Unità proletaria - anno III - n. 2 - 4 febbraio 1974

4 UNITA' PROLETARIA Lunedl 4 Febbraio 1974 Esperienczoancrestualle «150 ore» A. - LE SCELTE DELLA F.L.M. IN EMILIA - Introduzione - Documento 1: 'I contenuti culturali dei corsi si definiscono nel quadro delle lotte contro l'oruanizz~one capitalistica del lavoro (Convegno FLM a Bologna, 23-24maggio 1973) - Documento 2: Le direttive della Segreteria provinciale della FLJ1 di Reggio 0 Emili~ ~ulle ~50 ore_- Docu~ento 3: Elementi di un programma di studio - B. - LE DIFFICOLTA' NELLA PRATICA - Le contraddizioni negli atteggiamenti operai - Al di là dell espenenza dei lavoratori studenti - Limiti e rischi di isolamento dei corsi nella scuola media 150ore:le sceltedella FLM in Emilia Riguardo aJla utilizzazione delle ore ~tribuite per lo studio, ottenute dai metalmeccanici nel nuovo contratto nazionale di I• vo,o, gli ostacoli, I ritardi e le incertezze appaiono In Emilla meno gn-vi che altrove. Reggio Emilia è, per quanto sappiamo, la sola provincia In Italia In cui si si.ano aperti, fin dalla metà di novembre, NELLA SCUOLA PUBBLICA e con Insegnanti regolarmente nominati In base alle graduatorie provinciali, i corsi tardo-pomeridiani in cui I met:almeccanlcl utilittano le 150 ore per Il recupero della media deU'obbHgo. Corsi analoghi stanno per incominciare a Bolo- ~. neUe scuole comunall OuesUI fase Iniziale coinvolge già centinata di operai, sottoponendo a una prima verifica le Ipotesi di programmi elaborate negli uttiml mesi dai gruppi di lavoro sulla scuola della FIM delle due province. Questo non 6 avvenuto soltanto grazie a talune agevolulo. ni di ordine istituz.ioM:le ehe si lnc:cntr-ano nella • regione f'05N • (consistente Intervento degli Enti locali nel settore delle scuole sera-ti In molte città e comuni minori; esistenu, già da aJ.. cuni anni. d1 eorsl se,...I ~ lavoratori presso le Scuole Medie Stata.Il a Reggio Emilia, dove I lavoratori studenti sono più di 2000 e fortemente organizzati), ma anche e soprattutto in con,. aeguenza delle scelte preci.se della F.U.i. emiliana. Già nel eorso della lotta contrattuale il punto di rista del sindacato dei metalmeccanici sul problemi della scuola si 6 espte.$$0 nei numeri unici del giornali • Impegno unitario• (1) (della FlM dì Bologna) e • Iniziativa operala • {della FLM di Reggio Emilia). (1) la parte centrale det d;scorso di • Impegno unitario. sulla scuola è stata pubblic-.ata anche sulla rivista • Inchiesta •. n. 9. gennaio-man.o 1973 I gruppi di lavoro formatisi per la preparazione di quei due giornali hanno cominciato ed affrontare I problemi relativi aUe • 150 ore • nella tarda primaveni. Il Convegno regionale org• nb::zato dalla FlM su questo tema (~ogna. 23--24 maggio 1973) è stato caratterizzato da una intensa partecipazione di qu.adri sindeeall e opera). di Insegnanti e lavoratori studenti, e da un d► battito molto stimolante. aperto da una relazione di cui riproduciamo in questa pagina alcuni passi, che chiariscono I collega. menti tra I possibili eontenvti dei eOf'Si delle • 150 ore • e la lotta contro l'organiz:z.azione eapitaJistiea del lavoro. Sulla base di queste prime indicazioni sono state definite, atla fine dell'estate, Ml direttive di fondo riguardo ai corsi, che sono sintetizzate per esempio nella ei~are della Segreteria pn> vineiale de(la FlM di Reggio Emilia (di cui diamo qui aeeanto un estntt:o), e che possono es.sere cotl riassunte: 1) Il nuovo diritto allo studio conquistato dai metaJmece.ank:i ha CARATTERECOUETTIVO e non si confonde dunque con le agevolazioni ottenute per I lavoratori studenti, che frequentano le scuole seraJI In base a motivazioni individuali; 2) di conseguenza LA GESTIONE DELLE • 150 ORE • DEV' ESSEREDEMANDATAAl CONSIGLI DI FAB8RICA E 01 ZONA non solo per la ~ta dei partecipanti, per le questioni di orario ecc_ ma anche per Il ea,trollo dei programmi, I n.pporù con gli insegnanti, cioè per tutte Ml questioni attinenti al contenuto dei coni; 3) - non devono eonflgurar,I NE' COME CORSI DI FORMAZIONE SINDACALE (che non inciderebbero sulla realtà della oc:uou) NE' COME CORSI DI FORMAZIONE E AGGIORNAMEN, TO PROFESSIONALE (che sarebbero facilmente recuperabili dalla logica aziendaJe e padronale). I corsi delle • 150 ore• devono vtceversa portare I lavoratori nella scuola pubblica, sulla ba,. se di programmi specifici e ahemativt, applieablll sta • livello di recupero dell'obbligo On molte fabbriche emiliane 60-70 per cento def lavoratori sono privi della licenz:a media), sia, In forme vari.abili, a livello di scuole secondarie e di Università. Mentre Il recupero della scuola dell'obbligo corrisponde ad una scelta • gualitairla, I cotSi ipotizubili nelle scuole secondarie e presso talune Facoltà universitarie, in coerenza con quella stessa scelta. non saranno finalizzati al conseguimento di un titolo dl studio bens1 ad un uso delle strutture formative scolastiche rispondente agli internsi collettivi degli operaJ, nella prospettiva della lotta contro l'organizzazione capitalistica ~ lavoro e contro la dM· slone tra lavoro manuale e lavoro intellettuale che esiste attua~ mente dentro la fabbrica. DOCUMENTO I I contenuti culturali dei corsi si definiscono nel quadro delle lotte contro l'organizzazione capitalistica del lavoro Dalla Relazione di apertura del Con,egno della FLM dell'Emilia Romagna sulle 150ore, Bologna .Z3-Z4maggio 1973 Appare chiaro (-.) che un diritto come quello eonqulstato e nella forma In cui lo si è conquistato assume un significato politico di grande portata sia nella fabbrica che nella scuola come momento essenziale nel quadro dela strategia che il movimento sindacale ed In particolare modo I metalmeccanici hanno perseguito In questi anni per I• contestazione della organi2:zazione capitalistica del lavoro e per 11 trasfonnaztone radic.-'e della scuola ad essa collegata. Le lotte di que.sti anni fino alla conquista dello Inquadramento unico hanno significato praticamente e nella coscienza di parti consistenti dei lavoratori, la volontà di non considerare l'organizzazione del lavoro e la gerarchia che su questa base veniva costruita come un affare del padrone non modificabile $9 non nel momento In cui I lavoratori disponessero cli tutto il potere politico e sociale. Le decisioni sull'organizzazione del lavoro, la gerarchia di f-abbrica e quindi Il posto che In essa s;,etta al singolo lavorat0te non hanno nessuna glustifìcazfone oggettiva ma esprimono un rapporto di potere tra n padrone ed I Lavoratori e quindi proprio per questo è possibile per i lavoratori Intervenire collettivamente con tapporti di potere nuovi e sempre più avanzati e costringere il padrone a continue modificazioni della organizzazione del lavoro e della gerarchia dì fabbrica (_). Il lavoratore (_) che vive la realtà dei ritmi. del tem~, della pareelll.zzazlone del lavoro, della struttur.11 urbana che lo emargina. deHa disoccupazione meridionale. e che ha imparato a combattere ed ha verificato con la lotta che è possibile intervenire per modificare gli effetti di questa situazione, ha bisogno di un salto di qualità nella sua consapevolezza (_). Non gli basta più sapete, peMé lo verifica tutti I giorni, che la scienza. la cultura, la tecnica sono oggi, nella fabbrica dove vengono utilizDte • nella scuola dove vengono Insegnate e riprodotte, contro di I~ e 14 servizio del padrone e delle elassl dominanti ma ha bisogno di verificare e di sapere se la sden:z-a. la tecnica e la cultura possono essere solo cosi o se po.uono essere ricostruite e ripensate come armi per lui per andare verso un'altemattva I questa situazione Tutto ciò non è comprensibile e non 6 splegablle (-l se I lavoratorf non possono ricostruire collettivamente e criticamente I processi storici. eeonomlcl, sdentifiel • eu~ turaJi e tecnici ed I momenti storici fondamentali di svolta atttaver-so cui questi proceni hanno prodotto que.sta organlz:u.done sociale cosi come es.sa è, perch6 ,ok, In questa ricostruzione si comprende come ogni svolta nella organizzazione capitalistica del lavoro e della societi, (ad esempio 11ntrodu:rio-':e della catena di montaggio) sta sempre decisa sulla base d1 un rapporto di potere trii ~ronl e lavomori • sulla base quindi anche delle scelte strategiche che Il fflO'W'imentoperaio compi In queJ periodi di svolta (_), Solo comprendendo come nel '29 In America fu pocsibile distruggere un sindacalismo forte e elasslsb fondato sul mestiere. attraverso la liquidazione del mestiere e !introduzione dell'organizzazione scientifica del lavoro resa possibile da un mutato rapporto di forze sul piano interno e sul piano Internazionale. • come tale operazione fu posstbile ripetere ln Italia a cavallo degll anni '50 di fronte Id una grave battuta d'arre.sto poUtlco e sindacale del movimento operalo ltali.-w>, è possibile comprendere la non inevitabilità di quelle scelte, raspetto soggettivo di decisione e di esecuzione di un potere padronale che ognuna di queste scelte maschera COfT'le oggettive ed ineluttabili. E lo stesso esempio si può rifare per altrf nodi storici fondamentali n~ rapporto tra elusi dominanti e classi subalterne nel nostro paese, come Il '21, l'utìlizzo del Mette> giorno nel processo di accumulaz:ione eapitaJlstica. di nuovo il '29 nel suoi riflessi sullo stato e la politica economica su scala Internazionale od ln Italia ecc_ L0appropri&Zione e~lettiva da parte del lavoratori di un processo di formazione seot. stlca eosl concepito appare come elemento di crescita e dì sviluppo di cap,a,eità nuove dì intervento collettivo dei lavoratori nella organizzazione produttiva e sulla organizz> zione sociale; appare ck>è come un'arma effettiva di unfficazione e di uguaglianza tra i lavoratori che si costruisce proprio a partire cW problemi e dalle domande che nascono dalle esperienze concrete dì lotta di questi anni {-). DOCu:\1ENTO Il Le direttive della FLM di Reggio Emilia sulle 150 ore Nel nuovo Contratto Nazionale dei lavoraton metalmeccanici per la prima voita si fa rifenmento a un monte ore retribuito da urthzzare per frequentare eoni di stJ.ld';oal ffne di migliorare la propria cultura (_.). Le 150 ore si collocano dunque all'interno di quel dibattito sul lavoro-stuc:ho a cui I metalmeccanici non sono nuovi, ma vf si eolloceno oggi con un elemento d-. attualtà determinante. nel ser\$0 che le ore retribuite per lo studio sono g:à uno strumento che puc} e deve essere utilizzato per mettere 1n discussione la d1Visione tra lavoro manuale e lavoro Intellettuale che u.ste attualmente dentro la fabbrica. In questo senso le 150 ore non sok> non sono estranee a:!e lotte operaie. ma al contrarlo si presentano già come un primo, seppure lim:tato strumento che contiene In sé tutte le potenzialità per un Intervento più organico e globale da perte dei lavoratori. suU'organtzzazlone capltallstica del lavoro e sulle sue contraddizioni. Lungo questa linea quindi formazione culturale e formazione professionale devono significare soprattutto appropriazione da perte del!a classe operai.a di strumenti di a.--. lisi e di critica de'.rattua1e organizzazione del lavoro e def meccani.s~ sociali ed ec<> nom!ei che da questa sono generati. Ribadito ancora una volta il significato colletttvo che le 150 ore hanno, si pu6 ecmprendere lmmediat:amen:e come s ano da scartare s,a l'Ipotesi di utilin:ar1e per COfsl di tipo •politico-h.ieologicl• sta l1pote,I che le vedrebbe lmpfegate In 00t"91 di agg!om&- mento profess-ionale 1n senso tradizionale. Nel primo caso infatti (corsi sindacali e Ideologici) verrebbe coinvolta solo una parte esigua di classe operala. poiché a pochi tnteresserebbero COf"SJ di tait genere. nell'altro (corsf professkloali) .sarebbe invece po$S,bile un recupero di questa 000\la •professiona'ità• da parte padronale ai f,111derla mobilità e della quaMtcazlone indiVlchJ3ie. Introducendo ancora una vott:a elemeno di òivl$ione e di non omogeneità tra gl• O!)era!. Scartate qvindl queste due Ipotesi, la scelta che appe-e più corretta è quella di un confronto con la scuola stataJe cosi come es.se si pr~ta attualmente: da un lato lnfam se è vero che la struttura scolasbca è uno det momenti più Importanti di ratifica e di perpetuazione della dMSione tra lavoro manuale e lavoro tnte!lettua!e, tra chi pn:,- duce e chi non produce. ~lora diventa ltdspensablle misurarsi anche con es:sa per risofvere I problemi ~la fabbrica; dall'altro lato esistono dentro la scuola tensioni e fcme (mov'lmento studentesco. Insegnanti) con cui occorre lstaurare un rapporto che non sLa più soltanto di solldarieti ma che sappia Incidere suf terreno del'.e trasformazioni sociali. l'utilizzazione delle 150 ore puO quindi awenire su tre livelli di scolarizzazione: f .o livello: corsi di scuola meda Inferiore per H recupero dell'obbligo da svolger11 In un unico anno con ti conseguimento fine!e d~ diploma di tena meoa. 2.o liv~lo: corsi di scuola media superfore. 3.o llvello: corsi da svolgersi all'interno dell'Un~s-tà. Per quanto rtguarda Il primo livello (_) quut1 eor-sl hanno Il duptlce acopo di aumentare la percentuale di operai In possesso del òiploma di tena media e di fornire una prime base uttltz:zabUe per l'analisi e la critica delrorganizzazk>ne del lavoro. La rtehiesta che alla ftne di questi eorst venga rila.sciato un diploma valido • tutti g\l effenl deve euere Inteso non come sbmolo alla promozione lndiViduale. ma come un elemento egualitario e di omogeneità per tvtt:a la classe operala. Sul secondo e terzo hveMo il cSiSCOfSO à più artlcohtto. poiché ln questo caso non ~ punta direttamente al titolo di studio e pen:;16, sf pos.sono costruire dei eoni ptù ~ voti. da tenerai durante l'onrio di lavoro e In grado, medìante meccentsmt di rotazione che ve<remo In seguito. di euere frequentati da un numero già rtlevante di IIIVOr> tort. (_), Appare chiaro dalla Une.a s!n qui seguita che se le 150 ore sono una conquista collettJva del l~torl metalmeceanld. tesa a sottoline&me l'omogeneità, allora necessana. mente anche la gestione de11e essere demandata I quelle strutture opentie che rneg!lo esprimono questa omogeneità. e quindi I Consigli et zona, I cons~U di fabbrica e le assemblee operale. Cosa significa In cooereto che li CoostgUo di Fabbrica. ed esempio. gest.sce le 150 ore? Signdica non soto che sono di sua competenza tutte le sca:e riguardanti lo tvolgimento del corsi (contenuti. rapporti con gli Insegnanti. orarto, etc_) ma sign.hca .soprattvtto che deve essere sua la preoccupazione che sia realmente tutta la fabbrica tramite le assembCee.ad lnterven.re sui problemi deUo studio e della sua organizz.t:none e non soltanto II gruppo. neces.sa~mente_ limètato. di coloro che poi frequenteranno quesa corsi. ha l~~toC0:~1: i;~~~=;t:~ ,:!:o~~'::e:'. 18 ~~:=: i= 1=!!rtme:11: srudiano per stimolo indtviduale e senza rendere conto • nessuno del PfOt)rio studio e lavor8tori che Invece questa scelta non hanno fatto. (..•). Reggio Emilia, 25 sett~mbre 1973. La Segreteria Provtnc~e della FLM DOCUMENTO lil Elementi di un programma di studio Le difficoltà reali Bibliotecaginobianco rendo 1a natW'S delle nuo,·e for. mc di diritto allo s1udio e la [i. nalità dti con.;, in un dib1nito che: non può C:S.KTC limitato aj pa.:1c.c-ipantiai corsi ma che. i.o1crns.a tuni gli operai: un dibat• ti!o c:b.e dc,·c affrontare. complcssh-a.mc.n1ci. npporti ua la classe operaia e la scuola, collegando le questioni •sociali• d,ri costi. dei mtteaDismi iC"lcui,➔i e s1ra1ifica-- tori e dei contenuti della scuola alle questioni dellinquadramento unico e della lotta conlro la or· ganiuazione capitz.listica del i. ,·oro nella fabbrica. Questa pagina è stata preparata, in collaborazione con la Commissione scuola del P. di U.P. di Reggio Emilia. dai compagni Luisa Ferrari, Mario Miegge e Ma, ria Grazia Ruggeri• ni, che fanno parte del gruppo di lavoro sulla scuola della FL .\1 di Reggio Emilia. Vengono qui presentate le scelte di fondo della FLM emiliana riguardo alle « 150 ore» e d'altra parte vengono se• gnalati alcuni problemi che si incontrano nella attuazione pratica dei •orsi. Al di là del/' esperienza dei lavoratori studenti L'apertura dei corsi per meiaJ. meccanici I Regio Emtlia è stata preceduta d.all esperienza uiconale di corsi pu lno:-atori 1ru. denti oclJa s...-uola di Stato. La f.),.. te prnnua operaia lD qu~.i corsi 8\ e, a &ià dimoMralo la cresci• ta d'interesse (a.oche se Spc:s$O contraddittoria) della c.~ ope.- ntia nei ronlrooti della scuola. !\on solo, ma la prcsc-o:za dei l• ,-on.1ori siudcnti nella nostra pro- ,iocia aH,·a già daio ori&inc ad un ampio dib•ttito sul problema dei cootcouti e pote,a pOrt.lJ'C espcrico.z.e cooetttc di orpniz.u.. z.ionc dello 11udio. Ciò ha fKiJ.i. lltO non solo rorpnizz.az.ionc pr. tica dei coni delle ISO ore ma anche la sperimentazione di nuo- ..,.i contenuti e metodi di irucg:n• mento, m>dcndo disponibile un gruppo d.i insc-gnanti che a,·eva. oo fauo quella esperie-on di 5CUO. la serak Sonm1ao1c momc-nli di d.ibal• lito comune tra la,-oratori .studenti, insqnan:1i e F L~1.. che .si sono ,--.·ol1iprima dc.ll'apcnura dei corsi e che proseguiranno, la di(. ferenz.a era l'esperienza dei lno,. ratori scudcn1i e quella dei met.a.lmccc:aniciè p:ofooda. Senza riprtndert le anali.si gil Ime su questo problema. ci pare sopnitfullo impanante JO(tolme. re che mentre la prcsc-n.z.adei ll'·on.10:i s1udco1i nella scuola è un fatto indh idualc e Spc.$,SO re-- sta un momcn10 i.solato dal con. 1es10 del loro lnoro, i coni dei metalmeccanici sono una conquista collettha nata dalla fabbrica t qa.indi i frcqumtaati 000 si prt,. Kntano come i.odividui isolati ma come pane del movimento ~ raio organizzato. • ADCbc: la catiooc. dunque, noo ri.gu.a.rcb solo gli open.i cbc frequentano i coni, ma comples,si,-... mente i eonsi&li di fabbrica e di ...... c·i da rii....-. però che, ;. Emilia., per la ttruttura economie.a fermata prevalcnttmentc da pie. cole e medie az..iende, i coni delle ISO o:c DOOpresent.ano una com• plc11 omoecncità e risultano più difficili il cootrolJo e la gestione da parte dc.i eom.igli di fabbrica. Oivc-nta inoltre piu complessa la impostaz.iooe di un la,--oro di ricerca, la formulaz.ionc di qucstM> nari rt-lath"i al reparto, all'orp. nin.ariooc del laYoro: io souaoz.aè meno immediata l'analisi critica di IUUa la propria esperie.~ ?.a di fabbrica e la riC0$truz.ione sdcntiflCI del proccuo p"Oduui- ,·o icnerak: in cvi è inscri10 il singolo la,-oratOR. limitie rischio di isolamento dei corsi dellascuolamedia Oucstc prime parziali comidc. ruioni riguardano i coni cii ioi, t:i.ati nella scuola mcd.La,nei qu• li in cHc.ui I• po1enrialità poti. da dell'cot:ata dei laYOnlori nella scuola oon "i l- ancora completamente espressa. Qui, inf111i da una pene, la prospc1ti,a dt coruccuirc un diploma alla fine dc.I corso rende in qualdte: mi.Jura tuballemi. o comunque prcoccup:1ti del curri. (continua I pag. 5)

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==