L'Unità - anno IX - n.15 - 8 aprile 1920

• • zioni 1wlcroli. delle quali il l:no1·atore fniii.wn in misura, :1dcg-u:1tn al contriùu– to che t•i::-Ji dù -<li Ja,·01·0 •• di n·1ezzi. per <>qui rapporti inh:'rcedcnti ('01 p1·oprieta– l'Ìo latifondista d,~ pren<le 1111rtealla produzio1w. non è d~1to ril('v:11·e danni 1>0· sith•i f)('l fatto clella "~istenzn del gnrn<le posscsfl<J\ In sosL.1111.;1 1 oltre e più d.1e un pro• IJIC'lll:irlcll:1 rip111·ti1.io11<:' della tel'l'a. hnv– vi 1111 1woùlcma <' hen g-1·:ive del come far– la. produl'l'c in 11111ggio1· misura <lell':1t– ruale; dei 1upzzi inrlisp(l-ns,1hili - •)ltl'C' l,1 mano ,ropani di t·Hi clisr~ninmo a suf– ticienza, - pC'1·<-11è ·iescan, rip:ntirla to– gli('nclol:t da do,·c esuhe1:n per metterla do,•(' ò deffri,•nte; JH"Ohi<'tna questo cieli<" ('111igr;1zio11i iut<'rll{" A"iù, 1~r se ~lo, irto tli diflicoltù, iui;Ìh' :o-o\·1•;1t11tto ut'lla psi. co1ogia. dcJ nostro <·onL.Hlinoche si ras• segna ad emigrnre all'estero, ma non fa... ci1111ente n vi\·('rC stabilmente in nl_lrn pro– \'lncin differente il:1 qucJ1a dove ~ nato. Per8uadinmoci ('hf' la 1iuda ten,L poeo ..giova, a-1 h:Lrornto1•f•; menlre gio\·;1, inlluh– binmeute n Ull'tlCl'io i.ii condizioni di v:1- lorizz..'H'<' il prop1·io lt\\"oro e di vi\·ei-f' bene, il d:Hgli ln l<'rra dotata dC'l llCC('~- 1:.,.ario <·ol'l'edo, cfalla casa agli nltrczzi o 111it(jChi11c, al be~1inmc. ai concimi ccc... Ma molto sc·nrsc sono nel Paese nostr-o le terre hen dobtlP; e il dotnre come si c·om·iC'nr, pc:1· potc•r spin~crP In produzio– ne ni più alti livPlli, tnttf' quf'llf' c·he an• c.:orrl sono cornp)N;111u•11le uude. è opera, che richiQde molt-0 tempo, a, parte la que– stione del costo. Rapide tn1sformazioni in ngricoltnrn non ernno convenienti sot– to molti rapporti nem111:1ncoprima della guerra, quando Ja cli:,,;ponihilitù dei mez:d ero quasi illimitnta.; attualn1cnte 00110 rese del tutto imJHl.~ibili <falla scar!òl.a, di– sponi!Jilità d.i <pH1~i tutti i mezzi di pro• fluzione. Le intrnprc~ fli JH'oduzione agrnria che oggi, bene o male, pi 1) ma le che be– ne - putroppo - d})nno da. vivere aJ , lavoratore rnra'Ie, t11whu S<' g,;olgentC'!-:iin modo primith-o f:mlle C-O!ò:.l dette terre in– colte, non conviC'nf' dii,0rganizzarle, i-:op– primerle d'un colpo, faC'cndo venire In<'· no la rontinuib) della produzione quan– do ad esse non !ò:.i pos-.~a sostituire altre intra.preee mjnori. singole o collettiv('. tecnicnrucnte mej'.?lio org;1nizzatc. Senza la nceessaria preparazione di mezzi e di cnpncit:\ tecnica non è con– veniente nè dn] lato eeonomico. nè dal lato sociale, sostituire hl ~stione diret– tn da parte delle classi rn ra H hworn tri- ci all'intrepresn di produzione. . Le condizioni sono a c1ucsto riguardo ben disuguali tra il nord e il sud. Non è possibile non ri1erare la, enor– me difl'eren7.a rbe c-orre, nd esempio, frn la, Romagna e le Puglie. Se le maggiori conquiste souo state pos. sibili al braccinutnto rom11gnolo e. se es– so può o~gi aa1)i ra_rc aIla cl iretta gcsjione dell'intt·npresa cli pr'Oduzione a~rarfa, ciò clevesi al fntto che 1>cr inir.iatin1 ind.ivi– duaJe, lorgomcntc sussidiriu. dallo Sta– to, cioè dnlla colletLirità dei cittadini ita– lin.Ùi, queUe cbe erano terre aommcr~ o acquitrino~, paludi da pesca o prati na– turali sortumosi, oggi, mere-~ le mirabili bonifiche, sono cla. anno,·erare tra le ter– re più produttive d'ltaUa. Aggiunga~ che la. classe lsworn tricc, da tcm po e non da, oggi soltanto, organiz7 .. ah1, istruita, professionalmente, ha. preso e prende tanta .. parte alla p1'0duzione da sentir~; preparata, n, far senza, dell'imprenditoxe borghese. E, quel che conta so1•ratutto, la certezza del conseguimento della pro– duzione in una, determinata misura, fa– cilita, il credito alle cooperatfre dei L,. voratori, sicuri cli poter col risparmio aff111ncarsi, nel giro di molti nnui, del de– bito occolJn,tosi per rilm•nr.:e o per costi– tuire le intra,prcsc. Quanto differenti le condiaioni per tut– to il .\lczzogioruo in genere, e, sovratut– to, per quelle cosi dette terre i·11co!te al• cu.i sfruttamento dovrebbero dedica1'Si le masse ln,·ora.trici che oggi dipendono dn..l– l'imp1-enditore - affittuario borghese - o dal Jll'OJJrictario. ' ._La grave inferioi-irn economica del Mezwgiorno, cbe ripete le ragioni prime daJle infelici condizioni geografiche - L'UNITA rlimalkh<\ e t.ellurithe - immuì..'l.b:iJi p111-tro1>l>O, e non dn ragioni storiche o. J)('µ"gio, dn irn:ap;icib) di uomini, non si potrà aU.(•1111i11-c s 111-n un ben diffe:rc.nU ' iucli\·i;,;1,0 di politica l!l'nerale, ~nz.a un lruU.amcnto, 1.101.1 di t':n·ore, ma <li pur:i ginstizin, da parte dello t4tato, d1f' COé)· :-:cntu ng-li :1gi-icoltori meridioualL la.ho• 1·ios:i e l-ì0b1·iq11:1nlo .-dhi mai, di pot('r 1·isparmia l'C. li problcnia della, tena 1wl Mczwgioi-– uo hu, poi certi suoi aspC'it i speciali che drrinrno :rnche ù:1 1·~1gi-0nistorithe: il feudalismo, le quo1izzaz.ioni dei demanf. la, iusolutn <1uc~tione di dcnrnnialitù o meno di moJte te.ne , il t'C'Ri mc fisc.n le del 'l'avolierc protrnltosi tanto n lungo so– fH'a, lnntn estensione di terr;1 in Puglia e Ha~ilicata, la cui we~sa a coltura, esteJ1. folivn fiu elle si vuole, rappresenta già uno sforzo ben notevole, data, la. bre,;tà • del J)Criodo 11(') 'quale fu compiuta.. L"u insie.mo di questioni jntricnle e difficili neJJe qmùi è ora di vedere ,1SS:.1i mc.no il k1to giuridico e più il lato pra .. tico coutingcnle, come l'ieonoscC'vn Jo folteslSO :nvocuto generale e1·:niale Vil1a, pe1· usc.-irc unn buona, volta da una situa– ziono d1ç 11011 gio, 1 a a nes.<it~10senza ri– cadere nei deplorati er1'0ri del passato. Giustino Forlu1rnto sin clnl ·1879 pro– poneva untl soluzione pr;:1ticu della que– stione demautnle nell'Italia meridionnle C'he, ove fosse slat.a d:i 3110111 attuata, avr-cl>be c.-on~ntito 1fl trasformazione a toltnra, intcnsh·a ,li molti e molti lati– fondi che per·manJ.{0110 invece come era.no, quando non f:dono molto peggiorati J)CI' il gmve perturbamento delle condizioni fi. s.ic :he del suolo, 1lon1to :ill'nbbandono e alJa coltura cli rapina. Mn la ment:ilit:) dominante 11ell:1 bor– ghesia mcridionole è in aperto contr~sto coi criteri di cui sopra. Borghcsfa in grnn pnrte povei-a, se non nddirittura pezr,ente~ che clcH'rebbe in pa,r– te scendere di 11n li,·ello nella, scnla, so– ciale. trasforma11dosi 1n classe lavo1•a. trice per risolvere il problf'ma, della sur-.– sistenr.a., nnr,ichè premere sullo Stato per ottenere Jlimpicguccio che consenta cli non mo1ir di fnme. Mn non si dccitle a riò fnrc, non vi è inror:1ggiata. o addirjttura costretta, da nessuno e non cnmhia nè nhituclini nè mentalitù., ae s-i ecceth1a quella parte che si è decirsa, JlC! il bene proprio e della Nnzione, a.cl emigra.re . Per tornare. donde partimmo, a non vo– ler mettere il carro avanti ai buoni. per gran p:1rte delln terrn meridionale 'sovra. sta e viene innanzi al problema. di unn miJdiore distribuzione della medesima e dclln gestione diretta dell'intrapresa da parte delle rlassi lavoratrici, quello di creare per illuminata, oJ)Cra di Stato e rol concorao dei privati l'ambiente adat– to, 0$.Sia., hl l)l'CJ1·1 razione !Decessa..ria e sufficiente alla attuazione della. coltura intensiva delle così elette terre incolte. Qmrndo, per le migliorate condizioni di ambiente (attenuata la inabilitù attualé del territorio per malaria, per inaccessi– bilità, per J>OCa sicnrez7..a, delle persone e degli a, 1 eri, pe.r mancanza di acqua. per gli uomini e gli animali ecc. ecc.), si ren– da possibile la coltura attirn con la per– manenza clcl coltL\11tore sulla terra: quando il rispa1·mio nccu.01ulatosi con– senta. la, ooJtura intensirn, con largo im– piego di capimli, senza bLsogno di de- .-creti e di leggi, il' possesso tenderà a frazionarsi, il latifondo scompru·irà gra– dua.lme.nte e gj costituirà spontaneamen– te, per forza di cose, il possesso medio o piccolo gestito direttamente daJ colti– vato!)?. Allo stato attuale delle cose, la elimi– nazione degli imprenditori agricoli che fnnno principalmente, se non esclusfra,. mente, della pa-':!torizia, llCr sostituÌl'\i le int.raprese collet.tive, ossia la condu– z.ione da, parte di cooperntive di la.vora– tori, se è da augurarsi e facilit:arsi per fini socia.li , uon deve ad ogni modo ot– tenersi bruso.amc.nte, d'un colpo, e ciò sia uell'interesse genemle della produzione, come in quello stesso delle classi rurali la\·oratrici che mirano al uùglioramento delle loro condiziou.i. I problemi del flnanzlament,, delle nuo- e ,·e int1·nprese, <lC'llai dir('zione tecnica, non J}()RS9110 tronu-e nè ~'lcile, nè rapida 90· lu1,ione in un Paese come il nostro che difetta di capitnle circolante e di uomi– ni professionalmente preparati. Per t:u1to. a non , 1 olere oomprometie.– i-e iinchc quella. scnrsa produzione che attualmenw si ottiene dalle cosi dette -tene iueolte, produzione esigua J)er en– tità se con1misuruta. all'unità di EJUper– fici<', ma ,notevole se considcra,ta, nel com– pk•sso dei tC'ni lori e bdc da non poter cs8<1re tenuh1, i11 non cale, bisognerc\ pro• cc<lere con qualche riguardo verso gli at– tuali im1H'enditori, non tralasciando dap– prima ogni pi-o,•,·edimcnto indiretto che v:-ilga. a, spingere i medesimi verso on piò largo im1>iego di- mano d'opera nello sfruttamento dei fondi. atttwndo ne} frat– tempo dove ancora. manchi, la organizza. zione dei lavora.tori e diffouùendo fra, di essi la, istruzione professionale per otte– nere il graduale elevamento delle classi IM·oratrici medeftime, al punto da trovar. si in oondiz.ioni da poter nsi,:umere, un giorno rHrn lontauo, la get-1i_onediretta dcll'intra1>resa di produzioue. Le forme di propriet,\ collettiva dove sono lradi~iouali, come nel Lazio e sul– le Alpi, convcnù, mantenerle e organiz– zarne nel migliov modo il godimento; ma impol'lc ai·tificin,lmente con leggi non tl opera d>Ltc.ntarsi. Lù dove il sentimento indh•idualisLlco è cosi radicato nell'ani– mo dello popolazioni rurali da riuscire i.mpoSr-Jibile il retto; sincero funzionamen. to degli istituti _cooperativi, è di.seennato P'•{lare di proprietà oollettivn. Xè è spero.bile che poèsano a,·ere prati– co, cllicocia JH'Ovredimen\i legislativi in– teressanti i raJ)porti trl), gli attuali pos– sessori dei fondi e i OOlti\ ·at.or {, se non Bi provvede a, dare_ a, questi una, sufficiente istrnzi!)DC profeBSiona.le e a, rnettcr1i via dn in condizioni di poter dare al com•– guimcnto d&lla produzione agraria qual– che cos.-. di più che non sia il solo la– voro hru to delle proprie bl'accla. Svalutnre indirettamente la terra .,... da, Offfolia. metterla. nel suo vero attuale va.lore. impecleuclone la nsurn cl1e ai fae. eia, gotto qua.lsiar,i fonnn (anche In. mez. zadria rhe ae.rnbrn, ad aknni unni forma idea.le di rapporto tra il possessore e il coltivatore è un pntto leonino qnando ba JlCr 0J?J?etto ln 11uda terra). da parte dei possessori attuali. nccret!CCre pe• contro l:. disponibilità dei mezzi più idonei nl conseguimento di 'Produzioni costanti ed ele,•ate più che possibile, ec– co le strade mMstre da bnttere per r1. solvere il problema agrjcolo meridionale. che è tanta pa,rte della questione merl– dionnle. Le leggi che mirino direttamente con la còeroizione al conseguimento dello scopo hanno fatto 'un fia<ieo colossale. Malgrado tutti i successivi provvedi– meuti speciale per l'Agro romano, tale 7A>oa. non si è colonizzata, non si è tra.- '-- sformata, avviandosi alla coltura inten– siva nel1a. fisura, verificatasi nella Ma– remma, Toscana senza nessun provvedi– mento coercitivo di Legge, ma per 90lo effetto di iniziativa, indh•iduaJe. Convinciamoci che per provocare l'in– cremc.nto della produzione agraria e per risolvere il problemu. della terra,, con– vengono provvidenze oomplesee, varie da sito a sito J>e1· la str,1graude vAl'ietà del– le condizioni del Paeso nostro; ·che al Governò centrale poehi cowpiti impor– tanti debbono essere riserba.ti e tutto il resto dcurnudato ad orgoni loc..ùi, attuan– dosi uuo. buona wlm quel \]ecc.ntramenro che molti àUSJ)icano a parole e contra– riano coi taffi. Lo Staro uccentratore e burocratico è la JJiù grande ro;ina anche, dell 'agricolt.ur ~, come di ogui altra bran. ca dell'attivi(.\ produttrice. Prendiamo esempio n~ campo agricolo dalla defun. ti. monarchia austro-ungarica., La legi– slazione austriaca, irolle « opemzioni a,. grarie » è ricca di insegnamenti anche per il Paese nostro. Il Oorerno centrale si limiti a dare le direttive generali i.n oonsonanza. con una J)Olitica. che favorisca gli interessi della grande maggioranza della popola– zione rurale e lasci che organi locali con compiti, non 90lamente amministrativi, 63 ma anche giuri.odlzionali, ri.eoln.no , nei limiti determinati dalle Leggi,,I comples– si problemi dell'agricoltura locale. Le energie oggidl latenti e compreeee in ogni regione e J)rovincia, ttiveranno mo– do di svilupparsi e la terra J)Otrà diven– ta~e atta ad alimentare una popolazione crescente in quella notevole misura che creste la uostra. Proposte concrete, partioolareggu,te non riesce mai poSHibile di farne. Con– verrà che chi ba la responsabilità del potere le JJrepari e le sottoponga aJIJ> di– scuSHione del PMse prima e nella Calne– ra poi 1>er la "'1-Dziooedeflnltifa, Euo&..,,,.10 AZIKONTJ. Albania e Asia Minore (Pd Conrraso del Rihnonmcnto) · I. Il Congresso: ritenendo lo smembramento e lo stato :li schiavitù del popolo albanese, lncompa• tibilc con il riconoscimento di Lutti l go\•er• ni civili del diritto d'ogni popolo a decidere •lelle proprJ.e sorti; rilenendo postulato fondamentale d'una pa.ce la.borioso. e di progresso neUa peni– sola bn.lcunlca resistenza dl uno stato a.J. bancse che abbia giusti confini e a cui non ,iano negato Je, indispensabili condizioni dJ vita; ritertendo che tra tutte le grandi po– tenze l'Italia s.in. lo. più interessata a tute· Jare con i diritti deU' .\lbania li più equo assetto• adrlatico e balcanico; richiamandosi alla dichiarazione del go\·erno italiano al momento del primo sbar– co a Vallona che doveva 11 1alvagUQrdare la neulralild albanese e recare soccorso a m.iglin.ia di profughi u, ed alla dichtarazJo. ne ancor più esplicita del 3 giugno 1917 in cui II veniva proclamata solennemente t'mtità e l'indiptnden:a dell'Albania sotto regi<la e la protezione amichevole del re– gno d'Italia 11; mentre approva la <politica svolta dal 'Joverno ila.Unno per l'aboliztone dl fatto ,lell'art. 7 del ontlo di Lon~r/\ • l'appoggio incondiziona(o dato alla delegazione alba– nese recatasi n Parigi o. rivendicare l di- ritti dello. propria nazione; • • denuntia la n1~bi.gua politica del me-, mornndum franc,o.rnglese del 25 febbraio 19'20, che prelende di poter soddisrare le aspirazioni del .ropolo albanese II tenendo presenti i vitali interessi delle nitre parti in causa, insieme con la necessità di assi– curare ai jugoslavi uno ~ nell'Adria. tico nella regione di Scutart 11 q dichiara che, combatterà q\Jalslnsl soluzione del problema ba'lcnntco adrlaLtco che in contrasto a !solenni i.mpegnl assunti <lnl nostro paese sulle ~poglle dell'Albn.nl~. sanzioni: 1. In so...,-onità dcll'It.n.lia su qualsja,t parte del LerrltorJo albanese; 2. un ulteriore ingrandimento d~lla Jugoslnvia sulle coste adriatiche col pos– sesso di Scutari e del porto di S. Glovnnnl di ~1:edun; 3. un ulteriore lngrnndimento della Gre– cia sull'Adriatico col p06Sesso del" oa.nnle di Corfù, di Argiroco.stro e di Korcla. 0 U. ZANOTTI BIANCO. Il. li Congresso: oonsidernndo lo stato di vasto. dtsorga– , nizzazi-0ne civUe e di profonda <lepressione economica di tutte le popolnzion.1 dell'Asia ~1lnore sogg~lte nn·ex impero turco; considerando ohe nelle trattative dl Pa• ri.3i le ospirntionl c«c.moniche di alcune ,grandi potenze hanno flnorn prevniso sulle Ieosittime nspjrazlpni d'unità e d'in~rltà nnztonn.le degli abitanti d l cruélle contradf!: p'ur. ritenendo che 8.il' l dovere di tutte le democrnzie di provvedçre temporanea– mente alla protezione politica. t o.ll' o.luto finanziario di quelle popolazioni; !a ,·otl: che abolita qualsio.sl pamen1.a di stgno– do. turca sulle popolo.7.ionl non ottomane dell'ex impero turco, l'Europa attraverao gli stretli dei Dnrdnneili disannati e lnt.er – na'lionallzzo.U .si assuma un oomplto di vera civiltà:

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