Unità proletaria - anno III - n. 3 - 18 febbraio 1974

4____________________________ _:'.U:::N::_:IT'..'.:A:..___:' PROLETARIA Lunedì 18 Febbraio 1974 CRISI ECONOMICA E Forteripresdaelmovimendtilootta Ne:1 corso delle uitime settimane il quadro delle lotte è eomplessivamente mmto. Una lun9a china à 1tata risalita. A dicembro, aotto l'impatto di !Al u- .a tenoristico della crisi energetie.. e òetle lnterpretazionJ spesso er .u. trofiehe date MIia •tes~ sinistra, si prospettava da molte parti • li ritiro• delle vertenze. mento, cosi come poteva a,ppa.. I movimento. rire qualche se"timana fa, ma co- E' proprio per questa sua conme momento di un proceuo di r111turazione,che Il progetto dello ripresa e di pollticlzz&z:Jone del sciopero generale sta seetenando molte re.azioni dall.. destra della I ra ab per attre.z:z.arsl di fronte tipo di ristrvtturuione capitali- I di tipo fanfani.ano. I generaJizza:zJone della lcr.ta. Se si CISL a Fanfani. Ma non e.redo al nuovi problemi collegati all'au- stJea. OtH:sta med.iazione fra Lo stesso referendum funziona vuole un nuovo modello di sviJup. nemmeno che cl si pou.a scan- mentato costo dell'energia. In ao- ;rande • piccolo cap1tale, fra ca- da appello alle forze moderate • po blqna conquistarlo impede~ daJizure del fatto che Fanfani e I stanza l'infiarlone 6 programmata pltaJlsmo Industri.aie e ceti medi può preparare aJtr1 appelli aJla do Il rilancio del vecchio, açgiuche tutte le destre Interne ed e- dal governo come strumento di p,.,rassltarl deve es.sere pagato salvezza della patria. In sostanza. stato iec:ondo le nuo'W'e circostansteme • Sindacato siano contro comp1esslone del consumi e in- daUa classe operai.a. Il massimo dalla crisi attuale, che se non è e e suJla pelle dei lavoratori. In lo s.clopero generale. sieme di rfstrutturazlon. indu- che Il g,ande capitale può offri. ea~strotiea: non è da meno la termini immediati ciò aignfflca Il governo Rumor è un goyer- striale, attrneno la lievitazione re è l'inte,gra.tione di una par, più , rotonda subita dal capitali- mettere in ctisl la politica del gono fondato sulla tregua, sulla de profitti. Ma l'lnfluione non te sempre pii.Iristretta della clas- amo it:afiano in questo dopo, nmo. In temùni stra:t·eg;ci lav.> c.ooper~one più o. meno lf>ei:t-1 ha sol? qu:esto ruolo ev!c5ente dl se operaia, pagata dall'emargiM- gu .. rra (crisi le cui radici non rare, net moot1mento, aUa eostrudel partito comun11~ lo !C10-re'Jlstr1buzione Ml r~ito, ~so z:l~ dì una ~e crescen.e La . sono nel prezzi di petrolio degli I zlone dl un'alternativa politica Sembrava doveroso cos1 concludete un autunno di difficoh.l del mo-;imento, di treg-Ja mal concessa formalmente ma re• littata nel fatti aJlinsegna d1 un compromesso troppo grigio per essere definito • storico•· pero generale oltre a. suo s1gnl• ha anche un ruolo d1 redistr1W-11p1nta wtontaria è organicamente J emiri quanto nel UOY1 Tbfl I globaJe, sapendo dì partire da fleato materiate è un ,egnale zione del potere nei rapporti so- legata a questa linea fondata sul sorti dalla ~ equi I due dati Incontestabili: la propolltlco. Indica aJ lavoratori un ciali dJ produzione. La classe ()- sacrificio delle m.a.s.se popolati, tf dal =ttt one ~ fonditi della crisi capitalistica la nuovo orientamento. Da questo peraia col~ta nel .ivelil salariali del Mezzogiorno, ~ settori più avan mento operaJo gQo, forza dì cui dispone la ~~ opunto di vista non c'à dubbio che e quindi nelie condèz.ioni di vita, vasti della classe operaia. po li 1~!• st esce o con una pe.-aia come. nonostante un qua. esso rappresenti un momento di re,;iste più difficilmente agli lnci- L'atmosfera golpista sta div~ svolta d1 regime o con b cosnu- dro «-mplessivo di gn,ndi ctm. autonomh del slndac.a:to e un ter- sM processi dì riorganizzazione tando centrale, net nostro paue rione di un'altematfva di sini- coltà. dimostra b ripresa; ~!e UI rlpres.e del'e uJdme Mttimane dimostra quali capac:ità di lot• ta sono nel movimento. Lo scii> pero dei 200.000 lavoratori AAT è l'indice più clamoroso de{ cambiamento della tendenza. Ma H dato più importante è che Intorno alla FIAT si muovono centJ. naia di mlgltala di lavoratod. reno dì lotta allintemo del ,r)()- messi in aro dal padronato. gioca oggettivamen!e rei s.enso stra. 11 • COfflPf'O!TIHSO • è la so-I Ione d] queste .se.ttimane. • • • !intensificazione del ritmi dì t. s,olta autoritaria •Istituzionale• I p3JSa per una radicalizzazione e AHTONIO LEmERJ v1mento sindacale. 11 dilague dello straordinario, I di rendere pii.I accettabile una luzione irre.aJistica. l'aJtemativa E tuttavia non cl si può fer• voro, la dlfficoltì dei deleçati ad mare qui. Nel mesi che al separ&- e.lercitare un controllo re.aie sulno claJIA noclvfti di que,ato go- le condizioni dl lavoro sono I'• vemo • maturata una situazione spetto forse meno appariscente I economk:a e politica rispetto aJ. ma certamente piU temibile del le quaJI non sono più sufficienti rea,pero padronale dell"autunno le vecchi• risposte. Guardiamo del 1m. Tutti I grup,pl metalmeccanici: dall'Alfa all1talsldet- a.Ila Zanuul all'Ollvettf oltre la metà della ~ tfl9()ria à contemporaneamente In lotta. In pledl la lotti del ehlmlel e di altri gruppi Industriali. la situazione economica. I Da qui la neces.si:.à di coll• linflazione del ~973 semb~ u- gare sempe più strettamente II j na piccola cosa d1 fronte ali .. i; poblema del salario a quello , data lnflazJonJ~ca che aJ è deh• dell'organizzazione del lavoro che neata nelle prime settimane del è tutt'ur.o con la cepacita di in1974. tervento e di cont1ollo, perciò Andremo çosl nella ~sima Nttimana di tebbnio a un mc> mento di generatlz:zuione della lotta che vede Insieme centin.aia d1 migliaia di lavoratori dell'industl'la e momenti di azione tenttc> rlale che coinvolgono grandi città come Milano e Napoli. Lo scie> pero generale cteSCe In questo cc,r:testo. Non come momento 11 eol~to, non come una reazione dispef'ata In una f'ISe di arretrauvano tanti profittJ t~oglcl La chiarezza su questo punto sla. per risparmiare mano d'~ à ogg; più che maJ necessari.a e Il governo accetta deliberata- CGn l'e,;istenza stessa di un pomente linfla2ione, anzi la pr()- tere diretto e autonomo della muove perché è un modo per at• classe operala nel cuore del protuare la politica di La r.taJfa di ce,;so produttivo. In ques:o se~ riduzione dei 1,.tins:umidelle mu- S(I sia la tregua salariale sia I' se popolan. Al tempo stesso la abbandono del terreno s.pecifico rkkaJone del salario reale si .,. delle lotte sulle concfrzionl di I.- duce In aumento de profittt. 1 1 voro sono una perdita secca dl padroni da molli anni non reaJiz. autonomia e di potere. si coilega aJlinterpretazfone che ------------------------------------------ 1 diamo dell'attuale fase della criVeneto: il ruolo della classe operaia nella crisi I) Quale significato economico, sabilità di tutte Je foru politiche ra, nella chimiea, 1s media della I Anche sul problema degli in\~ po1:tioo e socia?e oggi assume la (ci~ d3l PLl al PCI!). ~• ~:ù re-ui.buziooe è superiore a quella sii.menti non è certamente quell~ eriSi nel \'e:i~to e ~ si tenra I amp)B:e profonda la partecipano- nau0CWe.. od Kttore tc:&.me è in- di 5edersi e.I ta\·olo delle trauaudi fori! pagare al!• dSS5e operaia, ne al dibattito di tult.e le o:-ganiz· feriore di 700 lire rispeuo a quel- \"t' coo un movimen:o proletario agli strati emarg,D3ti, all.7 masse z:u.ioni sm~. soc1a.l.ie ~ b nwonale e nel SICUon: del le- de! Nd ehe aspetta ~\aruentc 5fruuue e d3J: punto di mta cc:o- n della regJOnc•· :-.;01 cn:d1:nno ano addirittura di 1300 L:.~. La ma è que!'.o di creare 1;llll unità di nocuoo e da quello dei rapporti che quena posizione dei rompa- ~2\in:;:n~tà /~~to;p~pc! I !o'~d ir:u:-: :7~~i dec!xno::f, ::~; 1:ddi'r::te i .!rp~:~~ !a==1 ~:: 1 :.:: .. ~~~ la DC ~be h;"io mfflO k fonti su interessi comuni. zare una risposta co:npiessiva dal \a \'11li<b ai bisogni e_ alle e;tgm- del c:-ediio. 5) Su questi problemi. e in mopunto di \·ista siodxale e politi- ze deUa cJas.se operaia e delle Esso mantiene: a) una fasci& di do p3.rticolare il salario. c'è anche tico. masse in que:sto momento. occupazione instaOilc che preme un ripensamento dd PCI. ~ella Il tentativo io at~ ~ oertamen- ~fa proprio per qucs10 ~ neccs- in ba.uo ~ui li\-elli salsricili c oonferenu ope-:-aia Regionale tett' quello rutto poh1t0o da pan; 5.3rio in qusta siruaziooe un rap- oormatiVi deUa classe 0pCT3.ia a.n- nuta a Vioenu il 19 gennaio~ ,e- <k.i grande p:t<h-oo~to (~ton1~1- porto sempre più stretso con i che della grande industria; b) nu10 fuori dJ.gli i:ucr,en:i operai son . 2..anussi . Em · Llnc:1?551· quadri del sindacato (soprattuto tende 8 isob.re i momenti di ~- i:1 maniere mz:sslccia l'esigenza d: Mart01to). 50pranuuo con il S.O-di fabbrica} e dei partiti della si• ta alJ-lntemo della pndc indu- una lotta :salariale legata ai pn> stegno tDCODdizionatodella DC, d! n:.Strestorica, per aprire un diba1- stria rendendo ogg~uh .• -nente blemi deHa organizzazione del la• diu.""Ugg,cre i livelli dì potere e dt 1ito, un confromo politico sui pn> d,ffide u..'ll hnea d, un,tà sul \·oro; do\·e in,·tee le proposte tra ~one che la classe è b!emi dcl~a crisi e sul!e prospetti- piano sc:toriale e 1erritoriale. noi ei1PClsonodhe~èsul 1:po ~~ ':t~~~ 0 st~~~i :n~t ~e:~,ie~l'~~~ti:\·adi~ ff: ~ r,!,:;:t::C 1al: ~ ~~!t~/~e p~Ì== ~afn\; sposirione (licenziamenti. repres. che ooi pr0p0niamo. obiettivi del SALARIO e dei 5limenti e pCT Se C05iddeta poh5ione. cassa inicgrazione ecc.) lns:cme ad un lnoro di orien- CO~SIGLI 01 ZOSA divcn.. tica deCe riforme. Infi.-,e c'è il pu eoJpn:, fr11nrum_sre uhe.: t.:imc-nto,di d:ba1tito, ~ ancb<-fon- tano un probleme non ,o\o sin. gros:so. ~roòlema del~ p~petii- ~:e ~a cl~, isolan:do ! damentaJe in questa fase 13 cape- dac.ale ma anche pol:tico di \'& pol:uca: le lotte ?PCn,1e sergr.tnd.i poh che m qu~1 anru ci1à di organin.arc le lotte che unità della classe operaie. \"000 aJ PCI per &m\"are P~ 5000 stati all'av~ngu~rcha delle esistono s.pes.so in man~ra fram- 4) Nel Veneto qulndi in que- o dopo al compromesso stonoo lotte, pCT poi p~rh. In ~~ men1ata, spon1anea, di unificar~. s:i mesi si gjoc-a una gn::as,sa perti- ~ aJ rapporto oon la DC: la sto disegno ~ ch,ara l'untz- di portu!.e a li\·em più a!ti dando I ta tra dasse operaia e ca_J)11ale,nostra proposta polit~ è comp!cz:azione fiao in fondo della ad csse un segno potitko; in que- tra classe operaia e DC. e 11 pro- temente d.i\-ena; noi proponiamo crisi in funzione an1iopera.ia e sto si vede il nostro impegno di bl<1na del referendum di\'fflla una una t1U0't·a opp05izione pc-r una an1ipopolarc. a\ttt un f'3.pp0rto ~rretto con }e questione delicata, une ques1ionc alternati\"• di classe: però e.n:bc 2) Un pri:no oompito in questa altu forn! sociali e poli1iehe di appunto che o~e dietro il ne! Veneto è importante che quesituazione si pooe alla nostra or- c!:.,se. di ~lecita:ic a un. con- \"elo d~la lona • cì;·1le • e. e de- s:e di\·enc linee taniehc e su-> gan:zuzione (PdUP-~1anife:sto). E' f:<>!11~eon1mu~ sui. problemi ~ moc:31~a • uo ~rob.ema d! np- tegichc non restino chlusc nelie il compito e!emcntere m.3 impc. h dei b\-o:-alon, e 1n. modo pam- po:11 ~1 f?na, d1_~ere. d1 ~ta rispetti\·e sczioai ma di\'Ctl.tino dignati\'o di essere legati fmo in colare con quel movancnto catto- al capnahsmo. O;_ ciò è coovm- battito e con.Cromop(Y.ittCO ~r:tfoodo alla classe e aUe masse, ~ il lico che nel Veneto è la forza li la classe <?PC™•· Ecco pcrcM tutto a li\·eUo della clas..-(C più iodo\·ere di fare une g:ro:s.sa campa- priOC:pale ma che non encora, se k> scontro d1\·cnta fonduncntMe te:-tM.3la. Je classe os,er-aia. si. Cedere oggi nella fabbrica significa accettare la ristrutturazione capitalistica contrabandata come ricerca di un nuovo mode1'4> I di sviluppo. Tutti gll equivoci sull'utillz:ta. rione degli impianti ~e è poi flessibilità dell'uso forza.lavoro dertvano dal tipo d1 giudirlo che si da della crisi attuale. Chi pensa a una crisi • catastrofica • fi. nlsce col fare k, steuo ,agio..,,. men~o di chi si illude sulla possJbll:ti di avviare più o meno • consensualmente • un nuovo modello di svilppo. Gli uni e gli altri conslderano inevitabile o addirittura fNttuoso un nuovo atteggil mento di dlsponibliltà de Ra eluse opera.a La realtà è completamente di• ve ·sa. I grandi gruppi capitalistici si ristru:turano a livello inter• on e intemaz:ional.?. Per e~si la crisi non è eatastrOfiea. né deve sboccare in un nuovo modello di sviluppo. Certo Il vecchio meccanismo deve essere aggiornato. 11 progetto FIAT può passare a~ che attraverso la eo~.tn.wone di I più autobus, più treni. più e.a.se. Ma un processo di ristnrtturazi()- ne di questo tipo può essere normate in a!~ paesi capitalistici CQf1 piu solidi equilibri economie. I e socl .. li. la ristrutturazione e I' aggiornamento del tradizionale meccanismo di sviluppo in Italia s;gnific.ano l'approfondimento e la drammatizzazione della crisi sociale e politica che è giì in ano. In questo senso, le sçehe si~ dac.ali. giunte • un certo punto. sintrecciano intimamente con le scel:e politiche del tnOYimento ()- pc--aio. Arrivare allo sciopero generale è una banag':a da con-. durre dentro al movimento si~ eiacale. Ma 11 contesto. I contenur l"ori:zonte nella lotta son fat• ti politiel, che implicano il rapporto con que.sto governo. linter- ~ strategia della slnls':Ta. Si tor• na al problema del • compr .messo storico•· gna di orientamento politico sul non a li\·elli minimi, si è cspres- ira il padronato che ~e e tenproblema della crisi e delle pro- so a livello snt3g0nhta. de a p5eg~ i _poli d~ cbsse. a spcnh·e politiche; c'è sopramn- 3) 11 ruolo dec~i\·o di questa frantumarla. a ridurre ti. potere_ e to nel movimento s:nd.aca.lc una lotta o!fensiu s;,etta alla classe !a classe che loia_ per il ~ano. oerta carenza ~i dibattito Sl;li ;,ro- opcr.tie ,eneta, _a.li.asua c.apxità ,I P?'ere, la _ga.ranue e_ lo $vdu_~ blemi della cmi e della ns.posta di unificarsi e di a.gpega."C gli al• dcU ~~onc. la ~pos z:o. La OC di Fanfani non è un parCom.a:tlssione Ope.raia PdlJP titu ipotetic:.o ma Il partito della VE~ETO mediazione allinterno di questo da dare: io ques1s situeziooc c·i iri .str3li sfruttati e in crisi. E qui ne e 1 ~ul, la pt06petu\'a della una scarsa mobilitazione sia • I,;, b:.Sog.-ia rieor.dare $0prattutto i 1hem1t1va. ttUo centra!e come periferico: si contadini e i braceianti che in Ecco pert-M Je pianaforme di sente d.rammat:eamente la man- queste se:tilT'ane sa.--an:10 impe- gruppo . dei grandi. c:omplt:S.$i Esportazioni prodotti petroliferi dall' Italia nel 1972 eanz.a dei Consigli di zona, Sin.i· gna1i per il rinnoo.·o dei patti pro- (~lonted.;$00 • ZanuS:St• 1.3.ncrosmentj di unificaz.ione oriz:zontoli \·inc:eli e che \·edooo sempre peg· .si • ~arzono ~londadori). le che do\ttbbero essere ccotri di giorare la lo~ co:"Klizione gruie piauaforme prov~i.ali (Veiezia mobili1aziooe unitaria sui prob!e- anche alla pol;tica agraria dd gc> suH'a.'Obieme. Rovigo suY"occupami del salar.o. occupazione, condi- \·erno di ce.,1ro--sinistra. ~b il pro- rione ecc.), le pianalormc_ 1errit()- z.ione com?~iu dei lu·oratori. blema principale qui nel Vcne10 riali che stanno \·cnenc!o 1uon pur dei scrvi.z.i sociali, non 50n0 cct• è ancora una \'ol.ta quello dt'!le ri· COn ritardo (Po:1cgruuo) sono il 1a:mence all'altezza del cc,mpito e, composizione della otassc operaia, cen1ro in1orno a cui far ruotare: a parte qualche significati,,i ~ della sua unificuion: (ohrc n~- oggj _ la lotta ~ per_ da.rt: urienu. il nlO\imen:o non nesoe 1uralmente alla que:5t:one cauoh- na nsposta poliuca m pnmo luoad cs.primer-e una risposta g-cnera- ca). Sie.mo di fronte ad una clas- go al padronato e al go,..cmo. In lizzata. se o~raia che. ~nc!o i da.i d!I- ceni centri I~ loua_ ~ puma ~• (In migliaia ò.i tonnella:e) Ben:zina 2.348 2.611 603 Pet..~lio Ga$olio Oliocomb. I parciti deHa sinis1ra stori~ l"~prile . '72 .. ra.~:u:\ge,.'a le hl P.. \targhera 1_ c~1mic1 hanno gJà sono tutti presi da problemi d1 m:la umtà c-1oè 1150 pe~ c-cn10_de- fatto 5C! ore ~ sc:opero. alla .\1~r- ,oh.ieramento e di rapporti di un gli oocupa1i <klla regio.~ (d 9 z.ouo s_1ffll<3>:1à• 40 ore d1 scioceno tipo coo la OC. Il PCI è el• per cen10 dd 10t3.le nanona_le); petO) m altn s~ ~rtendo (ZaJa ricerca del cco.-npromes.so sto. ma di questa cla.uc ope,ai,e c1"?- nUS& . Lan:roui). C1.sono ~• · · aie coo la DC dei 500.000 unità SO:'tO occup3te in mente gros:51 prob!enu apert, sul ~~ ~ri-A~i. Bi.sa.glia P~H e nei la\·oro a domk-:lio. Vi- modo come la lou~ è ~~1•~•~ Paesi MEC 478 5.23-1 2.2'JO A-ffrl paesi europei Aljre destinazioni 781 1.874 3.970 889 1.028 4.2'6 TOTALI 5.S62 2.148 8.136 . O~to risulta evidente quan- eir.o alla grande massa del lavoro sul modo oon. cui _g!t ob1ettm :;: in una situa:ziooe così difficile, soaosalariato, ll\'Or0 nero. le\;o-\"Cn_gonopor1a~1a\Wlll ( pt1" ~- Importaz1'onco1m' pless1've con :ecolc e medie fabbriche che ro _p:-eca:io: c_i sono POLI DI_S\ I· p1<>_a P. ~largnei:a d ~no !D- . p eh. dcndo con perdita dd LLlPPO d1 importanza nuional~ ,cs.timc-ni, . 6,1.)ar::o.o:-ga_m~<> ""':::°d; ;~,oro pc< decine di o- cd intcmaz'on•k: C:è il polo eh~ ne del 1"0'1' cOn 50<tO>al~t4é'O-di' QteQ!!In'oel per1'odo pos · la scgreierfa region~e del mìco in1egrato p;ù importante d ne ~egli uhun1 ~uc _aspe111c~ ~ ~c;J pere\ la esi nz.a di en- llal:a (P. ~l•rgbera); la secon- salano ed organ.u.az..K>Oedd laPCI propone r re \' e co- da industria meccanica pri\"ata del ,·o.o) me mt• il fatto ~ è ne- • tf b 1973 da« _ad d~ 0.i.~~ 'f:U 0 d<mo- p....;. (Zamwi); • polo ,_... ile cessarlo _in•«• vedere legati tra gennaw-seem re ~~~be° della region_e•. più Pr: 11 \r1i\· e icE~:=~0Rr~111 . glotc~~z~:z~to~E I .. In tal seD50 !u~-e~ la oppor- n:::'lt\ n~"ldus~a raf:ce a li· DEL U VORO . 1,vESTl· On migliaia O! tamellate) tunità ;i ~J~f,~T~8(l1Ttj ~~loc eu.~ (~iond~). Ci )iE~Tl . PROBLE\11 S~IALI Golfo Peuico (Medio Oritnle) 46,3 iL-rrEALE FORZE POLITICHE 1f'O"l•ia:mdoi fro:i1e ad uno ~u}- (casa, i_rasporti e«.). E_ intorno Mediterraneo orientale (Medio O.) 22,0 DELL'ARCO COSTITL'.21O>-'A· librio seaorialc enorme. a d1ffe- a 9ucs1: porre b n~nà. dell_a Africa 21,3 LE A LIVELLO REGlO~AL.E E renza sa.~ariali grosisc (olt~. n~ umf~ della c,a.~3 (cuX 11 U.R.S.S. 4,S PROVI~CIALE che po1rebbcro turt1lrne:ite e un for!e ~udibno ~o ':°Il 11 ~u. ~ 13 cl ssc ~-1 Venezuela ed altri 1,1 • • ;:i modo permanen1e un 1e:-ri1oriak eon zone d1 conocn- ~:a dei_ grossi poli è ~p~ d, u- ~~i'l~=~~?~ ~~~~;~ ~,1!.~: ~:~~oosugl~~~d~~i\~ TO~ALE 95,S Biblioteca Gino Bianco 10.!56 'é 18,S 23,0 22,3 5,0 1,2 100,0 Petrolio, dollaro e lira 1. L'anno del petrol:o si è chiuso con un avvenimento destinato a lasciare il segno: la. riunione dei pMSi produttori con 1a fissazione di un nuovo prezzo e reale • medio di 7 dollari per barile di grezzo (Teheran. 23 dieembre). Tralasciamo. nel corso di questa nob. ogni tentativo d'i riprendere l'ana.Jisi delle contraddizioni intercaprtalistiche e della lotta di dasse nel mondo che sono alla base della crisi: partiamo invece dai 7 ~lari che ne rappresentano una tappe importante. k, sbocco naturale dellinfla. rione del 73 e delle paura del freddo e dell'arresto deU-economia. che ha gravato sul • mondo libero•• il punto dl partenza di .n-ih~ importanti pe, gli anni a venire. Assumiamo dunque che Il pretto del petrolio si assesti sui 7 dollari al barile, cloi intorno aJ so dollari pe, tonnellata ai porti cf"'unba.rco. La prima considerazione da fare è che si è fissato un nuovo valote del dollaro, un settimo di barile di petrolio: ed è intorno a questa nuova • parità • che si svolgono deJlinirlo dell'anno le grandi manovre monetarie, gli accordi inte.marionaH, I cotossali baratti di materie prime contro impianti o anni, le svalutazioni delta yen e del franco fnncese. Il dollaro. se cosi sl può dire, non ha più una base aurea m1 una ben più cospicua base petrolifera. Garantiscono della sua solidità le riserve americane di grezzo. e soprattutto quelle di non ancora conveniente estrazione, la tona produttiva e commerciale delle imprese multinazionali. I maggiori p,<>duttori di petrolio. lo sdà che viene con.Idem<, i-.spimore del nUOYo prezzo e re Feisdl che ne è il maggiore be.neficl#io. ~ comportano In modo ccntraddittorio: il primo, che dopo tutto deve essere stato solo un portavoce d1 aftrl (leggi Usa). se ne lamenta e rimpiange c:he non sla più alto di almeno un teno e So vorrebbe portare a 11 dollari. Il secondo cht mos-tra di temere che il prezzo sia troppo alto. e si rallenti cosi la sostiturlone tra petrolio e dollari ehe egU preferirebbe li più n,pida possibile. Egfl - cl rip<),Un U p,ezzr, ■ 4.S dollari. SI -■no cff fn>nte due. diveru. linee di condotta da parte dei ""venditori'" che sl Intrecciano eon altre, diverse linee di condotta del paesi consumatori, ad eleY:tta o scarsa Industrializzazione. Se il prezzo dei 7 dollari verri mantenuto e I livelli di consumi energetici non verranno radicalmente ridotti, l'esborso complesslvo pe.t l'acquisto di petrolio da parte dei paesi industrializzati si aggirerà sul 100 millardl 4:1" dollari nel COf$O del 1974 contro I 22 precedenti agli ultimi eumend. 5' determlneti una vera e propria. rivoluzione nel commercio internazionale con conseguenze sulla struttura industriale e in generale suU' economia di tutti I ~i del mondo e con La disk>cazlom di potere economko e po4itieo da un paese. all'altro e tra I• elasst. Ml anche se I livelli energetici complessivi si dovessero ridurre In modo cons.istente ie conseguenze sarebber.:, decisive: per I paesi più deboli si avrebbe una recessione. mentre I più ricchi dovrebbero sopportare la se.arsiti dell"enetg;a. la s.carsità ~la domanda comple,;siva e impone, contro gli altri. la difesa del proprio llv~lo di vita e di consumi. In ogni paese, poi, le conseguenze della scarsità di energia si scaricherebbero sulle classi più deboli aUe quali chiedere un liv~lo di consumi più basso e une maggiore. disponibilità al lavoro. Se dunque 100 miliardi saranno pagati dalle economie lndustria!i agli esportatori di petrolio. circa 90 saranno ineauati (i dati sono stimati su • Newswe.ek • da levy, un famoso esperto) dai paesi produttori, contro I 15 di prima del nuovo preuo. Anche se non è be-Ilo fare i eonti in tasca agli attri, sembra OVYio che saranno le compagnie a Incamerate il resto. l'aperitivo di un pasto così sostanzioso è ben rappresentato dal miliardo di dollari abbondante che ~ 8 principe.li compagnie h2nno percepito come utili netti net 1973 • in pii.I• rispetto all'anno precedente. Oa111nizio dell"anno si stanno precisando le posizioni ~ vari paesi. lm'latl dei paesl produttori harr.o tatto il giro d21 paesi industriali; inv1ati dei paesi industriali si sono susseguiti nelle capitali mediorientali; NUC:on ha invitato i paesi consumatori per ur111conferenza a Washington. Ma ogni tentativo di regolare la concon-e-nz:a sembra di difficile attuazione. C'è la necessità di comperare petrolio ai prezzi più che doppi rispetto agli anni precedenti: il Giappone prevede un esborso di 15 milioni di dollari, oltre un terzo di tutte le importazioni: ecco quindi che mocfffic;a li raç,porto di cambio della propria moneta eon il dollaro portandolo a 300 yen per un dollaro e compie una. scelta precisa. dal momento che punta ad aumentare le esportalioni delle proprie merci sui mercati mondìali diminuendone il prezzo In dollari, e di aumentarle tanto da eopritt: non solo li disavanzo petrolifero ma anehe il disavanzo creato dalla stessa svaJuta.zione (tutte le importa:zioni. Infatti. • petrolio compreso•, vengono a costate di più). La Francia ~ ba.ndona il collegamento con il marco tedesco nei eonfronti ~ dollaro (il famoso se,-. pente) e decide di far fluttuare la moneta da ~a. con una perdita immediata del s per cento, con lintenz.ione cH sostenere la produzione nazionale (soprattutto dell'auto) tanto sui mereati esteri che allintemo, nei confronti della concorrenza estera sempn, più aggressiva. Naturalmente anehe gli altri paesi si comporta.no di conseguenza. con un risultato di guerra mercantile di grandi proporzioni {e compressione del salari in tutti i paesi). C'è poi !"aspetto della domanda costituita dal 90 milla:rdi ricevuti dal paesi pr()- duttor1 che si riverserà in larga misura in beni strumentali prodotti dai paesi consumatori (qualcuno ha notato che. nelle statistiche, le annl sono beni strumentali), con considerevoli effetti di aumento della produzione e del pre.ui. Nixon ha ragione quando invita gli americani a faria: finita con Watergate. Tra lui e Klssinger hanno segnato importanti succe.ssi e si presentano bene aJLa conferenza dei paesi consumatori. Il dollaro • conta • di nuovo, la comunità europea boccheggia, la bilancia commerciale americana è di nuovo attiva, il petrolio non manca e si può prevedere !"estrazione di quello non utilizDDi~ perché per il pauato troppo costoso. il paese allintemo è calmo e gli operai lavon.no (per pagar-si la benzina). Non rimane che ratificare questo • nuovo modello di sviluppo• nixontano, con un gigantesco e concordato aumento del prezzi dei manufatti Industriali. Come si applica al11talia questo programma? Qui da noi la fluttuazione l'ha già fatta Malagodi, il dollaro costa già 800 lire al mercato libero e vi è il pericolo di dover paga.re il petrolio ancor di più proprio a çausa della penalizl::a2ione determinata dalla svalutazione della lira. Il prezzo del petrolio ne( 71 era sulle 12mila litt:; oggi si paria di SOmila e anche di 60 (un me.se fa - e il nostro giornale ~ riportava - I prezzi erano previsti sulle 32. 42. .:&nila lire). L'aumento vero non dovrebbe discostarsi troppo dalle 18mila alla. tonneUata. In ogni caso, mantenendo dei llvelll ragionev-oli di consumo avremmo un esborso nella voce petrolio della bilancia commerciale di oltre 3000 miliardi, da porre In eooeorrenza eon a!tre importazfoni necessarie come I prodotti alimentari o altre materie prime. INVESTIMENTEIPROFITTIAll"EST!RO DELLEMULTINAZIONALAIME.RICANE(m. ilioni di dollari) 19'."I ,m TUTTI I SETTORI t,,-rsnv8''Tl CU'.!/JU.TM 8S..1S8 .. ..,, H.&1 2.053 ~~~~'TI I 2 1 .(SQ 59 7.2SS 3.LJ.' 3S'9 a.,cç.: unu 1.691 ,..., SETTORE PETROLIFERO C,,.'VE'Sn.\ft\'11 I ""'"VES:l'Jt\'TI C\I\UJ'..ATM Ka!."A.\.\'O 2 1 2-US2 fM,,l, f.55,j L5 25.l99 1~ I t.635 3i1 For.:e: Sanwy of ~t blotss. se~ 19'."3. de'l'\I.S. Boud of C«:r..iet-ee.. 1 • Tut:o Il i.tondo 2 - \ttl':-o Or:tr:e

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