L'Unità - anno IX - n.18 - 29 aprile 1920

' problemi della vita italiana / Direttore:· GAETANO SAL VEM/NJ ·* Direzione e Amministrazione: Roma (6), Trinità dei Monti, 18 Jt Abhonamenfo ordinario annuo L. 10, se.. ,strale L. 5.26 per il Regno; Annuo per l'estero l. 15 /t Sostenitore annuo l. 30, semestrale L. 15 * Un numero separalo ceni. 20 IP Amm. Soc. An. Ed. • la Voce•, Roma * C. C. con /a posta Anno IX ,:1, N. 18 .,,. 29 Aprile 1920 SOMMARIO: Le .uslcu_ra.d~ol 10clall e la noslra lmprcpn91u:lonc, J>rof. Godono Pirenli. - Convegno di rinnovamento. - La propon:lonale nelle elezioni amministrative, Otiuiero Zuccarini. - La difesa del gene. • raJe Capello, Un c1ttad1110veneto. - • Vita fraterno ». - Ln serietà dcgll studi! l. !·- Cera una volta. Le assicurazionisociali e la nostra I t 1mpreparaz10ne Non si è molto lont.a.ni dal vero quando si dice che il grosso pubblico itoli.n.no , sal\·o le eccez,lont nel compo dei dntori di lavoro e in <1ucllo delle orgonizzaz.ioni operaie, è <111n.si completo.mente .all'oscuro su tutto ciò che si , o. aLtun.ndo con occezionn.le rapidità nel campo delle nssicurnzionl sociali. A quelle già esistenli sta. per nggiunger– aene un'nltrn, tanto che su pci periodici fa ogni tanto unn bre"e a.ppnrlzione qun.lche succlntn. nota intorno al progetto di legge d1 assicurazione obbligatoria contro le mn– lnttle, del quale ormai si conoscono le linee generali. , L'on. Abbiate si è ra.tLOnposlolo convinto e fervido di <1uestn nssicura.z:ione e di tutte le nitre insieme, e lotta da llunlche a.nno per un suo progetto di le@'.8eche fu accolto assai fo\·ore\'olmente dW rappresentanti dc.LI.eAssocin.Llonl operaie, I CJuali più volte in riunioni e con,cgni fonnu.lnrono degli ordini del giorno, tutti intonnt.i alla neoos– sità ~e anche lo. lcgislaz.ione sociale Ha– liana si completi in ogni sua parte, cosicchè oltre olla Cassa. di Previdenza, a. quella. p11r lo. Maternità cd n.ll 'nltra ,rper gli Infortuni sul lu.voro, che di tutte le assicurazioni è la più antica e quindi la più nota a.I pub– blioo per In sua lnrgn (U)plico.z:ione, abbia anche un'assicurazione per le malattie, per ln invn.Jldltà o In vecchiaia, per la. disoccu– pazione, e 1>0Eslbilmente una anche pe.r le vedove e gli orfani. E certo che cosl facendo si avrebbe un completo sistema. di assicurnziono, capac~ di tutelare l'uomo In ogni fese del suo svilup– po, in ogrù momento del viver suo, forman– do un tulio organico ed omogeneo cli assi– curazioni 11globnll .., come oggi piace ehin· ma.rie. Dcnomiifazionf' fortuno.t.n. questo, che do– ve suonar bene nlrorccchio, se è riuscito. a. soppianta.re quellu più nnlicn e a.BSa.ipiù glustiOcnt.o, ili u Assicurazioni socia.li n. Il Ministro ne 1''nvn lnaugurnnd.o ne.I 1917 I la,·ori della Commissione ministcrìuJe lncarlcnui di studiare e formulare un pro– getto cli nssicu razione contro le malattie, nvvert.lvn che oompilo suo era quello cli u coordinare 11 la nuova assicurazione con quC'llc già esistenti: e diceHL ottimamente. ginochè fra le \Oric .A&icurndoni esistono in modo indubbio, olt.re a numerosi punti di cont.ntto, delle vere e proprie zone di in– ter!erenln e dt sonnpposizlone. Di questo hworo di ooon.linnzione hanno già cinto ecocllentc e proficuo esempio quel– le Nazioni che do\'elt.ero nl por di no.i prov– ·ve<lcre un po' per \'Oltn; o quindi framn'len– tarlnmente, alle vurie rorrne di nssicura.zio– ne, cominciando o da. <1uelle('he rivest.h-nno carattere di maggiore urgenza, come- han.no faU.o la. Germania e l'Austria, o da quello cho prt!scnta, nno minori dJrflcollà di lm– mcdluta applknz.ione in ordine a.i tempi nuo,·i ed a.Ue mutate esige.iue politiche, co– me hnnno fatto l'lt.ulia e In. Francia. 'cnoucht! la ~ottocornmisslone nJla quale era stato deferito lo studio preparaLOrio dei pron·edimenti, crt"dette in ml primo tempo di formulnn:- du~ :-chcmi di progetto, uno u mrnlmo n, il tJun.le rispettando e mante– nendo quello che ormai e·~. nrmonizza\·a e coon.l.inn.va i IHIO\ i agli rult.ichi ordina– menti ,v.slcurnthi; eJ uno « massimo,,. che nn:ttcntlo mnno n cielo e terra. sommo\'eva wtto quello che c~iste, fncendo scomJ)l\rire nnche (1uello che l'esperienza ho dimostrato che funziona oilirnnment.e, in quanto ba raggiunto quel periodo di assesta.mento, che consente di rispondere cCflc_a~mente ai fini suoi, per ~ostituir'C tutto un ordinamento nuovo. Il progrn.mrua massimo, o massimalista che dir si voglia in omnggio alla. fraseolo– gia moden1n, se ha lnconfrn.t-o delle recise opposizioni, è stnto in ultimo favorevolmen– te accolto dnlln maggioranza. della Commis– sione: non snrebbe perciò do. meravigliarsi se flnisse coll'otte;1ere anche i suffragi del potere lcglslntivo: A meno che le gravi ob– biezioni di ordine tecnico che possono es– sere mosse nl progetto, insieme o.Un•inco– gnita di un pauroso onero finaniwrio, che dai sommari preventivi, Inferiori sempre al– la renJtà, n.ppnre addirittu.ra schiacciante, non facciano pre.ferire un progetto minimo il quale più modesto, mo più pratico, con– senta di largire una. legge ugualmente buo– na di Assicurnzi.one contro le malattie. Questo J>rogetto o olt.ro consimile, potreb– be senza grande difflcoltù essere coordinato colle ABsicuraz.iont ormai esistenti, utl'liz– zando sopra.tutto In lo.rgn. espcrienz.o. latta nel cnmpo degli infortuni fodustrin.li dalla Cosso. No.7Jonole. ' Qurùun<1uo però nbbtn ad essere la diret- ti,rn. de.I Go\·erno, qualunque sin l'esito del dibattito che .intorno nd un ooel fatto pro– getto sorgerà nil Pnrlruncnto, noi ci 'pos– siamo domandare se roplnione pubblica. è stata Illuminata sulla portata di questi 1>rovvedlmenti. A noi pure che In rit-posta debba essere negativa. Il Presidente dell'Associazione ~nz.ionn.le dei '.\ledici condotti, che faceva parte della SeLLOcommlssione, e che è un fautore entu– siasta dc.I proeran11nn ìoonoclnsta masslmo., in un rCC"Cnte art.ioolo pubblicnto nel.la Me– dicina Jloliano, n~I qua.le espone la pan.e della nuova legge chf riforma ab i,nis ras– sistcnln snnltnr10, l\ffrrma che hi Commis• siano c.bbe di mirn lii far lai lavoro che permettes~e II dì giungere senz'altro u. quel- 11 le osslcurazioni globnli che dn tempo le cc clasbi lavoratrici J>iù c,olute coo- .inslst.en - 11 za reclamo.no 11. • Che .. taluni membri della Commissione ab– biano In illu~ione di l\\Cr contribuilo a fare un ln\·oro organico, e sopratutto di pratica. attuazione. 1>uò darsi; e sarebbe crudelt.à cho venisse cosl presto minata. unn di quel– le !elicllà che d:\ molLO ~ cha non chiede nulla. ~I" a parte ciò, Loparole dell'eg. Pr&– sidente fn.nno ricordare quello che il dottor Zacker di llerlino, 01rettore dell'Ufficio di Stn.tist.lro delle Asslcuraùoni, il qua.le in– siel)le a Bodicker ha dato tutLO.la sua vita a.Ilo !)tudto di <1uc,tJ problemi, un uomo quindi di una certa presumibile competen– zn, scriveva nel HJOS In un rapporto dn.l ti. tolo u Le Assicurazioni Socia.li in Genna- nia11: 11 Xon possiamo disi,lmulnrci, egli diceva, cc che lo leglslnz.ione sulle assicurazioni ope– ,1 raie, col suoi nlti principi e il suo com- 11 plicaio sistema, precorreva n1- grado .. di • cultura dello grande massa nel momento ec in cui e-ntrn\·a in \"i.gore o. Ed nigiungcva: ,e chf' si dO\"e,·n conre ... 11;aredi non O.\"er sa– cc puto prendere a tempo le mi6ure per vol- 1c garlzzon• tra le mas~ operaie la giusta "rompren~ione del \"Rlort>delle o~icura..zlo- 11 ni operale 11. E perciò nssn.i opportuna e giust.ificnta In domanda se ,'i nostre ma..._"-80 lo.voratnc1 sono • !)roprio cosi C\"olute da comprendere le alte 01~à umane di questi provvedimenti; e in secondo luogo, 30 è 81ato fn.tto lrn noi un cosi intenso e proficuo IO.\"Oropreparatorio di istruz.ione. di cultura, di educazione, so– prntutto di cducn.z.ionc J )opolo.re , perchè co– loro che ne n,•ronno beneOcio soppinno ap– prezzare In portntn di <111estcprovvide flnn.– lilà sodnli ln ogni loro pnrtc. P~r alcune ca.t.cgorie di assicurati e di as· sicurnndi, Il\ risposta è nssolutamentc ne– ga.tivn: eppure questo lnvoro Barebbe stato necessario, foqua.ntochè la esperienza. n<r st.111. e altrui ht\ dimostrato come sia facile ossa.i spingere olle ultime conseguenze, si– no n sfruttnro o. dnm10 dello. collet.t.ività, lo eser<!.il.iodi un diritto, mentre è difficile in– culcare la. OSSCr\'nnza.doldo,·ed che ad O@ni diritto si accompagna.no. .Per ali.re categorie di ln.voratori, non 68.p– piluno: se si, niente dì meglio; ma. rioordnn– do quali furono i metodi vcrrunente efflcn.ci messi in pratica dalla viuera per porto.re a.d una. reale comprensione di queste leggi, dovremmo dire che un vc-ro lavoro di pre– J)lLfa-zione u cosciente ,1 de.Ile mosse e delle classi dirigenti non è stato tatto. Nessuno vorrà negare cho la. Sviv.cra. ab– bia delle masse operaie a86ai colt• e pro– gredite; ebbene, fu nel 1885 cho il Cons.i8lio Nazionale invii.a.va Il Consiglio Federo.le. << a studiare la <1uestione se non convenisse di lntrodurre un sistema. di assicurazione con– tro gli infortuni, genernlo e obbligatorio n; .irwito che fu rtnnovnt.o nel 1887. Nel 1800le due Comore, li popolo o I can– toni per referendum, nccet.ta.rono la inser– zione nella Costituzione tò 'edern.le di un n.r– licoto (34 bis) coal redatto: 11 Lo. Confedernlione introdurrà per via 1, logislnUva l'ossicuroz'io~ pef cosi d'tnror– « turti e di malattie, tenendo conto delle « Casse di soccorSO csiste.ntl. +Esso. !)uò dl- 1, chlorare la pnrteclpa7.lone n queste o.ssl– it curnzionl obbllgul-Orie In generai-e o per cc cqrtc determinnte cnl.e8orle di cittadini 11. Nel 1896-98 le Camere Federali npprova..– rono un progetto, claboroto dal Consigliere Nazionale 11-0rrer, che nel 1890 venivo. ne– colto dal ConiSigllo ~\Jo.ilonale e dal Consi– glio di tato. '.\fn nel 1900 il popolo svlz.ze.ro , per un cu– mulo di complesse ragioni che sarebbe trop– po lungo ~J>Orre, respingeva, e oon una forte ma.ggiornnz.n., e in tutti i comlllli, tolto <JUèllodi Glaris, a mezzo di un referendum, il progetto di le~ige. :-:et 1901 il DlparUmento cfell•industria preparò un nuovo progetto, che arrivò alle Came·re nel dicembre 1906. La Commissione de.I Consiglio Nazionn.le lo studiò in 66 sedute; quello del Consiglio di Stnl-0 in 53. La discussk>ne si protrasse sino al giugno H)l 1, Il elle vuol diro per 5 anni; e nel 13 giugno dello stesso turno il 1>rogetto di 108~ che comprendeva l'nsstcu– rnzione tnnt.o contro le malatt16 ·tanto con– tro gli jnf-oruni, fu vot.o.to . Venne ollorn sottoposto nuovamente a re– ferendum popolnre, e la cnrn1>ogna pro e conLro fu straordinariamrnte viva: aduno.n- 1e, ron~rem:e, N>ntrnddtttori, opuscoli, 11- ,bri, ecc., tutto ru messo in moto perchè i.I pubblico o specialmente quella parte che era. più inU'~SiSala, fosse a perfetta cono– ste.Juo. del nuovi ordinamenti e delle con· ~nenie rhP avrebbero opJ >0rto.to . La. \·otaz.ion<' nJln. ((Un.le pn.rt.ec.iporono 530 mila votanti, ebbe luogo Il I febbraio 1912, e la lr~e '1i 1p1,1ovnta.con 28ì.565 \-Oti fa- \·ore\·oJi .. r• :....-. f. i-16 contrari. Cosi 'ti pr('p4r t \"era.mente lo. coscienza pubblica a.Un ronoM:enro e a.I giusta .apprez– zo.mento dì c1ò che è una legge di ordine sociale. Quon<;to mai o <IO\'t' sono stato in Italia ampiamente e p,1bbUcamente dlscuSS&, alla gran luce del sole, qu~stioni cosi grnyj che interesseranno i 2/3 quasi de.Ilo intera ~ polazione? fro. glf uomini delle campagne, no di certo; frn In piccolo. o media borghc– sin, che ~trorebbc come un gran flotto a. partecipare in larga misura. del benefici di quet.e leggi, nemmeno; nè basta. IJ ricordare che se ne sie.no occupati nmorosruncn~ de• gli studiosi, con vCl'i\.Intensità di passione p di oonvin1Joni, -0 che se ne sta parlato in qualche aula <U Universit.à Popolare, o nei Congre6Si degli infortuni e dc.Ile Assicu..ra,, zioni socioli, o nelle riunioni de.Ile associa– zioni e federazioni opera.io . In queste ultime naturalmente, la discus– sione più che es.sere di ordine tecnioo, as,. sume un'impostaz.ione di carattere pol(Uco, In qua.I cosa. non contri.buisce a far si che l'ambiente sia il più udntto per lunghe e grn\1, e sopra.tutto obbiettive di6cuesioni. '.\In quando anche cosi non rosse., è ovvio che a questi Congressi non pllrteclpa nè la grande mussa del lnvoratorl, nè In genoro coloro che sono lnteressat.i, in modo che tutti costoro sono rimasti estranei oJ vero movimento, e, p.pplico.te le leggi, flnlscono coll 'esse.re delusi ne.I rlsutt.nt.i flnaLi, cOJne è sucoOSSo per alcun~ recenti le.ggl, J~ qua.li hanno tornito escnipl quanto mai amari. Se è manco.t.a In prcpnrnz.iooo delle mas– se, è mancata ugualmente la. preparazione delle classi colte: nella. enorme fiumana di gfovo.nl che ~scono dalle UnJversità e dngU. altri Istituti <li istruzione superiore e me-– dia, l'41noranza su questi probtomt è pros– socllè completo.. Lo et.esse J>ersone che occupano elevate posi.7.ioni sociali e che hanno fama di colte SOno capacissime di fare dc.Ue intereasanti disquisizioni sulla legislazione greca. e ro– mana., magari con quolcll'Q punta.rella di cognlz.loni Assiro o Babilonesi; ma ben di rodo sarebbero capaci di discutere jutorno a queat.i problemi, I quali toccano davvero direttamente o intlireUrunent.e ogni classe di 1>-0rsone. Sicchè nè in alto nò in ba.sso, sin pèr de– ficienzn.. di istruz.ionc stut.n.le superiore e medi", sia per diletto di metodo d"@II or– ganizzatori de.Ile mnsse, la. vera prepara– zione n queste concezioni nuove, che tendono a relegare nei recessi del ricordi quelll che che si ehirunnno elcgnnt.e:mete II gli stant.11 e n.nunuffiti concetti della benoftcenza.11, è mancata e manca tuttora. !:\In. di ciò, pochi si oc.cupwio 6 D886uno sl prooccupa; e nc&suno pensa. che progelt1 cosi colossali, che mocLUlco.no tanta. pO.rt.e del \'lver nostro soc.lale, vogliono una eo– stn.nt.iale preparar.Ione di uomini e di idee. Di uomini capaci dJ attuarli, che posso– no ooscl'e messi n capo di cosi complessi organismi rtssicurntlvf, pel qun.U si richie– dono cognizioni runminist.ratlvc, attuario.Il e giuridiche, che non s 'improvviso.no , ne \'&– dio.mo tonto pochi da poter quns.l contarli sulle dito.. I medici poi che abbiano unn. prepara– zione veramente. a.dn.tta. per le finalità della medicina collettiva., e le nttlt.ud1ni sapienti e prnUche per collobornro al buon funzio– namento delle nuo\e istitu.zJoni, non pos– sono essere molti, e ne occorrono moltissi– mi: migliaia addirittura; e se sono pochi non è colpa loro, glacchè o.Ila classe medi– ca, ricca di pcrsptcncln., di buona volontà, di n.bnegnz.ione, nessuno si è occupato di impartire un insegnamento che la prepari a questi nuovi Indirizzi.

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