Unità proletaria - anno III - n. 12 - 24 giugno 1974

L~.,~-11 24 Giugno 1974 UNITA' PROLETARIA MATERIALI PER IL DIBATTITO CONGRESSUALE Perlarifondaziondei unalineainternazionalis Questa nota, redatta dal compagno Pino Tagliazucchi. costituisce uno dei contributi per la discussione e la elaborazione politica del congresso, in merito ai problemi inerenti alla riflessione e alla ricerca di UJJ corretto metodo di dibattito sulle questioni internazionali, profondamente inserite e compenetrate in tutto il no st ro pro· getto politico e strategico J ~acrisi dell'internazionalismo s-x:·a11smo come una ques~,one essenzialmente d: sviluppo tecno-ecooom1co. ,e1:e:q1::;: ~'~"~:~~=~~ n::,au ~in::ta1~"t:~~~~~ 1 7.~r!: : :Z,\ ~ ,;;:a~e L uestionecinese della sua elaborazione politica e teoriea Bisogna cioe abbattere lo ste<:cato che oggi separa le •questioni internazionali• dall'azione viva, dall'esperienza dìretta - uno stee. Oua è necessaria una breve eato dovuto anche al progressivo impoverimento del dibattito ed al fatto che i temi digressione su una questione dell'internazionalismo e deila sua crisi o sono accantonati per opportunismo. oppure so!!a quale. 1n questi uitimj sono divenuti politica estera e diplomazia, sopra la testa del compagno comune. tempi, si è diffuso uno straPerò è difticl~ vedere come una forza modesta come la nostra possa porsi davan no, imbaranato s lenzio: la Citi alle infinite complicazioni della situazione inlerna.zionale senza farsi prendere da due na Cento motivi dovrebbero opposte tentazioni: fare della teorizzazione più o meno volontaristica, nella pre1esa di costringerci a discuterne: perspiegarsi tutto per formule; oppure conoen!rarsi sulle cose vicine e •pratiche•, rinviaB- chè la Cina rappresenta un do a tempi migliori l'analisi teorie.a Oueslo è il problema che dovremo cominciare a mondo che dobbiamo avere corlsolvere in occasione del congresso. me Interlocutore indispensabi• Allo stato attuale delle cose. nel pieno di un.a crisi storica del socialismo e dell'in- le per Il nostro stesso sv\!uptemazionalismo, le teodz:zazioni generali (cioè i tentativi di dare una descrizione ra. po rivoluzionario: perchè senglonata della realtà) sono non soltanto caduche, ma anche sogget:iviste. Il fatto è che za la Cina la cr:si storica del non si può ficcare una realta dinamica e contraddittoria (che tra l'altro conosciamo po- socia!ismo è solo un d1sfaeico) In schemi ormai inadeguati Si finisce inevitabilmente per vedere il mondo non mento senza f,ne che possiacome una realtà oggettiva ma come una proiezione di noi stessi. Resta sempre. è mo solo subire (fa pa:1:e. ad vero. la neces.siti di cogliere il senso dell'epoca che viviamo: ma la teoria deve ~r:i- esempio. di questo si!enz:o che re dalla conoscenza della realtà. deve essere ipotesi da verificare. non tesi da d1fe,.. il memoriale di Togliatti sia dere. E c'è molto da verificare. sparito); perchè l'Asia pesa E' però sbagliata anche la tendenza contraria (più diffusa nel nostro partito): cioè sul futuro del mondo: persino pretendere di risalire dal particolare al generale, dal frammento all'insieme la realtà ~ perchè tacere sulla Cina è un inscindibile e l'azione di classe non diviene internazionalista in modo spontaneo. Lo di- modo di contribuire alle conviene semmai In modo • artificiale •. attraverso l'acquisizione di dati che non pos$0no d.zioni palitiche che potrebbeessere desunti dalla sola e,.perlenza dirett-a, attraverso un continuo sforzo di analisi e ro rendere PQSsibile un attac• dl sintesi teoriche co sovietico. Il problema. d'altra parte. non è (o non e soltanto) di metodo nel dibattito. ma Il fatto è che. quando non è di qualità politica delle nostre linee di azione. Larga par-te dO?ll'elaborazione di una linea un tabù, la Cina è un • model. Internazionalista può quindi essere fat~ su quei temi della nostra lotta che sono di P:8r lo•: e questo • modello. ha il sé una sintesi implicita. anche teorica di una realtà più vasta Non si può. ad esempio. vizio di non conformarsi. nelle affrontare I problemi della crisi economica ignorandone le C!imensioni internazionali e sue manlfestaz;oni esterne. alquindi gli aspetti politici e teorici, come le contraddizioni inter-imperialiste: l'emigrazione l'im:-:iagine che ce ne siamo presenta temi che vanno dall'organizzazione capitalista del lavoro sino ai rappor~ econo- fatta. Cosi non soltanto si permici all'interno di un·area capitalista •int89rata• come la CEE: il mezzogiomo solleva de di vista la necessità di una la questione del rapporto sviluppo-sottosviluppo nel contesto europeo:_ le multinaz.ional! discussione critica ed auto--criImpongono perlomeno dì abbozzare una strategia che parta dalla fabbrica e che affronti tica che è parte del rapporto ::.:~{~~.:;~~7~!~~.;~~~.:?:~:d;;f!~~~:\;~;~~ 7 ~ ~~f [\~~:~ .:. ;.~'.~~1! ti~?.i1:;. di una realtà verificabile, con quel rapporto tra pratica e teoria che permette di fare, · • rigido se non ripetendo un anche su queste cose. un discorso collettivo. Però questo non elimina la necessi~ di vecchio processo staliniano) !polesi di fondo che tentino di coglier~ la chiave. ~i classe _cf;lla ~!tuazio~ m~iale; perde anche ta capacità di ae a questo possono servire alcuni spunti problematici sulla cr1s1 dell tnternaz,onahsmo. na!iuare e capire (che non siSe ripensiamo alla storia di senza. cioè come u~a contrad- g_li_asociale ~ndava vinta ideo- qnil1ca necessariamente giusti• ~:s!~~:ri~aat~da 1d 1 ~!~~ ~::i~iì:;;e!ra::~o~v~=- ~if~~!e r~g~a~e~fi 1 1~10 1 . O ~: !~ca;:! !~~;~i~~t~1~r i~:e~!· nee fondamenta:!. Con lo s* che tnVeste anche la contrad- sta\i a d,verso regime sociale. (così Confucio resta per noi luppo del sistema socialista, Ja dizione tra socialismo e cao,ta- ls~!are. i paesi soci~llsti ,_Ce solo un mistero fuffo). sia nel lotta cU classe è entrata in uoa lismo e che chiede di dehn1rla quindi I lor':) • sate!ht1 a ~11 tn- le sue manifestazioni esterne. dimensione nuova perchè s'in- in termini più vasti. nuovi. terno del s.1s_temacapitalista) Eppure la lunga e coerente treccia In modo inestricabile COSi la classe operaia non ha era la cond 1z1~e per poter n• azione internaziona!e della Ctcon I rapporti tra sistemi socia- saputo assumere il ruolo mon- durre la lotta d1 classe ad ~a na. li cui asse passa anraverli e tra gll stati che Il rappre- diale che le compete non per eura dialen~ lntem~. Oues,a so il mondo sottosviluppato. sentano. Basterebbe. per reo- la pora proiezione della sua lo:- nea (concepita. per I Eur<>pae dovrebbe. almeno essa, fornirdercene conto. riflettere che. ta nella metropoli capita:ista. che qua _ha avu,o s~~sso) ~ ci una chiave d'interpretazione a differenza della prima guerra ma come capacità di riassume- ~tata Po1. estesa all As:a, _nell di mo:ti fatti {a monte e a valmonc!laJe. la $econda guerra re m essa una realtà e delle intento d1 catturar~ 11naz1ona- le). E". per fare solo qua!che mondiaie non ha potuto conclu. contraddizioni più ampie. E I' 11smo_n:asce_nte de_, popoli e:c· accenno. uno dei motivi di fo,._ deni con un trattato gene,a:e é:;te rivofuz;onaria. nutrita dal- colonia!• e d1 organizzar~ stab,l- do del conffitto cino-sov!etico: d1 pace - P8' motivi che, lo la lotta di classe, non ha tr~ mente 11 ~o sottosviluppato ritiene le esigenze di un paese sappiemo. riguardano non I con- vato nella classe operaia l°iB- tutto .a!_I interno del mercato grande e. nello stesso tempo, fini ma la natura di classe dei te•:ocutore che sostenesse la lmpenalista. economicamente e poHticamenè d,~.c1!e d mostrare che non es,ste un cap1ta!e • eurapeo • nei senso geografico del termine: che. anche ammettendo Il contrario, esso non può circ~ scr,vere una propria • zona~ nel mercato imperialista mondiale: che esso non ha sufficienti rapporti con li mondo sottosvi!uppa~o. come fonte di materie prime e che. rispetto a questo mondo. esso è forse meno esoso di quello americano. ma s! trova dalla stessa parte. Del res:o. J"umtà p0!1t1• ca dell"Europa (libero ognuno di def,nirne i confini geografici) non è voluta neanche dai gruppi capitalistici europei; i quali sanno bene che essa è collegata ad una trasfonnazi~ ne radicale del sistema sociale - una prospettiva che. dal piano \iarshall in poi ess: cer• cano di scongiurare con una crescente subordinazione all'egemonia americana e ai suoi meui di • difesa • li tema vero. quindi, è in questa a:temativa J>O'itica e sociale di regimi: è nel fatto che la polar:zzazione delle forze sociali (che si riffette anche ne: dati elettorali) non può tr~ vare sbocchi puramente .- nazk>n.al•i; sta nella crisi sociale e anche nella funzione che. su questo terreno. Potrebbe avere la linea euro-centrica di tutta la sintStra ufficiale europea. La nostra anaLsi deve partire da questa angolazione e qua possono servire alcuni spunti sommari. C'è, in Europa, un indubbio sviluppo delle lotte. anche qua. litativo. che tende ad una po. lariz:z.azione delle forze sociali. Però è uno sviluppo anc-ora in. certo, disorganico; il quadro è caratterizzato specialmente da una crisi sociale diffusa. da una sorta di vuoto strategico. ca. rìco dì tensionì. Non ci sono. in questo. soltanto. le resistenze degli apparati burocrat.c1: c' è anche che la spinta delle cose trova limiti e contradd:zioni radica:e in seno alla St8$$8 classe operaia - nella sua struttura sociologica. ne 1a sua stOfia. nelie Stie k:leologie tr• diziona!i La C~;Sl econom.ca può esasperare molte contradd:zioni - e noi dobbiamo vedere con chiareua le poss;bi!;tà (ed I li• miti) di queste tendenze. Ma da sola non può mutare i! quadro di fondo. Anzi. proprio per la natura ed i limiti della cri. si sociale. è possibi:e (e la tendenza si profila} un aocordo di ferro tra apparati economici. pollhci e sindaca?!. Di questo accor-do dobbiamo vedere non tanto I margtni di compromesso. le formc..le specifiche. più o meno flessibi:i a seconda delle situazioni: ma il fatto che. per essere stabile ed efficace. esso de,;e avere una dimensione europea e deve ammantarsi di giustificazioni europeiste. Il capitale europeo de,. ve far funzionare delle :eve dì potere (anche istituzionali) che oggi si muovono largamente nel vuoto e deve farlo come condizione essenziale per sigillare la crisi prima che divenga incavalcabile. Esso propone quindi un accordo che consoli• di i regimi. che stabiliul la s._ tuazione sociale - e cerea. in questo senso. di presentare u,. na sua • Europa unita • di cootrattame I prezzi marginali. Movimento operaioitaliano e questioneuropea Su questa ipotesi vanno misurate anche le vicende del re,. gime in Italia e la ?(Mitica delI DocumendtoelCoordinamento nazionalPe dUP (Roma 25-26 maggio 1974) regiml ed I loro rapporti so- componente di classe ed inter- la crisi di questa linea è co- te debofe; esprime le possibiciali interni. nazionalista del suo nazionali- minciata, già dal cinquanta. da- lità e le contraddizioni di un le decisioni di Politica economica del governo. assieme D'altra parte, se Versailles fu smo. fondamentalmente conta- vanti allo sviluppo del naziona. naziona!ismo rivoluzionario che a!!e intenzioni che i ministri hanno esposto ai sindacati in l'ultimo accordo tra sole po- dino. lismo rivoluzionario e su due deve continuamente verificare questi giomi vanno definendo un quadro. ~I .Pol_itlche.econ°: tenze imperialiste. Yalta fu r punti cruciali: Cuba ed il Viet. se stesso per non ricadere sul- miche rjyolto a ricostruire •nuove• cond1z1om d1 p0lit1ca de, ultimo tentativo di sistemare i nam. lo sforzo americano. es- la propria base contadina e redditi. rapporti mondìali ignorando i Un~ibattitO senzialmente mi:1tare e parta:o su'!a propria cultura ancestra- In questa fase dell_a crisi eco~omica e sociale de_l Paese =!' d:f 1=~ :e:OO~~. ~~ ancoradebole ~ 0 riu~iv~~~:,~a ;~~~: 1 i~· :~tf~;~:~~ ~:~:~;;eno~aè ~:!e~;;~si~n;ro1:ttiPo~~lf: ;;:'~~m 1 i~du~~:; ;ia;o raèff;;;:~~a 1! disgregava non soltanto un si- dirP,che si formassero at:e sue di spiegarci cuituralmente o i- basi del potere economico e sociale dea monopoli. Gh austema di sfruttamento colonia. Questi spunti. per quanto spalle de-:le • basi • rivo!uzio- deologicamente la Ctna. tanto menti dei preui. la restrizione del credito. le concessioni per le. ma anche un ordinamento sommari, vanno cons;derati na~ie: e si dimostrava peri~ meno di fame un • modello • i progetti speciali. rappresentano gli strumenti concreti di quemondlale seco-lare: e ricostro.- specialmente per tre mo!ivi. meno inadeguato anche a con- per la !orta di classe (abbia- sta politica di governo che comparta costi sociali ee<:eziona: re un on::linamento mondiale Anzitutto. il dibattito su queste tenere 11 di!agare dei conflitti mo molto da imparare. ma la li non solo per la classe operaia, ma anche per larghi strati stabile. che riassuma in sè un' cose, sempre piuttosto debo'e. sociali. non solo nel mondo nostra condizione è diversa): di ceti Intermedi. Si costruiscono Inoltre attorno ai progetti articolazione senza preceden- oggi sembra spento del tutto. so:tosviluPPato, ma poi anche il problema è di vedere la Ci- speciali e tramite Il blocco del credito agli enti locali le ~ ti, è dtventato Poi il problema Lo si è fatto. in modo limitato. nel !t':<;tema imperialista, sino na come uno dei termini fonda- dizioni per un vero e proprio appalto dei centn di dec1s1~ centrale del nostro tempa. Noi all'i:iiz!o del sessanta; ma poi a1:· 1nt~~no del suo bastione mentali di una dialettica inter- ne e di programma dello Stato alla grande industria. In non possiamo concepire la n~ si è perso tra i tabù del con- pr:,,~ pale. gli USA na al movimento mondiale. u- questo quadro, con questo sostegno che è economico e postra azione fuori da questo pro. t:,no Cino-sovietico. tra :e scel- Da una prospetiva di classe na dialettica da recuperare e litico allo stesso tempa, il grande padronato sferTa un attacblema Esso riguarda. inh~t1, te d. • mode:Jo •. tra le • de- la :~,e.a di questa crisi s:o- dominare per superare la crisi co in grande stile contro le cosiddette •rigidità. della foroltre al rapporti tra paterue. lus:oni • che ci hanno dato que- rica della strategia imper:a1ista dell'i;,ternazionalismo, per giun- za lavoro. Associando il ricatto sull"oceupazione a quello sul anche le sceite di strategia per st1 popoli d'Asia. d'Africa e d' è chiara - ed è chiaro anche gere ad una nuova sintesi. salario si realiua una pressione sulle condizioni di lavoro e il socialismo e la concezione Amer:ca Latina di cui non sa-p- I senso di una ~ase distensiva L·altro aspetto della inea irn- sulla durata del lavoro che mette a dura prova la capacità stessa di socialismo - e di piamo n:en:e e sui Quali. spes• che non vuole essere il puro per:alista è che il terreno prin- di resistenza dei delegati e degli operai. conseguJnza la funzione stor,• so. abbiamo soltanto proiettato e sem,plice sviluppo della Poli- cipa!e toma ad essere que:lo In particolare la più recente proposta di risolvere I prc> ca della classe operaia. le nostre frustrazioni. Tuno è tica di coesistenza. Oue!!a po- sociaie: ma torna ad esserlo in blemi finanziari del Paese inasprendo la pressione fiscale sui La crisi de!finternazionali- pel'Ciò restato monco e defor. ·L; ca. :nfa~i. manteneva il pre- term:ni più complessi, sostan- redditi medi e ahi dei lavoratori dipendenti esprime con mag• smo trova la sua spiegazione me - e non perchè manchino supposto che la garanzia dello z:a!mente globali. Per vincere. giore chiareua le velleità economiche e i pericoli politici di principale nel fatto che tra i dati e le analisi e l"e!abora- s:t!tus Quo sociale andasse ?er- l'imperialismo deve provare la un disegno d ipolitica dei redditi. queste due linee si è prodotto zione intellettua:e. che anzi è ca:a spec'a!mente al vertice. sua validità come sistema ec~ La proposta è infatti velleilaria per I tempi di internon un intreccio, ma una diva- ampia e vivace, ma perchè non °'9gi si direbbe Invece che gli nomico e come regime pol;t1• ,,ento sulla congiuntura e per le masse monetarie effettiva-- ricazione crescente. sino alla riusciamo a farne un discorso Stati Uniti vogli~o una netta co in u:-.a sfida che è eeonomf- mente recuperabili al bilancio dello Stato. E. d0altro canto rottura Il dibattito cino-sovieti- co::e:tivo. non cerchiamo d; nu- dis\inz,o:ie (e magarl una con- ca. tecnologica ed anche ideo- indiscutibile la giusteua di una politica di forte prelievo fico (quello Intorno al 1963) fu trirne la nos.:ra a:ione. trapposizione) t""a rapporti di logica: malgrado le intenzioni, sca!e sui redditi più alti. Bisogna però essere consapevoli che un punto conctustvo del pro- c·è Poi. una doppia involu- ?O~en:a e conf.!tti s~ia!i~ .che questa s!:da penetrerà anche una tale palitica si gioca in larga misura. anche se certo cesso. Esso constatò che la zione che caratteriua la situa- cioè chied;1no alla d;s:ensione all'interno del sistema sov:ett- non esclusl"V8IT'lente. fuori dalrarea del lavoro dipendente. E politiea di coes:stenza pacifica z:one gene~a•e Da un lato. un di ve~ice lo spazio e la fles-- co (e cercherà di fa·si strada soprattuno non è oggi ammissibile accreditare una ipotesi di (che, come t:Po di rapporti tra ritorno di fatto alla II Inter- sibi:tà per a~ontare la crisi anche a:l'inte-rno di quello cine- redistribuzione fiscale tra lavoratori che avrebbe come un.- stati, aveva scarsa Importanza) nazionale: cioè ad un marxismo socia!e. E si direbbe anche che se): e deve •iassumere In sè co risultato sooaie certo quello di imporre il blocco effettivo diveniva una queshone discri• volgare che non ha mai sapu- abbandonate le teorie sulle la contraddizione tra sv!!uppo dei redditi più bassi. In definitiva questa proposta rappresenminante perchè portava impli- to fa..- fruttificare !"innesto so- 0 9uer~e "mi:ate• dopo la SCO'l· e sot:osviluppo. ta rultimo gradino di una campagna demagogica largamente c;tamente a negare al mondo cia:Jsta del!e tes 1 sulla questio- '::a nel Vietnam. essi DUnt•· In una rarola. s. r,conosce condotta dai ministri socialisti in questa fase che tende a ex.-coloniale di es3ere agente ne colonia!e. su'la ques::ione no su!la potenz.a economica e implicitamente che !a ric:ostru- dirottare il terreno dello scontro fuori dal contesto reale dei della propria liberazione e co- contadina e sull"1mperialismo. E ·ecno!oçica. che resta pu~ sem- zione dl un ordinamento mon- rapporti di potere nel Paese e nello Stato. Una grande moprotagonista di un processo la manifestazione più appari• pre la 10: 0 carta migliore. diale stabile dipende in larga bilitazione degli operai contro gli impiegati che avesse corivoluzionar10 globale. E que- scente di questa involuzione è e· una ltnea ancora lnce-ta - misura dai rapporti socia!J: si I me oggetto la distribuzione del reddito (o dei sacrifici con• sto, forse ancor più che all'op- la rieadu:a su un euro-cen::l'i- e qua anzi, invece di scruta- può pere;() parlare di sLda tra giunturali} rappresenterebbe oggi il miglior regalo per il portunismo sovietico-. era d~ smo che nemmeno la sLniStr a re i cie!:. conviene di passare via capitalista e via sociali- grande padronato impegnato nelle fabbriche a recuperare rap. ~ 1 fe ~~':z~::~t~c~: 1 : 1 :~ d;;; 0~:;f:~~:~. riesce a st: · ~e:~rin~a ;:::aa~o ~te-r~ 1 sta, inte~endo per •via• non porti di forza e di autorità persi in questi anni. (...) riche per operare una sintesi Dall'altro lato. un ripiegamen- <>lmtno come ipatesi almeno ~!~li ~~oicr:::;o p~~r~t g;:~':ta(~~~i!~!~a t!!~~~o~t~~~~ti c~:~~i;:ri;:a se::; :~~e :r~~~ d~a'd~ÌC~:zt~ ;!e:~ 11 ~!~r}~--1~a;~ 1 e;:cc;~n~ ~~!ie~~t--la~ri~~=~ra;~~d: ~~f~tt~;:~~-r~=~~ i~,n~~; tegia salariale unificante, generaliuare la lotta per roccupalismo ri"voluzionar10. tra le mag:1e deboli der impe- anche sul vecchio presupposto momentei della realtà. Per po. ~':o~() ~ef~~t:~~e i ~~~ee;~a d:,ob~:tti~e;l~I s:~~~~:e~:I t:°~ z:~ee_ 0 r~r~~i.d~af!s~~!":e 0~ù ~~~s~~s!a~~;oc~~=-: ~rvi~ ~~ s~tt!!!~~= tee~o~~:l~m~ te•:a sostenere. per ilORresta- itica deflazionistica del governo e rilanciare la lotta contro lontano - anche ne!!a nostra nam. Cuba. a:-iche l'Algeria. Ma di ordinaMento politico) debba ~~~li~aall~i~:e~~ d~!i;~~; ·organizzazione capitalistica del lavoro. s\oria. la classe operaia euro- queste lacerazioni importanti venire dalla fascia industrializ- che sarebbe subord·nata indi- de, :~~d:ff~~a~o d~e:~e~;e ~~iti~nJ~ 0 so~g~~ ~~et~ pea è stata colla impreparata non sono riusc::e ad est~er- ~ata del mo nd o (sar.ehbe ~:, 'e penden:eme:ite dal grado de!:e nopoli. la classe operaia può ancora una volta proparsi alla dal nazionalismo rivoluzionario si Il reS t o con:-inua a r; I.re •m:!aga·c le SJ)iegazioo.: e ecf lotte). la classe operaia deve guida di uno schieramento di forze più ampio che unifichi, in (ed ancor oggi non rieSce a ca- in uno s:a:o di sos~nsione i:i- ~ovie:·ci dahnno d! queS t o ·n ;. riacquista~ il .senso di questa una situazione lacerante. gli operai della grande industria ai pi·io) pe«:hé. nel caso migli~ stabi'e: ma maf"ca o un~n- r'zzo. a!"lz:c è pa• a~e tn rst' rat• globalt:à: che è poi li senso proletari più deboli e speui il blocco corporativo dei ceti re, aveva sempre considerato tesi st rategica. :-e:lde a ri e- ~o di • der.iocra: a sociaobis!a•b1 reale della lotta tn:e•'lazionali- intermedi delle c,nà e delle campagne. Per questa strada la quest:one coloniale come re sulla linea di minor sforzo. pe•·d1è qua si ::~ova P" a i· s:a: e deve quindi r:solvere r un puro riflesso subordinato a cercare un·u:-.ità d~n:e~essi d1 me!i~e 01""3de!!e radici de! 1~ !'.'1.,'lOSpOroblema de! suo rap. ~aul;;:;~ie1:'~~ra~m:.;az~!er~"!~~hi q~\~ni~~:fon~e ilte~: della contraddizione tra socia• fa::o che Si può defin•~e solo ro • mode'lo •l Po~o o~ganic-0con li proletar a1 lismo e capitalismo _ cioé di per contrapposizione a! •mon- Deve esse~ 9 una solt.1z:oo~ !o mo,'ldi:o-!e denze neocorporative interne al e propaste di politica dei red- ~~~o 1 ?f:C:~. ~t::tr~r: te~n~!'~~;~~~zzi~o :u~i ~e~rua; ~;ec~~~-n~~e ;~i~~ ~:~~· d,ti E oggi possibile e necessario riproporre una strategia di pita::sta ed un solo protago.. pi socia! di com:>e~;:;one !ra pote"lze: l' potere che Si realiua attraverso la costruzione nel Sud come n:sta efficace. la c!asse ape. ma axo·a u.-..a vo :a essa l>f~ Europa nel \'ord di realtà nUO\'e di controllo sociale sul ten-itorio e s?e~3 rord name~-:o mond aie sulla indus·r,a stessa che passano espr mere una alternativa raia Quando il colonizzato s. ore- Laonl't:ca la sinistra: ed anche la posizione delta classe operaia itctliana rispetto al resto del mo-- v.mento europeo. Non buta. infatti, notare le peculiarità obiet• tive e soggettive della situazione italiana. Anche da queste peculiarità _deriv_aun iso1ame,._ to che minaccia di rteadere proprio su!le nostre. esper_ie,._ ze più avanzate e di condmonare ia nostra stessa prospettiva: ed e da questo punto di vista che dobbiamo porci il pr<> b!ema europeo. in senso teorico <. pol.t1CO. Possiamo essere relativctmente indifferenti ar prezzi più o meno formali e di compr~ messo che il superamento di questo isolamento patrebbe cornPortare - sul piano Sir~da. ca:e come su quello Poi t1co. Ciò che importa è la linea generale - ed essa può essere schematicamente riassunta in un'alternativa: se si accetta o se si rompe la linea euro-centrica. Su questo punto bisogna e$-- sere chiari, anche perchè qua la distinzione tra volontà politica e volontarismo è sottile. Essere chiari con il PCI perchè la sua linea europea appa.. re come lo sviluppo logico. in senso euro-centrico. del compromesso storico; è cioè l'inserimento in un accordo di stabilizzazione. E0 poi secondario che quesia linea abbia o no successo: è una scelta che e,. sclude altemative possibili e che ha implicazioni notevoli. Poi essere chiari con noi stessi. Senza un'analisi lucida. senza un orientamento strategico. è facile affidarsi allo sv.- luppo più o meno spontaneo de11e lotte operale in Europa, senza vederne le difficoftà. I limiti, i prezzi: e questa logica • movimentista a può non soltanto portarci a fare della micro;x>litica net giro ristretto dei piecoli gruppi (fa base con- ~;ci~,iiPi~r:~;!;i;:{;n~~ea~! na sorta di euro-c:entr!smo alla rovescia - tinto di ro:MO ma sempre limitato Noi dobbiamo muoven:i nel movimento reale. con una linea che si fondi sulla P<»izlone e S\rlla funzione pos.slblle della classe operaia italiana: che veda i lim,ti. le contraddl• zioni. te possibilità d8' mov1· mento europeo. Mal come in questo momento. infatti. il m~ vimento europeo. sindacale e polittCO. deve definirsi su qu&- stioni g!obaii che impegnano anche le sue scelte immediate. Questo taglia attraverso ,,._ che le vecch:e divisioni ldeO,~ giche. divenute largamente ca• tegorie formali: e prospetta non un'unità generica formalistica ma un confronto faticoso. contras,ato. di orientamenti strate• g1c1. In questa situazione. la classe operaia italiana non è nè un blocco Indifferenziato. nè una semplice parte indistinta del movimento operaio europeo - una parte che, superando delle diversità folkloristiche. dive,._ tando • moderna •. si aggrega al resto. In ciò che essa ha di meglio da offrire essa è uno dei poli possibili di scelta str• tegica per tutto il movimento europeo, Questa è la radice nuova del suo isolamento ed il termine di valutazione delle linee che vengono proposte: m• è anche il dato su cui si può tondare un'alternativa all'eurocentrismo di stabilizzazione. :r na linea che cerchi nel colleg• mento con Il proletariato mo,.. diale le condizioni per trasfor. mare I regimi sociali In Europa. In questo senso possiamo sforz.arci di definire una linea che valga. aldilà dei nostri li• miti. Noi,e l'alberodellacuccagna Ricn,o una Ietrna da un Il buon arrompicorou cocompagno: .-A me il /auo si sciupa nmo perché delche PdUP e il .\1ani/t:Sto si la cuccagna a poncta di m.a. unisccr.o ~r fonde.re un n!JO- no vede un scio prodotto e '-"O partito fa paura. C'è dav- con quello si attende com• ._-erobi.sogno di un nuo .. •o plimenti, applausi. e ricono-- panizo?•. scimenti da .-chi si acc:onla domanda t mal po- renta gode,. sia. (in par1ito giu.SJi/:ca la Conta im.·.«e essere non propria pr~n.:a e il .pro- soltanto dei bralli e prudenprio ruolo di avangucrd!!z5e ti e calmi arrampicatori ma h.:J legami sulf1ciemi nel mo- anche degli uomini dotati di '-'imemo romplessfro di da.s- lungimiran=a. e eh.e non rise e di massa e se dispone nur.ciano r.l prima né dopo in esso di uno spa.:io poli- a rutti i /nmi della fatica tico. Questa è la condi:ior.e consumata: uomini a~rti Jondan:.enra/e e preliminare che non chiudono mai gti per ~1ituirsi in pan;to. In occhi dinan:i alla realtà e Italia. ma non solo in Ita• ai suoi bisogni. che sono poi IUJ ci sono nella rosidderra i b;'sogni della clOSS(' e delle esiren:3 sinistre partiti eh.e masse. w.u,migliar.o molto a quel Si può spn-are che sia t.:.!eche dice,,'tl di saper nuo- il Pdl,"P. sia il .\1aniJes;o rare solo per-ché. restando Jaccùuto tesoro dell'e:s~rier.• sulla rfra con i p;edi sulla :a politi.ca accumulata in sabbia. simulal-O un mo .. ·i- qumi anni. dei pochi buoni memo na:a:orio ruo:ando a- esempi do seguire e dei l·:inti e indietro le br,xcia. molli cauivi esnnpi da riget• E' proorio oerd:è si j pie- tare. Unendosi sl. ma restan• coli che bisogna a,.·ere una do aperti al concono di altra grande aper:ura me111clenon buone i:oiontà di cui flta-- chiuder.d~i in se stessi. nei lia è piena e alla spontanei· cc.si Jr~quente .-sci'?vinismo tà signi/icatil.-a di tame e-- di pam:o• di chi nmira il sperien.:e di !orta e di lavooroprù:>ombelico sen=a ._.e- ro. Se il nuo-;o partito sa• dere altro. L"aggrega.:ione orà con5ervarsi e crescere prin-.afra PdUP e una parte dentro iJ mtwimento di dasdel \f PL (oltre a compagni s.e e di massa, allora e.sso di gruppi ..-ari, prol·er.itnti svolgerà un'utile fun:i011.e d.Jile es~rien:e di mrema storica e avrà lunga vita non sfr;is:ra degli anni 196i· nutre,uios: di se stesso. ma I972t. poi fra Pdt·P e \fa- facendosi mangiare saporita• nifesto cos,:ruisce UPla irr.- n:c:te dC:le realtà proletarie portar.te inversione di 1er:- che in esso hanno riconoden=a. paS'S(It:dodalla fran- SC";utoe riconoscano consctu1r.a:io."lea!l'unità. Di qui pei.'O!mente le proprie i.star.- la grande imporran:a che il :e di libera:ione- e di e,n.ar.. nuo~·o partito non si chiuda cipa:ione. in proprie s:nmure- rigide. dn .-.\feglio meno. ma ma al contrario resri aperro meglio•. l'ultimo artirolo al dialogo. cl!a co!labora- scriuo da Lenin quando 1-ià =ione e all'unità con al!re era amrr.:,!aro gravemente. for:e e compagr.i che pri· Lenin. uomo di partito. si ma o poi si renderanno di- pese un inte"ogativo salu• sponibili der.:ro o fuori del tare: •Come è possibile /or.- partito 5e. s"imende. il nuo- dere organismi di partito con 1'0 par:iro dimostrerc) di es· crgcniM"li sm.·ie:ici? \'on c'è sere e di sa~r ere-se-erene!- auf qualcosa d'inammissibtla classe e n.:lle rr.asse. le? (... J. E perché mai non E' come :ro,·arsf ad a/• to ·de•:i ~ e:i in:ern:si de!- f ronta~e uo:o sci,·o!os.o aJ. la c3u.s., lo esi.~.-10? L.J. ber-o della cuc-c:.~0:.1C. lii ~ Oac~:a J;..;sior.et.f·as.ricadi urr pr~5:.m:umo. frcztolow. ~:'- o~g.:m:.n:o so1:e:Ico con un b:·..:vn!~:a. arrisic:iro di se or~,nòmo di par::lo no~ i! st~so :·r.::U: a i~·sf con-:.e ~ /o~ la wr~n:!e drf!u for:a !:~o u~J:~:~~~,.7: ~t t::;t'"/~ dt·!I.- !10Stra po, r:etri ed ecco:o ri,,o._·a.-,;; Le,::r.. dJ ~!..,11~:a ,·o•mmicon Il culo re, te,,..::.Ci se-- ~J. si tr.J acccmo dei gu..ir.o poi de~fi a,~.;;!"':pica!ori si; burocr.itic: dre ~:cn·.:..:no pruden:i. che ~!go,:o per cn·e,~o nel partito e n-elgradi ;,rrr:dendo spew, fa• lo Sta:o. e :'-:dicò la ~trada to e b,:;da-u!o a co,..,:pie-re i'"l'~ poq•i riparo ~tro ~ d~e centir>:t':r:01:a1:tl ~ ur.o ini do1.,-:::::'sl"':dO[ p,a·rito. J e sembrava sufficientemente chiaiito e quello del sindacato, del una Of'ganiuazione eonsiderata terreno dì seontro di confronto e ~Ila prima occ.astOne importante {il congruso del sindacato scuola se-r:o"'rfo c~ tP•~"' ~-,;d~t,'o;'.~ .S... _..,Q-;'!'J.:e.~9~~_e:~~_ano_ !Jl'l. ter- credrb,le alla cr1s1 delle 1stituz1on1 e allo swotamPn'n rlPIIP su'n finanzia.mento est·emo Eppure costi quasi un milione e abbonamento meno I numero, una c,tn enorme per le nostre poss1bili't1 l'aumento de;'e vendite e degfi abbonamenti, il recu,. :r.dfetrc 1::,..:1 ft-e,.p~~.ò ..,J~."::. ..,(~à.S"i'? df ""le',~. r.u:tt,"'"' 31 cr -.,11 d Spriana det:a p~po- Altro problema eh z ~ t!e" e, l"TlDr,~ ,e~•.) nori• modo come si sta in SILVANO MINIATI fC'On1inu1 a pag. 8) : ~ La wa unica _ e ormai ultima ..- posslbih_u ~- soprl'YV~ pero su quelli 911 fatti o rinnovati sono il contenuto pr1t,- venu poggla eselusrvamente sull impegno det m1ht1nti. sul• co. concrelo, e v1t.1!e, deU'ap,pello che Unili Pr~etar1a ,,volt, sua tunz.otie rispetto aUe s-ca<Jenze • alruso politico CM ge a tutti I com~gni del PdUP e ~ tv?ti i suoi lettori, senza ,.. f• il partito nel suo ins,.,,... La preparazione del congre... particolare enfasi ma con tutto 11 senso d1 responsab1 1ta so {cui e largamente dedicato questo numero) t una di que- che dtriv1 da~la d1fhcoh.a della situazione "''B'ìBJrotEfC~f'G7r~;~. " i ancc., c.:, .- ~.._- , ,,'r, )(::eu.a d1 anche di mediazione t ~re p,. .. 1c- f"lè .. c-~-.--:e u ;~1· Pa\Olini -e.;:, ..... Pl'O FERR.ARIS tcon1inu.a a pag. 8) ..................................

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==