L'Unità - anno IX - n.18 - 29 aprile 1920

I l ) 76 L'UNITA Come ch1usn si legge: 1c Ai suesposti con– oetli V. E. vorrà pertanto infon,wre le NUO– VI; /)/11/iTTIVJ; da Impartire ni Coman<lì di Corpo d'armnt...'l diJ>endenii e (e varianti alle dlretlìvc precedentemente emana.te, e di tali llUO\'C clinposi,Joni gradirò a\·ere oo– nosccnuL nl più presto 11. Come si vede dun– que, .il 20fllobrc ritorniamo flnalmcnte, do– po diver~1 tcnlcnncunenU, al concetto puro e semplice della difensivn ud oltranza, con– cetto base <lcll'ordinc base de 18 settembre del Comando Supremo. Ma Cadorna nel– l'ordine del 20 ottobre dice chiaramente che il <:oncelt.o della grande controffensiva de– ve esse re abbnndonnto, e che perciò biso– gna irn))artire II nuove direttive 11 ai ooman– di di Corpo d'o:tmnlo. Orn. se Cadorna dice eh(' Il concetto controffensivo deve essere abbnndonato, ciò dimostra che egli sapeva che il plano del Cen. Capello era contro!· tensivo strategico e se dice che nuove dirct• ~irn <:hwonoessere impartite, vuol dire che egli riconosce che la semplice difciisLva è un conceLt.onuovo, e cioè che il vecchio con• cctt.Q era conLroHensivo. E come si concilia ;.1uesto con l'ordine del 18 settembre? ìl ve• ro vecchio ooncelto non era difensivo ad ol• lrn.111,a? ed {lllorn. perchè · ribadendo questo vecchio concetto Il Ccn. Cndorna scrive che eSBO implico. u nuove disposiz.ioni? 11, Si po– trebbe fore l'osservazione che Cadorna si è /orse accorto del concetto controffensivo slrnt.C'gico del Cen. Capello soltanto nel col• l0<plio clel 19, ma come mai allora non si vede nell'or(liine ciel 20 un u richiamando la E. V. ull'orcllne del 18 seltcmbre cli q·uesto Comando ..... 11'?; come mni l'ordine stesso è sc,;Lto In un tono di semplice ed runiche• vole cspORlzlone di un nuovo punto cli vista. e non in tono di sovero richiamo a disposi. zioni già cinte? fl poi n p~. 73 il Gen. Ca- • pello ci racconto che nel colloquio del 19 ottobre il Cen. Cadornu. fu genlillssimo con 111.i e eh(' anzi gli consegnò o con lusing · re pnrole le insegne di Grnn Croce de.Il'Or• dine )111it.nre di Snvoio. stringendogli cor• dialmente la mano 11. E H Gen. Co.pcUo OS· serva (png. 74): 11 Ero. quello il contegno che un superiore avrebbe tenuto con un in• r-enloroche in si grave frangc.nt.e avesse di– subbidito od onohe BOltonto tiepidamente ubbidito? 11. Questo ragionamento è pcrfet,. t.nmente giusLO. Cndorna infatti non aveva \111 cnrntLerc tn'nlo t.cnerol Por concludere rifc,l'iumo anche quo.sto periodo del libro del Gcn. Copcllo (pag. 82), periodo che riassu. mc In. clir('sn ciel Cen. Capello dall'accusa cli disubbi<.licnzo: u E' nirnnissibile che il Comundo Supremo ignorasse le disposizioni che io con costante continuità. venivo emn• nandot lo o.givo opcrt.a.mente alla luce del .sole! [forse con <.1ualchenuvola]. Le con!e-– renze e gli ordini erano invio.ti in comuni· cnz.ionc nll'nutoi-ltà su~riore (questo in genera.le è vero, mn ciò non risulterebbe da• gli indiritZ.i, per le conlcrenze del' 9 e de.l 18 ottobne,]; gli• ufflcinli inlonnatori ero.no perJettomenle ol corrente di q,10.nto io ra. cevo. Nulla era tenuto loro nascosto; nei fr'C(1uen1.icont.alti avuti oon S. E. Ca.doma prima della mia malattio., lo avevo intratte– nulO nei miei fllsegn.i e non mi era stata fatta o..lcunn obiezione (<1uali oontnLti? dal libro risult..a.che dal 18 setl,e .. m.bre a.I 20 otto• bre vi ru li solo colloquio del 19 ottobre}. Il Comando Supremo inoltre aveva chiesto il grn.flco clcllo schiero.mento delle artiglie– rie e gli era stato inviato 11. Ora seooncto me queste considero.zioni oono pc..r lo meno -m parte giuste. Hlnssume.ndo, dallo studio ob• biettivo dc.i documenti pubblicati dal libro del Con. Capello e dell'ordine ciel Comando Supremo del 18 settembre pubblicato dal– l'U,iitd. risulln, seoondo il mio parere, che il Gen~ Capello non ubbidi all'ordine del 18 settembre, mn onchc che il Cen. Cador• no, J>iù o meno volutamente, approvò que. sta disubbidienza aJ suo stesso ordine fino ol 19 ottobre. Cosi la rooponsabilità del Ge· .nerule Capello resta, ma è molto dinùnui• ta da quella del Comando upremo, ossia ciel Gen. Cndo11ln. Insomma è lnnegabiJo che rra gli ordini cli Cndoma. del 18 settem• i>re, 10 ott<>bre, 17 ottobre e ciel 20 ottobre vi sono parecchie contraddizionij oonlra.d· dizioni rlle- dovettero essere adattatissime per nliinentnre <1uellnIn.tale confusione che concetto controffensivo strategico da que• st'ultimo adottato fosse approvalo dal C<r mando ...uJ)remo '-'te~so. ;'\el resto, cara U– nila, siamo perfetta.mente d'accordo. Soltanto prima. di finire ,·orrei rivolgere una domanda. ol GC'n. Capello. ;--;'el profon. do (I) libro di Gro.y « Il proceS6o di Cador– no. n, si logie n pag. ~. 69, 70, che il ICen. CapeJJo propone\'a al Gcn. Cndorna, il gior• no 25 alle ore 11 J ,2, 11 di ripiegare senz'al· tro al T881iamen1o u, )'fn u Cadomn prese atto ciel suo porHc o ~r rontroJlame l'a.t,.. tendibilili\ o.rodò al Colonnello Cavallero uno. ispezione prC'8.So tutti i Comandi de.Ila rrontC' ol'ientnle. Dire~ro essi In verità l\eJ. la. situaziont• e rornìssero gli elementi del loro giudizio per la decisione da adottare. Il Crwoltero andò, ascoltò e ritornò a rire• ride. La QJ: inione di tutti. i Com.andj cli Cor• po d'armata ern <'Onrorcle: si polet·a e si àornn re1istrre ancora. Si ebbe cosi In. re– sis!cnzo,. drl 25 e del 26. ti 26 appresa la C!l· dul.a di )!onta '.\lagglore si decise la riti• rala 11. Perchè il Cen. Capello non parla di <1ucst.n int<'ressnnte questione nel suo libro'! \tolti dicono ehc si de\-e a <1uesto ritaruo della ritirata. voluta da Cadorna se la 3& Armata potè salvnrSi dn un aggiramento sul suo fianco sinistro. )la il Gen. Capello che cosa ponsa cli questo rit.a.rdo?. Non sa· rcbbe st..nto meglio dare l'ordine di ritirata nl Tagliamento il 25 mnttlna, mantenendo, si in~ndc, il rnp1>0rto rrn i t-0-mpidella 2& e della 3• Annnta, nnzichè il 26 sera? Non si devr appunto ni vani _tentativi di resi· stenr.a intorno n Cividale nei giorni 26 e 27 se moltr nitre unità nndo.rono perdute? ·\·olginmo n.l n. Capello. li gruppo degli anùci e :un.iche cli 1< ;i• t.n. rrntc.rna. >J di Milano si è ripetuta.men riunito per <lisc·utcre gli argomenti mes– si n l.l'ord ine del giorno del Con!,'l'CSSOcli ri1rnovrunent..o. 11 gruppo si è trova lo oonoorde nel pro– po.•i t.o di svolgere anzitutto e soprattut– to un'nLLiviti\. di s"1tdio de.i problemi na– ziorutli e socinli, mediante la, rivista « Vita, f1·afor11n 11, e mOOiante oonvegni pe. riodici freque.oti di studio e discussione. Si è cl~ i.so di invitru·e a, questi Convegni gH abl>onn..ti mihu1e&i cli riviste amiche, qua.li « Energie Nuovo>>, « Volont:ì », "UniLt\ » u i membri. di gruppi !Lffiu..i,. o lnclh·idui' n11d1e isolali cl1e ai interessi· no ni pro1>Mili del Gn1pp.,.. Ri"un rclo fl I programma <lrUa cc Lega per il rimwvamcnto della polilioo 'f!azio-- 1ialc >>(rontenuto nell'opu8COlo e< Che 00· S..'l> \·ogliamo 11) i ronve.nuti si ril'-Onobbero in pieoo accordo oon esso. Si ripeté che lo si couside.rn. non come un blocco de· Hnitiro int:rngibilc e immobile, ma. oome un punto di partcoz.n., un nucleo vi.vo , che può - e de,,(" - n.rI1cc.111 rs1 ocl con· tributo di nuove espericn1.e e visioni dal– la vita. Quanti n1>pro1•ano i.I programma dellu Legn, ~ il suo caratterç - le dfo.no la loro u.dcaionc, e vi 1>9rtino il loro oon– tribut6 di pensiero e (lj a1,ione. A Jll'OilOSito della, opportunit,\ o me.no di costi tu i re in « 7x,,,,·tito >> il movimento che fa. ('HJ>Onlln, Lega, di rinnoYamento nn.ziorrnle, si espresse Pop i nionc che non sin nè 1)0.~sibilc nè def{ldorabiJe di costi• uire un nuovo ccpn.rtito »; che ~"'SO sa– rebbe artificio.-JO e non vitnle. Import.'\. in\·ecc rarrogliere e ooltiva,re e prepara– re intcnsameute i migliori elementi dei vati grum1i o i~lati; atnbilire fra 1~ro rapporti ~inreri o buoni che prepnnno un aflìatnmento pl'ofondo e fecondo; rac– CO<TliC'rli in allcanr.e pure e tntth~e a. dai– ti ~'K'Opi immedi:'tti; elaborare ,-ia. via nu ntlgliore orientnmcnto delle pit) sa.ne e alte for1,e 1uujonali. - Si 1)0..o;;c nn1j in .rilievo l'a1.ionc ottima cl1(' ~i potrebbe svol~rcre roJ suscitare una, conoscenu, re• ciproca, $'J)rcgiudicat.a. e sincera, e con• tatti cl i retti fra lutti gli onesti e i 00· sc.irnti dei ~in~li partiti; insieme con qu<>lli ('hC in TlCSS'UllO dei partiti attuaJj hanno trovì'lto il loro posto. Ri tratta, di prcparH1·c, :-;cn1,a, indngi e 0001 .... '1, frc:tte, ; mi~liori <fi1·igc11,f:i, intorn~ ai_ quaJt 1e ':ma~se oggi ahhnrHlonn,te, cl1!K)nent.."'to o rnl~u.hhlte, troveranno domani la, via,. - Og-gi, non OH~ndo n ne-ora, prep~rati tali clirig('nti. azione di ma<R.ç,c non ò pos· sibilo. Ma import:. - e ;;i insistette ap– pas&ion.a.tamente ~u quc.r.rt.opunto - cer– C.'lrc, serbare, <'Olth-nre con attento a_mo· re contatti ginceri 1 ()('t'i'!Onnli,_ fr11ter111da, tf'U".sc111.10 cli 1101 111 mezzo al....po-polQ?-_per conosc<'r!O in 1-calt.t'\, ~rimentame le conèllzioni e f prohlemi òi vita, e meritar. ce.ne la fiducia, - vincendo i nostri e i 4tlnll'altra 1>arte il C~pello non cercò fo~se di eliminnrc subito, potchè non sapendo rmun· 1...ì:.tre al suo progetto di grande coniroffen• sivn, egli 6peravn forse che il Gen. Cador• no. dim.rnticciss" l'ordino del 18 settembre cd appunto per questo evita.va di mettere troppo i punti sugli i. L'incertezza Irn le intenzioni ciel Comando Supr-emo e quel• le della 2- Armata ru la principale causa militare lontana della catastrofe di Capo• retto e olio stato atlUnle degli atti risulta che i rnn~simi responsabili di questa. incer– tezza sOno: il Ccn. Capello che non si uni• formò in tutto e .subito all'ordine ciel 18 set-– t.cmbre d<'I ù>rQando Supremo e non cercò poi di ('liminare immediata.mente ~ni ~i~ ,·oco. e il Gcn. Cndorna che, oon 1 suo1 or• dìni succe~si\·i pooo chiari, potè dare ~ r.en. Cnpello lo. reale impressione che il Infine :TI clisensse so fo....;sc neceF-.5nno Rprimcre ilJ]ri11<'i7>fo - umnno e reit· o~ai cui ~Animato il nostrò pro• ~ ro prcgiuclizi. . UI e • posito. Da noi, questa n<'<'o.5sit.'\. è se.nti– t'\, mentre non lo è da altri indhTidui e gru1>Pi, in rui pure intuiamo uno stesso principio 1tnimatQre 1 ma. ine1-rpresso, for– ·se inC'OllR..'lpnto. ~oi pen~iamo che sia ~e ,;.,h)~QJ!ll,..C.U:'l!fm!!: (iiiii'Ie s!o, que~T<r ,ll!I.Jl(•1pio, re-nd(\t"CC.neconto, &I t-lspn_=' merlo SClllpliccmcnte, ,icrcb~ ila, quello àèvè· ae1·fn1re necessariamente nei e-asi \>iù di,·ersi e pit\ iu,'\ttes-i l'unità della cli– -ettfra. e d~Jrfl1joue proticn. Si conven• e oosl ncl dichin..rare e.be gli A1111·c, del g,•11,p,:>0 di Vita Pra.tc1•11a, .iw11-0001wi-11,ti chr .!!!Re C88Ct1~-0lo<ù'l .. ,,frw1()1'(11n('1IIO e 1.!!.iJIJ!fil:!!mrnto aclliÌ r.nf.a rndii}t(tlTdT'C ti ,2.~ia lo Ria ]'J;Ji;m::kme rlellQ_ oos(Jic,1;:g7 m-0ralr _!!cyU 1tom ini, ~ sono dcois~ (L(_Tc8- ,.c dt"'q1teata co11-1>i11zioÌi,c 1 n, ogni luogo e i,i og11f tempo. colle pa,.o~ e ,w:llc opc– c <li tutti i gior,.,, fcd.cl ,i c1t cffioooi t,;< timoni e fau,tori. Pnrte<'ipnrono alla. riunione e alhl di– ~uss.ionc ~H Amici: p1"0f. Al~ndro Visconti; ing. Gio"anni Cahi·ino: Lina. Cah-ino: prof. Achille Magni; Lina, &hwarz: 1\Jdo ("aq>i; Mnriu Carpi Ar· pes..·wi: li"rnnce8C.o Mariani; Adele Ma.– rif!ni: Giustino Ar])( 'sn.ni: Ermenegildo Ajelli: Margherita Ca111i; Adelrude 'Ar– pesa.ni. f co1wrgn-i di s"11dio si tengono rego– larmc11te nello studio elci pittore Aldo Carpi (via Goito 5), il martedl ocrn, al– le ore 20.30. La ser"·età degli studi! « In un nrticolo• 1nortis >► Pon. Altre• do Baccelli b:. fatto pubhlicn,re •ui gior– nali il seguente comunicnto ufficiale: « Es.~ndo giunte da varie pn..rti al Mi– t< ni~tero dcli' lstruzione notizie secondo « le quali nC'gli esami degli studenti mi– " litori si u!Oerchbe cln, parte delle Com– << nllsi;iioni ~\·erchio rigore, il Ministro (< BarceUi hai diretto ai RR. Provvedi– <c tori ag-li Rtucli unn, circolare telegrafi– << ca eon cui rammentn come le agevola.– e< zioui ,straordinario concesse fino ad og– c< gi. dimOfitrino che il Governo intende << si usi agli studenti militari 'J1U'lvrA LA « INDULGENZA OOMT'ATIBH,E CON « LA SERJE'l'A DEGLI STUDI». Lingua,ggio ragionevole, come ei vede: i;o ci 6000 J' n~gnn..11 ti carnc.Jici, ò bono ricordar lor'O ('he i p<weri condida.ti mili– tari per qu11,ttro aJJni hanno fatto In, sto– ria lnvcce di studia.rin, lrnnno difeso il suolo d'Italia. insoce di studiar la, Let– ternturn, Ttaliana. e llé hanno perduto dj vista. i libri, hanno gua..rdn,to in faccia la morte. Ma... ma.... mn ... ecco il testo aut.enti-· co del telegramma inv:iato a. tutti i Prov– veditori del Regno: << Giun~ notizia, rigore esami studenti << militnri. Agc"olazioni etraordinarie con– cecesse climo~tmno inten1,ioni Ministero. « Verso questi mas~'im:1 inclnlgenza poss:i• e< bile. P<'rLi subito ciò n, conoscen1A1J Ca· cc pi d'Istituto Professori. Ministro (firmato) Baccelli». E la. cosa colla serietà degli studi? Quella, è per il pubblico che legge i gior– nali. e che potrebbe - chi S3 mni? - sca.ndnlb:wrsi <lclJe troppe age\·olnzioni straord.ina,rie. Le qunli, per chi non Je sape~. in questa aeeonda, sessione d'e• sami <li Lirenr.n per militari cd ex.mili– tari sono le seguenti: 1) Libera !<Celta della. sede d'esame. 2) Nessun pagnmcnto cli tasse. 3) Pro,·~ solamente ornli (anche per la .. calligrnfia) fatta eccezione per l'I– taliano. ,I) I candidali, che abbiano sostenu– to esami di 1womoziono ed 1tmmissione con c~ito parzialmente f11\~orc,·ole 1 non saronno tenuti n rispondere sulla, parte ciel progra.mma, cli ciascuna, mate1;a, ·oe.l- 1:l quale si0110 stati n.pprovati. =:t) Coloro, rhe cadranno in uno o due nrn,terie che non simto l'Italiano per tutte le sc11ole e il Latino per i Licei classici. }a, Storia per i moderni occ., otterranno ugua..lrnente 1:1 licf!nm. 't'nl<' dis1>0si1,ione ha. vaJore retroattivo. per cui. logicamen– te. uno che a, settembre o prima, sia. cn– duto in due pro,~c oggi ha, se.nz 'esami. fa licenr.a, in tasca.. G) Tia licenza. ottcnnta in questa, SCS· S'ione d'e&-ami hn. vn..lore per l'iscrizione ai scuole di grndo superiore o all'Uni– vcrsit,\ nel presente '1.lllo 1919-1920. Come si vede. s<>noage,·olar.ion.i straor– dinarie sul serio. :Ua, pjù strnordi.nario è quel telegra.inm:.! E pi~ straordi.nario il testo pubblicato sui giornali. Altro tbc direttore •pirituale per la. educazio– ne morale, o Hnceelli numero 2 ! Ci ,·or– rehbe un djrettore spirituale per i po– litita11t.i e i ministri! I.. •· e•era una yolta n Verona il deposito dell'8° ber~lieri. Po.• re che il colonnello di questo reggimento fosse di fam.ig.lia florenlina., e pOFciò dcside. rasse stare a l+'irem.e; ma invece <.lii andar-– sene a Firenze lui, occuçand-o un solo pooto in un treno d~gintol'i, tro\'asse preferi• bile rhe fosse tras(rrito l'Intero reggimento a Firen2.e. In <1ucsti tempi critici di crisi del trasporti e cli mancanza ùi carbone, devo forse l'a.m• mir.istraz.ione delln guerra dare n. un oo– lonneJlo il d1spiac-t•rc di rifiutare un piccolo desiderio come quello di trasrerire do. Ve– ronn n Firenze un deposito di un reggi~ mento? ~e.anche per ldenl li )tinistro Albrirci, dunque, in articulo 111.ortis ordinò il trasferinwnto. E lu cosl che nel marzo srorso, mentre alla st.a'l.ione di Verona era sospeso qunlsln.si carico di merce, si trova11ono i numerosi vagoni ne• ccssnri a portare du. Verona a 1;-1rcnzctutti J{Li impedimhiti clcll'8° bersaglieri. Quancl"ecoo arrivo. un rontrordine: niente più trasferimento! I.A' signore di Verona si sono lamentale drlla 1>nrlenza di un reggi– mento, che da molli anni ri.siede,a Verona.; e il )tinislero riconosce che hanno ragione. Ma il colonnello dell'8° bersngUeri salta o Homo., ed ottiC'ne In revoca della re\·oca.. E mentre si neg-nvano i vagoni per il ca– rico di merci. la stazione di Verona, nella fine cli mo.r1,0, ern ingombrata dai ,ia.goni necessari n trus1>ortare dn Verona a Ftren• ze. le armi e i bngngli dell'IP ::rersnglieri. E Pantalone mum. ,. \·e<lr ridotti t treni per la scarseizo del carbone. SOCIETA' N. ED. "LA VOqE .. Nella Oollozione «Scuola.o Vita» <liretta d11l prof. G. Lombardo-Radico sono usciti i seguonti Volumetti: 20. O. Prezzolinl - Pamdos.si er1 ucati ,·i." 21. E. Codlgnola • Per la libertà o dignità dollu. scuola. 22. O. ferretti • .Il numero o i fanciulli. 23. A Panzlni • Il libro rii lettura per I& scuola popolaro 24. M. Maresca • La pedngogi" sta da se f 25. G. Lombardo-Radice • Clorica li e mas– soni di fronte a) problema, della scuola. 26. G. C. Pico • Oonfldcnze. 27. G. Ferretti • L'alfabeto o i fanciulli. 28-29. M. Maresca • La Lezione ao. A. Colombo · Uomo un maestro vede la scuoln. aasm fllllt l. 1 · ii1ti flllli I suita L 1l La rolnziono tml problema. della scuola che il 1>rof. G. l,ombardo-Radico tom\ &I OongresaoJJer il Ri111iotame11to Nazionale ò stata raccolta noi \'Olumotlo N. 25 <li• Scuo– la ',ìita • col titolo : Clericali e massoni dil'ronte alprob,emadella scuola Liro 2 Ristampe: G. Salvennini • Mazzini L. 6. - S. Slataper • JI mio Onrao ,, 5. - P. Jahier • Con mo e con gli alpinj « 5. - NOVITA FAlJS'l'O ANORI,ANI LEGISLAZIONE SOCIALE con prof. di G. S.ILVEMlNI -+-; Liro 4 ~ Dirigtre commissio,i 1 ,agli,,UaSto. 111Hdilrice ~ IJ VOCE» 18, Trinità del Monti • Roma, 6 EGISTO C>tS,\GU, Gerc11te retpon1abile St.a.b.Tip. R. Gnrroni . Roma

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