pastoie' ignoranze e diffidenze. corre il rischio, auante volte!, di isteri 1iref ( ..... e sarebbe come l'isterilirsi della spiga· in tanta potenzialità d; gerr11i, in tanta ansia di messi!). E a ouel tale che siede un momento nell'angolino della sede milanese balzano considerazioni su due singolarità della biblioteca. Prima: oltre la fede spiritua!e ch'è il presupposto e la ragione Biblioteca Gino Bianco

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