L'Unità - anno IX - n.15 - 8 aprile 1920

• .. 62 I sistemi della CornmlMiooe, noo &Vl'ebbe dovuto imitorli! 6. E veniamo n.lla di&lntta di Caporetto. il testo e gli"allegati del libro &ano, a quo– alo riguardo, molto interessanti . .Ma si cer– cherebbe invano, ln coel larga messe d1 do– cumenti, U documento più _Importante di tulll, cioè !"ordine del Comando Supremo del 18 sett.cmbre, In cui si rinunzia alla grande o!lcnslva e si dlBpone la difesa ad oltranza.. Trntt.o.ndo~dl un documento !on– dnmentalc, non sarY male che i nostri lot– i.ori lo abbiano sollo gli oochi. 18 1011.,mbre 1917. • A S. A. R. li Comandante della 3" Ar– mBta. tt ,\ S. E. il Comandn.nte della ~ Arma.ta. " n continoo nccrescersl dello fone a.vver- . "sarte sulla fronte Giulia la ritenere pro- o babtle che li nemico si proponga dÌ s!er- 11 rare quivi, prossimOJllente, uo serio atLac- • oo, tanto' più violento, <1uanto maggiori • forze esso polrn distoglir :"I! dalla fNllte " nissa, do\l"e In sttun?Jone ~ mbra preclpl· ,1 tare a tutto vantaggio det 1 ostri avver- " &ari. I "Tenendo oonto dl ciò, dell.: alluaztone cc del COmplcmentl e del muntriona.mento, , entrombo ben note a V. A. R. (a V. E.), , decido di rinunciare alle progettate ope– " rn.tionl of,tensive e di ,: ~ ncentra.re in.vece • oani attivitd nelle prtt:.,1po,i.ioni per la "difen1iva ad oltran:o, nfflnchè U poSrBiblle " attacco cl trovi valldameote preparati a k rintuzzo.rio. . " ,.' tale precila. direttiva preao pertanto , V. ~- R. (V. E.) di oritntar, fin d'o,a ogni cc predbpoll:ione, l'atUuUd dtU! truppe, IO 11 1ch.ieramento delte. artiglierie e il grado "d'ura~n1a dei lavon. • Il Capo di S. M. dell'E .. rcllo L. Cadon1a 11, L'ordine, per quanto generloo. non avreb– be potuto es,ere più chiaro. Il Gen. capel– lo obbedi? Ecco Il centro del problema. I documenti pubbllcatl dnl c-.,ello, quando lo serie dl essi ola Integrata da (!llel primo tosto .t,ondo..mentat.,, non può non condurre nlta ooncluslonc che ti Capello, il quale ac– cnrczzava U pio.no dl una grande offensivo., nella. eollt.a direttiva Temova..Ch.lapovano· Tolmlno, non abbia voluto abbandonare del tulio Il •uo plano, abbia cercato di ooncl– llarc le sue preferenze con l'ordine esplt– clt-0 di Cadomo, nbbla quindi concepllo - dlsobhede~do all"ordlne ricevuto - un pio– no dltensl\'o-controtfensivo strategico, U quale accumulo.vo. tutU I danni della difen– siva. e dolio. offenstva, se.nza avere i vantag– gi nè dell'una nè dell'altra. Infatti, nella conlerenia o.I Comandanti del Corpi di Armata e agli altri Comandl da lui dipendenti, li 19 settembre 1917, U ùtpello comunica 11 'Che B.l ooncetto otfensi– vu. che era 1n studio, occorre o.bbla U so-– prnvve.nto un concetto dlifen,Wv o-contro.tt' en– sivo.... Il concetto, che deve guidare .nello schlernmento d'arllgllerla è quello di 1 ... c1 •• re o.vanti quanto è necessnrto per garantirci le posl;lonl e poltr pa11art alla controffen– liva. Al minor numero di batterle si sup– pUsce col maggior numero 1 dl munizioni a coUa auddivl5ione dl batterie, oltrechè una iQtelllgente preparo.zl -0ne per portare iR a– vanti rapidamente h bbtierie quando ,ard neceuario 11 (p. 26.2-3). E nella comunlca– z.tone urgente dell'8 oLtobre: 11 Non bisogno. dlmenttco.re che spesso un'orte.nsiva ne.mica, orglnnto. e pnro.lluata. può do.re fM·orevole occo.sione per una più arande aii<>M con– trof!en,iva. Ciò può essere tanto più vero ln questo momento, ln cui noi abbia.mo no– te\'Ole superor,ltà morale (?) sopra il nemi– co 11 (p. 243). E nello. conferenza del 9 otto- \ bro: 11 Noi dobbiamo essere pronti non solo per la di!enslvo., ma anche per la contro/• /e-n1ivo... Il nostro achterornento di arti– glieria è ecceuivamente o/(~n,ivo, e deve essere in partt modtHcnto. Deve a\·er carat– tere difensivo, ma permettere la manovra controtrensiva in modo non solo da argina. re, ma do. ribaLtere e guadagnar terreno. Non de1·e quindi essere nè troppo ardito nè eceesstvo.menlj prudentiale, deve m:ece pHniettere lo vo.ltl.Hssimo dtrcsa e fulminea crmtrolfe1"1i1 (p. :.?65--0). N-on è chi non vedn Il contrasto rrn !"ordine dl Cadoma del IP settembre, e I docum•nll del 19 aeti..mbre, 1 , 9 otlDbri. hlYI .. ~oli& dlt...._i,a a o). L'UNI'TA trnnrn, ordinata il 18 settembre, abbiamo che ru1corn i1 9 ottobre lo scbiero.monto di o.rtiglierla è ecceuit•am.ente o/(en,ii•o, e sa– rà modlflcnto solo in parte, n.tfinchè sia sempre possibile In fulminea ol/ensica .. O le pBrolc hanno perduto 11signiH<".al.O di ogni giorno, o (1ui la <liaubbldieoza è evidente. Il Copellb si difende dell"accusa di disub– bl<l1onzn, facendo ossenrare che il Coman– do Su.promo non ignoravo. i suoi provvedi– mont.i, e li apprQvovn; e pubblico una. ri– srrvntlsstrno. personnle di Cndorna del JO ottobre, in cui è detto :.:he il "Capo di Stato Maggiore ,e approva In massimo le direttive rlirn1nate 1'8 corrcote ai comandi dipenden– ti 11, Mn qui c'è un ocruh•oco. Nessuna difeo– slvo., per quanto a oltro.nza, può C'ssere oon– CC'pito. t.'Bcludi,11doogni n.z.ione contro.tfensi· ni: \ullo sll\ n \'edere se ti Cndornn, nel clorum('nto ciel lù olt.obro, accettasse la u controlf,..nsl.,,n• d'nrmnta n grandissimo sti– !P e nd ubbi~tth i lontani"• oppure consen– tl.sse solo nd uria u tenace difeso. aUir:a con ri,oluti con.trnttacchi, contcnut.i entTo u' r~– gto tuttico N: dist1111.Jone, che risuJta chia– rlssinia nello comunicazione di Cudon1a del 20 ot.tobre (p. 251), ma che doveva risultare chlnrlsslmn. al Capello fln do.I IO ottobre., solo che nvesse tenuto presente che l'ordine del 18 ~cttemb,ro no~ cm. stato Moora rtwo– <' .O.to . E l'e<1ut.,,oco non era nell" spirito di Ca.doma: il quale e.ilo nella riJiervatisslmn del 10 ottobre solamente }e direttive diro.– ma.u, dal Capello 1'8 ottobre, le quali, nella loro formtl piuttosto vagai po.."60no non su– scitare l'Id•• elle !"ordine del 18 settembre sia stai.O messo nei dlmentlcntolC" "dalla Se– conda Arrnata. ~ a. anche In. oonferenz.a. Ca· 1>eJlodel 19 settembre, in cui lo schiera– mento delle art.lglicrie risulta coordinato chiaro.mente oon un plano, non di difensiva. a oltranza., ma. di rapida controffensiva. quCL.ndosin. necesso.rto, tu comunicala alla 5"greterla di Cadoma: com., mo! Cadoma non cit,r anche questo documento nella ri– ap.n,atissima del IO ottobre? Forse non gli fu comunicato do.Ho. sun segreterio.? C'era, dunqJ.1e, nelln sll'ssn s~roterla di Cntiorna quuJcuno, che ern d'accordo c~n Cnpclto nel valore 411nlcoso. di diverso dulia dJ.rensivo a oltrnnzn, e te.ne. ,,a ma.no alla controffen– slyn in gronde stile progettnto ~af Cnpel– lof E perchè il riassunto delln conferenza del 9 ottobre, In cui si v~dC',•a <'hiaramente che, u.ncorn ventun giorni dopo l'ordJne del t8 settembre, lo schieramento dell'artiglte– rt11 ero. 1fecces.-Jivamente o!JensJ.vo 11, E, non fu comu.nlco.to o. Cadorna dal Comando del– la Seconda Armutn.? 1-:cco dei punti che debbono essere ohlarlli, e che li libro del Capello non chlarisc... Lo chlarJrà U libro dJ Codorna? Sperio.molo. Allo stato degli alti, rloulto chiaro che il Capello non obbedi all'ordine del 18 sellem– bre, che era inequh·otnhile. Nè f1n l'ordine cli difensiva a ollran.zo. del 18 seltembre, e la riscrvotissma del 10 ottobre, v:I è In con– trn.dlltztone, che li Capello vi scorge per o.rrlvnro olla conclusione che la riscrva.lis– alma del 10 ottobre n.nnutlnvu l'orQtne del del 18'Jeltembre. Cadorno, Il IO otloore, or– dino.va ohe rimanessero nella Bainli::a t soli n1C'd1 calibri più mobiU, e e~ tutta la artiglieria più pesante fosse riliroia; nello steso tempo ordlnnva. che l'itttacoo nam.ico fosse troncato sul nascere con n Uro dt con-· troprepn.rft:lionc \"Olentissimo di mecll e gros– si cn.llbrl" non solo sulle trincee di parten– za., ma anche "sule locnlhà di o.Uluenza e di racoolto delle !ruppe, sulle sedt del co– mnndl, agli osservo.tori, ecc. 11, L'ordine di ritirare le nTtiglter:ie pesarl'ti valeva, dun– que, solmente· per la Bainslzza, non per. tutta la Unta: e infatti, nello. fine di otto– br·e, JJ nemiço fece contro lo. Batnslua una semplice ru:ione dimostrativa, n respingere In qunlc :1 piccoli cn.li.brl1)0tevano bast.are; l'ntionc decisivo. si prevedeva n nord della &inslzza, dove p◊l rea.Jmente avvenne, e do1c le artiglierie di Badoglio ... non spara– rono! Ordina.ndo, dun<1ue, il ritiro delle ar– tlgllcre pesanU, e nello s~so tempo ordi– nando una violenta eontropreparaz.ione di fuoco ,. sulle localltà di a.tnuenza e di rac– colta delle truppe 11, Cndoma non dava nes– ~un ordine contraddittorio. La contraddi– lione era ne.!.lospirito di CnpeJlo, che 1pc– r01·t11empre di far serrire la Baifui::a co– me punto di parlen:a per quella grande con– trOlfe,uica,. che l'ordine del 18 nttembre an.,. -1~ L'cq11i\·iro fra la difensivn o. oltranza con C'Hntuale ronlroffensl\a locale \"Olut.a dn Cadoru,n. e lu difensl\'a-conlroffensivn in ~ra.ndf' stile \·ohlll da ~pello, lillrò fmo al 20 ottobre. Di quesl"equivoco il Capello dà in responsabilità a Cadon10. lln ha torlo: il responb<.'lbilr Hro è stato lui. CnpeUo. Egli conti!-ir('\"B.ro1tlù.1e chiarissimo del t <.icttC'mbr<'. PC'rche non chie-,e che fosse e– ~plicitn111ente revornto? Egli osen•ò che nel– lti r1'5trvntissim~ dei IO ottobre c'era con– Iro.ddi,lonc rrn il concetto dello controffen– ~1, n e il rll110 dei calibri pesanti dolla Bolnsizrn. Perchè non rlchfomò subito l'.at– ten.d1m(' 111 Cndvrnn sulln contraddizione? cc Prr rh1,1r1re i dubbi - "'('rl\"C il Capello le- lnC"rrt.c.-z,e, le contro.ddltioni, non a– \'e\·o d1t" un meuo: up coll<x1uio lnunedalo <'OI c-omonònrl11' h1 r.apo. lo ero irumobiUz- 73.lO nt'I le1to I fiu dnl 4 ott.,..\bre]. ~- E. ca– donm ,--rn a \'l<-c1tzlL Scongiurai a parec– chie ri1HtH gl, ufftd dtL Com.andoSu.premo pcrrhf rnlruno mettert S. Fe a conosce11- ~1. delle 111it condiiioni e 11regarlo di. Va~ ww. rorsfl nl mio letl6. ·r,,tto fu inutile: , co1J.O\'O Jorse C'Ollll'O' lUl 1mrtit.o preso? u '1>, iO\. Purtlro preso in rhi? e qnnlc? Buio Jl<''l-lO! Jler un libro destinato n. illuminare il pne-4', non r·~ mnle. 1..t1 finr ,11 prouimo numero). p. ,. ,, e il L'agricoltura problema della terra (Relazionepel Congreaao del Blnnon11ento) • Oiol'n )ll'Cmettere che non può 1mrrar– ei di unn agrioolturtt ilaliam, nel ~uo complc-,, ma benr.l parlit..nmentc di 1111:1 agricoltura piernontc~ o lombat'tln, cmi– Jinna. o 108<·rtnn,o mar<·higinnn, c11mpa- 11uo 1rngliCi-lC ccc... ; e che neppure ri– S<.'Ontrn.ai la, uniforrnitù" nel più ristret– to ù.mbiw della 1-cgione; Jlel" 'C.hè ,nnrhC' entro i limiti di essn. le ('Olllli~ioni nell<' qnaJi si svolgo l"agrieoltura "ariano no– . tevolmente. AAAiungn•i rhe, nel suo Insieme, l'I– tnlin non è un Paese nvenW eondizioni nnturnll propl1.ie nel nhbondnnti produ– zioni ngrnrfe, mnS@i.mc di quelle di pri– mn nC'< 'C@I.Jit à. R nstn tener presente rbe ~ un Pa~ di rolllne e montagne, ~ si eécettu11, la pianura 1>adnna; e chr le rl– •trette zone plnneitin•ntl delle bn8"0 ""l– ii della pepli/ola, sono qun•I tutte dn re– almere, inadntlt, allo •t..it.o nttnale. nll• ooltnrn lntensivn. Nclltt 81()/jllj\ hn•sn valle del -Po, In ter– rn non /J totalmente conqnl•tntn nlln produdone intenf!ivn : e quella, rlie ogl(I protlu('rt~ <.~tm,tf'mente- ~1 tthhondante. mente. è ro..-tnta qunnto mie e phl; rioè bn rirhie•to alJ.!iripn7.lonl e "P<'"" tnll che eono ff mnla r"nn, o non del tutto. ripa– gate d1ti prodotti <'he <' f)OHl'ibileoflene– re da"""° og!(ldl. Ileo può ntfermn n,i che, nel romplefl– eo, t terl'('ni produtthi d'ltnlin AOno- nna creazione dcU'uomo, che molto hn fntlcn– to per conseguire, ff]X'AAO rl•ultntl econo– micamente meocbini. Ciò che poco lnro– rag!(ia Il pro•eguimento dell'opera nv,·ia– ta dove è ancora da t-o~plere, e eplej!n come la popolnzione rurnlc preferiec.n. in tnlnoe 1,0neabbnndonnre Il territorio emi– grando altrove. Le non felici condiz.ioui noturnJi sono l\ggravnte dnlla. peef!imn 1•lpnrtizionc del– la, proprietà: ccces.~ivnmenle fr: tziono.tn. ln alcuni lnoithl come in genere nelle ml– late alpine e •ulla, dorsale appennino me– ridionale ·per effetto delle a"•·enute quo– tizztudoni; ec<:e88ivomente nccentrata in n.ltri luoghi. dm·e poche peNK>ne posseg– gono la pitl gnrn parte del territorio. eo– me nel I.nzio, in Sieilin, e nltrove. Il ()OSlleS8<> troppo \"U8t0 e il po-sso minu~lo, epestK> 11 eontatto, 80D0 en– trambi de11lorernli •orinlmente ed eoono– mica,mente: il primo perché non è di sti– molo aJ pr4r<>sso, all'incremento della pt'Odùzione, rnri..~ime e<.~zioni fotte; il eeeondo porch~ di ostacolo i11110nnonta– bile, dol'e le condizioni naturali f!Ono po– co felici, come in genere nel Pne~ no– stro, n,I progresso t,<:nico; di tol che s1>es– ao dh•enta, un uon 'vnJorc.. !l un oompito ben difficile quello che deve nssolvere l'agricoltura nel Pneae no– stro, di procnooi~ la su88ietenzn a, unn popolazione troppo den,ia. oome deve ri– tenersi quella, di 130 abitanti per Km., non essendo rn-rorito uè per ooodizioni di terreno, nè per condizionj di clima. ed 8\'endo per giuntu. una cattiva, distribu– zione della, terra tra, i vnri possessori. Zone naturalmente molto ta,vorite (Campania Felice), o clore l'ob'l-i<·olturn è assai 1>rogredita. tecnicamente e indu– llU'la.i.llllat&, ~iOllO pnu,tlr,i la, OU8ill- stcnz..11 non N>lo, mn un ten<>1-o cH vita ~hlbd'n.<'erlte, lHh·hc 11 una. popol11zione •l."-"'<li dcn;;m, di pi~) C('Jttinnin. di nbihmti per 'K:11.; mn @uo piccole o,1u1i1wl grou, de deMOrto. L'ng1icoltnrn delle. rnrie regloui t' trn– dizionnle per forza ,di C08l'. lJf zono nel– le qunli il progreAAO t<.>enlro è stJ,to no– te\'olc in qucRti ultimi anni dell',u·f\DU– gucrn1, non #-IOno certo Je f)it\ cate.fiW.', pu– re e88endo nott;,,oli e importanti in J>n. recchie- regioni, romc nell'F .•milltt, in Lombhnlin, 1wllf' Romagnr, nelln 0nmpo. nin Felice. L'istruzione prore881onnle troppo <lefl– ciente o8taroln\'H la diffusione dl~i meni moderni di lnvornzionc del suolo, quan– do ln disponibilità di ....i era, •i può dire, scnzst limiti. Attu:ilm<'nt~ l'np1u•o,·• ,·igionnrsi di .,..i tl N'f!O eool dlfflelle e c,ostoso dn non poter e88ere ruttricurnto, spee"°, nemmnnoo dagli ngrkollorl pi~ esperti e pitl ricchi e nelle ,,me dove me- 1?lio aono or1.911izzaU e tunzion0-110 i Oon. "°ni •grarl eooperatlvl. Nò nnehe in ,on""!tllen,;.,, dell'jntllrl,– zo- genernle cleplore,·ole delln politka ..,_ gulto dal O0\"em<i in queeti ultimi t,,mpl. La •itun7.ione nOf!tra è odonqne In n– gri<'oltura ben mi8era: nhbiamo <la. on lato la terra. ehi, è qu~lla. che è: - dorai di monti e colline per troppo porte dÀnn– dnti ed i.terlliti. bnl!l!Cva.Jli delln peol– f!Ola impant•nnte, innhitnbili - e per di più mal dlstrlhultn: e dall'altro la, gen– te Ja,·oratri<'e. dove troppo abbondante, dove troppo 8CIIMIR per il g!A. &vv~uto abbandono del territorio. ritenuto lncn– pace di efnmare lo popolazione. Il lnYoro umano rin lj()]o, applicato al– la terra può rn lorlwn-sl per bene uni– camente dove In terl'a RU\, naturolmente fertile, i1 territorio fil11lubree il c•Hmn.fa. \·orevole 11 Ile produ1,ioni c-he Ai ,·~ltono dal snolo: ron~izionl che non BOnn le più diil'uf!C In tre <1unrti clella Penlooln. Ne ronsegue che il problema di una. migliore dietrlbuzlone delJ11, terra, per quanto ahl,ia, sempre import&nm oenel– bile ed anche not~rnle, non è da pol'l!i in ogni eneo in primiNJinta Un4ra, non ba– stando il pii) delle rnlte 11,;a }ellce rleo– luzlone di e88<>a !,'ltr-untlre li desiderato miglioramento delle c..- rnra.11lavora– trici. T.n nitre pnrole, nnche senza Il po,,-– so- diretto del euolo, on larnratore può trontrsi in condi:r..ioni non ca.ttlve, mi– gliori di eolui Il quale abbia, non eolo l'u"°, mp, Il po~ di una terra di estensione troppo limitata in rela1.lone nlle' scarse suacettlbilità di produzione dc!]n medesima. Ad e8empio, i mezzadri della Romagna e delle ~forche. posae880ri della. metà del– le scorte vive e morte di col i poderi ao– no largainentE" pro,•visti, sooo in condi– zioni CB80i migliori di tutti I misera.bili piccoli 1>roprletarl coltl.-atorl diretti del– la zona alpina ed nppennlna. meridiona– le. Nè il fatto della, esistenza del grande posacsso sembr·a. debba, es..sere ritenuto in ogni cnso f!O<•iiLlmentedannoeo; li\ do- 1'8 la tecnico dello produzione molto pro• gredita, dia modo di oon-.,.IN prod•· • ., . ..

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