L'Unità - anno VIII - n.11 - 15 marzo 1919

I I I 66 di elettori intelligenti e di mkrcss;\ti, che oggi wno i.)()latl nei vari colle~i e percio ddotu all'irup tcnu, si mettano in]:1cme, e di\'tntino una. forta: e lmpongc..no il proprio candidato. c.ht - non •arcbbc un bn ..:onc: questo vantaggio compensa lo svantaggio, d1 cui ti Carabell~c 1Ji preoccupa. ; :?jj 11 Jruppo di elettori poco !lCrupolosi,se è scrupoloso troppo poco, non trO\er:l nei;-;una 11111.1, che voglia discreditar-;i dinanzi a centi• naia di migliaia di elettori,. includendo un nome troppo malfamato; il candidato ignoto o mal noto è sempre argomento di d scrcduo per i compagni di li!llJ, tanto nel sistema dello scrutini., di ti-,ta, quanto in quello della ·m.>J)()rzionale, J' nel :tl~tcma della rappresentanza non c'è nCHuna certezza di vittoria, per un dato candidato, in babe al nu111cròdei voti, su cui può fare as5egnamtnto personalmente il can– didato: il numero dei man<!ati, che saranno ronquinati <la ci,1scuna lista, dipenderà dat– i' nltena del quoziente, , q1,11la olln:a nott 11 /mJ p,rvtdelf 9ual, i.irti; e odia ste»a lbta baliter:\ un 9010 voto di maggioranza per fare pa,.-mrc un candidato avanti a un altro. Q11111,, impo.nibilitll di prroùioue /ursonale è 11110 dd va11- lagK1 nmssimi Jellll rapprtttnlnnta propcr ùmnle. 1t:d è que!lto uno dei motivi, che ph) spiega hk Oitilità dcll'on. Orlando contro la riforma: il Covcmo non potrebbe più fate previ~ioni iiicurc, e organinarc in b;'L9C: a siffatte previ– siunl gl'imbrogli e !e pttistoni ufficiali... L'UNITÀ. Dlaclpllna di partito Sene deputati socl3Hsti riformisti hanno votato per conservare la cloaca del collegto uninominale. Sette hanno votato per la pro– porr.lonale. Gli altri :;I sono squagliati. Il p:u tito socialista riformista è una spe– cie <li partito r.tdicale: un albergo del libero ~cambio: un porto di mare, in cui si trova gente <Il tulli i colori e senza colore, che non C d'accordo in nulla, altro che nel desi– '\lcrare la rielezione a deputato. Quando si dice partilo, :ti dice un esercito dlsci1 llnato, a cui, ca.so mai, si de\'C attrib:.iirc il dtretto di costringere I gregari ad un'a:iionc (;omune, anche se quc.st :i ripugni alla èosclenu di qua.lcuno: esempio il Partito Socialista Uf~ fidale. li partito radicale e il partito riformista invece hanno ri!iOluto Il problema di essere partiti senza idee, scnra disciplina, .senza azione comune. Unica adone comune, il mu– tuo socc:orso elettorale. Bluolati che h'l la5<:Ultoil Ministero, di– menticando che molti compagni lo volevano ministro solamente pcrchè rapprescntas:)e nel governo gli interessi del « pa.rtito •• Bissolati venne meno alla « disciplina del partito», quando se ne andò da) governo, lasciando i compagni nella più amara inquietudine eletto– rale, e questo per una batzecola "cosi ridicola, come- quella della migliore e della peggiore pace. Ed ecco pcrchò si è trovato subito un altro riformista per prenderne il posto, l' on. Bonomi: ed ecco perchè l'on. Bcrenini non lo segui nella partenza. Fu per obbedire alla « di– Sl iplina del par1ito •: disciplina elettorale. Non ~ la prima volta Dopo il con\'Cgno <lcll'U. . l. 1 che a,·e"a cmc,so un \'0to invocante la Costituente, due minbtri Bissolati e Berl ni:li, mandarono ai giornali una lettera, nelln quale esprimevano il loro dissenso su la questioue della Costi• tucnte, pcrchè il governo avrebbe prov,·eduto ad una larga dfonna elette,rnlc. Ora Bissolati non è piò ministro, ma Bc– renlni lo ~ tuttora ed ha votato contro il prov– Vt.dimento che, solo, spiegava la sua anersione alla Costituente. Affar i,uo. Noi ci limitiamo a fare il I ilt :;perticato no:)tro inchino dinanzi ,,Ila coeren:r.a del ministro della P. 1. ! l\la non possiamo ammettere che Bissolati .ibliia 1>arlato d'una larga riforma elett raie ,cnza averne avuta -d.t chi potc\'a dargliela - precisa a,.sicurazionc in Consiglio dei l\Iin.istri. Onde dobbiamo affermare d1e l'on. Orlando ha rimanglatt) una sua promc!lsa. Non ù la prima. nè 11arà l'ultima ,·olta che df) ac-1·adf' ! (<l;1l Gion,a/, rf4 ,"op.:tlo). L'UKITA Insistiamo ora più che mai J,a l'u1m.:,·o Jm rt1pù1fo lo 1,,o=iu,1e I ,uot, ptr lo 1·opp1·,~rulm1:o propurzio- 11olr cou 293 rot, aolcrn,tHI, s, BCJuo trfJ– l'ol, l:!9 dt>p1tloli, che llouuo o,otu rotore pe,· lo ropµ1·rseuto11:o µroporz,c,nale, ri- 1·011,rnclusi coulro lo JH"CSllioue brutolc cae,·– r,llllo. s11 di eaai clall'o11. Orlcuulo, che lw 111i11occiolo uuo crisi mi11iatr,·illlt. cioè ha follo 11e,·t·h·ela ('oufe1·e11:-0 d, Parigi coulro lt1 propo,·zional,. ' J,,ollrc pnrrcclu d, qut, (l,-puloli, e.Ile luwu.o t'fJlulo cuulro lu moz;oue forali. hmrno clicl,iorato di 1,011 esur, le,1eri citi colleu,o uu!11omiNnl,, mo di tsse,·t tener, aolu111r11le del mi11islt-ro, rom,• ~ 1wluroll rl,e siruo i clt'J>ulnt;. prot·enictlli dolio fv– Jl''° dtl colle9io twiuowiuolt. Qut1tti fotti cliuwslrouo che ,I collegio m1i,wmiuole ~ moria. nou solo ,,elio co- 11cit11todel p«e•e. mo tmc.ht iu quello dei dtputoli. Lo stesso diacono dell'on. Or– lcrntlo, tessuto di 111iJJe,-abili sofismi e di scoppoloie t·olood. è doc1w1et,fo dello i,u– possibilità di difende,·e dt?ceulcmeute il collegi.o.1rn.i1,omi11ole.Questo disgustoso e cdmiuole sistema di elezioui si ~ sali:uto pe,- voloutà, 1io,i. dell'ou. O,·lo11do, •ma del– t'ou. Oiolitti. È atolo il baaao rcutre gio– lillfrrn.o, ,·a1>pt·esettloto uel Miuiatero da/– l'oH. Ji'ocfo, che si ~ im1wsto oll'ott. Or– lane/o e oi ministri che er0HO proporzio- 1,a/iali primo di esaere miuialri .· c.iol– Medn, Bouonii, Berenini Il Ministero Orlcmdo uou ~ che "" mini81ero .Sonnino-J'ot/0 1 iH otleac, di di– ,,,mtare uu ministero Ji·oc.t.1. Quulo ~ stolli M f,rnaioue dell'ou. Orlauclo p<,rillre. par– lcu·e, por/are pe,· cauto d, 801111iuo &:.,Ila 1101itie<, estero; per couto tU Oiulitti sullo politico i1tlcrua. illudeudos, di leue,-e il posto di e11l,·crn1bi e ptl'cleudo il p,·op,·io. Ai solli!. cnscauo le bnrche - dicevnuo i flo,·entiui del Quatfrocenla. //ou. Orfrnido t 1111 uomo soltilissirno: e gli souo cnscate le broche, sulla JWOJJfll'iiou<•le, 1111<1 rollo pe,· aempre. Quando il co,·atlcrt mm cor– risponde all'iugcuuo, si dit-enlo gli achiot·i del primo p,-epolente che riesce "peuelrm·e uelra11t,'comcn,, t ai 1l1cttc « ul"lore e mi– unccia,·c ditfro o/lo po..ta. L"ou. Gi... lilti <1cet·n il sislemn cli cli/t~,.,de.-e gli amici jiuo o/ c/el,tlo e clistruuqcre ; nemici: perciò si f"ormò uu pc,J'lito di uwlfc,tfori, che lo ,osteuue e lo ,oslieuc di•perala– meule. /, ·ou. Or/oudo segue il 111elodo di ove,·e pouro dei uemic:i e mollare gt; amici: pc.-ciò 11011s111Jcilu ·11è odii 11è omori, f' si si" liquhlmulo 11ello imliffe• •·cuzo ,mivenmlc. (J11<nrto o, ·noi, 11011, <iobbiomolascia.,-ci disll'r11·,·c,µcr l'ttltimo voto della Co-mera, dalla cmupag,rn pe,· l'altuazione imme– dinl« e/ella propor~io11olc. Auri, dobbiamo iHlc111Jiflc<u-e lr, JJ1·01>aga,ula. Ba~ta spo– slnrt' ollanla roli nel!' allualr bloeco an– tipro1l0rzionalittla della Garncrn, per fare pa:,..,arr In riforma. Se lcrnortrcmo i11te1i– ~tt11,c•ulc iu <1uest' i11tcn•allo, clte ti dil'icle e/olla ulUmo ,·iprcsa delle sedute parfo .. mc11fc11·i. lo lolfn J}Otrà. essere di 1ut0co lWllrt·ato su.i proyctlo il.i proporeionale. elle I- slnlo pt·cpa,·ato dolla ConuuiMiou.e eletta dagli uflici delta Camera in /arare dello rifoJ"mn. Quel elle i111po,-la ~ che iu <1uesfc selt?-- 111cwrlo sfon:o della propogmula e clelra– yU(lzio11t•sio 11rnltoiuteuso. J-,' Jfe uo11riuscfremo ci.sp1111forlci cou 1111t•Hla C 111era. prepore1·e1110 il sobotaagio delle J}l'OBsiwe elezioni o t>ollegio1111iuo– wi1wle, t' reudenmo impossibilr 11110 l"ila uormnlt• olla f11tun, Comen,. I nazionalisti ~tu ,wo pc,. le, couset't'uz,011e ciel colleoio oioUltiuuo. J,' ou. Fcderzoui. c.he tra iu,– trn·r,wlo al comfoio proporzio1talisla ro– m.o,w <lella <lomeufra JH'tcrileote. l,(f. ro– tato cott 1 ro la prÒporr:ioualr alla C<tmero. l,a 9ra11detia dcli' llalici non (lere essere q1·rrnrlnza di •rrieM mtJ,·nfr neo Il progetto della Commissione Ripn cluc.:1a1:oo il teJt..3 del prugetto prepa• .-;uo dalla C, mmis.,,onc Jclla CJ.mcra. pen:hè }JO:.:,,oi ~rnrc c.h b.t)C ll'c~me dei uo~tri let– tvri. S3ttmu grati a l:hl et invierà o»cn-azioni ... ragionc"H,h, che u impcgnamo di comunicare agh .,miei, c.he ,,bbiamo nella Co1m'li:;Sione parl<.ìmcntarc. ~.ucbbcro ìnterei,;!lanti ~1>ecial– mcnte le O!t.l.Cn·.1ziom :)ugli unbrogh, J. cui potrclJbc dar luogo il nuv,·o ibtem,,, e :1,;ullc d~posizloni più vppo1tune per prevenirli. St' ci rv»c l<:c1to f..re un augurio piu:t,1:-,,to ori– ginale. ,·orrcmm, che i più emtnt1 pa-,tcttari d' ltalrn u manda1-.ero ,I frutto della oro lung:J c..pcricnu ~ ii.bilit:, elettorale. M.1 pur– tn,ppv di quc:)\C b ave pcuonc temiamo non 1..cne sia nt.s..una fra gli amic.l <lcll l'm'td. tri Art. 1. - 1 membri ddla Camcr:i ùei • deputati SQnu eletti a scrutinio Ji Ji.. t.a. \ on e npprb~ntanra prop..>rzionale. « Art. z. - Per l'csel"C'zio Jcl dlnlh> dct• • turale il Paese ~ dh·i.t0 in collegi formati <la « rrv\·incic o da gruppi di pro'"incie, per 1:l • nomina J1 almeno 10 deputati ciascuno. « Art. 3. - La tabella delle circoscrizioni • i,;uù. determinata da una <.·ommil,slone di • Vl·ntt deputati nomìmna entro d1cd giorni « d,dl... pubblicazione della presente legge « dalla Ca1nera, cd in ca'¾J di prorog.i dal • Governo, con decreto reale. « An. 4. - Le lbte SiJnOct'iSti1U 0 itc per ogni • c.-ollegiu da gruppi di candidati, rre-,entati • insieme da almeno .500 elettori e che con « una dlc.hlarazlonc firmata cd autenticata vi « accettino la candidatur •· Una IJ:1ta non può « (.·omprcndcre un 'lumcro di candidati supc– c riorc a quello Jc.i deputati d;, cleggcr~1 nel • collegu>. ~~ nulla la firma dcli' clcth>re che • .1bbia s->ttoscutto la pre.ct, entazione tlt più d1 « una li"lta in uno :-tCS!iO colle_.;io. « An. 5. - Le lbte devono essere prc:tcn– « tate alla, Prefettura del Capoluogo di c.iascun « L\)llcgio, non ;,iù tardi delle ore 16 del 15.0 « giornv anteriore a quello della votazione. La e Prefettura farà stampare a s1~c dello Stato • le schede elettorali. Ogni scheda elettorale e contcrr:l tutte le liste presentate entro il « termine i.opra lr dicato. Sulla scheda eletto– « raie, comprendente tutte le liste, ogni H..,ta « :)ar.ì stampata con un quadratcllo In testa e « un quadratello a fianco di ciascun ca,.• « didato. « In ogni lista i candidati dovranno essere « disposti e numerati sc«1nJo l'ordine alfabc- • tico. Una sçheda elettorale sarà consegnata • d;1! seggio ali' elettore che vota deponendo « nell'urna la scheda piegata in quattro, in • modo l hc la racciata ,·i!!iblle sia quella non « stampata. Le liste elettorali do,•ranno avere « ciascuna sul quadratcllo stampato un diverso « contrassegno che le distingua ed un numero « d'ordine di stampa che vcrrt, assegnato dalla « Prcrcttura tn base alla precedenza di prc– « i,,entaz;i ne. « Att. 6. - l \"Otanti donanno e~pnmere • il loro \'Oto di li~ta segnando il quadratello « che tro,·asi tn test I alla lista prc~rdta. Essi fl potranno .&ltrcsi assegnare ad un,1 ~lo dei • candidati dcll:I. lista pre5cclta un \'Oto nomi– .« nativo, i>O:titivo, segnando il quadratello <.or– • rispondente al candidato preferito, o nega– « tivo cancellando il nome del candidato per « il qu,,le l'elettore non crede di votare. Saranno « con:,ldc.:1. .1.tc iiutle a tutti gh effetti le de'i1gna• • zioni di liste e di candidati nòn compresi « nella scheda elettorale. « J due voti nominati,i potrarMo ~sere « esercitati cumulativamente. « Art. 7. - Sono nulle le schede che non « portino liegnato alcun qnadratello di lista o « nelle quali sia segnato il quaclra.tello di più (( dì una li'ita : nel ca o in cui l'elettore avesse « !cgnato più di un ,·011 nomìnath·1> posim·o 41 o ncgati\'O, ne-suno di c~i ,lr.\ valido. • ..\rt. 9. - E' considerata cifra elcttora~e • di ogni lista la somma dei voti di lista rac– « colti da , ia,;c1.:n1di eiSC. L'ufficio centrale 41 di ogni colle~io dividerà il totale tlei votanti • per 11 numero dei deputati da eleggere, e ottenendo , O!<oÌ il quoziente elettorale. Quindi • attribuirà ad ~i lbta tanti rappresentanti, « qu:~ntc ,ohe 11quoziente elettorale risulterà « contenuto nella cifra elettor.1le di ciascuna e li-.tJ. f !Y-'11\Ì hc reiiduano ,crranno attn- • buiti Jllc l1~te c.hc . utllJ. di\ i.;1one dcli.i luro « cifra e 1 etll.>ra 1 e pd quoz.1enic aHanno ottenuto • :,u,•ces,1,·amente i rc.,u più alti. Nelle 1mgolc • li>te ur. nn procbm t1 eletU I camhdati . • cui ~.Jn.nnl) ritnJ:ttl, previa deduzione dei • ,·oti negati, 1, il maggi1Jr numcrn di ,·ou « no1um,uivi pc,»lu, i. :--leic.aJO di p:mtl san\ « pn. 1 clnrnato eletto Il c;mdidato pi\\ anziano « <h et;\. e Art. 9. - Quando, llurantc la legl.Jatura • :,,j rendes:,c ,·arante un posio di deputato, • c-,o ,errl ,u nbuuo al candidato tuuora • ,·ncnte 1..he,nella medC31ma li.ta dc.I dcpu– « tato «~Jntc an., (Jltcnut3 la più alta mma « dei ,c,t1 nommau, i. • Art. 10. - R1m3ngono 111 \·igore tutte • le disposizioni della legge elettor.alc politica • non moc.l1ficatedalla preliCntc legge. 11 Go– e vcrno Jcl Re l· autoriu..1to. 3 pubblicarne Il e testo unico •· Male lnevltablle Uu ami1."1)ci scrive, facendoci osaer– \"3re the nel 11btcma proporzionale è possi– bile che un miliono.r1o si prciCnti candidati) per conto proprio, senza associaral a nessuna lista : concimando coi suoi milioni un gruppo di comuni della circoscrizione plurinominale, potrebbe comprare tanti vod da eiscre sicuro di superare il quoziente, quillunquc esso fossc, ~nza il pericolo di c:,;,cre :;eavalcato da un altro candldJto dcl'a stcs.sa . lista. Per chiarire le sue idee, 11nostro amico, che ~ livornese, prende Il caso d1 un siderurgico che sl pre– senta a Lh•omo e.on 11n programma... demo– cratico, e con un pouo di quattrini guada– gnati nelle lndu.,tric di guerra. Questo ... demo– cratico autentico, In regime di collegio unino– minale, non deve fare altm che comprare un ttffzo degli ele tor: iscritti nel collegio: 8ooo eleuori, che ..1 100 lire in mcdi@, per uno fanno 8oo mila lire ; e la elezione è tb.!icurata, qualunque cosa facciano gli avversJri della siderurgia. In regime di \'Oto ristreno, quale era prima del 1913, gli aarebbe ba9t&to anche meno: il suffragio universale lo costringe a una :1pcsa maggiore: ceco un , antaggio del suffragio universale. li collegio plurinominale con rappresentanz.a proporz.:onalc lo costrin– gercb~ a una speu anche maggiore : perch;. dato che la circo,crizlonc do\'esse eleggere 20 deputati e a\·e~ 500 mila elettori licntti, il siderurgico, per es-ere proprio 1icuro di riuscirc,dovrcbbc t-nm lrarcp.\).di un ventesimo dei ,·oti degli eleltori che presumibilmente andranno a ,·otare: deve cioè calcolare, per mettersi al sicuro, che vadano a ,ot::i.realmeno 400 mila elettori, e che II quoziente arrh•i percl\3 a 20 mìla; e quindi dovrebbe comprare almeno 30 mila voti per avere la certeaza di non essere ventunesimo nèll'cserclto del candi– dati: dovrebbe quindi, spendere 3 milioni, anzi che 800 mila lire. Ecco un vantaggio note,•olc della proporzionale : rende enorme– mente più co,osa h corruzione, ed esageran– done le proporzioni fino a misure Inverosimili rende più grtl\'e lo scandalo, pro\'oca le rl"ohc morah del paese e facilita gli annul1amcnti. Ma resta :tempre la possibilità dello scandalo. Come evitarlo? - n domanda il nostro amico. Evitarlo, in via as50luta, non si può. Ne~– sun '-istcma elettorale può cvi.tare lutti gli incon,·cnicnti, finchè elettori .e candidati non di,·entino angeli del paradiso. M.. si possono creare sempre maggiori difficoltà al male. Una maggiore difficoltà, come osserva il no~tro amico, è data dal suffragio uni\'ersalc; un altra difficoltà è data dalla proporzionale. Contentiamoci di questo, visto che non è l)O!t– ,ibile ottenere di più con nessun altro slstcm:;a. li discorso di Leonida Bissolati Dell'ormai storico discorso "' : La lega delle Nazioni e /a politica italiana, lit rivistH- "Yle Hno,o" ha fatto un'edizione popolare, In dogante 01,u.colo, che si ricevo franco di porto, iuriando atrftmministrazione della Ili• risla In ltoma, na del 1'ritont. ·.'01, ('H.rtoli11.t \flj:_diM di I,. o.~o

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