Unità proletaria - anno III - n. 14 - 22 luglio 1974

Lunedì 22 Luglio 1974 UNITA' PROLETARIA 5 DIBATTITO CONGRESSUALE Luciano Della Mea Bruno Marocco lo Se il PCI ,·a al go,·er110. a sinisua si sta meglio. E c'è davvero chi, all'es1rema stmstra, canta ques10 ritornello eminentemente oppommista. Che è della vecchia can:one e 101110 peggio, tanto meglio •· Può darsi, infatti, che se il PCI e potesse » andare al gOl'erno comprometrendosi e swrrcameme • con la DC. all'estrema sinistra si aprirebbe uno spa:io politico un po' più grande (ma non di mo/ro); ma la cr~ scita di questa o quella avanguardia può mai i•alere una scon/ma del movi• memo operaio e proletario nel suo complnso? Perché se il PCI andasse al governo. la sconji11a del movimento operaio e pr<>- letario sarebbe secca, e i suoi e/Jeui durerebbero a lungo. Su questo punto conviene non Jars.i alcuna illusione. C'è un altro modo. un modo diverso. un modo posilivo di aflromare l'attuale situa:ione pol11ica? Secondo me e ahri compagni c'i questo modo. ed è un modo che può dare gambe alla parola d'ordine della nuoi·a oppos,:ione tradotta nello slogan « uni• ti sì, ma contro la DC ». Oui. in/aui, dire nuora opposi=rone come lo si dice1,•aieri non sen:e più. è insu/ftciente. è limitatfro. Oggi. credo. si doJ. 1rebbe pensare e dire in termrni di nuo, a opposizione per una alternativa di potere, socialista. questo o quell'im:esllmento « rzformistico • dalla rapace mano pubblica. Dopodiché. continuare ancora a parlare di democra:ia con i suoi tsmuu tradi:ionali l'ecchi e nuov, (enti localt, regioni, ecc.), significherebbe discutere di un gu• scio 1·uoto. Son a caso A· gnelli. parlando all'estero ha ra1•1-•isaro la necessizà per l'Italia di un «governo forre •· Si tratta di una ri• chiesta che al di là della pacifica reali::a:ione di ut1 pauo sociale. taglia ine. ,·uabilmente fuori il PCI. Fra paren1esi. sono fun• :ionali alla crea:ione di un governo forre. non fascista ma piutzosco democrisz,ano, gli alti 1erroristici, di cui non ,·edremo tanto presto la fine. delle squadre fa• scisze. Essi sono un utile t· lememo di ricauo che, opponendosi ad essi. la DC può esercitare sui suoi at· tua/i debol, alleati, dal P SDI al PSI. Il quale ultimo trora in essi l'alibi per restare al go.. ·erno a gestire la cura della crisi in termini antioperai. dando a intendere che evitare la stretta credi• ti:ia per usare lo strumtnto fiscale non comporti effetti de/la:ionistici a carico della produ:ione e del/'occupa:ione: sen:a alcuna ga,- ran:ia sui nuod modi d"in1,•estirele somme rapinaze o scippare dalle t(ljChe dei proletari italiani. opera, m testa. sia che l'im•estimen• to sociale ,·enga affidalo a uno degli sirumenti pubblici di potere della DC (addio. mia bella addio, i soldi sparirebbero in un a• menJ. sia che l'im·estimen• 10 sociale i:tnga a/fidato ad Agnelli, a Cefis e compagnia bella. I guai per la cla.sse 0pt· raia aumenterebbero se. con il PSI. anche i sindacati scossi dal gioco inter· no di ricatti partitici. ac· cettassero il disegno che si prospetta. lo partila al ri· 1!Uardn > an~ra a_oenc ma c·t di che temere. Com 'è possibile uscire da questa strezta. an:i come può la classe operaia s/ugg,re al cappio rea:ionario che le minaccia da 11icino come non mai il collo? la sola risposta e/ficace può essere data solo dal movimento, dal basso, a• ,·endo chrara la posta in gioco. E non basta più a· 1-·erecome obiertfro una nuova opposi:ione che faccia blocco. dal PSI all'estrema sinistra, contro la DC e il grande capitale. Se si l'uole che la crisi della DC prosperi. si allarghi e di1,·enti irrel·ersibile. occo:re un /orte monmemo democratico che sappia imporre (eccola l'allernatfra socialisza ben al di là di un contro-programma car• raceo da esperti di politica economical le scelre d, spesa pubblica e quelle d' inrestimento. Lo Stato italiano per soprav1,•frere ha bisogno dr più soldi e meno consumi? Questi soldi 1,·engono drenau nelle tasche già semivuote dei proletari. operai in tesra? Allora tocca a chi dà i soldi imen•enue nei programmi di spesa. d' im·estimemo, con tutta l' accorte:;a necessaria per coinvolgere m questo au• tenuco programma di go1-·ernole stesse /or:e piccolo-borghesi costrette sin qui a un ruolo parassitario e clientelare che dev'essere rimosso con alternatn·e di I~ 1-oropiù dignitose: e le /or• :e sottoproletarie, proletarie e piccolo borghesi costrerre in ambiti di /(11,.'0romalsi· curi. precafl, malpaga1i e tuita1,1iadel tulio /un:ionali alla polit,ca del grande capit..le. \ ·, o dire che a sinisJra t dal PSI all'estrema smistra ) si sta meglio se matura una capacità di controllo sull'intero arco della produ:ione e dei ser· vi:i~ sociali aflinché non una lira sia sprecata per gli interessi famelici della DC alla ricerca disperata di consnvare il vecchio elet1orato o di procurarsene uno nuo1,•o. Un conzrollo operaio e quindi direttamente democra11co.capace anche di recuperare un ruolo, oggi pressoché inesisteme, agli emi locali. e in un ambi• 10 che pana si dalla fabbri· ca ma che im·esta tutti i problemi del territorio, l'i,r. tera uso delle risorse da cui d1pe11dela qualità della rita del proletariato. E' una strada di/lici/e da percorrere ma è l'unica stra• da che esista per scongiurare una sconfitta del mo1·imento operaio e per porre le condi:ioni di base. unitarie. della sua rittoria. Esulano da ques1i spunti d, analisi le questionr di non piccolo peso relatfre olla colloca=ione attuale dell'Italia in campo interna:ionale. colloca:,one che costituisce un grosso impedimen10 a ogni polilica di libera:ione e d, emancipa- :ione diretta del proletariato. Turtai·ia. non è che nel mondo occidentale. cui l'Italia appartiene per colloca:ione geografica e n·iluppo storico. manchino gli interlocutori. gli alleati 1,•a/idi per la poltlca di nuoi•a opposi:ione per una alternati- ,•a soc-ialista che s'intraprendesse in lzalia. e che coswuirebbe an:i un buon esempio. Va da sé che questa strategia anebbe bisogno di adauamenti tattici fra i quali tutta1,·ia non è da mcludere la remissil1ità Mr la marginalità del PdUP e di altre /or:e di sinistra nel mo,•imemo complessi,'O. Se abbiamo ragione con la ,,;. sione delle cose che si è de- /meato: se questa è la veriià. essa con il nostro accresciuto impegno non potrà non affermarsi come l' autemica verità di da.sse. corrispondente ai bisogni materia/i e ideali del mo-- 1•imento operaio e proletario. .... ,.. E". questo. anche il solo modo onesto di credere che la classe operaia è matura per assumere un ruolo dirigeme ;n Italia. Se credit1mo. come dobbiamo, che questa sia una 1·erità fndamentale al di là delle contraddizioni mter• ne allo schiuamento di classe. (Cons. com. PdUP di Sesto S. Giornnni - MI) La pres.enu o mt-no Ik.lle i. stituz..iom, il come e.i si sta dc:n.. ero. la conseguent~ .scelta di p,.artec&pare alle elezioni, $000 qucsiioni che neJ quadro ddla tematica aperta al dibattito nel procc-sso di aggregazione PdUP. Manifes.10 , anno risolte senza cqui\·c,ci San:bbe un grnc cr. rorc. che poi si 6COtltel'"Cbbe pun~almentc, ritc~ che s.i mmi di una quesuone secon. darla. per una fona polilica cbc pri\'ilcgia i.I rapporto di massa (fabbrica, scuola. tcrritono) per organiz.zacc la lotta di das. st. per cui quello delle i5titu.. zioni è problema che si molvercbbc ,oha per \'oha, roag.ari a ridosso delle icadcn.zc elc-uorali. I compagni ohe certe vicende hanno già ,·rsstJto. unno ~ il momento cleuorak, in cut ti dibatcito polittCO ha una \·i,L c-ità cd aoc.cntuaz:Onc note\'oli, anche a li\cilo di massa, pos.. sa essere (once di gra\"i lacera. z.ioni, scnz.a un orienun:ocn10 già consolidato a monte wUc scelte da tcnett. Ora. se l'aggregazione Pdl.iP. )1anifcsto è la ,olomli di co.. struire noo un gruppo. ma un partito, questo sipiftca l_'c:::5i... gcm.a di una propo:s1.s pohu.a epena e sou~1a alla comi. nua \erifica ckl dibanito e dcL la praui. e comunque ~ si\·a rispetto a tutti gli aspèltl in cui iii. oraaruna la società; O\"""iamentc , .mane \ alt<M. la nostra soelta dcUa «-ntrahtà della fabbrica. come conoaio. ne deU'tgcmonia operaia non solo ndla fabbrica stcss.a, ma su tulla l'Of1l:an.z:z.uionc soc .a• le e del tenitorio. in cui ha un3 inddenza anche l'uso dcL Jc istiturioni, che sarf'bbc sbL gtiaio ritenere cosa indiffcrcn... ìt"""c c~nòn ci tn:C1'e!Sa 11 grande capitale e il regime DC hMno -.. pa,ucola,u,en- ,e negli ultimi anni, a sv~are di potcn: reale k ist1tUZJOnie ie assernblcc clctti\·c rclcaando. le- al §Olo ruolo di registrano.. ne, e in pane di gestione, deL k scelte prese: in altre sedr: questo percM le htituzìoni. e in pMtlCOiarc qudk più ùcinc .al Ji\etlo di massa - i comu. ni -. hanno rt\ clato una contraddizione che le rende sem. prc- meno funzlOna.li come-stru. mc:-tti di applicazione dc-Ile s.:-c-l:ecapi1afa1i-che. lnfau1 que. ~•e- btiiuzioni ag:>COOo nd quadro deHc leggi borghesi e :i,000 subordilla:e. anche- eon la dras1ic-.a limitaziooe della loro autonomia finanziaria. a. un quadro rigid ..m:ntc concfa.io_na. 10 dallo s, iJ,1ppo c,p11ah.s1a dcll'~--onomia e delle 3.ITUll\.m! sodali. Tutta\·ia, per la esige~ za di garan1lf'C alle k't'lte cap:. t8liste un consenso d1 ma»a, si de\'Ono tener e.omo anche delle 5pmte che prO\c.ogono ~ )&\Oratori e dai ceti popolan. e che pongono l'esigenza di soddisfare nca-s.sità relali\e ai servizi SCXèialei collcuh i, sp;n. te cd ~igenzc che entrano con le sccl1e capitalislc in un con. Oitto che k b1i1uzioni non rie~ scono e sanare. Questa spinla operaia ha in\csmo le lStitu. 2.ioni particotannt"ntc quaDdo, dopo il 'o8, b loua è uscii~ dalla fabbrica per a{frontarc il tema Mila condizione openia nella socic"tli. Di qui la liCdta j1: 1 i:r~=idi~:irael~~ scrumcrui meglio ooncroUabili per anua.n: k proprie deci6io. m. Se questa analisi è ,·era, sor. ,e l'csigc:nu di \of&c"rc la con. traddizjonc a fr.·on: della cla&. se operaia, promUO\ endo un UiO deUt is1ituziom che le ttn. da strumenu condiziooatì dal. !~~~:.r;:a ~:e p~ daJ rifiuto deciso e chiero di subordinare le necessità e men.. dica:z.ioni, csprc55C sul territorio dai la\·or-atori, al cappio de.He leggi borghesi e della mancan. za di me-zri fillanriari. \ anno uiilizuti e loruli tuU:1 i mar. gini che csh:ono comunque nelle kggi borghesi t piani re. zelatori adeguati, upro;,ri, prc. ,·alcnu dell'int~ pubblico su quello prl\ato. cci:.), senza 1u11a, )8 «:ecttarnc: i limiti, men.. tr-e i bilanci \anno raui non sulb b~se del!c presunte dispo.. nibibtà froonz.iam-. ma sulla base delle ncoessi1à da 50ddi.. sfare. Ln orientamento di que. to l&pO. per non essere ,·dici. tario, presuppone_ ovviemc~tc un.a condmonc indispcnsab1lc, e cioè dle le soche fauc a li.. vello istituzionale Jiano coettnti con le 1Cd1c faue dai mo. vimento di Jona nella fabbrica e nel tcnìtorio, oon tanto in 1crmi.ni generici su cui poi bi. sogna dan: Ira delega, ma in ICr. mini specifici; qwndi sì a.Ila lona generale per la scuola, Il cas.a, ti \'t'Tdc, i trasporti ec:c., ma con obietti"i \Cramcnte gc. 5tibili a li-,·cllo di blUC. VogitO dire che ta lotta per quella scuo!a. quelle c.a:,c-. quel ,CTde, quei trasponi, identificali in una pi.a11aform.a loc.a.iic. come MJCCcdc nella fabbrica si de\Ono ;ctcouf,carc con gli obtetli... , , oollq:.:s1=alle linee generali r-i,endicali\·C del IDO\imenlO, ma nello stesso 1cmpo conquls:abili conc.n:tamente a fo·cllo di fabbr.ca. Pe~ questo la dimensione co. munalc spesso può ~re an.. ,.;or-a 1roppo ,~ta e pone l"t-. sigenz.a di un_ decenu-a~cnto d-ell'organiuavonc: e dcU'm.zia .. ti\ a polir;c8 nei quartieri, con mumenti che non .:.:ano però, come in quakhc caso già \ cri. ficato, la copia in !,(ala ri~: ta che riproduce nei quanttn l'equilibrio intcrclas~sta del cons;gi;O comunale. ma che si~ no l'C31prcs.:.ionc ddlc font _, !· \e di clas..((', gicnan.i, coUemv,, cht rc3lmcn1e espnmC'no una presenza altematiu. alla strut. tura dell'asscao .socsalc c.ip1tL li.stil nel territorio. In sostanu la discriminante inchpcnsabile è ehe Ja ~oua o.. per-aia e popo!arc ~ :ira ~- plicc strumento ~1 pressione ~r- mediazioni all'intc~ delle is!iruzioni. ma $1 comrano ~ l'iniz.iati\·3 aU'intcmo dc-Ue 1sti. 1uz.ioni sia direttamente subel1ema egli s---iluppi della_ lotta di cla»e. come cassa dt nso. nanz.a dc-Ua 5octa, ma sopr.mut.. 10 per piegare alle es!genz.e della lol:a operai.a i sia pure ridoni. ma comunque u1ili, margini di cui 1c istituzioni pos... sono ancor;1 disporre. In questa ouic.a di utiliuo delle istituzioni si possono non solo conquistare risultati . par. 2.iali su aspetti della ooodinone di \·ita delle masse popolari sui 1cmi ormai classici (casa, scuo. la. 1rasporri. ,ndc. salute - ,·cdi centri di medicine P'f'C"''ffl-. tiva del IM--oro). ma apri.re spa.. zi su altre questioni, qua.li qudJc deJla ditrusionc di una nuo,a cukura popobn:, e pCT cui i comuni posrsono mcttcte a disposizione strumenti non :1:e~ib~•~ ':rf:= te (biblio1echc, teatri, s:ampa di controinfonnnionc:, e.cc.). In ques10 momento l'coonnc aumento dei costi rende diffi... cilc a chi (come Je forze po. litiche minoritarie della &ini. ,ua di dasse o i coUettiYi di base.) non gode del finanzia. mento di stato, disporne di IDC2.- zi anche c:kmentari per l"inwL tn·a. politica, come Ire 5CCH, ma. nìfeitl, ,.-omMini; ei oomuoi. 5i deve rivendicare ehc locali e centri stampa \'Cagano gnrui... tamcnte mes.si a disposiziooc:, OOOlCcondizioni necessarie per consentire Jo S!CS10 esercizio della democr.wa • lh-eUo di base. E' chiar.a l"utiljtà quindi del. Ja presenze dei partK.i della cles.s-c operaia .inmcmo delle i.sricuz.ioni, ovviamcmc sempre in funzione subahcma eUc esi.- genu della lotta di classe; qoe. ua prcscnz.a richiede quindi il passaaio obbhgato attra\erso il momento elcnon.!e, che non sarà quindi momento di 6COOU'O tra i compagni se. an-emo, con il dibanito. chiarito prime perché entriamo nelle istituzioni e come ci stiamo, ma consentirà anzi di u1ilizzare il momerl(o dcuor-ak, con la maggiore at.. 1enz.ionc che determina, anche tra Ja classe operaia, sul dibat. rito politk:o. per allargare la conoscenu della nostra propo.. sta. I nodi 1a11ici di par1ccipa.z.io.. ne alle elezioni (lis1e autonome o liste uni1arie) d;pendcranno ev;deniemcncc dalle nostre sccL te 1tra1egichc. '\oi proponi.uno l'unità dello s,;;hier-3mcoto di sinistra per una nuo\ a opposi.riooe, e ~uc. e,ess.i, amence per una ahcmati. ,a di suù3otra ell'auuale socie. tà. Se ques1a proposta sari. s;\U. ficicntcmcnte a,--anzata, è chia.. ro che le hstc unitarie e quiIL di anche: con PCI e PSI sooo la scelta giUSta. Al contrario, 5e la nos1ra propos1a di nuova op. posi.ziooc e altemat,.,•a fosse an. cora lUtta da reelizz.an:, Je liste unitarie sarebbero solo ele. memo di deleriorc tatticismo e di oonlusiooc tra i compagni; in questo caso, e sempre che ~ coodi:zioni oget:ti,·e io coosen. tano, la scelta ooo può che es. §Cl"'C di presem.are liste autooo.. mc. QueUo che bisogna assoiu. tan'IC'nto e\·itare è ia i.ntroduzio. ne di candxbti in h.stc con alu-e forze (PCI e PSI), in una Sii1uazionc. in cui non vi sia una reale unità. sia di liDea p0li1ica che di inmam·a, così co. me da evitare i la indicaziooc di ,·otatc PCI, mancando una nostra lista, quando la indica... :r.ionc viene non sulla base di un appreu.ameruo dcUa linea del PCI, ma dopo una SC"\ era critica, percbt eocbe questo soggenivameme è ekmeoto di confusione. Comunque è auspicabile cbc 5UI tema delle i:sliluriooi l':a:g.. grcguionc PdUP..i.\1.anifcsto per .. \Cngl. • una dc:Cmiziooe un.i1L ria. senza soprav-.1lltllare i problema ma aocbc senza 50lt0\-atu1arlo. Si rratta ceno di forme della dcmoc:ru. ~ se, ma come Je RCS5C: libertà ~ D00 le rcgetiomo ce,. to all'av-.-cnario di classe, ma le S05tituircmo quando, con la k>tta, la classe c>pcraia avri im. po5to forme di democra:a pi~ a,,·anz..ata, di cui già si ,'Cdooo gli embrioni oeUc muuurc coo.. siliari. Tutta\ia, in questa direz.ionc, 1ar strada da pe~ può es.. sere ancora lunga. spcc:ialmcntc in quel)c zone del pac:K dcn-e è meno deteno.inante la presen. za deHa classe operaia. Oggi le istituzioni po5$0DO ancora ~ un 1crreoo di lotta poUcica. La di/feren:a fra ieri e oggi è infarti la seguente: la DC è entrala ,n crisi. il suo sistema di potere è scosso da importanti contraddi:ioni che si sono manifestate nella società sia nella lotta pro o contro il dfrorzio, s,a nella risposta popolare al terrorismo fa.scisto culminato (per ora) nella strage di Brescia e sia anche nelle ele=ioni in Sardegna. I· no/tre. ed è il /a110 più ri• Ie,=re. la DC non può contare di estorure milrar• di alla classe operaia e ai ceti produttn·i per foraggiar, (po::o sen:a fondo/ la struttura emmentemente clientelare. parassitaria. burocratica del suo elettorato. del suo partilo. del suo stato. Ma può la DC fare a meno di quell'eleuorato. seminandolo a destra e a CRISI DELLE ISTITUZIONI E NUOVA OPPOSIZIONE (Continuarionc da pa& 4) manca? Che cosa resterelr nari o golp~ti ~ nell.a presenza be delltz DC se ,·enisse me- !d nc~~t:'·i:~i~,;na po:~ no questa sua /un:ione di di sinistra e di un forte blocco media:ione sociale. palla sociale .antiborghcsc:. cgcmonizdi piombo ai piedi dello ~":e:~ r:n;:;: ~:r::: ' stesso si•iluppo capttalisti- eiaJc come cffeni,. 0 con1ropoco. che le ha con.sentilo sin 1cre. e perciò capaa di difcnqui di gestire il potere a ~f';rc';a:::si~n ~=~~ri·a1~ i•antaggio del grande capi- 1em.a1.i.·a di sis1ema. tale? E. d'altra parte. è Tuno ciò comporta che di 1-·eroo non ~ 1,•eroche l'i è fronte alla cibi i:uituzion.alc dccontraddi:ione ormai acu· \e CS5Crccompito della nuo,.·.a ta fra ili interessi passivi ~~:!:~: ~n~r:ouJeu~a i~t~ di quell'elettorato. creato e rurioni. e ancor più i rcntativi nutrito amorosamente e ar- di rn..-oluzionc diretti a kgaliLti/iciosamente. e ili inte- ~~t ::~i in:;~~.fes~: ressi della grande indus1ria• riforme 41 mm.antaii di cffic>enhe della grande /inan:a? smo quando non di progres>i'->• Il panorama politico è ~':~ ~:en':':.c gj:u:~h~ti~:: tuttora oscuro. Dr chiaro c' z.tOni: ma pcrrlté \ogJiamo ag. e che con la $,reua credi• inva.rc la crisi p0litiea che LI ti:ia e con lo stri::amento loro ristruuuraz.ionc in1cndntb- /isca/e, turze e due insie- :: ~;~ cJc!~.:c:i: !: : me o l'uno o l'altro. SI vuol pur se g.ià distorte e dc1cncrate togliere dal settore dei rispcno al loro modello cOS'i• consumi un buon numero 1u.z.iouale. continua.no a tcnctt di miliardi (4, ; o 6mi• :f:ìt alle: Ione policichc e so-- la? J con il risultazo a più Oggi f.a un inn parlare o meno bre1:e rermine d'in- di pro,cui d; in~ria COSh• cidere nega111-·amentesulla ::~~~•~u!i1~ ~i;: produ:lone esi.stente e quin· noca.mcrale, r-afforumcnto deldi sull'occupa::one. J'CKCuti,o. rimuuuraztOnc dd La proposta agnellacea ~itdl:!fs7!"ur~r~~m::.C;1.~ 111 : di un patto sociale che le- partili, cc-.. Ebbene. dobbiamo ghi il grande capitale con l'"Cnden:i conto. per la consapc- /a classe operaio della ;:'~~r-~~:ir:b~:;: d;f~ grande industria per gesti· rcazion.;mo e con1rorifonnh1.a re bene il gru::olo Jtrappa- che Of.''i aswmc ogni tcntat1\0 to ai portafogli già pro,cru- ~tii1::~~~z~:.:!t~st-~ 1 ~: goti dall'in/la:ione degli o- as:scuo è 11ucc"to da dotn1, e perai non ha alcun senso. d.a destra vm,ono i suoi p~ La grande industria. m/at- ,etti di nforma. che sono p~ 1i. non può sacrificare la re:!' t~c~: 1r;i~~~ ,~ii~ DC a, fini di quell'allean- al dominio politJco bo~ e :a a fulo t11e1rc per u1 via dall• Lu DC steua. poi. è ri· .:mi che e-uo .. ura,.cn.a. c0r$a ai ripari mediante le Sì, è \ero, og.i i1 J:Rcma pu concessioni speciali che tra· t~~~':i. cinlit~~:~r~~~ s rorio°teca 91 noor,arccf° es.so è in crisi da destra. 11suo supcramcn10, quando è stato gcnito dalla borghesia, è sempre a, \·enuto con soluz.ioni di tipo au1ori1ario e p.arafbei1ta. Oc:- COTTCprendere ano che fino a che il fflO\•imento operaio rimane aJl.opp0$illOOC e non h.. matura10 un·ctreui\·.a egemoni.a politic..a e l.a co,ucgucntc altcrn.atiu dt 1islema. il regime pal"· lamentare è il più rnort:\olc per la c.lask operaia percM è il meno sicuro per la bor-&)'lc$ia. che lo può tollerare nei momenti di egemonia sociale ma non in qucUi di crisl delle 1ue basi dj consc:mo. "-011 a caso questo regime fu progettalo quando la borghoia era in ti«· s.a e non nc~a il problema di difcndcni dal prolctaria10; ed ~ sempre cn1ra10 in cri.si. cedendo a i.oluzioni autoritarie. dt,r;:'t:,;.. 11 ::~:~~ 1~p~: n: della cl.use operaia ,cnza che quc:sta a,~.sc la foru sufficiente per la presa del pote• re. L.a dcmoenzia politica riesce rnsomm.a .a reggere ne, mo, menti di pace s;ocialc: e \ iene abbandonala quando con css.a la bo'l?hcsia non riesce più • mantcnctt: la <ua suprt:maz.ia poh1ica. Allora occorre 1ro\·.are nuo\ l modelli (Repubblica ptc3oi• dcnz.iale. l()\·cmo dei 1cc:nici. csecuti\ i rafforuti di ,·ario 11po. ecc.) per as.:skurar-e ~tabilnJI .allo a1SCIIOpobttCo: modelli più saldi. più tffo:icnu e sopnruuuo ptù al riparo dalla lona di cl~ s,c:; occorre di,loc.arc il polel'"C in ccn1ri sounm a1 controllo pol111co. sfugJure al pnnc1pio libcr.al-borghesc dcrla pubblK:1- ~!ffu~\;m~,::ri .SC.':~:; dello St.110. dcpofcnriarc le ., u.snzc r-a;:,prntntathe, bol.arc1li appiolriill bur<)..u.t1c1 dalropinione pubblic.a e daltc rapprescnt.anzc popolar-'. Contrtiliilrt e conteitoiTC la dc ,cnenzionc ccrpora.tiu e maf)O. -ur dcUc ut1tuzionì che ,i è allinizio 11luitrata è pOSSibile o, Il wltan10 auumcndo !e isutuzioni eomc-1pc:'-·if1-.o terl'"Cno di Joua. cioé K':toponc:ndo ria app;irati di S1.i:t.>ad uo controllo fOC1.aJee pcpolt~e il piu poss,b1lc fCncrahruto. [' quc~ sta una deltc indicazM.! p1u ,alide cd oillu.ali che ci pro,c~ gono dal movimento ses:..antol• 1csc:o: socialiua.zione e politicit• zuionc delle Ione. supcramc:n10 della sepa;raz.,onc tra lotte economiche. sociali. e politico.is1i1uz.iona.H: rottura dall'esterno dclli,ol.amcnto e della $iep.aru.ionc che i cenlri di pocere burocratici 1cndono a manlcncrc ri3pctlo alla socic1i civile. Dal b8 in poi è ~la.IO per qUC$1S \ ,a che si è csen:itato il controllo più 1ncisho e più pene• u-antc sulle ishtuzioni. \1cntn: s1 <\iluppa, a il p~ d'rnH~ luzionc is1i1uz.ionalc. e il pote• re si vcni\•a ~i\amente d1- ~k,c:ando al di fuori dc1 con1roUo politico. con1cmporanc.- mcntc, per ).a pnma ,olta nella nostra storia ci,·ilc. la so- \ ra.s:1ru11uradel potett s1atale. i suoi apparali burocruic-i e i suoi «ntri di pofCre più na• scosti wno n•li Ìft\C$titi dir-et• lamcnte d.al controllo scx:ia!e e d..11.a1011.adi cla»e. che ha rotto nei h,ni la IOl'"oseparazione u--adiz.ionalc dalla ,-gcie1à !.acendonc oga~IIO di conlNIU1onc. di con1roinfonnazi<mc e di di• b.auito policico sc-nera1iz.uto. Per- l.a prima , oh.a in questi anni il mo\·imcnro opcr•io e popolare ha mc~.so E'i occhi dentro i corpi $ieparati, nclla r~~lri~t•u:.Jlal1C!of:. 1 ~iie ':!!: nxraz,e mini-.1ma1t. ne ha indasa10 i mecaini-.mi e le diuonioni, ne- ha contc~tato le prassi ìlJcgillime. ne h.a PQ!IO in crisi la cred1bil1tìr cd i ~upporti ideologici: e 1.. con1eit.1 zionc es1cma ha pro\oc.alo e promouo aua, 1,peuo fenomeni di emancipazione e di contc~t.uionc mtcma (\1.tsis1racura Oellll.Xrahc.a, cc.. ) 1,-piratr daJJ.a mc:de$ima k,yica .ihcm.,.11\a. che e quella delta rottura della ,c. parazione 11' strutture del po, rerc e società c1,1k-. La \1;.:.coda del proceuo \ a!pr-,--da è sra1a c:scmplarc di quC"l1a supplenza dc-J contri.>Jlo10Ci11leai conuoU, poli1id e istituzionali 1radiz10, nah: S( \ alpreda O.ii è hbc ro, e s.c Jc trame nere chelo a\C\ ano coiin\loho teno H.~ IC KOpcrte e 5\Cnlalc. lo Il de- \'e 1nnan1itut10 ali.a mobili1.a11one pol1t ca e &li.a cor.1roinformaz1onc di maw che int.:irno al p~ si sono \Cnu1c n iluppando iointcrrottamcn1c in quC!h anni. Occortt chc la nuo\ a oppo, sizione riprenda queste indtear.ioni e DC: formi la base di una s1ra1eg.ia organica di loue istitui.ion.alc. L'csperic-nz.a di que• sii anni ha irucgn.ato ehe il modo più cffteact per condizionare rc.almc:nte gli app.ara1i del po1ere stataJc e per ncutralitzamc le $pinte im-olutivc cd an. tidcmcx-ra1ichc è l'alli\ azione del contr0lk> sociale su di essi il rifiuto popolare di ogni $p<bscsumcn10 policico aJ riguardo. e la eon1emporanca sollccitaz.ionc 11 loro interno di feno-- meni di cmancip.az.K>nc politic:a che rapprc,,cntino iruicme degli anticorpi democratici ed il se• gno dcll'ac.craciuta egemonia operaia. Ouc:!11.a socialiuazjonc del ~,'!1~~~1:uf iccai:r:~:e d~ fur. ma di presenza più 1mponan1e che oUi la nuou opp01.izi\)flc pou.a rc.aliu.ar• nelle is1ttu2.ioni. Orj.ilnizz.are 1aJc presenza. l'"Cndcrla continua e pc• ne1ran1c. indirizzarne e unific.-me pol11ic.amc-n1ei \ ari mc> mcmi. rappre>tnt.a pcn:tò il primo obbicuh·o di un.a politica dc-I partito in lema di ÌSUIU• rioni e non solo pcrcM que110 obbieuh-o ruliu.a il massimo di eontrop(){c:tt .sociale in opposì zionc ai poceri pubblici ini1u z.ionali ma 1nc-hc. e soprauu110. pcrché aura~no di esso si rompe- conCTC"tamen1cla sepa razione ,,.. poccrc s-1a1alc:e 10cic:ri ch;ile e si ania un processo di riapproprinionc da par re del popolo dclla so,r-anici dc lepra. Ouc~to 1ipo di pre~nza ~.,:.. • llO p1u cH1..:.KC i,C polrà sa'- diilnl con una prc,cnza uti1uz1ona1c del p~TIIIOin Pa.rlamcn• to e neEli orp;ni rappruenl3ttv1 dc, 11 cnli locali, con«pi1a e pr.iu, ..t,111come presenza a sua \Olt.1 • to;1alizu1a •• cioé ~:~le~ ~:i~~m=n~ca. c:ic,!: politi..::amcn1e ac~11t.a. Su quc :ua que,11one t115tono peraltro opinioni diHrgcn1i, soprlluuuo all'in1err:'l del \lanife~ro. che pro~ erò a discutere Rinunciare apt1orisikamen1c ali• prescn112.ionc di li~1c proprie alle clcz.ioni. siano esse politiche che. amministnti\C. equiulc a mio parere a una scelta rinunci111.tari.a: è cioé la rinuncia ad uno spazio di po(ert, poco o mollo che sia. e aUc sue possibilità di utiliuaz.ione alccr. n.ati,a. '\é si dic.a che la presenza d1 una foru d'opposizione non riformis1ic..a negli or-ga• ni rapprcsc.ntali\·j è irrimcdi• bilmcnte inutile. e perciò compromeue-nte, perchf un cscrciz.io altcma1i,o delle funzioni rapprcsenta1i,·c è impossibile anche per- l'ormai scarsa rilc,·an.z.a di qucsfultimc. Certo sarebbe illusorio attribuire 1roppa imponanz.a a qualche pos10 in Piirla.mcnto e negli enti locali: ma s.arcbbc un errore sono, a• lutamc to1almcntc le pcmibilìlli di utilit212.ionc. La presenza in Parlamcn10 dei cinque dcpu1a1i del \1anifcs10 fu un csc-rnpio di presenza ahcmati,a e niente aHano inutile· basti ricordare il loro ruolo ncll'cJezionc del Presidente della Repubblica. J'o.. struzionismo contro il dccl'"CtOnc. la moztOnc contro Almirante. e il collqamcn10 tra queste banag.hc e quelle che il loro gruppo conduce,·• paraUclamcn• te- nel Pac:sc E non è d1Hicik immaginare razione di disturbo. dr denuncia e di controinforma-, zionc che, qualora fo»c stato cleno. un pur ri.)trcuo numero di deputati del \tanilcs10 a, rcbbc po1u10 ocrci11rc ncll' attuale Parlamcmo in oc~,~ionc delle autorizuzioni a procedcrc. dcU'ms.abbiamcnco delle \ arie inchic,1c parl.i.mcntari contro mini~tri, pc1rolicri e industrie d1 S1.110.dc11a diKu»ionc "'Ha :e&&.esul finanziamento dei p.sr• llli. e in 1an1c 4hre opeu.z1oni andate in porto per la genc:r-alc a,;:.quiel<:enu di tutto il Par-lamento. Lo )lCs.tiO si dica per la prt:~nu ~ili organi rapptt, )C"nta1i\1 deJli cnh locali. che. fon.e ancor più di qucUa .in Parlarncn10. a\l'"Cbbc la J>OS$ibili1li di uld.a"i eon le- 1tru1tun: eon1iliari ~pr'C)>e dall"autonomia operaia in fabbrica e nei qu.ar 1icri e di di\C-nimc ~,rumen10 d'intenento. '-atur.almcnre. ai è deuo, la pl'"C~nu del partito nc-,:h orEani rapprcsen11ti\·j in tanto h.a un ,alorc politico in quanto si cspnma con con1cnuu e con mc-1odi di\·crsi da queUi cspTQsi dai partiti u·adirionali. Il problema. in altri termini. non è 5C: CSSC"l"C o no prcsenti, ma è quale presenz.a siamo capaci di esprimer-e. cioé quale uso dcUa presenza, con quali con1enuti e con quali metodi. La questione è di primaria impor-- t•nu. P~ darsi infaui che parte: della diffidenza espressa :r:i~u: :~r:i~dct~ !t ta clcuoralc: sia do\-1.lta all 'insoddisf azionc di come finora siamo stati presen11. per esempio negli enti locali. lo credo, quanto ai contenuti della nos1ra prcsenz.a. che essa do\'rebbc C$- scre lcndcnzialmcnte dj decisa. e \ igorcrrsa opposizione. anche negli cnli locali go\ emati da giunte di siniscra. nelle quali il partito non do,r-ebbc entrare se non nei casi in cui il suo \Oto (Cb.SC Mtenninan1e per la formationc: della mauioranz.a e potc»c quindi cserci1.arc un cffcui,o condizK>namcnto. Quan10 al metodo, c,3,,SO do, n:bbc. concrctani in un ~tumc nuo,o e di,crso, fondato sulla r'C\CXa• bili1à e sulla fungibilità proJr11mmat.a degli eletti mcdian1c diminioni periodiche in fa\ on: dei non eleni. c sopr-a11u110 su di un ..:ollegamcnlo organico e c0Han1c tra J'cleuo da un la10 e le iH.anze di ba.se del panito e le strullul'"C sociali dei cor.~11li d.1.ll"ahro. Solo CO$l potrà rompersi la jC:parazionc: e la pror~ ..t.onaliu.azionc delle funzioni rapprcscnmhc e super.ani il ca.rattert ~po~>t~tc dd!a dclq;a: c. >0pr1ttu:to. la p~nza nelle- 1,1i1uzioni potrà d1\·cnil'"C uno ~trumenlo politi• ..a. mente e k>Cialmcntc ge~1i10 dal bauo. \fa d ~ ahri moti\ i, più SJ)C(tfki e ben più importanti, per i quali la man.cala pn:-$Cn• tilzionc alle elezioni cm.tiruircbbc un gra\c: t:m>l'"C.:'\on prc- ~ntani sianifica usentusi dal• la loua poli11ca nelle campagne elettorali, che r-apprc~ntano ~crtamcnte i momcn1i di più 1ntens.a cd allenta partecipaz:ionc dcì J.a,oraiori al confronto poli1ico; e $,gnirica perciò per• dcre un·oc ..a. )1onc importante per esprimer-e la propria linc:a politica, per motiure le ragioni di una nuo,·a opposizione, ~ perciò per a,ggrcgarc consemi e per crescere come fona politica: a meno e.be non ,~mtcnda pancciparc ugu~linentc .alla campagna clettora1c per indicar-e con motivazioni anririformistic:hc un voto ai partiti che si accusano di riformismo. e rischian: in tal modo la schiz.o.. fttnia e la perdita di crcdibili1i politica. Si a.ggiu.ng.ache a lungo andare la mancata pre- $ientllione a.Ile elezioni può di-- ,·cnirc moth·o di disinteresse per la nuo\l fona politica prcs- §0 molti mili1anti che non si riconoscono più nei paniti della sinistra riforrni5tica ma che non ,·edrcbbcro nel nuO\'O partito una concreta al1em11h·a ad ~ si. Infine. non prescntandoii allc elezioni il pani10 , cn-ebbc a priurs.i di un efficace Stru• mento di condiz.ionamento del PCI e della sua linea di compromesso storico: il PCI infani si sposteriL $iefflprc più a destra anche nella mU.ura in cui non donl 1cmcrt alla sua sinistra una concorrenza elettorale (che 1emc più dì qualsiasi discono an1irifonnistico o ri\·oluz.ion• rio); e salii in\·ec:e assai più cauto nella sua linea di awicin• men10 all'arca di go\cmo se a\- \ertirà. il pericolo di un'emorngia di \Oli in fa\·on: di un'ahra lis1a di sinistra. Ceno, k ci si presenta alle elezioni è per vincerle. Questo. mi sembra. è l'unico limile alla ~ha clcnoralis1ica. Dobbiamo prescn1arci. io credo. solo se cttste un consisccntc grado di pro. babili1li d1 riponarc un successo. Ln ins\lCCCSiQinfaui, dopo l'esito delle clcz..ioni dc.I '72. co- ~111u1n:bbc una gra\·e sc:onfi1t• con incvi1abih effetti di frustra: zt0nc: interna e soprattutto di 1mpopolantà nel mo,·imcn10. \1a e~ tignifica che non pre- ~n1an1 ur-ebbe giustificato sol• unto da una dcbolczu del partilo, d, cui occorttn:bbc prendere ano senza nasconderla dielro ah~ moti\ azioni. LUIGI FERRAJOLI

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