Unità proletaria - anno III - n. 14 - 22 luglio 1974

8 UNITA' PROLETARIA Lunedì 22 Luglio 1974 MATERIALI PER IL DIBATTITO CONGRESSUALE jlETTERAEUNITÀ_PROLETA N t 11 f tt l d ll' • . 1• , Qualecentralitàoperaia o esu a asea ua e e 1mper1aISIDO, ~-;; 1~~,:~adPdLPniw\l.r.;J::: 18:o•: ttmniu VUt'rtua:o al proc.·nso di s.ruJica:io~. d-..t crnJo possa t-'t'l'ank"'1tt' cp"lrt' prospn1i,·t' r.'-O>t' p,u tutta la JJnUlra 1tc1umo. E" p,n qr...C5Iochi sq;..o a1tr:t.ur.~11tt il dibc:wo !ra PdLP t' _ Manlfr:llo t' ."ee~ e~ di:t'. \'i SC1n'O pnchl l"CHUz d.rt' anch'io la m:.: ,._. :.11 p:.~o che r.vr. mi sr'"!bra rr.olto ch.:;ro nnlo _1..vs:ra tbbo~.;:,or~. e dol ù dik""CH'Wdel!.l t:ff:lralirà opnauJ. Mi Sff'rl, o,~ cf-.4!a •-o~:eç;..n:a n=rnsi.o~ vr:ga usc:a in. o-.odo r.on dr! 1;.tto "'"e::o. Ctr.!•.:!it:; o;,er.;;.:.a - r:rrdo - signifi,ec cM la /01,i.·..: o ride,; dd:.: egemon.a opttci.a dfrn:::;z ~ logico dt'!J°a- :ior.t poli:i..·.; ,.,; t:...::i i Jin•:!i t' i.n r..:tti i st1rori: Mila scuola. r..d!e :o:u soc~:i. persir.o r.nie is:1tu:1oni, ecc. Sor..o convinto t.·r'~ q:..n:.; r .,...;: drlle pi::. ii:..s:e ir.a.;:ior.i. del movi,.,-.nuo opcr.:io, e éd:.= r:~oi·a SJr,inra in partù::ou:.l't. nqli t.!rimi anni. PRL\I.ESSA ~lo1ti clementi della fase at. tu.aie dei monopoli e dellimpcrialis-mo differiscono sensibilmente dalla pr-ccedeote con- . formuìone, della prima metà :~ =:~ l~~i~i 1! ninista per eui l'accuma.laziooc del capitale ha il suo agente principale nella ..conc.entrazione dei capitali'" la quale presenta un.a propria djalcrtica, OV• ,-ero la teodenz.a dei capiWi maggiori ad assorbire o sonomettere i più deboli. pro..-ocando nuo,·e concentrazioni di risposta. che alimenu.no la SIC:S,. sa concorrcnu. La concorrenza conduce quindj alla concentruiooe che, a rua YOlta, riconduce alla concorrenza. Oucsta conccntruiooe del capitale, comporta la confonna.ziooe ckl monopolio il quale più ebc possedere il controllo a.sso1utodi un dato mer• eato, ne possiede una parte rik\·ante. E• stata proprio la crescita dei monopoli, che non si ac:contentavano più dj agire aJ. i-m1emo dti confini n.aziooali, • detennin.arc la fase del colonialismo, ov-."Ct'Ouna riserva di spuio politico-economico ehe ne eooscnti.s.sculteriore crescita ed espansione.. AJ tempo steSSO. I' espamionc colonia.le h1 creato un imponantc: sbocco per l'esport.uionc e per gli imutime.nti di capitale accumulato. In bren, k, sfn.ntammto dei Paesi colonizzati offre un freno agli squilibri ioeffnti i1 si-- sterna capitalistico cd alla ca• duta progrcuiva dd ta:sso medio di profitto. Lrunpcrialismo di quegli anni deve però fare i conti con interne cont111ddi.z:ioni e, in primo luogo, con quelle fr. imperialismi nuioo.ali che, oooosantc i tentativi di nlZiooali.zzarcla spartizione, accendono il primo grande conmuo interimperiali.sùco (19141918); subito dopo la seconda guerra mondiale, la nuova contraddizione è centnlta sulla spinta nazionalistica dei popoli coloniali che spingono in di-- =iooc ckll'indipendeoza politica. I monopoli b.anno subito dopo la sccooda guerra mondi•· le una profooda truf onna:z:ione. Dobbiamo considerare che t'accwnulaziooe e la relativa concentrtZiooe dei capit.ali che sottendono il monopolio sooo nate e si sono sviluppate ali' mtiemOdd ..... ....._• del senore bancario e, per :e~~ ccl~ul= che d'affari•, la cai fwmooe si è. andata via via ctntnlDdo su in•,cstimenti che si riforivaoo sempre di più allo stesso settore industriale. La pencu-aziooe del capit.ale baoc. rio nel capita1e industriale è. alJ'origi.ne del capitale fin~ ziario. ln,•ersame-nte, parecchie industrie, dh-cnendo boldin.gs, hanno inYcstito parte del eapi• tale accumulato in Kit.Ori non industriali. Qucsla compcnetrttiooe dei capitali banca.; cd industriali si è. progressivamente estesa al c.ommercio e l'olip.rchia fin.1.0riaria si è ulteriormente potenziata, tcncodo in tal modo a mutarsi in monopolio transnazionale nella misura in CW il proprio raagio d'azione supera i confini geografici del capitale origina.le. C.omc nota J alh, è. oggi difficile tr0..-a.reuna. qua• lunque società o monopolio che non sia Largamente transnazio-. naJe. Per inciso. bi.sogna fuc attenzione • non confondere i monopoli transnazionali con quelli multinazionali. M~tre. i primi estendono il propno r.ggio d'azione al di là dei confini nazionali, utilizzando in gn..n parte capitale nariooale accumul1to. i secondi sono dc> tati di capita.le che proviene da di..,.ersi Paesi e non sono. nonostante il gran parlare ehc se oc fà. particolarmente nu. merosi nei Paesi iodwtrializ. z.ati, mentre crescono impcruosamen1e nei Paesi del cTcrzo mondo•. Questa tendenza dei monopoli ad associa.rsi, a fondersi o collaborare strcuamentc, t senza dubbio una carane• ristiea dominante della fa.se lt· tuale deU..l.Dlperialismo, e deltoea la spinta ,·erso un assetto politico economico che ,iberalizt.i gli scambi delle merca.nzie cd i mO\;mcnti dei capitali. che regoli le monete e la loro circolazione''. Imperialismo e nazioni oppresse cl.a CEE non t altro che uni ~[~~n~~~~t ut; sue crisi ci dic:ooo parecchio sull"enormitl delle difficoltà da ,·incerc prima di pen·enire a tale ordine ((atta astraziooe del• Je probabilità n,oluzionarie ~he =r (~1 ~\e~:de:_.ruf:i 5CQntra sempre con 1endcnu in1·erse. ogni e1·oluz.ione: è. conmaddinoria nel suo ste.MO mo- ,imento. ~la la dinamica di una situazione non può essere compresa se non ricercando la tendenza dominan1e. Quella del C3pi:ale mooopoUstico _a:tu.ak è. raspiraz.ione ad un ord1,ne~odiale in:qra.ziorus:a• .,1e,;pk,it~ ~CIJ..~;,it.alist4,. Panp tcr4). • f.) E rrl• t"OntiJ::rnOneche t~ I =dclzìone p,,,,d;,ak ~~• rase attuale sia quelJa fra ~ ~rialismo e nazioni oppreue. Per questa ragione 50PtaUUtO, mi pare imponante tenta.re un approccio rispetto alla confor• maz:iooe dellimperiahsmo che, senza perdere nulla delle pc. cu.lìari caratteristiche descritte in precedenza, ha compiuto al• cune notevoli e••oluzioni. Es.se SODO di tale rilie,-o da indwre un gruppo di studiosi a coniare, agli inizi degli anni "70, il termine neo.imperialismo e che :si pro'\. arono a defin:re 1c nUO\·emodalità della dom.ioazionc. In realtà. dice-.ano. la dominazione non si può più espri• ~re esclusi,amente in termini di solo sfruttamento poichè, inte.rpretato schematicamen1e. essa comporta di pari pa.s.soun Ousso di im-estimenti nei Pae• si dominanti che sono all 'origi• ne di fenomeni di C:rt:5Cita economica il cui surplus. beninteso, torna nelle tasche del e.api• tale dominante. On, questo punto dì ,"lita. oggeno di accese disctl.S5ioni.ba seri fondamenti, fermo restando che il suo campo d'analisi non è sempre omogeneo e sempli• fica.bile. Vediamo in primo luogo quale sia la funzione del ca. pitale esterno. E' noto come I' espansione del c.apit&lismo.come ho già detto. ha detenni• nato lirutallazione di strutture economiche, politiche e sociali nei Paesi colonizz.ari che il semplice dato deU~mdipendenza politica non ha saputo superare o modificare $0Stanzial~nte. 11 nco-colonialWDOsi è fondato sul presupposto del controllo di queste nruttU.re pre-esistenti, suscitando la crescita di alcuni settori per seguitare ad impa• dronirsi del pJus,...lore ine-ttote. La direzione di questi in- \--estimenri è. piuttosto tipica ed illuminante: es.si sono massicci nei seuori dell'agric.oltur. industriale di piantagione (in gran pane all'origine della triste rcalt.ì delle monocolture) che viene completamenie esponata e nei seuori <k111ndu:strialqgc. n di trasformazione il cui mercato è di facile creazione. mentre stimola la tendenz.a al· le imponazioni. Naturalmente i senari non di crescita ma di ,·ero sviluppo, oYVero l'agricoltura per usi interni o l'industria di ba$C oon S0no oggeno che dj im-estimcnti proporzionalmente irrise> ri. C.ome scri,·e CbC\"alier (L' imperialismo, Algeri '69) ui deve notare inoltre che Iinter• Y'C010 delle grtodi società capi-- tali.ne si concentrano w alcuni Paesi politicamente sk:uri, coee dlt accentua la dL pendenza ecooonùca <li questi Paesi (_); le società capitalistiche cere.ano, per quanto possibile, di fare appello al rispar• mio o.aziona.lee di suscitare un flusso di im-esti.me:ntipubblici pcr minimi2zarc il peso finao-- ziario sopponato•, il cbè. dimostra nntimo lega.me fr. neo--a> lonialismo ed interessi politicoeconomici dei Paesi dominanti. Un secondo elemento di , aJut• zione è. quello costituito dagli scambi fra Paesi capitalisti e Paesi SOtton;Juppati. E' noto che il nJore dj un prodotto ri• siede nella quantità di la,·oro che esso ha richiesto, mentre il valore della forza..1...-oro riliede oc.I valore dei beni che permettono di manteocrla e rinnovarla. Tuttavia, se facci• mo un sia pur superficiale confronto fra i ,·alori di questi mezzi di sussistenza, ci accorderemo immediatamente che esso l: molto inferiore nei Paesi sonos,·iluppati. Così. se calcoliamo i rapporti ad eguale produttività (astrazione difftci· mente riconducibile alla rea.hl) il ll\-oro di un abitante del e Teno Mondo• ha un prezzo enormemente inCeriore a quello di un abitante dcll'occi~nie. In parole po,·ere . .-mentre i Pac· si sottOS'ti.luppatiesponano prodoni relath·amente souo,·aluta-- ti, i Paesi ";luppati ,..endono loro prodocri supernlutati. E' ciò che s.i chiama "scambio ine.. guale"•. Aumenta iJ sottosvilupll<J Secondo alcune st~stiche panicolarmen1e attendibili uabilite da falle nel 1971. i Paesi del terzo mondo. ~I loro insieme per imponare nel 1970 dai Paesi s,iluppati una qua.ntitl di manufa1ti identica a quella del J9S6. hanno don1to esponare ,·erso que51i stessi Paesi s,·iluppa1i non g:l la ,stessa quantità di materia pnm.a del 1956. rn.a il 15 per cento in piU. E bi.)ogna_a~UD$el'C che il commercio d1 tum i Pac• si s, iluppati con tutto il e Te:• zo \tondo• rappresenta !<>loti 19 per c.en10del loro COfD!'1erc~ estero complcs.sil'o, cd ti 2.2_, per c.ento del loro prodono lordo e che la media 1970-il dei profitti rimpatriati d:..i mono.io: li imperialini che operano ne1 Pae1i souos,;tuppati ra.Wunge• ,·a i 9 miliardi di dollari. un.t cifra superiore al iota.le ddl' aiuto pubblico dello s!:C$50 periodo. "ondi.n,ento, questz su- :i?'a!=~ii17n:~ì:nr:~~ inl'estimenti un..10 propes.!1\amente perdendo la specifica e.a• raaeristica di rre-:io rispetto a!• rabb~-ne:i:o progress:,·o del tasso di profitto. In _eHeni. il centro r:i-o:ore dell'am, ità del!' imperialismo,, t sempre p:ù ~h..ia- -•\,<çy'""'°"""\lo\ .....,,. ta,int:i.;.fde1t: mattrt_.Jll}l:el E' Slille mamie pnmè è-~er• fetiche ed indLatri~i che è fondata !"i.mera cos:ruziooe imperiafuta. E' sufficiente 1.m'oc• chiata a que$ta statistica ( 1970) che definì~ la percentuale di 1mpona:zione di questi prodot. ti dai Paesi del cTcno :,.tondo• per rendenene ..::onto: Cromo. mangant$(, antimonio S5'"o Sr.agno 82'c C.Obalto 70~ Bauxite ~~ Petrolio 55°0 Rame ~ci Ferro ;s-_ >.on è un ca.so se le società multinazionali di,ef1$0no sempre piU numerose nei settori deHa produZJone ntineraria nei Paesi souos,·iluppati e, sopra1• tuUO, in Africa. La «cooperazione» capitalista 2~ Per quanto l'espansione capnalistk.a possa determinare, nei Paesi sott05\"iluppati, un ceno fenomeno di crescita (che non è ceno s,ilupo), la d.ipendenz.a gaicr. sempre sotlOS\iluppo. Cbenlier, nel ruo sag• gio citato, individua.,,• cinque categorie di dipendenza estremamente ,--alideche. a mio I\• viso, oltre ad essere le fonne principali sono agenti comuni a lutto il cTeno ~tondo•. Una delle forme più importanti. l: quella di nàtu.ra tecnologica: che. in più occasioni, ocgli uJ... timi anni è stata oggetto di stadi e appassionate di~ioni (dall1...:0.CTADai non-alline.ati, fino alla sessione speciale suUe materie prime del gruppo dei i7). La media e superiore tee• oologia appanen.gono ai Paesi industriali che hanno imposto su .scala mondiale una legi• slarione proteui,--. estremamente erficace (leggi suì diritti e brc..-euil. Come rile..-a,·a ,unte (La formaz.ionc del capi1ale nei Paesi soc:to.s.i.luppeti. Ein.tudì 'b5l i Paesi sonos,iluppati sono costreni ad equipaggiarsi con materiale di tecnologia superiore di proprietà del capitale indu• sttializzato, tanto più che g_li ~oli ad in,·es:tirc sono limi• tati dalla ristreuczz.a del mercato interno cd il solo modo di aumentare le dimensioni del mercato stesso è di accrescere la produtit,;tà. Satu.ralmen1e, il npporto tccnologjco (il tn.nsfen) non r.cbiede solamente I'acquisizio~ delle ~h.ine ed equipaggiamenti industriali ma, e non conta poco. la ,:e• stione della tecnologia installa• ta. cioè equipes altamt'!1te spe• cialitta1e che i P JeSi <IJOttOSviJuppati DOo possiedono. :Son solo, ma eia concessione dj una licenza include spesso il diritto di fabbrica.re e ,endere determinati prodotti, utilizz.an. do delle in..-enz:ioni,dei procc.• dimcnti. delle tecniche e di aJ. tri diritti di proprietà industriale appanenenti ti titola.re del bre,·cno e comprende talora la fornitun di sen•izi tecnici, contratti di studio. gestione e scn"iz.i.eoncessioni di marchi di fabbrica, accordi di rappresentanz..a e accordi in ma:crie di assistenza fin.a.nriaria• (OS"U, doc. 6UI.BI). Qucsi dcmeoù supplcment• ri f:IU:9COOO per ~ in:OC· noal p<rn<>=nok,g;coocntrale una rete di fauoci t~ di mmor ..-a.ton:che s:ringooo U:.:c..~:e il ca;>;,:oddb dipendenza. QJes.1.0 irb~ di f.arnxi. defim:o e moltipiica:ore ,ecnoeogico • fa in modo che e ogni llfl't-estirr.cntoprcù.s:o in un de· termio.a:o paese com;x.'Yti I'in- ~az.ione d: un ambien:e 1ec.- nok>gico appropriato che moltiplica ~i rel.az..'Oni di d;)(D..Ìn.azione di tipo tee• r..:,iog.i.;::.o:he ~ono nel da;..> settett • 1coiloqui-od'A~ t>Ut· nmpcrial:sm.-:i. 1961I9. Infine, la ma:sS3 f.:n.u\Z:aria che i p.i:Sl .soaos.,iiu:;,p-at:diigono ,'Cf'W i pees: c.&yua-listiè J:l pr:e utiFzz.nta per la s:.es.sa rioerc3 tee• ~. casa che _,o/oo<h- .!iCC Ulleri«men:.C i di, ario tee· nolog,oo. l.,n se<XlOÒO !ì,·el.o d, dipendenza è quello p:opramcn.:e com:nerd.ak. E' noto Jtc 1 ~i d.:-l terz.o_mond.) ~ r, .. nd.i ~.a:.:>r. di mater~ pri:ne e p:-odot:i-h~. condZO. ne irt ro: ~ .s:..:, rdq3~ da s<XOI:. 0->CSa cond:ùooe .a,..,,. ::zza la di~ a causa Ji 3J.:::u~ rapxii: 1.n p:uno luo,o L, domanda de; p,oo~!~ oon au.-n-e:J~con la ~essa ,"C!oci:i di quciJ.a ~ prodcx~ ..... ò~ali: t..'1 .secoodo luogo.~- sta &.xna:xfa -.3:-a .:onanuame.'lte e :,,i;JC:.,..;:- le -cris. i c.a.."11· b:arr..tl:! e ~ ~·a.'l:utt dei ~ i.nd:.1!>.rialrzzaht"A7h:edcrtti: in t~ l~. J'es;,o:uL-one dei prodo<::~ dc,·e fare pc. rioc:hcuneo:,e i con:i con b con• .~. :-tza det prodouo S:Ot~· ro. .\1 com.~. rio. k :mpo:u· zs:::::i· :,00v r.r.r,e .:~rate si ;,:o- <k-:ti f"'1t.i. o,:,n ~t:tuib·li, ra. ram-en:e ~ne:U a rev..= --nc di conce~. ed :-od~~ J a.:,ns.:,l,opc:-b~--.U:'l'lJP..- l.1 sop:-a,•vi-.~z.a :):e-""'«· ~., s:~ ~o ':'ctt():)·.ilu,?;13- :0. La 0Ch:e5ta d: q--.;es:i p:-0dotti, i.W:::e. t tn costante au- ::,e'lto: n.e: 1%; ii ,.;,'~ (kl',: f~:~1 a«:me=O :t:J~t~ me:itrt iJ \olu.....~ ck~'e !!C. port.azio,.-ti e saL::o-~ ; per ccoro (G..\..\T. I~-,. Te-zo elcr.le:>:o es<:!"'Cr.'l:&nen:e tl'!Y,)Or· :an:e, è" quello delJa mano <!',> per-a s;:,o.;ial i tzat.1 , incobto. n.• tu!"31mcnte, al p.:-ob:ema dc!Ja d,pendenz.a <~. I.<: ._on,fa.ioni c!el!a :"X'en:::a ~:art:• fica e tecnol:og:~ e de);(' scuort re!ati·,e s,:;.no nel t~ :non-- do ;bW"Ì deboli. quando esJStO- ~ooo. La 5t,.~ mag,o. ranz.a dei. quad."Ì te.orici de: paesi sottOS't-iluppati .sono n ~I modo courctti a cocnv,ctt o ;,erfez:oMre i v.-opli !iCUdi in Europe e negSi 5:ati t.:.nit:i in a:; una par.e n.xc-.·olc: rtn;scc per' sabi •• !"'SÒ. Se coa:.."Olliamo • da-;· di cu: pred:Spcngo ?,."! i pc...~ 1%2.19b6 ci t?"O\e-:cmo d: fronte a cifre ~ :unti: i.o: CucstO pcricx!o i pa~• 'i.; $0UOS\'1fuppati hanno perso a profitto C:W. sc1i VS..\ 22 _Qj; qued."\ :akamolte !PCC'.ialliz.3ti d• cut - _;s; ~. 2 ~06 scicrrriaci, 11.356 mec:hel e ;85 t.ce:nici.o·a;tr2 pc,rte, la ~ wa!e di quadri che accettao.) d'. N:O:n.:-e nel pac::sc d'~e. sal,·o mcd.ici cd Infermieri. si troo.-anoa do-.-cr affrontare una nuazione che c,uJa dalle cono- ,c:enz.(' ecquis"Ttc a Pari&: o "~· York e, comunque, finiscono in ~ ~e pc:- ~ le fi. la della boQlhem nazionale neo<oiooauu J paesi capicalisti hanno quic. d1 il ccrrcno ~ per inuriarc tccn;ei e ~ Oa ~ pcr-wooe) che rins3idrano il - di -- Qua,. to alla mano d'opcnr non spc.. ci3lizzata. è pìuU05to noro co-- me i ~: ~tOS\-:lop;,a:i siano un gigante,oo s-e:b=~oio p« i p&o1 capi:alisti i~tZ• iati: è sumcicnte l'esempio :;l,egii africr.ii in Francia. dal coi la\·cro di;,endono larghi settori deil'«(rl()(nia r~ come quello dell'edilizfa che dipende per al 68 ;>cr centO dalla maoo d·opcn dc!!i emigrati. La quarta categoria di di.pendenza è quella del modello di consumo. uno dei fattori più importanti delta strategia im. pc.ria.lista ncUa fue attuale. Si u che il passaggio dal periodo coloniale a quello neo-coloniale degli 2.nni '60 è stato conuusegna.to pesantemente dalla for. m&zionc di borghesie nazion• li. 11.l\·oledi mcdiWOoe fr. capitale e masse popolari. agenti di sicurczz.a dell~l.Dlpcrialismoe copenure sono cui permane tutta la casistica della dipen• denu economica. fana sa.ha 1alora. quella politica (m.a 1i può CS5C'l"C indipendenza politi• ca se non vi è indipcndc.rua economica?). Questa borghesia nazionale- anche se talora pre• senta singulti di e via non capitalista •. ooo può ehe fare fino in fondo il gioco del capitaJe monopolistico per la semplice ragione che. in caso contrario. s.a.rebbe ,·otata a sacrificare il predominio di classe che le derin fondamentalmente dall'esse-- re guardiana di in1eress.i ester. ni. A questa borgJ',,e:siail <=:-Pi• tale ha tra.Smessotutti i cnsmi dell'alienazione del modello di consumo della ci,;ltà industri> k: ciò alimenta una lunga se• rie di bisogni tun'altro che fondamcn1tli e che sono una nxe imponante nel bilancio delle imponazioni del mon~ -"?'tos,·iluppato; questa ah~aone crea un'artificiou. condtzionc sociale ed una direzione etica precisa. Al tempo s1es.so,il modello dj consumo ha un'altra imponan1e funDO~: esso crea un modello socia.le che è 01> posto alla tr-adizione cultunle •dc-I .. terzo mondo• e. per actt· den·i. non si pu,b che pa.l,Sarc 11u-a,erso la completa rinuncia della propria personalitl. non si può che soffocare i 1·alori colletti, i. la propria uoria. Questa fran1umuione del!identità è una delle meno note e più abili mano..-re. imperialiste. ed è quella che più largo sucC'C!.SO ha a,-uto. E quando i profondi ri,o!gimenti del mo~do coloniale (sopr.nutto la n,·oluzione algerina che, con Fanon. ha s.a;:,uto banersi a~he contro il modello cu!turale francese) han..'10CO$tre110l~l.Dlperia. lismo a segna.re il passo. l'alienazione 1\-e..-apermeato già ta~ ro profondamen:e Le ~te nazion.aJi da indurle all'an15ciosa creazione in proprio di nuo- 'i model!: e cuegorie mi.stifi.. catari. com'è il c.a...<d-0ella nè:• gritudt. teoria del c~laboruionismo col upitalc m1ernaz.tonale. La d1pcndenz.a monetari~ e la quinta catesoria d3 ..::OMT· dcrarc. Quei paesi del e ter'W mondo• che appanen,ono ad un'arca monetaria (es. Costa d' A,·orio> anche se apjnren[emen.. 1e pos~no accedere ..:.:,nma,~ por facilità a.I_ mercato in:ern.azionaJc sono in condiz.iom di pani.:olare a.~tt~!lto ~i- ..::hiil ~ dom:nato , l'l"~ d:ss.an,uat0 da un Ouuo costante di denaro , erso la e metropoli • mone1aria. con l'indtbolim~nto d1~1~ (kl risparmio nazionale. 5.amir .\min (dr. Le de\"C· lopj.X"Oe:-tldu capitafo~e en Cète d·l,oirel ~l.na c~ iitl 1%5 1'11 ~r cen:o dd P'L della C~t.a d·.\,orio era ~ta.to 1rasfrrito in Fran,.:ia. 1noltn:. la più nrcua d:~ndcr:• u. aurnerso il rIIC\:'C.anismdoe- ~li accordi prefere:iziali. t~:ide a cri~talliuatt ih ~ambi neo- .;:.:,lonie-~etroj)Oli. co~p:-or.iet- ~eldo la d1\e!"'5J:ic:arionede-!la rroduz.iooe; g'j accordi ;rtferen~ z..iali.::;,id del pae!i d:penden~ ap;,,~ener:ti ad un·area mor.e• aria. oltre ad ...-ere \.:Madurata cor;~ide!"C,ole.,:abili:s-ooootaloni ;:-.ez:z.i ~:.;p,tr:oria que~ ~r• ~ ..ti !-< C!,: sooo ,a::ita~1os1 a bre,c termine, e prbenta.no su hrn,ghe s-.=adenzcr,m,on\en.iente d.i p~ ,re una OO!TCntedi ~m.bi. fondata sulla di-.bione <kl l,no:-o • (dr. Jalèe. Le pillaEe du iiers m'.>ode,. Ou.M":toai paesi del • icrzo mondo • che non ap~rteegono ad alcuna a. rea monetaria (e5. America La. tinal, non si tro,ano per ques:o t.n condizioni migliori in ragi0,, ne del fauo che i due terzi circa delle loro C!ponaz.ioni so, no orien:ati ..-erso gli LSA e l"Europa. col risultato che e il nw.so di in..-esti:nent1prol'enienti dall'e,;temo che a,..Yiar,o la crescita pro,-oea un aumento dcl'a domanda interna ed C!ite~. na ,:he m:ue in luce tensioni inflr.zionistiche nei di,ersi SCI• tori delreconom.ia. Che la bilancia commerciale sia de6ci1aria od eccedentaria. k timsK>ni in-- Oa.z:ionistichcsi Sl'iluppano in seno all'economia. fa,orendo in certo modo la crescita. ma ac• ccntuando il suo cara.nere diun.icoluo e di;,endenie •· Infine. occorre noli.re che e il siuema dei pagamenti mtema..ri:0,, nati fn·orùce i paesi detentori di forti di,;se, cioè. SO:.o I paesi che hanno accesso al mercato intemarionale delle di,·ise. o· altr. parte. la p05iziooe pri,·i• legiata del dollaro. permette a.. gli Stoli Lniti di fina.nziare una pane dei propri imenimenti all"estcro con una semplice cmis- !iOnc di moneta•· Il superimperialismo USA Dopo la seconda guerra mon• diale. gli Stati Lniti sono di1enu1i : maggiori esportatori di eapicalt. fornendo. fra il 1951 ed il 1967. il :-o per cento degli impieghi esteri mondiali a lungo termine e circa 1''80per cento dei soli in1estiment1 pri,ati. Cosi es.si non si sono .solamente assicunti la donunu.ione della ma~r pane del e terzo mondo ,.. ma un ncno primato politico-economico sugli altri paesi dell'occidente: questo <bto di e su-perimperialis-mo• (nell'-=:cezione di Jaléc non, be. ninte$0, di Kauuk~ e Bucharin) risulta più da una poliùca di annientamento <klle a.ltre p0,, tenze: ad open di una .sola che da una si1uazionc di concor· renu relati..-amente equilibr> ta.. Oucsta chiara $Uperioriti d e I r imperiali.smo dominante oordarnieòcaoo con5ffl;,,edi ri. durre la penata dei coofiini che possono manifeswsi a:m imperialismi concorrenti, in ta· gione del loro ccdiment0 e c.ondirionamento e questa sin.1.azK>- nc è effetti,·ameote più tipica dellimperialismo. più delrcquilibrio delle forze in una fase storica ccc.czionale e non stret• ta.men1e caratteristica dellim;,crialismo. quale il periodo colonia.le. Questo s-.-iluppo deUimperialismo nella fL~ colonia.le. con le coniraddizioni ìntcrimperialistiche generate erano spi~ gali da Lenin con la e dilieren• za che csislc fra i ritmi di ni• luppo dei diHni elementi dell' economia mondiale (-.) poiché non è possibile nere, in regime capitalista, uno S'\iluppo uniforme delle imprese. dei trusts. delle indl!5trie e dei paesi• (Lenin. L'imperialismo, fase suprema del capitalismo). Cer• to. lin1eraz:ionc e lin1erdipendenza delraspeuo economico e politico non possono non ut..- li.z:zarepiù o meno chiaramente mezzi di costrizione non s.trct• tamente economici (a pane le battaglie di retroguardia come quelle del PortOi!'allo in Africa), comè ampiamente dirne> strato dalla guena del \' iet ~am. dallo sb.arco alla baia dei Porci. o anche dalla sec:cuione latanghese o dal Biafra. L'asrunrione del primato irnperia• listico ha cosi determinato una mod.iftarione suunurak, purtroppo troppo poco anaJizz.a1a. del capi1aie pnncipale. de-gli LSA. Essa è in<fo1duabile se>- pnuuuo nella stt30rdinaria irnpon.anz.a che è andato progrc:s.- si, amenie assumendo ìl sctt0,, re della produzione bellica che. intep-ato nella ri..::trca ~ienttfk.a. ha finito per assorbirne una pane rilC"\an:e. al punio che almeno il 62 per cento degli isti1uti e fondazioni scienti.:i sono finanziati neili l:S.-\ d.allindu• stria degli armamenli. Alcune cifre; men:rt nel 19-'0 il budget bellico ~ricano era di l .500 milioni di dollari. nel Jg..µ p-a. z.ie allìmpuho della s.econda g\!erra mondiale. es.."O salir.i. a ;o.ooo rr:ilior,i di dollari. I .uro aerei del 19--'0sa.t.J.nnom.ooo nel -~.J Il ..::aloconsidemole ckl dopo pietra i 21.0CX!>icenziatl alla Soei:,g. .:.O.COO alla Lo· ,;l..ecd. :"o.000a}~a Doui~ l , ':-t. ne presto superato dalla produ· 1.ione della guema fredda. della ~ d • Corea e. ::.afi."ICd.ella ~ dd \"':"l'. ,am. c~ no le ordin.u.1oo.i: d.1i I ..SOO rn:1:ionidel 1~9 •; 106j2 del NH. L un;:,criaL~::noLSA d;. ,,enc: dor:-::ria111e. r.C1.:cni1adi un tn<!:X:Jtobe-ll\:o doci.na~•-=-· rindustria deili UTtu .. "":'len:i si ir.te~ ._.:,,:nena produzivoe na• 210:iale.ne di,·iene la sp::ia dor• ~le, un·:~!:tuzione co~ la Ge,. ne:--al\locors e !e ban.:he di Filadet5a. Fra il t%j e-d 1; JQcq le stati,tkhe dimostrano ..::~e l' ind,Ht:ia de~'.: arrna.::'le!":t~:~rbc il 23 per cen.o della ::iano d·o~ni ddla Ca.hfornia, il "1 per cc-:,to del }.;a:-;!-&i$l , :?l pc:-- ccc.to dell"Arizona. il ZJ. per cen:o del ,.::o,·o ,,~:.:o, il :O per ,en:o ddl1..tah. A lncUo in1e-maz1onale,la ,eoéita di ar• ~ di\:ene un nuo,o bJX)na~ te meno di p~~iont e controllo. c:1 doppio kiaoe con le borghesie nu:,::maiJ e mentre le espcruz:ioni LSA non rappre, ~nca.no che il S.b per .:~-=:odel ,alore delle espcrt&Z.ioni.per i pae,.i acquirenti si s..,!e al ;o per cento circa del -..torc delle importa.rioni. Inoltre. come ha dichiarato lo st~.ioO Pach:.ud. 11 ..::elebreindi..stri.a!e frar..:ese degli uro.amenti. e forn;rt ar.T'.i .signi5.:a stabilire potenti lei.ami• altra\Cr!O ~li urn.amcn:i la tc..:nka francese, g;, istru:iori francesi, i !ilten-J ira:?,.;,~ipe-r.e• tra.no nel da.to ~ e. coa ..:iò. si può 111d.aremolto lont.mo •· L'industria bellica US.-\ E' 1~ro. ~ LSA hanno cominciato col rifornire l'Etiopia di scadenti residua1i cd h.anno finito per in.stallare in Eritrea 13. maSP)Z"Cbase americana deU' Africa (J.S.000 soldati). i rra.n- ~~1!l~\;'S:~7=i a~dt,~ sali.a.re 3.()(() uollllnì a Fon Lrnll e sempre gli LSA hanno ottenuto la pane maggioritaria del pacchetto della comp.ainia mineraria dell'Alto Katanga ri• fornendo d·armi Chor.tbé e \10,, butu. comro Lumumb.a prima e \tulele poi. \ 1 sono anche dei paradossi com ·è il C2SO della Giordania che h.a ordinato agli LSA 36 caecia f.J0,4 per compl~i,"i :;& milioni di dollari. quando k sue esporta• rioni non supera, ano i 36 milioni di dollari. Questa situazione dell"economia americ.a.na spiega bene la ragione per cui gli Stati Lniti sono costretti a mantenere aperte delle 1--.l,ole di sfogo per il mercato degli armamenti (tutte localittate nel e terzo mondo • l che non è con- ,enibilc in produzione ci\ ile (semmai. in pane. aenbpazjale\ e che. per propria natura e per li,cUo di imerdipmdenza dalla ricerca scientifica. ~ costretto a perfez.ionarsi sempre di più. 0,- 1ero rd ingh.io1tire una par1e crcsccnie del bilancio. Ma, al tempo s1es.so.quc:no fenomeno pon.a alla luc.e uno degli aspet· ti de!x>li delnmpcrialismo principale; se le ,ah·ole di sfot0 si riducono per qualche ragione (,edi la concluslOne dell'inter- ,ento dirttto LSA in \'iel ,un. sostituito da u,:u; politica di ar• m.amcnli ma.uicci. del regime di Saigon) il contraCCOlpointerno è immediato e violento. COY. che spiega lintercss.e crescente al poccnziarnento militare led al perfeziona.mento: non molti sanno che Brasile e Sud Africa ~ono 1a bomba a• 1omical dei sub-imperialisti. e lirutallaz:ione di ~ti basi militari .-difemi,·c • sempre più al di là delb li~a di demarcazione del ;,atto atbntico CFemalldo Pò nel Pacifico. le insu'.lazioni in \1oumbico. • Di• jbuti. nelle i-soledel mar Rosso, in estremo oriente. nella ,uo. ,a ùlanda e in parecchie isole dell'Occanial. Le contraddizioni dell'imperialismo La forma piU diffusa della dominazione imperialista è centrata. nella rase attuale. sulla dominazione e lndiretta •· economica, che compon.a il rafforzamento delle borghesie na.z.ionaJi le quali sarantiscooo la prosec:u.zionc dello sfnmamen10 del capitale mono;,ol:siioo inlemaz.iona.le. :..ondimeno. limperialismo genen contraddizioni e conflitti: le nazioni oppresse tendono con forza cre5ttnte ad li&iurtiere remanc1• pa.tione economica a quel'..a politica. tendono alla trasformazione radicale dtlle mum.:re .!0ciali. e.o non si~ifica che r impcri.ali~:no genera in sé, in modo determin.iHi.:o. le caw-e stesse del pro;,rio crollo stari• co: :i-on<!~. queste COO· traddizion~ di,en,:l)DO ~pre più acu:e e. sie non u,ra..""t~ supcn1e da una s.:on6tta ,·kiniuima. daranno , 1ta a nuo,·i reocklli dì s,·ilurpo che il p0,, co e 1'.anlCOla.zionedei monopoli. siano es.si: naz:onali. trl:!"!Snarionali o muhinuionali. non b.a!1a.noa contenere. L'interna• z:ion.aJiz:z.azionedel capitale. il tentati,·o ~mp:-e più e-. idente di as.socia.z.ioni cd accordi delle socie,; nazionali ed intcm.aziontli, è ~zia!m-en1t di ord:.ne pohttco: il politico prende su di si, in sé, l'econom.11:0.A. te:npo SCCS!Ola. m.1tr1 o:- saida.. tur. del capitale 1.n.ern.a.uooale 6ni:à. per compror,enerne la cor:i;-lessi,a c~1ruzior.e nel mocemo dtUa co;,ula dis.:endente. creata dalle lot1e <kl prole:aria10 iri:emaz.ivr.ale e dalle nazioni opprc!ò.>e:ri~pcno alle qualì rnodo e mezzi:di produz10-- ne del capita.le !i sooo forz.J::i.J- ~e!"!:eCnseritico~ un ..::orj)Oe• ot;raneo che a,._elera lo e ~-.j. lu;-;x, de? ~toniluppo "· Ci.:, rende infine i."lc!·,;,,er:~abi!rea..::- qu·~izione d~ mak-iore ~:,nz.a io:emaz.il'.>r.al;~:c.a!c: :!prolebriato mondiale e delle !ce a• ,,n~.ard:e. per ri~htK la con• traddizioct .:.entra!e dellimp,etiob::,o. fonda:.a su uno ~, ilur" N che ba per bui di~.a- ~ 1 1~~:,C:u~fJ~:~::~: ~~~tr~~ l!:ale. MARIO ALBANO Però ~ 1-0::e. e 1·t"11go cl pt..rJo, h,o i ·unpre$SUJI"~CM c:.n• cr'.è \.'OI (..5,;;:e!.;; ccur...:l:.;. operaia qi.t:Si a signi./icGre cJ-~ l'in• :,nc'n:o pol..::",:o è solo si..'!.J f~bbrka e n.d!a fabbrica. e c:M il NslO p,,:ua :.;no in secondo p~llO- Taf,..-olta h,o and-.e ~uo dire che :e :O:re sociali ~ orrr-..ai • pcsscu di rr.oda •. oppure d:r lrt u.w;.;;c.nl ,r sopram.rro gli enti Joc:il.iJ sono qli.ffllOIU chrt nor: i-::c-r~ il mo1,·j_.,...er.JO opnaio. Può dasi che sian.o i.!.:..,i.·rro s..1.tXcM'::,. pnò p~ d..rsi che ,l/nth::rr-1,ur d M biscgr-.o ,!;; ,,...:;Uiùre ci:i...rt=:a. lo aedo che il 1,·tTO pr~JJ <>ui i..; qi.~!lo u 1-.oprncite la situa:io,-~ drile grandi ciJtà. c:on--1.\fi.'.;no. tr"..J anche romr Roma, o .\apoli, o TorùioJ di s.;!br i.o: modo or1cr.:CO I.: lo::a optrC'.D con i fnTl".ntti cr~ ai.-.er.;ono r.d :eu,.. :o t.rbcno. conu.:pporrr ùuorrma cU't:ttacco pc,.iror..c!e - c:f-.e.J.;!la fa~~rica si ntnu!e sul resto - una risposi~ ili ,,...JS$.J c~pa~-, d; l,g_cu lo JC'OnJrou:tnno aJkJ /4bbri• ca c!lo scor.:ro r.c.'i q:.r:,m. ull, sc.uol.e, su twti. r tC"U ddl" ù1f[.;.;;.or.e «r. lr. qi.JLSIO ser.so la cmuc!i:iJ opna,a ~ cJsiara, c:orr.e rgemon.a dl!I p:.m:o di 1,LS1oapn-aio 1n ti..tte le dn-·ax anicola.:ion.l dd!o loua. d:e ri-n..~,ono comu:nqtN wtte n«t::S.Yerie. O:in:a prttisc::ior.1 rr.i serr.br~ ~ oggi_ ~ ~ rap. porto a 1m'cltra comidera.:ione. A Milano ù mm:una1:o di lotta sulla caa e sui S<n-i.:i soci.ai in qun:i anni ha raggjumo una n:,r.siorie r:o:n'Ol, e hJ conseguuo dl!i risllltazi apprr.-:abili; oggi init'C"t' si ri!iis:ta un.e siJ1.U2.:J<On.e di f1/IUS$0 (artelM se la parola puè n.sn,. na1~a1al. La et:tl-SO credo _risiftla nft jalto cf:e ancora i C'Or.$lglìd, :ona non ha:r.no raggumto ~la quolir.! , quella copa,cid di intff\.·en:o Me da più pani si auspicoia. 1,-uoi pn rnisun:e polirid-.1. i'i-'Oi per difficoltà intff1"~ ol sin.J.aai:o. Ebbene Pdl.;P e Mc;;ni/esto posJOM dcn un impor• rar.re c:or::ribrJtO al rilancio dri consigli di :ona, ~ quindi o:J. la rn:li::..-:iou della «nm:1i:à opnr:i.a proprio x qunuz "°" ,._.;t"nti'ntesa coro~ nd,,.sù-itO del lavoro o{lffC:.o, ma ct,,fM et:{»- ci:J di Iei~e qt,t"f:O (e rnidulo rgcnone e trau:vmte) aJl.aripraa di un ir.:en:·er.to organi::.a:o r articolc:o cr.drL sul territorio: ~ sa. sd;..u. ,,~poni. prr:::i. Forse non e·1 nnsw: dil:sauo su qi..n:e row - an:i crtt!o cM non ci sia; ma un po• più di chiarr=.!Q non g~crbM. Le compept0 delle Adi Le elezionsi arde Cc:ri compagno. sc1frù.-.o a calt!o r.on ap~ r..J conosci;.:, i ru;.itati def11U.ti• 1,·i delle ,!r.,cmi re-gio,-..::li scrù. Diciaru:, s..b;.:o e+~ nsi Jo.anno confurr..:::o q:.,lle che ,,..,_ no s:.iu lt prn·isioni CM locaf,....ente 01,.·n~ fatto. Er.tricmo subl:o r..d 1,'in> d,l· l'c:rgo,r.en:o: il PCI ~ Ol!nt:.l• to 11 ~ui. Prnu"1i.a.,,-.o C"he i compagni :sardidel PdlP e dd \fcr:ift'SIO possJnO ns.ne soddi· s.';;:ussirr:.i. \oi non lo siamo pn nio::,. Il PCI ~ 4 ~ui in pi:., tn.J r..e cnrrbbe po:!1.11a- ',.'ffr an.cht d1 piil nwla sarebbe m."lbiJ:o. I i.'Ofi dcti al PCI. i /~ti lo di• mosucno. sono rori di pro,,- s:a con.sen·ati in /f1gorifno. Cero ~ si /osseo prr:sriratc n& sur li.su probcbiirten:e il PCI 11\tN,be a,.·;.:o 18 sqgi e rr..olri re:,1i sarebbero n~i J/t:.tùi:· -:.;:11.mm1r, noi a:~,mrw potuto e3Vre sicuri solo di un quo- :iu.te o Cagliari. riMOr.c-.do probleriarico focqt...isi.:ion.e de.lo sznso a \uoro e o Sassari Pur om."'f.t1trtdo cfte le rose sri.::no rffe11framnr:r rosi irosa dftla qi.,;;!e dubitiamo no:n,ol11"..ntte. in quanto sr i 1'0l1 dd PSIL"P dd '68 contene,:ano ur..a pncmtu.a!e di n>ti socialisli di prott:s:a. n.e,itrcti dopo la scùsiort, socioJd,moa,-mca. ~ pur 1,'ff() CM ancr~ i l'Oli Jilocorwrasti rirnrraro,,o già nd 711. I soldati sono JCOppa:ipriMa dei fffi<t;;/i , \ 'ecchietll. tte.). I 1,-oti dd PSIC.P del 71 fro- ,,..,e qt.di1 ddlo .\fPLI ;so,io to ptr la San1q,ia r lr".e-,}iodire rra-,o. pe~+..t Ot""L:i qun:t pos,- SlbUrtà so,...oanJ,,;:, o fcrsi Mo n,direJ 1«1 su ro: posrJmO ron.z~e COrnLPdl P ua,5011.!oci ~ uniamo la Stt1Uibilil.!' di cleuru a.(let:i da elr.ionifobiar. I l'Oli drl .\fam.fes:o Jatrbbao Sl.JJi cmch ·essi plnwmrue recu-- per,,;b:Ji. ron L'W lisla CM o- ,·~ ,-olu10 poni come npn· sione di u,10 for=-a di da.sM. a SJnurra dd PCI. Oi..indi non S'J e.no solo, r-ta su f11I'l qiM> :im.1i ai·rtmlnO flC)fUto rontcre. _\fa ancr~ Q'/'IIMttntdo ~ uno e ur.o solo foue stazo il COMpogno ekuo, noi riur.iamo che CD"tche M ('Ì(} GW'SS,' <:Ol"'1porttUO dw: o rr, comunisli III meno ld.a.:o Me non ; problnno di C'Otlquùta dt mt:ggi,onm=a. ,,..a di condu::ior~ di wsa nn: opJ)OSl::ioMJ "'11 nostro compagno wa:o r.t'I t:OCSiiJio regionale 111 modo alt"1Ullfro e ri,._'Olu::ionario sarrbb< 1-a!so carcrimtt molto di più. Sffl.oTJCl-.ìl compaini sardi con wi..i iisiOM del umo /al· sc:.adel problr,,,saMtora!e parlçno tento di modo i.!lnnmi,-o 4i rondurre w,a campav.a e-- lmorc:1,. , dri modo ril-'Olu:ior.;;rio di presam;:rr ntC1l~ 1e le li.su, ,,..a nor. capi.#ono cM i! modo rivolu.:ionario non s!.:: tanto ul Modo di conqui· S:iJ,e il cor-.sig}ine, ma nd ,,...odo di i..sarlo. Se non si azpua qi.es:o, u ci« al limite si cortq~istanO n·erttua!i U"Qi in n-.o-- do a!:nr.a.:i1.-o ,,,., li usano L>t ,...t:Jdoin;.di:ional,. non end~ rr.O che cn--rr,,-.o fr:110 passi ~ ,·ami in qlJ'Slo snuo. S, l, possibiliul di conquisto dri co,uigli.tre o dei comitlin1 ci sono. prmdia.r1ol1 r u.siamol.i ui modo di,.:nso. Ora che il PCI ha 11 s.eui e li Ltill.::aà nd wo solilo ~ do. cr~ cosa abbuzmo concluso, C'C11'!1ptrgr.J sard,-? \ • ogJi.amo solo SJJCC'~ chi le prossir:e ,le=ioni 11011 drbbano darci ddusi<mi ddlo staso ti· po. Se no Jr~.a,u siamo disponibili pn un utJtes:IO m ma.,- so Ml PCI. 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