L'Unità - anno IX - n.18 - 29 aprile 1920

perduto in conseguenza, sopratutto, del vecchio sistema ra,ppresentativo? Certo la, proporzionale amnùn.istrativ:1 so,ppone anche una sostanzi:1le modi.fica.– zioue della, legge comu.uale. Il problema deJJe pubbliche amministrazioni vuole pm· esso essere aJirontato e risolto nelfa su.-. interez7,a,, Non si p06S0no fa.re le L'UNITA oose " mez7,o ! Certo è anche che la inno– vazione, prima di entrare nelle consue– tudini, porterà qualche perturbamento. Non è però una ragion<\ perchè i propor:. zionalisti si rimangino la, propo1•z.ionule ! Che ne pe.n.sate, l1llici dell'UnitM OLivIEno ZuccAnJNI. La difesa del gen. Capello Prima della offensiva del Piave nessuno pensava ad andare a Conegliano o sulle Melette; i comandi si accontentavano che Jlon si andasse a finire a Bassano o a Tre– viso! Dunque. nnche nell'ordine di Cn.peHo 8 ottobre, il concetto controffensivo ha una netta e chiara prevalenza. In sostanza, Ca– pello ripete. l'S ottobre ciò che aveva già dntto il 17 e il 19 settembre; altro ch:e difen– siva nel oltranza! Cape11o insomma avverte un'altra volta il Comando Supremo della sua liberissima interprew.~1.ione de.U'ordUne 18 sette.mb1--e. E il Comando Supremo che oosa fa? Vediamo. 5. (alleg"I.o 11, pa,;. 2-12). Comunicazione del C. . al Comandante della 2• Armata in dnta IO ottobre 1917: ,e Allo scopo di fron. teggiare l'offensiva nemica ben rispondono le direttive 5757 diramate 1'8 corrente ari Co– mandi dipendenti e inviatemi in comunica,. zione. I,e APPROVO i.n massima .... ecc. ,1. Più sottò si dispone che u dei medt calibri non rimangano sulla Ba:insizza che quelli più mobili II ma d'altra parte si sLabilisdo che o cl11rnnte il tiro di bombardamento ne• mi1:1:o, -0llre a.i tiri sulle località di nffluenza e di raccolta delle truppe, sulle sedi dei co– mandi, •sugli osservatori, ecé., si svolga 1ma violentissima contropreparazione nostra n. A proposito cli questo documento il Capello fa due importantissime osservazioni: J. che dopo tale comunicazione egli era autoriz– zato a ritenere approvato iJ suo pro'getto di grande controffensiva; 2. che fra l'ordinre. di ritirare i modi cal;ibri dallo. Bainsizza. e quelli cli sparare su obiettivj lontani come quelli i.ndicati dal Comanrlo !=;nnremo, vi era contrn-ddlzfone, oontraddiZlione che egli tentò cli conciliare facendo retrocedere i medi calibri sulla Bainsizza stessa. Cara Unità. Ho letto con molto interesse l'articolo w Ln ·difesa del Gen. Capello,) e l'ho trovato giusto spccinlment.ie nella seconda parte. Però vorrei fare qu8Iche osservazione. L'Unità infalti, dopo aver constatato l'i.n• negabile equfroco fra gli orcUni delJa Se· conda Armata e del Comnndo Supremo, scrive: (( di quiesto e<1uivoco il CapeUo dà la. responsabiJit.à a Co.doma. Ma ha torto: il responsabile ,·ero è stato lui. Capello,,. Certamente la responsabilità di Cape1lo è grande, poichè l'ordine del 18 settembre di Cadorna, che l'Unild ha pubblicato è chia– rissima, ,e. Capello doveva 11bbidirvi subito nella forma, e nello spirito. :Ma secondo me l'Unità non fa risnltare abbastanza la par– te di responsabilità del Comando Supremo ossia di Cndornn, in questa ~rave questio– ne. Per esempio, l'Unità non ved 1 e contrad– dizione fra l'ordine dél 18 settembre e la ri– servatissima. personale cli Cadorna del 10 ottobre, non vede. contradd.izione fra l'ordi– ne di ritira.re le artiglierie ipesanti al di qua dell'Isonzo e quello di fare sparare queste artiglierie sugli obbiettivi· lontani, comiCr le sedi dei comandi, gli osservatori e i centri di raccolta delle truppe, e rperciò nega qi.iasi ogni validità nlla difesa del Gen. Ca– pello, il <ruale. risponde appunto n.ll' a.ccusa cli disubbjd.ienza, osservando che il Coman– do Supremo_.pon ignorava i suoi provvedi– menti ed anzi li approvava. Secondo me invece questa dilesa non è infondata e se al Capello si deve fare l'ac– cusa di non nvere ubbidito al1'orcline del 18 settembre, ol ComamJo Supremo, oosia n. ,lo.dorna~ si deve fa.re l'nccusa di aver con i suoi ordini successivi, avuta per lo mc.no l'apparenza di ~pprovnre la disubbi– dienza ciel Gcn. Capello. Osserviamo i do– cumenti. riprodotti dnl libro cc Per la veri– tà.)), documenti nei qun.li si deve brtsare per ora il nostro giudizio. I. (aJlcgu.to 18, pag. 257). Strn.lcio di u11a conrerenza t('nuta il 17 dal Gen. CapeUo mandato per conoscenza nl Comando Su– premo. Vi si parla di una nostra poderos.a -Offensiva, mn anctN? di una probabile offen– siva nent.icn,. e si condude <( coi contrattac– chi immediati si viene 8empre a. guadagna– re quei due o tre giorni per portoro forze in avanti e dare il col110 cti clm 1 a. Questo io domondo ai corpi di armata di prima li– nea e cioè di fare araine perchè io possa intervenire collr -mie riserve 1,. Per quant.Q riguarda le nrtiglinie (e lo schi~ramento deve provvedere ad assicurare la difesa della fronte e a preparare la grande m.a: novra conLroffrnsilia n mn si rammento u ch!e i provvodimenti dif<'nsivi non debbono di– minuire l'attività dei comandi e dei reparti cl'nrtiglieria nella preparazione dello schle– rame,,t.o orr-ensivo .,. Dùnquc, il 17settembre, prima che giungess-e qualsiasi ordino dal Comando Suµremo, il Capello sostituiva di sua iniz.iativa un concetlo difensivo-contro!– rcnsivo strategico al puro concetto of1,msi– vo e 1>erciòper quanto riguarda l'artigiieria si dà anche un ordinie cli carattere pruden• ziale come cp1ello ccdi tener sempre guru·• nit.a la dorsale cli riva destra de.ll 'lsonzo 11 ma in prnUca si dà la precedenza ai prov– vedimènti per lo schicro.rrwmto offensivo, os. sia per uno schieramento ancora più auda– ce di quello esistente. 2. Ordine del -ComanUo upremo 18 set– te.m)>re 1917. Jn 'esso si legge: ,cdecido di rinunciare 1( alle progettate opcrnzioni offen·s.ive e di u concentrare invece oani attivitd. nelle pre– n disvosir.ioni per la difensiva acl oltran:a, 11 affinchè il possibile attacco ci trovi vnli– dn.mentle preparali a rintu1.1.,arlo. u A l(lle precisa direttiva. prego pertanto .. ,,. A. H. (V. E.)· ci'i orie11tare fi.n d'ora ogni 11 predisposi;.ion.e, l'atlirità delle truppe, lo 11 schieramento llelle arti.glierie e il yra..do "tl'urgen;.a d 0 i lavori. <( Il Capo di S. 1..\1 . dc.ll 'E.sercito l. Cactor-na 11 ~ Quest·orcline non è stato pubblicato dal Gen. Capello, che così ha gettato su tutto il suo libro un'ombra dj diffiden1-a. La. difen– sivn ad oltran1.a è cosa ben cliv~rsa dallo. difensiva-controfrensiva. In questa le divi- sioni devono resistere per permettere alle riserve d'armata d,i menare il colpo di eia- va controffensivo al nemico; in quella tutte le riserve hanno il compito di guamirc pre– ventivamente le linee nn-etrate per formare uù completo schieramento in profondità a~ Livo e <1u:ello di .accol"l'ere in quei punti dove le riserve di Corpo d'armata non fosst-ro più sufiflcienti per argi.nare il nemico. Lo stesso dicasi per l'arUglieria.. Non è in– somma possibile confondere la difensivo. ad oltranza con la difensiva-controffensiva. 3. (allo;(ato 19, pa,i. 262). Stralcio della conferenza tenuta da S. E.· il Comandante della za Armata il 19 settembre 1917e man– dato per conoscen1.,a al Comando Supremo. Questa conferenza Jla il preciso scopo di rc.nder note ai con;iandanti di Corpo d'ar– mata le nuove ·direttivie. emanate dal Co– mando Supremo il 18 settembre col noto ordine. Jn questo stralcio si crederebbe cli vcdefe dunque l'imposizione di t1n nie.tto concetto di d-ifcnsiva ad oltranza. e invece vi si legge: 11 Per special; condbq.'Oni soprav– venute, occorre pcl momie.nto, che aJ con. cetto ofren!rivo o.he era in studio, abbia il sovrtn,vento un concetto difensi-vo-controf– fensivo u. Per quanto riguarda i lavori si dànno delle disposizioni per la difensiva sulle prlme lince di competenzn. delle divi– sioni e dei Corpi d'armai..'\ e si conclude col ricordare (e che 1'01,ganhza,zione della llnen. di resistenza e della protezione delle artigli'crie, <tevono anda,re al disopra ·di qualsiasi lavoro n. J>er quanto riguan:la la rurtiglieria, dopo aver constatato che lo scltierantento di artiglieria è ardito si di– chinra u che occorre- esaminare se sia. op– portuno lo schieramento che abbiamo as– sunto od arretrare le artigliierie troppo a– vanzate. li problema de,·e essere risolto dai comandi di Corpo d'a,rmat.a che per iJ do– mani dovranno comunicare le decisioni pre sen. Più sotto si legge: 1( li concetto che de– ve gu.idare neHo schieramento dell'artiglie– ria e quello d1 lasciarlo o.vn.nt.i quanto è necessario per garantirci le J>Osizionje po– ter passa.re alla controffensivn. 11. E come ;hiusa leggiamo: "Rammento infine che se il concetto difensivo ci deve guidare in qi.,e– sto periodo, in voi ~utti dove essere. sempre presente il concetto controffensivo che deve essere quello ANIMATOHEu. Bel modo di provvedere o.ila ctif 0 nsiva ad oltra,ua ordi– nato: dal Comando Supremo! Jn fondo, in questa conferenza, il Capello non fn. che riconfermare, calcando un po' più suj prov· vcclimenti per .i lavori difensivi, il concetto esposto nella conferenza del 17 setbembro os.5ia l'orcline•base del Comando Supremo del 18 settembre è passato sul Gen. Capello come l'acqua sulle penne d'ocn! Come si vede, dunque, la. res1>onsabilitù. di CapeUo è grande, ma bisogna ricordarsi che lo stral– cio cli questa conferenza fu mandato al Co– mando Supremo. Come si può ammettere che Cadorna non l'abbia letto? E ~ lo ha letto come mai non si è accorto della. arbi– tra.ria interpretazione che H Gen. Crupello da,·a al suo ordine? 1Ese se n 1 è accorto per– chè non ha rìchiamato CnpeUo all'immedia– ta ubbidien-ia? ).!istero! Insomma. dalla con– ~renzr.. del 19 rjsulta. che Capello disubbidi– sce all'ordine di Cadorna, ma anche che egli hn la delicatezza di avvertire Cadorna di questa sua disubbidiem.a; e ma18rado ciò Cadorna tacei Ma andiamo avanti. 4. (nHcgat.o 10, pag. 238). Comunicazione urgente d'ella 2• Armata ai comandi d.ipen• denti. in data 8 ottobre 1917(n. 5757 di pro-– tocolJo. Prima di tutto in questo ordine si legge o che l'offensiva nemica si deve rill}– nere possibile se non com~ probabile II poi sa s,·olgo110 i soliti ottimi concetti per la difesa immediata dì competenza delle clivi– sioni, ma infine si legge: ,e Non bisogna. di– menticare che spesso un'offensiva nemica arginata. e paralizzata può dare favorevole occasione per una piiò grande azione con• t1·offensiva)1 ,e poi si indicano addirittura gi obbiettivi da. raggiungere I( per quanto riguarda le for1.e a dispo.~zione dei Corpi d 'armat.ar )). Per il 24° Corpo è indicato l'orlo orientale .dell'altipiano della Bainsizza, per il 2• la so~lia cij Bavnica, per il 6° il Sai'\ Gabri,ele nl 4° invece si assegnà.. una fun– zione- piÙ difensiva d'accordo col Z7° Cor– po. Dunque non solo alle riserva d'annata era risC'rvato un compito di grande contror– fcns.h·a,, ma anche alle risen-"R (Jel 24°, 2d e 6° Corpo si indicavano obbietlivi ofrens,ivi di notevole importanza. L'Unitd. non condivide queste due osser– vazioni ed invece io le condivido. L'or<Line dell'S ottobre è una pro\·a di più che il Gen. Capello non ubbiclisoe all'ordine del Coman– do Supremo del 18 settembre, ma la comu– nicazione del Comando Supremo del IO ot. tobre autorizza il Gen. Capello a ritenere che la sua di~u.bbjdienz.a è approvala dal Comando Supl'emo stesso. Per quanto ri.. guarda la 2- osservazione è certo C'T"n! riti• rancio le arti8lierie a. 11 krn. dalla prima linea non si poteva ottenere 'che esse spà.– rasscro su obbiettivi lontani e non vnfo se– 'oondo me l'osservazione che la Bainsizza dovesse essere esclusa da. questo ragiona– mento poichè anche contro la Bainsizza si aspettavo. allora l'attace-0 nemico. 6. (allegato 20, pa,;. 265). Stralcio della roJ1(cron-.rn. tenutn. da S. E. il Cen. Co.pelJo ai ~comandanti di Corpo d'armata il 9 otto– bre. In questo stralcio è confermata. la pro• babilità dell'o.ttacco nemico e per <1uanto ri– guarda l'.:wtiglieria vi si .legge: ((li nostro schieramento d'artiglieria. è reccessivn.mente offensivo {ancora.!) e deve essere in parte mocHficato...... deve avere carattere difen– sivo, ma permettere la manovra controffen– siva jn modo non solo da arginare, mo. dai ributtare e guadngnare terreno. Non deve quindi essere nè lroppo ardita nè ercessi– vam.cnte pnulen.1.ìale, deve in1;cce pumet– ~"J? la validissim.a difesa e fulmi.nea con:-. lro,resa, 11. Come si vede si tratln del solito concetto. Però vi è una coristaUJ.zione assai grave, e ci-0è, che il 9 ottobre, o/sia 20 giornj dopo il 18 settembre, lo schieramento delle artigli~ rie è ancora eccessivamente --offensivo. L'U– nità ha ragione di osservare che .negli indi– rizzi di quest.o stralcio non è compreso il Com. Sup., il che farebbe credere che lo -stra!l.ciost6560 nan ,sia stato comunicato a.L Comnndo Supremo Forse, se Cadorna l-0 a– vesse tetto, si sarebbe accorto che la disub– clidienza di Capello era troppo netta e l'a.• vrebbe corretta, ma ,in realtà. per !ar que– sto era.no più che sufficienti i precedenti or– dini di Capello che so.ppiamo furono tra– smessi al Comando Supremo. 7. (allegato 12, pa,;. 2.17). Preòisposiziono clifcnsiv,e emanate dnl Gen. ~lontuo,; l'll ottobre (non risultano c01punicate al C~ mando Supremo). In queste precl1sposìzioni vi sono dei buoni ordini per il tiro di con– tropreparaz.ione (che Badoglio non avreobe eseguito} e si dispone ch:e i medt calibri. ', ·engn.no ritirati sull'orlo occidentale della Bainsizzo. invece che al di quo. dell'Isom,0 come voleva il ,Comando Supremo. 8. (a.llegato '13, pag. 2-18). Telegramma a mano cl-e.I Comando Supremo aJ Gen. Ca– pello, 17 ottobre 1917. Que.sto telegromma dovrebbe essere la conclusione del colloquio Capello-Cavalloro del 15 ottobre. colloquio che non s1 sa bene, come giustamente osser\'a l'Unità, a che coso. abbia servito. Nel telegramma in que– stione si parla della oost.itui1,0ne delle. pro– get.t.ale masse di mahovra. Infatti, si legge uJ)er il miglior inquadramento ?i queste, dispongo porsi dipendenze V. 1E. Comando 7° Corpo d'armata .... Per quanto riflette le artiglierie V. f. può fa1'e assegnamento su quelJe di cu~ attualmente dispone schieran– dole nel mO<!omigliore per l'atlua;ìone del 75 concetto di :m.an.ovra esposta li. A questo p1-oposito il Gen. Capello la uno. osserva2i0- ne secondo me giusta. Egli dice: siooome l'unico concetto da me -esposto con commo– vente e disubbidiente insisten1.a fu quello della cont,-orrensiva, io per "concetto di mainorv:r.a esposto,, dovevo intend.ere il con– cetto controf(ensivo. Quest.o ragfonamento non fa una piega e, <1uand.osi pensa che già il 10 ottobre il Comando Supremo ave– va approvata ti la più grande nz-ione orren• siva» prospettala nel famoso foglio 5757 clel1'8 oitobre, si capisce come il Gen. Ca– pe.Ilo possa aver finito per cred.ere in buo– na fede che il Gcn. Cadorna approvasse. il suo concetto conLroffensivo. 9. (allegato 21, png. 269). Str1>lcio della conferenza tenuto. da Gen. • Capello ai co– mandanti di Corpo d'armata nei giorni 17 e 18 ottobre (non risulta comunicato al Co– mando Supremo). In questa conferenza il Gen. Cnpello dice molte cose giuste ed anzi è il più bel documento di tutto lii volume. Infatti •In certezza dell'attacco nemico è chiaramente prospettata reperfettame·nte in– tuita l'azione nemica. che II sembra voglia portare il massimo sforzo dallo. testa di po11te di Tolmino )I. lnoltre vi si leggono queste parole veramente prof.etiche: 11 Sic– come un attacco nemico che dalla conca di Drezcllca e dalla testa di ponte di Tol.m.ino mirasse aJ l\olovrat e al Matajur sarebbe assai 'J)ericoloso perchè giu.ngendo nelle aJ te valli del Natisone girerebbe tutte le dlfese della 2• e della 3• Armata., ho disposto, per misura. prudenziate, perohè -si.a. schierato daj passo Zagraclan al Malajur il 7° C-0rpo di armata, col compito di sorreggere le di– fese avanzate, costniire un rinforz.o dietro le ali dei Corpi d'armala 4° e 27°, guarnire le import.a.ntis.sime pos.izioni di seconda li– nea (Ko1ovrat-Ma.tajutr) m8Jlov.rar,o con.:. troffensivamente al momento opportuno"· Però ,~Ila medesima conferenza si ripete ccche la nostra linea di condotta deve esse- re la controffensi-,;a dalia com.7Jagnia (lno all'annata .. ~ La direzione ne.Ila quale sarà sferrata la controffen:5iva non si può fin da ora determinare n però si dichiara che la più probabile direttrice sarebbe queHa che partendo dalla conca di Vrh puntasse verso Nord-est, direttiva ti molto 1w)ditizia per pa.ralizzn.re un attacco partente da S. Lucia e ,·otgere la situazione a nQStro vantaggio u {non Ju questa l'azione di Badoglio,? e per– chè allora Ca1)ello la dichiiara. una t.rap• pola puerile?}. Con1c si ved.e, dunque, il con-,, cetto controffensivo domina sempre, però è dovel'OSO,:riconoscere che il Gen. Capell.()I di– mostra 0011 questo documento di. avene. in-1 tuito perfettamente la manovra nemica e di aver·ordinato di sua inJziaLiva, sebHene un po' tordi, una saggissima dislocazione al 7° Corpo d'armata. Purtroppo aJl'inte111Joiie non rispose la realtà ed il 7° Corpo d'arma- ta non era ancoro. completamente a po.sto (in special modo la 62• Divisione) il CZ'/ mat,. ~ tina. Questa fu, come osserva l'Un.Ud, la: pnncipale causa miHtare immediata della catastrofe. 11Comando Supremo jnveoe. non dimostrò la medesima esatto. intuizione; es- so .assegnò al Gen. Capello il 7° Corpo d'ar– mata per i.nqundrare le masse di manovra., e solo il 24 mattina diede 01xline. che si guarnisse il Kolovmt; oltre a ciò a pag. 82 leggiamo che nella conferenza de.I 19 otto. hre a Udine, il Gen. Ca.doma -avrcb'be detto al Gcn. Capello cLi u non ritenere possibile un attacco nemico dal Merzli verso la con– ca. d,i Drezenca perchè il nostro schiera,. mento di artiglieria su quella fronte era pote11tissimo e organizzato suJ principio dei fianchegginmenti e dcl tiro d'infilata». For- se il Gen. Cadornn intendeva dire udi pos– sibile riuscita))' ma sta il !n.tto ch·e 5 giorni dopo avvenne proprio ciò che il Gen. Cador- 1m riteneva i,npossibile. 10. (alle.iato 14, pag. 251). Direttive per l1> difesa 1.,g19 emanate dal Gen. Cad,orno. di– rette al Comando deUa 2• Ar,mata. Jn que~ ste direttive si riassumunp i concetti ronda– mentali ohe il Gen. Ca.dornn- ha espresso al Gen. Cape.Ilo nel famoso colloquio diretto del 19 ottobre. In queste direttilve leggiamo ((li disegno <li V. E. cli oontraporre all'at– tacco nemico una controffensiva in gran· clissimo stile è resa inattuabile òallo. pre– sent.e situazione... Ciò posto .è necessario ricondurre lo sviluppo del rprinciP.io con– trioffensivo, base di ogni difesa efflcàoo, en. tro i reali confini chic le !or1,e disponibili ci consentono. Il 7Jrogetto della aran.de con– troffensiva d'armata ad obbiettivi lonta.nii deve essere abband.onato; esso ci condur– rebbe in sostan1.a a sviluppare una grande controffensiva di rifle.sso non meno costoso cli quella fase alla quale abbiamo rinun– ziato. Troveranno posto lnvece nel quadro di una tenace difesa attiva., risoluti contratr tacchi, condotti d,a truppe appositamente preparate cd ispirati a. quel conce"tto dello attanagliamento ben deliberato clall'E. ·v. ma con carattere locale, contenuto cioè en– tro il raggio taU,ico per mantenere Ja difesa nei limiti dell'indispensabile economia u.

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