Unità proletaria - anno I - n. 1 - 21 ottobre 1972

2 UNITA' PROLETARIA ALL'ASSALTODELLA BARBAGIAL'IMPERIALISTRAOVELLI IncombseullaSardegna uno«sviluppop>e>trolchimico Un attacco definitivo e sconvolgente contro la realtà agro-pastorale del Nuorese La S3 rdegna centrale e il I sfruttata sino all'osso come sia- Ottana, sulla strada da Orista- ristanese, con la sua economia suo_ nu~leo . sociale più d~ro zione di transito del petrolio, no verso la Sardegna centrale. contadina co1p1ta sia dal ::.eed mqu1c10, il pa~tore barb.anci- co~e. soggiorno passeggero di costruendo una appendice di questro-inquinamento delle acno, sono una spma nel fianco tunst1, come approdo ben soli- penetrazione all'interno, una que che ~endono nelle pianurispetto ai progetti delle servili do di basi militari americane. sorta di punta di lancia capa- re del Campidano, sia dalia classi politiche di governo lo- Le servitù militari, le stroz- ce di ferire e disgregare lenta- marginalizzazione economica di cali e del loro padrone, Re> :u.1ure economiche sul lavoro mente l'economia e le stnmu- questa area scggena ad un de• velli. contadino, la persecuzione po- re inseòiative del Nuorese, sem• t1usso demograoco disgregante L'economia pastorale, che re-- liziesca arbitraria ed intennina- pre ·j è puntato su un g adua verso il nUO\'O «polo ione» siste come una sorta di sfida bile, il deseno dei servizi se> le siuotamen10 di quest: real. Contemporaneamente abbia: alle leggi economiche e ai •nor• ciali e degli investimenti infra- tà contadina. pas1orale e brac mo il passaggio da una •guer• mali» valori della civiltà urba- strutturali, ci~ l'abbandono e ciantile. ra di posizione». a una smuena, polarizza le popolazioni a- la repressione hanno intacca10 Con il mutamento del nu· 1 gia di auacco definitivo e scongricole dell'Isola: il contadino con l'emigrazione forzata (ma eleo di Ottana in area indu- ,·olgeme contro la reahà agre> <lell'Oristanese, come quello non certo distrutto) questa striale della Sardegna centrale ~astorale del ì\uore~. C0!1tro dell'Ogliastra; l'allevatore del- realtà. la petrolchimica entra d'urto in I auuale_ asseno res1d.en~1ale, la Gallura e la massa di brac- La politica delle classi diri• Barbagia rovesciando tuua la contro I compo;tament1 d1 v1cianti SOtloccupati O disoccupa- genti locali ha sempre cercalo pianificazione territoriale pre• ta della ~arbag!8 • ti legati a una prospettiva di di affrontare indirenamente il cedente e creando un impano . Sono gl! s1~1 .programmate>: lavoro sulla terra; il grande nu• problema, creando condizioni drammatico ira industrialismo n neocap1tahs11c1 che non s1 mero degli intellettuali disoccu• di fatto che incen1ivassero gli e realtà socio.economica delle stancano dì sot1olineare •i ri• pati o proletarizzati, di origine esodi e l'impoverimento ec<> zone interne. Una svolta dcci• schi impliciti ne!l'inserimen10 di pastorale e contadina, che sem- nomico e sociale di queste zo.. siva. accompagnata da acutis• un~ m~ssiccia i~izia~iva indupre meno possono essere coop- ne. Mai ha osato di cercare una sime contraddizioni. si ~ im· smale m una snuaz1one loca• tati nella realtà urbana buro- definitiva prova di forza con il posta con una sorta di colpo di I~ cosi fr.agi)e e per 1an1i aspet· cratica e politicante. mondo pas1orale e con1adino mano a tutta la Sardegna, sen- u con1romd1ca1a». E' qui che si radica la forza de11ezone interne. za che le forze sindacali e po- Sequestro delle acque del sociale motrice di una possi- Quando i programmatori pre• litiche di opposizione abbiano Tirso e di quasi tutti i suoi af• bile alternativa di sviluppo &· vedevano. oltre che i due poli avuto tempo o capacità di ce> nuenti a ogni prospe11iva di irgricole>industriale, autonomo e di Cagliari e di Sassari, un •po- glieme la ponata. rigazione e bonifica agraria, cri• comuni1ario, contro il neocol<> lo intennedio» turistice>indu• J1 netto spostamento verso si dell"economia contadina del• nialismo capitalistico. striale a Oristano e l'apenura le zone interne del baricentro l'Oristanese, distruzione del 70 Questa ~ la base sociale di di vie di penetrazione verso le di una area industriale che ha pe~ cen10 delle aziende. paste> una contestazione alla prospet· zone interne dalle quali 011ene-, l'imponenz.a e quindi l'autosuf• rah .~el t:1uores~, ~ov.1~ento tiva dcli'• isola petrulchimica• re un deflusso più rapido di ficienza documentata dalle ci- degh ms~d•~menu abua11v1co~ socialmente disgregata, aliena• manodopera da esse. quando si fre. significa due cose: l'abban- fcnom~m d1 spo~lamento d1 [8 in valori d'imponazione. concepl il nucleo industriale di dono del •polo intennedio» O- df~~,o~e~:r~:;~::zf:ii"~~~ provvisati. senz.a garanzia di Scheda tecnica INVESTIMENTI INDUSTRIALI NELLA SARDEGNA CENTRALE Chimica del Tirso Fibrt. del Tirso Metallurgica del Tirso Intersol lìrsotex S.I.R. Ottana S.I.R. Sologo S.I.R. Sarcidano Totale investimenti 80 miliardi 176 miliardi 11.9 miliardi 4,5 miliardi 15 miliardi 90 miliardi 91 miliardi 60 miliardi 528,4 miliardi occupati » » » • 700 !oc. Ottana 3.800 Ottana 750 . Ottana 150 » Ottana 700 ~tacomer 1.200 » Ottana 2.150 . Sologo 1.650 » Sarcidano 11.000 occupati Nel giro di poco più di un 3) 4 Agosto llli2 il CIPE 4) 12 settembre llli2 la anno, quasi nel si.lenzo e te•1 approva due « progetti spe- Giunta Regionale, tra le 4 i. nendo nell'oscurità le popo- ciali » per la Sardegna. So. potesi proposte di assetto lazioni il cui destino sta per no funzionali allo sviluppo territoriale dell'area deJla esser e drammaticamente della SIR e della petrokhi. Sardegna Centrale, accoglie sconvolto, si sono prese de- mica. L'uno concerne la co- « la soluzione che prevede cisioni che rischiano di se- struzione del « porto.canale » un centro primario di servizi gnare irrimediabilmente il di Cag]iari (40 miliardi): «al in Ottana. Tale scelta ha COdestino di « isola petroJchimi. fine di creare nuove econ<> me caratteristica di fondo un ca» della Sardegna. degra- mie esterne a ,·antaggio non costo dell'organizzazione dei data. depotenziata e privata solo dell'area industriale di servizi sociali nettamente indelle stesse basi sociali ed e- CagHari ma anche di quella foriore a quello previsto dal. conomiche per abbo7.Z3re u. della Valle del Tirso ... ». le altre soluzioni proposte>- na sorte futura diversa di I) secondo nguarda Ja co- ~Jinori costi economici ma quella decretata da Rovelli struzione di una nuova diga maggiori costi sociali: si ipo1) Jl 31 luglio i971 il CI- sul Tirso (15 miliardi). Lo lizza. u~ rad~cale ~utament? PE decideva le trasfonnazio. stralcio di 15 miliardi su u- degh msediamenti umam, ni del nucleo industriale di na previsione cli SO pre\'ecle spopolamento di comuni. sraOttana nella area di indu- una chiara scelta di utilizza- dicamento di migliaia cli fa. strializzazione della Sarde~ zione dell'acqua a esclusivo miglie. costruzione nel « degna Centrale. Nucleo di Qt. uso industriale. accantonan- serto» di Ottaoa di un grantana: comuni consoniati 11. do iJ progetto globale che de dormitorio operaio, che comuni di gravitazione 55. pre\'ede un vasto piano di ir• per _)()polazione si affianca popolazione coinvolta 110 mi- rigazione agricola. al capoluogo, ~uoro. la abitanti; Area della Sardegna Centrale: comuni consorziati 44. PER UN PUGNO DI DOLLARI LA MADDALENA A NIXON servizi, addentali dalla specu• )azione, una pennanenza più umili<lme de:l'ampia disoccupa. zicne iniellettuale in quanto la gestione della tecnica e del ce> mando è riservata alle migliaia di dirigen1i che • caleranno da Milano». 11 s1gnifica10, non soltanto econom1co ma po1itico, di que· s10 programma si può \OOere nella precisa sentenza di mor• te c.he osso pronuncia per il •fam1gtra10» 10colaio di rìbel· !ione pastorale • contadina • in• 1ellettuale di Orgosolo. Orgosolo, che , iene in~ri10 con tuni i suoi pa:i.colinel parco del Gennargentu (insieme a Fonni, Mamoiada e altri comu• ni •pericolosi») mentre la sua ubicazione è dentro l'area di anrazione del polo indus1riale, vede bloccare l'attività pastorale coi vincoli del parto. men• ire gli si offre l'alternativa U· nica dell'esodo es1emo \·erso l'industria Le cens1oni sociali. le acute contraddizioni, l'esplosione ribellistica non potranno non accompagnare questo programma di «soluzione finale• della questione contadin<>pas10rale. E' possibile passare da una reazione difensiva. anche se violenta. alla costruzione di una lotta e di una prospeuiva alternativa? comuni di gra\'itazione 121. popolazione coinvolta 275 mila unità. La nuova zona di influenza dell'area industriale concerne il 34% dei comuni della Sardegna. il 28% della superficie. il 18% della popolazione. Sui 102 comuni del-, la provincia di ~uoro ben 74 sono nel perimetro di influenza della nuova area. gli altri sono inclusi nel Parco del Gennargentu. Il Piave mormorò: 2) li 14 ottobre 1/!il il CIPE dava « parere di conformità» a un investimento age. volato di 170 miliardi della SIR neHa Sardegna Centrale. Il « Piano chimico» bloccava la richiesta della Montedison per investimenti di 500 miliardi nel cagliaritano (iOOO posti di la-·oro). mentre consentiva il raddoppio degli impianti SIR a Porto Torres. Con l'approvazione cli nuovi contributi da parte della Regione Sarda, la SIR aumenta n,n-estimcnto a 240 miliardi, ma i posti di Ia,·o. ro restano 5 mila. • • v1em La concessione del governo italiano agli USA di usare de!- 1'isola della Maddalena come base-appoggio per sommergibi• li nucleari costituisce un uheriore, chiarissimo. esempio della suddi1anza dell'Italia agli Stati Uniti. Fin qui tullì d"accordo. Il di• scorso si fa più difficile quan• do lo si affronti da un altro punto di vista: quello dell'effi• cacia della sinistra nel contra• stare questo tipo di scelte. Non stiamo a discu1ere sul fano se sia più grave ins1aUare una base navale intera oppure una nave-appoggio per strumenti di guerra. A noi interessa il fat• 10 che un'altra fetta (o anche fettina) d'l!alia venga grazi<> samen1e e illegalmen1e regala1a agli intere~si imperialistici degli USA e della 1'ATO. E basta. Bibliotecaginobiancodentro, straniero Non staremo neppure a sof-1 la sinistra (noi compresi) è im• mìglie) fanno gola: e infaui il fermarci tanto sul fatto che le po1en1e a far saltare queste <> go\emo italiano pre,·ede que• istituzioni democratiche sono pcraz.ioni. Ciò può essere per sto tipo di azione nel quadro siate volgannen1e calpestate: due motivi: il non a\'er sapu• degli intenenti per le zone de- ~!~~ree s;~l~·me~:1~~ 0 i~::: ~ou~~~c~~~01~:n ci:,:nl~itta~ presse. Ma questa difficoltà non ti informati a cose già falle. 10 in llalia (loua che ha 1~ nasce. in fondo, anche da liil governo Andreot1i se ne è \'ato sahuaria e~o nei comizi. miti propri delle sinism:? bellamente infischiato di loro. quidche manifestazione qua e Sia chiaro che non , ogliamo E' uno dei molteplici escm- là _ di solito affidata agli sfruuare ogni occasione per depi di quale ~ rca_le abbia- juniores della FGCI, della F.G. nunciare le magagne della si• no le au1onom1e locah (soprat• s. del Psiup _ ma poco o nis1ra. Non siamo masochisti a tuuo quando non sono _sorret• niente di insistente e a livel- tal punto. Tunavia r«affare te da un ad~&l:'ato n1;ovimen1~ lo di massa). e il non aver in· ~faddalena» segna una sconfit• popolare~·. " 1111 ~~ ~1 1 ,:f;u~; dividuato !.pec.iticheed origina• ta per le forze della classe ope- :~;:~~ll\~~~:mou ne abbia h - magari audaci -:-- fo~e raia. Trame qualche indicazi~ ·ogt· d1 lotta su questi obb1ettn1 ne per il futuro può essere u1i- ' o:;llo che ci interessa sott<> ~ni8 diffic:'lt~ oggettiva Jst le. A pano - naturalmente - line~re - e che ci _p~upa. j~e\t=d~~aaz~:_e ~~es!~ol~o che qualcuno non creda dav- ;ns't~1ai~e;~a :cai~~ne n~I;: l'in\'ilo delle sinbtre ~Ila ma: l'CrO che tulio. p0) ... 8 e:>.'>Cr.rti- (della :>.inistra) profonda debo- - b!li1azìonc._ I~ _fon~o I d~llar~ solto con ~uakhe mterrogaz1~ lezza di fronte a questi fatti. I dt que_l m1glia10 d1. a~encam I ne, parlamt::nta~ e .qualche_ ti Prima di tutto ,ediamo che in am\·o (tra manna1 e fa. to.o sdegnato in prima pagma. Sabato 21 Ottobre 1972 AllaSIRnoncilavoro Ecco l'intervista fatta a un operaio sardo di Valledoria D. Che coH fai? vorare a Porto Torres, fanno 180 R. Sì, due. R. lo la,oro da due anni coni chilometri al giorno immaginar1i. D. Lu·orando in eamp1-gna •· uno scava1ore, faccio degli scavi O. E non pcn'31~ di 1raderir· vre:>.tIi.ostesso rass_istenu? per le fabbriche e gli stabilimen- ,i in ~n'abi1azioac più vifin.a? R. S1. per 1'~1,ncoltura l I~ 1i che stanno sorgendo. R. L ho pensa10. però e è poco stesso. ~a è per 11 fan~ delle .ma.r D. La tua dina collabora con la da fare, pe~hl come faccio a Ira• cheue che - penso 10 - c1 sia Pc1rolchimica? sferirmi? Sono nella mia ca,a io, una differenza enonne, pere~ nel• R Sì collabore ad un ceno punto dC\'Oandare, l'indus:na le marche sono p1u va- o: et un futur~ per questo tuo con tutto che ho )a mia casa, e I lutatc, ma nell'agri~ohurt è _un••~ lavoro? trasferirmi a Porto Torrcs per pa• tra cosa. Se uno SI fa molu anni R. Penso che durcrli. gare 30 o 40mìla lire di affino di industria, prende di più, ha O. Prima che cosa facc,·i? di casa, no~ si pub vi\'Cre. la ro- una pensionebuona. R. Facc,·o il 1ra11uristalo s1cs- ba C-OSta troppo cara e la \·i1a. O. Malgrado tutto quuto tu, so. sai com'è? :-..c1 pos10 delle indu• piuuouo che lavorare per l,a. O. La,·ora,·i in campagna? strie sono tutte cosi le ci11à. I S.I.R., lasceresti? R. Si, ]8\·ora\O in campagoa. O. Magari no~ proprio a P~~- R. Sl,_non mi va d'e.sscrc • ., O. Ci sono siate differenze pas- 1~_To~. ma 1~ un paese p1u su~to d!reuamente dalla S.I.R., sando dalla campagna all'indu• 1 ,.,cmo c1 andrcsu? pnma d1 1u110è troppo lontana, stria? R. :,.lei paesi vicini non mi ci ma se fosse vicina non mi fa• R. La differenza c"è, rcht la tro\'O. . . . . . . rebbe ~iaciuto n~nch~. . • h (pt d. I► O. Qu1nd1 11 sacr1f1ch1. D. C1 sono dei tuoi compagni ~::;.':~: 5~ ~;o!:c div::m:ntc, . R. Il sacrifi~io lo faccio! Spe· di la,oro_c~e invece lavor:rebbe· • la d' ù • f f d' •o riamo che la ,ua man mano. con ro volenucn per la S.I.R.. ~ /ore I P 1 ·/ 1 8 ica I pt •11•andardei tempi. sia dhcrsa. R. !\o. per quanti ne conosco . u1_a t~t! ~,•c;51-,;/n~ no~ O. Po1rcbberoisthuire loro stes- io, 4 o ; che lavorano insieme ~ iene s ru ah c. m 1 1 •• mp,. si un servizio di trasporto. I con mc dicono la stcsu cosa. C'è e U{I 1 ~tf 0 / : SlhS\'O 'e p!Unor: R. Anche così. quasi lo mette- della gente che ci piace, però era• ma~- I' 3 \ o b c e su c 1 :mr SI ranno quando res1iamo in pochi: no agli ultimi estremi, magari è :s~t;.~ ~;\~1a.u~~•c•11:asenz'al:~~~ I '.o ~=~~~o~ ~on~ 1~n;~~~: ::.n1s~~~:an:nsih:a •~1~is::~ib!l~: comrquc d lavoro è abbas1tnu · può darsi che mi licenzieranno. dare lì. ma proprio di volontà !ore.goare. ~1a io faccio conio di rimanere! ro non credo che sia neanche, O. Quindi hai 1rovato soprat• O. Ci sono s1a1i dei licenzia• perché all'infuori di uno che è tulio dei ve.ntaggi? menti? abi1ua10.che è $lato molli anni R. Beh. vantaggi nel scn~ che R. Sì. ce ne sono smi, però I nell'indus1ria. o in Germania. o come lnoro non mi stanco ecco. nella nosira dilla pochi. adesso in ques1i_posticosi. allora ci. ~ol o. Ci sono però dei mo1i,·i di, !I.Inno assumendo di nuo,·o. Ne lnorare. insomma entra e .ah pia• in~oddisfezione? hanno licenziati una decina nel cc: ma genie che è 511181n camR Sì anche quelli namralmen· giro di due anni, da quando ci pag~a a luora~e come mc. che te. ~r. esempio noi le ore che :;:doiodi ~u:e~!O stanno auu· :::~:~. ~;~sc~~ 10 ,. ~-~o~~esd~ facc'.a~o sono abb1:1canz.iaroppe; o. Li hanno licenziati perché entrarci. %~/:~::~: s~r.mt~t:d~a/:::!~ :Uo f!la.ncavail lavoro, o per altri mo- D: Forse perché non $ic1eabi• . . . h T • • , u,,1? I tua11. 1mmaginars1c e sacn 1c1c1 sano. R. ~ r h r • • R Sì sarà per quello che non quellod.se~f•hro. sacrifici ce ne cht ·e;,~~ ~·ecc'ht~p~c:;z~a:~;~: abbi-,m~conosciuto indu~trie. so~ 1~ ~1 a~pagna, per esempio, te che se n.candava da.sola..per• p-Qui al paese ci sono le s-cu~ ti sentivi più libero? f ché non gh bastavano I soldi. le.R Sì. ci sono. l'elementare e R. Sì. si. quando smet1evo di; .?· Il lavoro non è che man• l'ag,.aria. lal"orare in campa1na il sole era ca· o. I tuoi b3mbini vanno 1,ilia ~~:r~ •~!~. =\·~d!:: ~~~le~! I ~·. ~ij ~:~~~n~•ui/ iu·~ro c~~ sc~t~~o. sono piccoli. la faccio più a fare queste cose che li dà più soddisfazione e qua• D. Che CO$&; pensi di fargli fa. a casa, perché smcno alle 6 da le meno? re? li pericolo sul lavoro R. Dipende. se un domani il pldrc riesce ad avere U:'1po' più di sold: per farli studiare. per a,cre un modo di \'ita nuo\'a. di· I ciamo nel !tnso che cambierà la . R...Le cose che mi soddisfen~_paga nostra. allora i bambini en• d1 ruu sono quando lavoro fuon I dranno a studiare. se no non ce :a•l~;n 5~~~1;:~c~a;aor~:ial~ah::i:;' }:r:~ia 1 ~ie!:: 0 ~ai. Sacrifici li , sa, incendi. roba del genere. lo O T~a mog1:elavora? i ho lavorato su... dclr80.~. è un~: R: 'lo. è in ·ca.sa. zona abb.ast~nz.acal"?a I!, non c, O. ~1a nemmeno ha desiderio sono pencoh. non_c è mci:uc.al· di.... so che ora ci sono dei polora lavo~ 1ran~u1l1oper 11 fauo ~li. anche ncll'indumia. che non c è ~n_col~. p~r6 quan• R. '-'o. prima di 1,.111c0he non do sono ncgh 1mp1,ant_n1atural•. mi piace a mc che ,·ada a \avomcnte lavoro un po d1 malum°; I rare. per lo meno noi abbiamo re perché ~nso a .1a~1Cc'?se.no: quest'abitudine qua, in tutti quc• D. M: c1 ~no I s1stem1d1 $1· -sti paesi di qua, le mogli non si c.ure~- . fanno la,•orare. quelli non. bas:erc?bero. R. Qualcuna va in campagna, R•.St. c1 sono. però •e succ:dc I D. '-cmmeno in campagn•? D. Tu d1~v1prn~a de! tuo pac. però solo nel periodo dei carcioSf. che non lo vuoi. lascwi.i:ep.re• fi. )()nOpoche piorl\8tC,dopo fan• ucam~nle la tu~ v11~_50e:1alcl.a I no le casalinghe. 1ua vua con s;1 am1c1s1 S\'Olgc D. Come abiludinc la donna IU~~ ~:I i~;.•c: è così. pcrcM la noR.. 1~:r 3 ~omc abi1udinc no. sera quendo vengo è un'ahra co- o. Quindi è difficile per voi sa. se io mc ne vado in un ehro :cccture il fauo che la donna vapaese non tro,-o più l'ambicn1e da a lu·orare. Pcrcht potrebbe mio. essere una soluzione. se no:, baD. Ma con i tuoi compagni di 518 lo stipendio di uno. ,nche l•voro non se:i diventato amico? I• moalic... Ognuno 1orn• • cast la sera? R. Quello sarebbe bello per noi! R. Si. è cosl, ognuno torna a ma in posti che sono gili abitua· ::;;1J,~v:•d,.:.'1:~1!~/ .:,'; ~d~;~ ,~Z:r'•:~~:~ :i~'.' 1 Tur~d:.~1. 70"~; c.:m~:::: ~~;i;/ 0 ~~t~~:~b:~:~ no qucs1i qui. perché se c'è da l'altra: non è una buona cosa. non r::c~~~~n~c~:h~~ c~~enr:cc~:~; c'è l'abitudine. ad andarci? D. E semmai. 1i piacerebbe m• re a Porto Torrcs oppure...? R. No, Porto Torres non mi s-a· Anchel'acqua costatroppo rcbbe mai piaciuto. O. Come mai? D. La 1ua c.ua ha la luce, l'acR. E' un posto che non mi è qua? mai piaciuto. R. L'acqua non troppa però. O. Ti pitccrebbc entrare nella O. Come mai non troppa? per• Pe1rolchimica,o preferisci lavora· ché nella zona cc n'è poca? re •I di fuori dcli• grande indu- R. Nella zona ce n'è di acqua, s1ria? però non la ,·ogliono intubare, non R. In un certo senso mi piace si impegnano di far venire q~· anche la\·orarci dentro. perché a s1'acgua. sennò di acqua ce n'è li. venire • casa sono le 7, è già volle dli delle soddisfazioni !no- abbastanza in giro su queste monbuio. rare dentro, ci sono dei lavori che lagne! Vuoi che non ci sia acqua o. Come ,ai al lavoro? dànno un po· di soddidazione. per 4.000 persone? R. In macchina. ma proprio di essere con1en10è D. Ques10 dipende dalle auto-- O. N'on c'è un scrvido dcll'im- meglio fuori. facendo lo sie.ssola- ri1à, dal Comune? pre:.a? voro na1uralmcn1e. R. Dal Comune m•g•ri no, non R. No, dell'impresa no. Delle D. E passare direttamente alle ha colpa. ma la gente più supe· i~~~::::·:~~~;:,.~~~;~~~ ::;r::.·:o:·:, :~:;:~~~.~·:: ~ ~·:~~:·~~~::E~ '.~f =~1~; \lags1o e 11 dC\'J arrangiare tu, c1uto ? dare a cercare acqua m g1ro la ma che proprio ci sia un pullman D Pc~hé . sera dopo che facciamo 12 ore ditta per d111aper por1are questi cm~~p~~h~I n~~tom~h! ~.ai i~:I traolaOur:~:;dh~~ fu~;:~rd~ lavoO CiCX, c è un'indennità di troppi pencoli e non m1 piace rare 11n1rov1con gh am.c1? [)o. opcrai. non c'è I r \iauio? ~~l~,t~i"•s~!r~~~nèno~~=v~~~anoci; I veR~a~:i1b~~'.to? R Sl. la dinno come presenza non mi va, basta. D. A\'elc un campo sportivo? per esempio. D. Nemmeno cambiando 1ipodi R. Sì. però non sono mica spor• O. '\ella buste paga? lnoro? 1i,o io. R. Xo. fuori della bus1e paga. R. Niente, niente. D. Le donne cosa f.anno? lo per lo meno la prendo fuori D. Proprio non li va? R. Beh. le mogli per chiacehiedclla buSla paga. R. Niente, proprio non mi pia• rate chiacchierano fra loro in ca· D. E li basta? cc, la S.I.R. non mi va. Quanto sa. si riuniscono e chiacchierano. durano quc:.1eimprese esterne. ho D. C'è un posto per ballare? anche un'altra idea. che mc la R. S1.c'è un posto per bellare. sono faua da me solo: se mi 1en- D. Poi c'è il cinema. ComunCi sonoanche le discriminazioni ,:ono. quc.51'1mpresaf.ino a quan· que la cosa di cui si sente p~ do crtdono loro, bene: dopo, se prio la mancanz, ! l'acqua? R. E' tanto poco naturalmcn• mi licenziano. io non cerco più un R. Si. sopra11u110il fas1idioche te! ci sono anche parzialità. per. altro posto, mc ne vengo di nuovo quando 1omo da lavorare biwgM ché c'~ gente che prende L. 1.000 e faccio il 18\'oro che avevo pri- andare e tro\'armi acqua, perché di presenza e c'è delle gente che ma qua el paese. e via. lo non le mogli dnono fare le faccen· ne prende 500. c'è della genie che ci sto più alla zona industri.aie de per ca.loae la sera sono più ne prende 300. la\orando 1ut1i in ~e non mi licnc la dina che ci s1anchc di noi molte volle, qucun'imprc~a; non lo so perché suc• sono adesso. s10 bisogna dirlo pcrcht la donna cede così. O. Ma 1u guadagni molto di lavora lo stesso e quindi la ser1 un~· d 1 ~i 1 ~:esr:~Jim':t~ll~~~{~\: pi~.lai":i~;~a."c!ring:uasJ;~Ja un ~is:~rah;hfe v~~:cti~;, ~•=n:~ na? pochcnìno di più_ ma sai com'~? carrttts come si può. R. Sì. ma cc ne sono 3ncora ti spende di più e siamo li,~ qua• D. Do,·e l"andate a lroHlrc? più in là. c'è. per C(Cmp•o.chi ,i lo ste~so. R. C'è una fontana pubblic, e ~,a a 80 chilowclri. sono mollo D. Però e'~ l'as~i~tcnzamedica bi~ogna andare tutti n. quando lon1ani. ,·engono in macchina e per la famiglia. Tu s~i sposato? ne (CCndc:quando non ne sten• ,anno ogni !eU, \'Cngono a la• Hai bambini? dc andiamo fuori paese.

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