Unità proletaria - anno I - n. 1 - 21 ottobre 1972

8llbMo 21 OttobN 199'1 11N!T'A•P90UTARl'A I MA CHE COS'È QUESTA CRISI? ECCO LA NOSTRA IPOTESI • • E' una cr1s1strutturale • • l'operaio il capitale • 1n • questi Prima che si approfond.i.sKro Je idee dc-IKeynes, il grande teorico e artefice della stabilizzazione capi1alistiea, gli economisti borgbe- !'!i non polC\'ano ammettere la possibil:tà delle crisi ccooomiche. A di(fercnz.a da Ma...--xc,:òe vedcu nella crisi ecooomica una caratteristica inerente del capitallimo e la gme,i della sua dissolu.. zioae auru'CTSQla lona di ellSie, gli ccooomisti borghesi dicc\'ano che non po:.cn esserci - se non accidentalmente e provviloriamcn. te - una djsoccupazionc di forza la\oro percM pcne-.·a sempre userei un salario abbastanza basso per oeeupare tutti i ta,·oratori esis:enti, nè po.cvi l\'Ctsi una inflazione dei prezzi prolungata nel tempo ~ l'aumento dei prcz. zi a\'l'Cbbe indotto ad accrescere \a produzione e quindi a riporta.--e i prezzi al livello prcccdeote. Lacrisi c'erama nonla si riconosceva Se, nonostante la teoria. si ,,erifica-.ano ugualmente diso:cu~ z.ione e inflazione dei prezzi cib poteva IO&o dipendere, iCCOndo quegli economisti, da un canh·o funzionamento del sistema, da attriti e ostacoli frappos:ti alla libertà del metUtO: bastava rimuo, ,·ett q~ vincoli per ristabilire la annorua. Perciò, sempre secondo gli eco,. nomisti borghesi. i lavon1ori do- ,-euno poru.rc pazienza, lasciare abbassare i salari in 1empo di recessione nella spennu di far riu.. sorbire b disoccupazione, )l$Ci► re che gli aumenti dei prcz:zi si riman.gia.uero gli aumenti salariali conquistati e se mai eoll• borarc pere~ il si:stema capitali· stico tornasse a funzionare bene, S13bil.iz::isndo prezzi e occupando tutta la forza lavOZ'O,attnverso c:on,·cn.'Cntiprofi1tj per i capitalisti. '.':onos:.ante la scana diffusione de1 pensiero di Marx fra Je masse e le organizuz:ioni operaie e DODOStantqeuindi che que,te pc>- sizioni culturalj borghesi prevtiC$. sero (e anche, i.o termini di Rsscpaziooe. oeUa c.la5:5eoperia fi. DO agli anni Trenta in Europa e fino a.gli inizi degli anni Cinq U&O-- ta in I1alia non mancò un•esallante fase - quella fn il 1910 e il 1920 • in cui gli operai alferm• rono in modo autonomo le k>n> csigcnu e non acccuarooo di subordinare il loro comportamento alle altcmc vicende del ciclo. di inflazione e di disoccupazione, soJleva,,do gli &1ri striUi borg.\es..i suJ pericolo della rivoluzione. PoiarrivòKeynes percurareil capitale :-,;c1 cono degli anni Cinquanta, con l'"unponuiooe dellc teorie del Keynes e delle relative politiche eco~he e moneta.rie, si ria> oobbe che la crisi ecooomica e,. sisteva e poteva essere &ffrontata, per evitllc il pericolo, alla lunga assai sensibile. che t$5& rappresenta per il sistema capitali.nico. Si insistette allO!'a molto sul modo di realizza.re anraveno il mecato i1 plusvalo.-e prodotto e si nsggeriroDo e auua.rono rime• di. prima dj 1u1to quello di rulizurt il tnaSSimopossibile di e» eupazionc: (politica del pieno imp:ego) 50Stenendo la cosidd~t• domanda a, rqata o globale, cioè aumentando la spcu pubblica e ,otlec:itando quelM privata di consumo e di investimento in modo da fa, oritt una espansione J>N> dutti,·a. La cla.sse capi1aJis1ieati ilkuc per qualche anno di a\'CT risolto la questione sociale dando le priorità al p:oblema deU'oceupaz.K>OC openia anche a costo di ~:i~~:l ~~ro:.: irn p:ese:iu di un crescente lh"ello di i:n?'qO gli operai aVttbbet0 proso si:u:tt:u e ac.cresciuto le loro rive-ndi-c:uiooie la loro fon.a con. uanuale, e in un mondo (panico. larmente in quello iDdu.striale)dom1n.a:o dii mo:,opoli eon un alto potere di merato sui prodotti cn c~ia:-oche l'aumtnto dei salari S► l'C'bbc stato rapida.mente traderito tui pTC?Zi.Que,ta sembrava una coo:...--oparti:aac.e.euab:it, al frnc di e'.':ninre il terribile trauma ra?;>~talO cuna di.soccupazione d: m.aua fra le due guerre. Maquando il padrone stameglio. stamalel'operaio arretratezze ,opratniuo nel commercio. Alla fine degli anni Cinquanta si scoperse, con greode clarnott, q~Uo che giì Marx a,'e\·a tcOper• to e cicx ebc vi è una relu.ione io\'ersa fra disoccupazione e au. mento dei ulari e quindi (mancanza di concorrenu in1emazionale) fra di50CCUpuiooe e inflazione. I go\'erni comìneiarono quindi a pratiçare, con con,·enicnti riduzioni della spesa e restriziooi crc-- ditizic e monetarie, una politica di crcuiooe artificiosa delb di- $00Cupaziooe a1 fine di oootenere la spinta selariaJe (e indireuamente la ercseita dei prezzi): nei 1958 si era calcolato autattYol• mente che con una d.isoccupaz:iooc:del 2..S pc:r cento si potonoo ttoeft ftrm.i i prc-ui. e e.be. se la clisoccu~ saliva al S,5 pc:r cento si potevano addirittura tenere fermi i salari ~ari (nominali) e quindi diminuire scmibilmcotc la quoli del lavoro sul prodorto IOciuc ed accrescere i pt'Ofitti. 1 p·emi pensavano di troYarsi nena si1u.uionc privile-giat.1di poter scegliere un giu.s10 punto di cqw1ibrio fra due c:on,·eoienze. (un certo aumento dei pretti per riassorbire gli aumenti sal• ria.li e una cena disoccupazione per ,coragiare operai e sindacati ed u·anz.are richieste), Si 110Cettavacome sacra verità un cinico pensiero di Keynes so. condo il quale o;:,er-i e s.indacari poc:evano t\ lotta.re PQ" i sa.I• ri naninali (monetanl, ma er. no incapeei di lotta.re per i salari reali: en quindi sempre possibile svuotare entro ecni limiti i suocessi sindacali senu provocare una seria risposta operaia. Purtroppgoli operai se la prendevano col macellaio E in realtà, per molti decenni, e fino a tempì molto recenti, k ~ ,-erificato un fenomeno dd qua- 1 le bisogna a\'trt picoa coscienza: I ::t~aif~de~ !°u:m'J: ! ma li uasferivano nella maggior misura possibile (oc-i limiti CODCC$- si dalla cooco:rcnz.a. intemaz:ioo• le) sui prezzi; gli operai cnno I con1enti per i succes.si salaria.li, ma quando constatavano gli aumenti di prezz.o. scindevano com- • pletamente il problema dei pretti da qudlo del salario e se la I prendevano col macellaio. o col padrone d casa. o coi contadini o col p-e-mo, lim.itaodosi • protesce propapodisticbc, non. pu. sando cioè alJ'uiooc: diretta; quando poi sopraV\'ffliva b politica di ,tabilizza:zione per fermare i pretti e riequilibrare la bilancia dei prezzi coo l'estero e il p·emo riduceva la speu pubblica e restringe,.-.. erediti e moneta c:reando ctifoc:cupu:ioae, ancora una volta gli opera.i dis.sociavano la lolta contro b disoccupazione da quella salariale e si limita,·ano a prote.ste propagandistiche con poca az.ione diretta, s.ah'o le gloriose lotte contro i licenziamenti nei maggiori gruppi, soprattutto ne:ll'"iruicmedell'indu• stria picc:ola e media, dove l'avvicendamento è c:ontiriuo ed è ~ ubile crea.re disoccupazione seou formali licenziamenti. Poi,grazieagli operai, il capitalesi ammala: • è la stagflazion•e A partire cblle fine degli anni Sessanta, e particolarmente a parti~ d.a) 1969, :n tutta Europa si verificb una situazione. non nuova in senso auoluto (pere~ ~ era J:ì ,·erificata nel 193+1935 e nei periodi immediatamente succeuivi alle due guerre mondiali), m.a nuova nel senso che adesso us:u• meva una car1:ueristica permane!lte e struuurale, e ~ che rin0• rione: e disoccupuione, anz.icht al ternarsi nel tempo comt: due fasi NICCCSSi..-e di un ciclo, COC$isle- ,.,1no insieme e cre:sc::c:vmoinsieme. OueUa che con brutta r,arola si chiama stagflazione altro non è che una stagnaz.:ooeproduttiva accompagnata da d=.soccupuione rilevante e da uggi di inflazione, cio! di c:-e:scitaannuale dti prtt• zi, di d;me:uione neuamc.,te o;u• periore al passato. co1 ri~ulmo di creare (con la d;,occupuione e la CTeSCitadei p~il d:.ie fattori sempre più pericolosi di tensione sociale. Per ,·erificare nella sua neuez• \fa ques:e speranze .armoni06e u qucs:o fenomeno che c:onf:gud.1rarono poco. Il saggx, di infl• ra un conflino diretto (,- le z~e (:'ioe I s-ggi di incremento c?w:. acunniamo bre,emente ag}i dei p:-eui) di an:lO in anno :er>- ahri rauori inflazionistici. dea a sali:e. e non_solo per le Il primo. di origi:-,ees1ema. non d:x r&i-:oniinterne g,:ì ecoennate pub ~ isolato da una chi•~• fr.1:nento ('el!a doma~cb eom:I preu di coscienza di clasp!es1u che !pmgc in alto I se alllntemo. Il sos-1e;no ,eu. pre-z:zi del'e mtTci scar,,c. au- ~pco all'esponazione dcU'':iflazi~ ~to dei costi, e particolarmente ne americana, col con,elamendcl sala-i che i mono;>Oli tra.sfe- ro dc; debiti americani a vir.s..:.0:,,ostf ,1rcni - ragioni en- ua nelle banche centrali eut:a..::i!>e d poco peso negli anni rop,e,e altro non è che una teC':-q:.!.l!:l:.da41tOil fone aumento stionc capitalistica ■ lh-ello d!l!a p:-odu'.:ività del b\·oro), ma mondi.aie un sostec,o inttm• a~:bc pc: altre ragioni: limport•· z.H>n1Jea11'imperiaJismo amerizio:ie &.;tr:_nflazjo:le dall'estero c:ano e alla su• polilic• ■QN=l- (a;.;::n~:o de-i p~ in:erntt:on• siva in Vie1n•m ■tlnHl"IO una ;~ e poi iniz;() dell'esporta.2ione continua esr,-.zionc di risorse dc!.l"'.!'.I'.aziooeamerie.ana) e la che Potrebbero essere impieppc:'li!:enu deilt: rendite e de-1:t te all'interno a conrrobilancial"" Bibliotecaginobianco • anni ha sfiancato l'aumento dti prezzi. e cbe in• 1 profiuo. una lotta contro l'arn:tra. I tra.sporto, conscn,aziooe e tra.sfor- zionalc in akuni prodot.ri impe> I ti distint~. 11 primo è il rifiuto o- ,~ nnno I finanziare gli St• 1ez:u in van1aggio del capitalismo maz.:one industria}e. dlSCCd: i aumentare i pttni oltre peraio d1 fam deruba.re attnxer• ri Unjti. produni, is1jw_ 1 ~la tomiamo a1 cuore ckl pro- certi limiti sono pena d1 pen:krc so il n:!o monetario, cioè attra• t:n so...""Ondfaottore di influio- Secondo: nella grande in:er- ble:na dell'i:lflcioM., che $1&n. e-I !I me-reato; la 5tconda è che ,:ti \·erso l'influione. U secondo è il ne, molto importame in Italia, è mcdiaz)Onc commen-:ia!el'intreccio rappo~o fra prof1th e sai•~· I operai hanno perduto quella che rifiu10 della eluse operaia di l• quello lega10 agli sprechi. alle di• fra capitale commen:i.a,J.e capita- profi.m. per effctt~ de-lla spLOta si chiama l'illusione rcone1aria. su s,ciarsi dh·idere per meglio essere spe-rsioni di risorse. alle renWte le finanmr:io-~dustriale è e,idc..'l- salanale, 50nO scesi nel e.orso de- cui tan10 eontan il Keyncs e con sfruttala: accenniamo alla dh-isio. edilizia e agraria, aHe ttndite del• te come pure è eYidente !a co:ne• gli. anni. ~ta e. SOf!O precipi• esso la borghesia, e quando fan- ne fra occupati e disoccupati, fra la distribuzione, al parassitismo e nienza de-Ilagrande distribuzione tall oeiJ,1ulu_m1~ftl. ~ parla na- !!..~': fn°~~:Tn~ ~fil_iop,o,coeuni r.:o•-=u,,.Pb',·1'.i •.rna1.~00CC\lro _p,~uùano, ~ra_ alla speculazione. cioè a tuno a la.sciare ,;,-ere la piccola al fi. ~ra~~e d1 mcdw:. poic~ m~lt~ -· • ,v ~ qucll'!~~ di tessuti _elientelari, ne di ereani ulteriori margini be-- suuaz.ion1 fottemerue profitte,oli ogni aumento di prezzi non ~ tra gente che ,i iscri,·e all'ufficio pletorici e Pnprodutt:,·1 Che ta· neftciari di una ~nomia di scm. :to ~~ra ~~1~- ~tn: ~te5~~o pr::::=t~i 0: 1di 1 ~~ ~: =~;:u~ ~~e ef: :: gl.-eggiano iJ merano. Si auii.msa che nella grande 5000 riusciti a tnsferirc l'aumen-, %ione per essere rimborsati del figura <fisoc....-upaptaerc.hè è rasscCerto, tutto quello che può es- massa dtl parassitismo urbano ,; 10 dei COStisui prezz.i e per-chè la furto subito. gnaia a non trovare lavoro. sere fauo per portare ordine ed e. ~ - late::ne e contorta - una caduta ~ p:-ofiai rirulta più che La crisi capitalistica, non aeu• E' s:intomatko ~hC: la frattura conomia in questo campo dC\·ees. funzione a.ssis:enzia~: una raz::o- i,!'OporDOnaleall"aumento dei co- 1a ma strisciante. in forma di for- d.;JJa classe openua m tanti segsere ap~ato. ~!• b~~ :e,. nalizz.az:one del picco!o co.mmer- sti. te.nenie rallentati tassi di cresci- menti è una creazione de-Ilo s,;. ntt con.io di .a.k_u.mfatti. Primo: cio chiuderebbe un problema per ta. di forte aumento della _disoccu. I !uppo capitali~tico a:odemo e della rcod na edilizia e quella agra- aprirne un ahro. quello de-ll'occu• A t • • puione e dell"mocc-up:wone la- la concentrazione della produmria sono oggi profondamente inie- pazione. Consigliamo di legge.re umenano I preUI tenJ.e e dell'inflazione. non eppare vità, ma che proprio questa frat• gnue nel capitalismo in geoera1e in proposito l'anicolo di Pino Fer. macalano i profitti più come una crisi cont-unturale. tura e seg:mcntaz.ionedel mereae in q11tllo industriale in specie. nris sui prezzi in Rassegna Sin- ma oome una crisi munuralc che 10 del lnoro, con la mancanza Nell'intreccio sociale che si è crea. dacale della CGIL. quandogli operai può essere lunga e che in,-~te il di mobili1ì che C.SS0 determina, to 1'incenti\'O a costruire case o Va infine lame-nta:o il silmrio • d' • sistema. Tanto eh.!:appare sempre è una delle ragioni per cui i sag- ~ i~,-estire ~ trasformazioni fon. che tutte le forze poli1iche di si- OCCUpatte ISOCCUpatl più avveruuristico e velleitario gi di inflazione_crescono_ inio1er• diane non dipende solo dalla pn> nisira. nonché quell-e sind3Cali. SOnO uniti chiedere a un sistema cosl mal ri- rouamente: la d1.soccupazionenon spettiva di profiuo. ma da quella ma.mengono auomo alla riforma douo di riformarsi. funziona più come freno aU'au. del profino più la reodi1a. cioè aparia. cioè a11omo a un ob~tti. li trasfe-rimento dei costi sui Il dato strutturale che sembra, mento dei salari, a meno di rag• dal plWinlorc nel suo insieme. ,·o che doncbbc integrare - nel prezzi non è potuto ev,enire com- aver e.ambiato la natura della cri• giU:'lgeredei li,·ell_it.ali d!. mette,. Ciò rende inanendibile una lotta la,·oro - l'anività di colti,-uio- piutamcnte per due ragioni: la pri• I si capitalistica può ricondursi, al- ~ m fone la stabilirà polir.ca del coatro 11 rendita in appouio del ne e alle\iamento con quella di ma ~ che la ex>noorttnza interna- meno aU'appattnU. a due elemen. s:ste-ma. 1c1onueuno nazionale sulIonoeperaie Sì al salarioreale, noalladisoccupazione E' impor1an·e aoalizz.are nea processi dj lotta degli ultimi anni h, consi.nenz.a di questi due mutamenti strutturali che cambia-- no natura alla crisi economie.a, la qualificano sempre più neuameote come confronto diretto di eluse e oc ri\el.ano la Cf'C5Cente iru-c> ,,,. lubilità. Esiste ,eramenre. come noi pe-n. swno, questa nuova sensibilità della eluse operaia non so1o per il salario nominale ma anche per il salario reale? fine di fermare la spinta salariaJe non scn·e più: la disoccu~one (e soprauuno n.ooceupazione) ere. sc.ono, ma la spinta salariale rimane auiva Jo nesso per le ragioni che abbiamo visto. Pt'r Ot· 1enere qualche risuhato bi.sogn~ rebbe creare una disoccupU:onc altissima nel settore forte della class,e operaia (uomini adulti in piena e-tì Ja,·onti,•a). con le cooseguenz.c politiche che sono un-- maginabili. • Un altro rimedio si rh-eJa ormai impraticabile, quello deUe programmazioni e delle politiche dti redditi, che stabiliscano propor-rioni defmhe tra l'incremento dei sa.lari e dei profitti e de-Ila produ11ività: onnai, in tuui i pae. si industrialìzza1i (sah-o forse in Italia) i dirigenti borghesi ric.oooscono l'":mj)talieabilità di une qualsiasi poli1ica dei reddhi. • Un'altra soluzione ric:eteata, sempre nel campo ecooomico, è qud.la di un forte aumen10 della produnh•ità del Ja,·oro, come negli anni Cinquanta; ma a parte il fano che oggi sembra esaurito il margine dj produttività di certi settori industriali tninan1i. vi è u. na difficoltà derivante daila magKon è forse questa nuova e più acuta sensibilità uno strumento importanlc di alleanza fra la da.sse operaia e gli altri strali ! la,·0!'1\li,-i danneggiali dall'infla- • z:ione anche quando noo banno avuto prima alcun beneficio nella remunerarione de-Iloro la\'oro 0• ,·ora1ori autooomi, cootadinì, eccetera)? ...,Politica rifoms.isca e ci> mun.ista ii condiziooaao come 1ermiai alcernadvi cli au relazione rinualmaue aauritati nella sua. fun.done e aipifteuioae 5lOrica. li ~ ciali$mo e la politica prole,. tarla possono rinnovarsi .,.. lo in quanto ne sortano C-J dnincagliandooi dalle _. che io cui la Secooda e. la Tau laremuionale. baono dato, supenmdo i paMi _.. 1idi,.democntàa"e•at1oricarismo .. , il DtlO'rO ,ocialismodc,,.cli<:lùon,s;sdtl«- tameate libertario (sau:a punto impamusi della baldAma.....-ebkacliqualmc:a!) <-> E' tana la critica marxista dello Stato • dcDa -. di~ da riprendere e ~ • nacm sviluppi. E' per - .;. ebc oc:<orTC, odia - dio meombc,lcvaftU- Esiste ,-eramente questa più autonoma coscienza di classe che rifiuta di lasciarsi ricattare dallo a.rgomenro s.econdo cui l'aumento dei salari porta all'aumento dei prezzi. quando è chiaro che l'au• mento dei salari porta all'aumento dei prezi solo pere~ i padroni noo rinunciano a diminuire i loro profitti e quindi la ca.usa della influiooe Sta nei profitti? E di fronte alla caduta dei pn> fitti per effetto della coocorrenza internazionale che frena 1'au• me-nto di aletmi pretti, esiste ,·~ ramerue una più acuta sensibilità operaia ,-eno la necessità di oppor-si in ogni modo alla c.adu1a dell'occupario:,e? La lotta per l'occupu~ a.ssume ,-eramcnte una forma più avanzata. di unificazione continua del proletariato. di roctura del :settorialismo e di corpora1ivismo? La cosa essenziale è di ,"'trificare delle rawknu. sulle qual.i svi. 1upp&re il Ja,..oro e l'iniziativa politica. dalla - cliportilo fra i pll'ffli clàl'aotif.-cilmo; mlappmdolo ...... - eomqueate p0lidom di -- tlfasclomo, la ~ ,..._dcli-•. Rodolfo ~ora.odi aprile 1937 ~ cosciem.a di classe, gli oi» ra.i sono meno disposti di prima • farsi sfn.ttarc per ricostituire i orofitti dei padrooe dopo a,-er lottato per far aumentare i ~- Le viocndc dd 1970 e del 1971 quando la - ....... italiana rifiutò di paprc coa lo aumento cxu•-.ncmsitl del .., laYOro sii aumenti cootrartuali :.:n ~Il~ ac:s:..: e al lempo SICSSO di CftSCCDIC iftlolubilità ddle coanddiziooi --- Il 4 e S novembre, a Bologna, si 1errà il convegno nazionale sulle lotte, organizzalo dal Nuovo Psiup e dalla sinislra MPL. E' in pieno svolgimen10 la preparazione del convegno nelle province, per giungere quindi alla sintesi di Bologna. S1iamo cercando di coinvolgere in ques10 lavoro 1u11ele forze seriamen1e intenzionate a portare avanli un discorso uni1a,io a livello di base; in 1al senso ora nelle province e domani al convegno inviliamo ahre organizzazioni della sinis1ra per dare un con1ribu10 di arricclùmen10 ai lavori. Di fronte alle nuo,·e caraneri• stiche de11a eri.si le classi dominanti hanno ormai peno la loro antk:a e baldanzosa sicurezza. • Sostenere la domanda per ridurre la disoccupazione non scr- ,e più: ogni crescila dell'occupaz.POneopenia aumenta la spin1a :salariale e quindi l'innazionc da costi. • Aumen1are la spcui di investimenti nelle: condizioni attuali come ci insegna l'esperienz.a, non significa ridurre la di5oecupazione. ma al coo1rario molto spes- ~ aume-n1aria. date le crescenti n«ess.ità concorrenziali di in\-utL Nonc'è piùuna soluzioneconomica allacrisi del sistema? Se qUC$la analiii risponde a ,·entì. :se n.Jn ,·i è toluzione ec:o. n_omica interna al sistema per ri~vere la crisi lunga che si i m_wata:, dovrebbe essere chiaro che le soluzioni verranno c:cn::ate sul 1erreno politico. La sera del 4 è previs1a una 1avola ro1onda tra diverse forze poli1iche e sindacali, aper1a al pubblico. Le modali1à della par1ecipazione sono espresse nel numero 2 dell'AGENZIA DI UNITA' PROLETARIA. Chi avesse in1enzione di par1ecipare ai lavori del convegno si rivolga alla sede del Comi1a10nazionale di coordinamen10: via Cavour 185, Roma. menti intcruivi. • Creare di~upazione eura- ,erso una recessione controllata al Necessità impellente per 1a clasS(. capitalistica di fron1e alla irriJe,·anza dei tradmonali stnuncnti. di politica economica, erediti• ua e monetaria. di\'cnta l'azione ~litica per piegare la classe opc. raia e le sue organizzazjoni_ r ------------ c Aln.,...a:.aule i-12CCMb,ru· :agna. \'o,, mam::a la con:rad- Tutto da:e ; camp: •. E" un consi- di:i~: l'l:alia ...e.qui.staoli'- per g!io recmte dd soc,ali.sta Ssc- t:s:ero ùtdli par.ori:i da. vacco .\la.u.sholt. I.MO dei capi del ~ i:aJiaM. C'è ur. r.suit.:zw: la I 111:C. In ltal1<1 gli hanr.o qua- ~ p,e::o ddle b1s:eccheccr.- vacca si da:o ret:a nel 1971 il ,w. ritwa ad aumnuare. I gOlYT• mco ddle ..,QCCM i ,aso di ni uaJiani, non prii·i boi·in:1- Alberto Boyn, prnrdnue pcù dd JOCo; op:, esta1.evan- mc:te parlando, di tori men• deltlntn-sind (ciM della I no a fuoco i borhi. tali. non loJ.no una congrua Co,,Jindf.;..$lria sta:ole). ha ,\d frattempo, è aumenia- politJCQ della vac-c:a. de1zo recmzcner.ze: •.. non :a la i-og;ia di ~oxa. il con- t.no politica dd ~re cela e-i_sono argomenti ~ conI s;um.o di carm boi·ina ~ $Oli- cn:rebbt- in~ce nella testa e v~ un optraio dffl'indu• t0 da 13,8 chi!; pn abitante net cuore Al/redo Dian..z.pre- s:zria. padrone dei suo me-- nel 1961 - ma. c·i c:_h1ne sidente dd!a Cc,nfiJgricOltur.:i s:iere. CM egi, ioak la me-- m..ngia 27,6 ch1l1e chi nulla creare grandi a!le1>0~ti d1 tJ di un murucipali::a1o. di I -a 25,1 chai pn olman,e bm:ini allo muo brodo lun- un ele1uico, di un ospt:da. nel 1971. E~ la produ. go tutto l'arco degli A.ppn:'. liero di un /at1ori'1Q O di :t':J;e':1:i~cc!.:!:: 0ft:J! ~'ft':°;-,dJ::":!:::t: dai U'! autU:a ddle rrgioni •, c<Jmpramolto CXJr~di i-·acco Si trattrrebbe, lo dici.Jmo :Ji':;~ ~ j;;,J;~ba,; I a!!'n:ew. subs:o, di U'! buori progeuo parti di cinq~ 0 ~i milio- \on solo la \"UCca,:V::<.Jna ~ da podrol10ledi\·en:m.u rr- n:' di o;,e,vi_ padr"'1i di r.u!. .'1()rl t am.;~a ~ si dn:e. 1iona!e. Ci sono dei probl~i b. C'O'l'ltroaltre (Xlte,_oriedi E' poco /«onda, doPO solo da risofrrre· n;:,ropnare i la\."oraJori e improduttfri • I 3 anni di Dfl"'.tll"...i-OrJf non j fondi abbandonati. rJC"ttt:re CM tuodo~no di più e piu buoria • ptt iJ toro. La botdti e pre;xmrre pra:i. •· L:n.'Oranodi meno. vuol conf~a:u:,ne ar:1/idale. ehe lr-:on..:1re!~ ~=e_ ad~te a'(li trappor~. corporatil:is:,co. ptXreblH dart r:w!tati mi#io- ~In·.vnen:,. utruire I l'OC'C'D- mcue il rr.o,ido dell"ir.du• ri r.0n j aJrgU111on-~1epro• n. uria a quello delle altre I tk,.ua Compiti 01tu.riasma'11i per ;,rofnrioni. fa«+rdo tb·a su lnfi>tt. i-•oro,,-j r..on si na- le regiOf'U,le quali "°" l'oc- Ul'IQ ,uodu.a:orilJ profe-motuJ. sce, JI dù-ff!ta. In ltdi,a que• casi~ porrebbtro dare. le (~ per gli operai sareblta profeuiQ.~ non t C'On.Sl• coilno/ge,u!oci lo Sui:o. uo: be piiJ a!ta} e su ima gra1 der,;uo. (I'umannf"'1C imp,er- n;tO\.'Oe IHll'nnn!>io di nta d1.1w.u1hsa.a!a·:Jie (d1e ;,er ,li ~>er'-D) e ~I import1umo ,·oc- JOC:·.te pt"• qu.mto C"Ortt.Yrnl' opt-•.1I -sorebbepiù b;.•ssa). ,.m prOl~t; dalla Gr-1n Bu- f.i polllka del i-·~ro. -4.lbn-io Boyer, per(), non ------------- -: :-;.,::,w-:a- bo=-:w -::na:: ~1 ':f: !' ~";!;iJ;.-;; J rv:r~/ d;,ef~tsi~~ • le il nserbo è ecct"::onaie. per Si umra di clawHtuori dtlNon basta più cui tmi.e di li. mitarc il poc.en: delle orpnittaz.ion.isindacali, occorre pieprc la classe. Se questa è la natura della crisi in atto e de-ile sue- cooseguen. ze politiche. la risposta opcnia ~ueszc rose Boyer si chiude la mente- che non semf"e '" bagno. possono ~re giudicati più Epp,.Jre se il 1971 i sta• produttii-i di un municipali=• to un anno ma110 per la :ato. di un elettrico di un vacca e per i mil.iotzi di pro- os['HoJiero. d; un flirrorino, letari. ~ awebbno i'Olu_to o di un autista delle regioni. mangiarlo, esso t Staio m- I !oro e culi di :,ietro •. buron?ce da_ e~ gr~ • per cr01icamnrte parlando. non ,~o ~:r~~7\~. :~1~~1~.~~ 31 ~=0 inns:::~'~1:em~ no aumentati in media dtil'- di un tMtalmeccanico So8.S0 0 ris~tto aJ l'?]O ( con no. i i·ero. so,.gru; a ~a·ror>U'ftedd 160-.o):più cht in si. e a in.'ani prematuri ma tutto iJ _ resto dell'Europa. p:ù ehe di mdanni profnuoPer i dmstn:1 ritdi fD'J1'tt!r• nati ti uaua di fati<~ per to i stato dtl 6,:5("o ralare a talla. D1r1:11orsi ~_er"!ì. ,·ke J;. E qui cu~a a pumino una retton. _d1TettoTd1 n-.arketms pc,luica rtgionole dtl i·ac- • i·e_nd,te,_di,.u'!fi _ di f!"": caro: e~ è tutto da /om,a. d~:Jone. du--etton f,Nrl=Ul!~· rt r.oi lo /ormettmmo su dirrmor, dei Nn·i:i t«nu"I. modello an,losas.,o,u (un.o direttor_i di f"it-e~. diret:ori stile ci vuole) ini-•IQ!ldo poi ammm1!ttrat1i-·i.dire_u~ del a r,,:lJCOlansulla dor$0/e de- ~rsona!e. cor,;.;1/f1c1 e ro• gli -4.p_r,,emii,iia, rot3:ione, p:-$l'1'\.-,:; i·,ui i·elegT..mc, Ìl'I tu:ro il persona/..e •improdutquesta valfe di lac.r.l"'le ~t d., tii-'O• it.iliano. :lirit.enti in w,cche ~tcTnct?111 e di. b1, h:-H~· ttm i-anra_e.,_io auspicaste«~ In orb::a}. fra 1 '24 coJ,,1/t t probabile pn te m:Jio.,, ~ nu-::a di li~t! ali"• i'lltXhe. per la umana ,olute I non pub C5SCrequella di attenuare il COrllTaSI0 (per esempio negando che la questione dell'inflazione abbia radici di classe, ne- l gando che le sue ntdici siano nella sacrosanta spinta salariale in una economia di monopoli che non si rassegnano a ridum: i lo- I ro profitti), ma <Se:,·essere quella di pori•~ lo scontro al massimo li\'cllo di coscienza. E in primo luogo. semp~ a H- l veUo politico. si pone il proble. ma di rendere eone-reca ed efficiente la lotta operaia contro lo aumento del costo della vita (per I la classe operaia e per tutli gli allri stnti lnoralivl), e contro la disoccupazione e l'inocc:-upuioae (unificando così le Ione del proleiuiato). I Sono e-si1enze di articolazione e di unifieaz:io de-1mo,·imcnto. di o=ù prec;'& de:e-minaz'OC\Cdi ot,:e:ti\'i e di eontl'Ol)arti I \t,i sonrattuno o"'Cvak: l'tcie,en. U di COmDttTldC""oTr-nai che- i problemi dtlta oolitica tconomi-- c..;, dc-ll'oecuo.azione e dei prezzi O'l'nOe 1 6 o 7 Tuita ,ente din"i~n:i.J!t. t r,e., l'arnmini• e!:e '1_< 111 Pt""!SO alla , rao:-a nru:10'1c' p:ibb!ico e prii,a:a. I percht la bi~reci:o 1hfJ 111 Luna s1orta -------- non sono più materie de-k1tabili t>Ura~me e ~pliec-m-en1c al Pa·lamen10 e al Govc-mo.ma rientrano ormai semntt p:ù Mlla tj'e. ra de-ll'~rionc di~ua dc-Ila lot ta a liv-elio della società.

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