L'Unità - anno VIII - n.4 - 25 gennaio 1919

'l2 problemi della i ir<,.,1 rntil 1\e pacifica. Risorgono pili pericolosi thc m.li , gfacd1<': prctendono•di zuidarc l' ;11.ionc di <lomani. Ln buona o in Hlala fede ,j cnundano :,:-i:'1 apprezzamenti che n,ntcnzont il -.cml· di i:n~..,~ig-uai per l' a,·– ,enirc. C' i: c-hi ha ,•tdutu nella ~a1.1.arra di rlc– trcti. 1..xrn cui ,: è f,dtv fronte alle im.prcdste '-.Jll",C~uenzc interne <lella ~uerra, un tric,nfo dcli' idea cli St:ito, e si fip1omctte che dchb.i durare a lungo e in gr;m parte di\'cntire sta- 1.,ilr questa ingeremm del ~ovcrno che sc1lJl1~ pi~lia pili che non diitiplini la pr... cluzionc e l;1 distrihm~ione, fomenta l'arbitrio, il trionfo della burocrazia. im·ompctcnte e parassita, apre la ,·ia alla e )rruzione sbtcmatica e !ii ri:.0h·c in ultin1a anati-.i :in un incc1>pamento delle -.:mc iniziati,-c e m un'enc,rmc dissipazione di ricchcua e d'ener~i.l. Ci uoi-n'ni, che lit guerra ha spinto .1.Ipo– tere, non sembra che ;lbbiano una chiara \'i– oti"'ne dei \'Cri bisogni del paese, nè l' eocr~ia nt" il cor.i.2g-io p'"r "li ddlsfarli. l\lcnlre ci par– tlm, di un'Italia trionfatri1.:c, che s.'an·ia ad un' rra di feconda atti,·it:'i, si direLbe d1e mi– rino a paralizzare ogni lan,ro con un pn,– gr.unma fiscale ~nc1u~i01,ato e irresoluto, qmmd<, non l: dccbamente antitct'co alle ;t:,;pirnzil,lli dei 1,roduuori, <.-ome cui famigerato t roµ-etto cli monopolio dei combustibili, che n,lpiM:e - contro ogni elementare norm~ - le piit indi.-,pen~abili frr1 le materie prime. E co"ii pure tentenna di fronte alle ener– ;:id1r pres-sivni dei ielatori di f:11,i e' artifido--i ,\'iluppi imlm,ttiali. d.e proprio vra, quando si vedono i terril,ili effetti cui può condurre l' i'-(1• l;;.m..:nttl economico d'una n:n:ione, ~o:--teng,mo 14' nel e.r;,ità che l'economia na:r.ionale si chiuda m ,è :~te.:,~,cingendo,;i di d;u:i protettori. sal\'o 1:11,i n rrctemlerl' che ;ul e!,$a ~•aprano tutti , merc-rHi del mondo. E , iù mentre è anche e,·iùenw che 1..t Lega delle na1.i9ni liberali non :i, rehO\.• 1!-Cn~ -.e non foc;,!i.C unn le!;'a ccono– mil<I oltrf'ch(' jl(llilka, e d,e gli !>forr.i e i ,·an– t.tr: zi di tulle- le nm:inni unitr non po~,;onc, u.>orclinar.:iiche in un rc:ime <li libero scambio. I nuovi doveri. J.' opinione pulihlic:t de\'e premere, più di quanto non fat.:cia. per reclamare l'immediata :,ttuazivnc ù' unll ratlicale riforma parlamen– ta.re -. che ci liberi dalla turpe ncdità dd pa-– ,•,tn e dia il potere alle \"CrC energie fatth·e del:a naiione. che nnn m: .i.nc :rno. ma c..im,ra :-••:lii state •ofToc .. atc ,la un ,i~tema rappre:.en• t:, th-o t.:hC nell::i fl,rma 1.·on:xtcra. la tirannia tldle m:1rgioranze. e ncll:t rei1.ltit al,bandona il pae,e in balia dei peggiori trafficanti politici. , lra non , i pul) e,-,erc lil ocrtù nl· heninte-.a ,1cnuK ~1ia. '=e am he le minor;uw.e, da n1i --':mpre µartono gli impuh.i ad oeni pro!!'rc,,"4'1. wm portano in o:;:-ui r:1ppresentanza la lorn "~ t: e l'energia <lel lon> ,·olere. )l,,hn ,i p.irla della ~1.:uola, ripetendo i più , icti luflghi cnmunl. e piì1 di tutti il piii pc– ricolo:,o; che la :;cuol,1 non ~ia abbastanz~ « cdtu,;;niv:i » e che perdù oct.:orra un rigi<ln ..j.. tem;, cli et.hu -azione di Stato. E mentre -.j , <,m iene anche dcli' Ìn'=uHi(;icnza tecnica Jellc 110--tre ,, noie. non .;;i l>annv e-.cogitare che in– ..eu--ate pilH?gerie ctema~o~iche (come l'intn ... dW!ione delle < ·a.uc -dra del la,·oro nel!c -.cuole nurmali): e per l'alta t.ultu:--a :,'.tm,unzia un pr ,eri\mma lii cco110111i:i, d0i· di ti~ichezta: e 1111n <:-i pcn,a a -.cio~licrc i ,·hKoli !,uro, ratki e il <,entrali•rn•• lin-llatort.-. d1e t:mto hannq r11ntril,u1to a renllc:rc -.tentata la \'ita delle l'11iY<:!--it:.. Contru que ... tc cd altre temlenzt: dd !!'encrc, è· ll~l t---..1rk, 1.:u111l,atter(' :,.<:oz;ipos::,. Proprio t c..,11trn di e,:-t· ,i puo <lire •:omh:"1ttuta b più l rueutr. delle 2ucrrc: è I' immr,n~o :-.;tnilizin :iarcl,l>c 1~nlu10 !\<: tH'>ll Ol' clovc:-;-.e u::;circ. pcn•aclcndo tutta l:t vita, una nuo\'a afTcrma- 1.iuJ.1edcll'ide.1 liberale. .\ i prus,imi numeri: Au 1111i0 G ,1.1.1 n,, profcs"orc dcli' l,;nivcr– sitJ di Bologna: .\la11/l!11im110 fo pro– mess,1 .' ~1,:1.oi.è> R0Ho1 ..rco, prufc,sore al!' htitut ~upcriorc di Scienze Soci~li di Firenze: I.a ricoslntjionc dcli' .-luslria. lj:,,; t·1~1C1\1.1. IJI ~1,ill'.\\, I.A gu,:,.,-11 nel– /'.1driatico ,: il lr,1/1,1/0di Londra. L'C.\ITA convegno degli Fr,1 le numerose lcttcr(' di •<lesione alla proposta di un couyezno degli « unit.tri,. pub– hlicat~ nel n. .! del no,tru giornale. pul>Uli• chiamo le :,cguenti, che pt:r non c:1-.credi <;em– plice :.tde:,ione ,;!eneric;i, 1ocrit:rno ùi ridiiamarc l'attc111.io11ee le di~cUSi'iOni dei nostri .emici. Da c-.sc ri.;;ulta Lhc è 11eL'f''-:1ario intendcr:-.i sui i,egucnti punii preliminari: r" data del convc~nl): .! 0 ,cde ciel com·e~uo: ,;"' arµ-vmenti cb llbn1tere. Kvi de~ideriamo che i no,tt i amit:i c::-pon– gano librramcnte le loro pmpo'-te al rigu.1rdo. Nel primo numero cli febbraio. in base alle pror)()1:te fino ad t11lora pcn·enute<.i, faremo un.i 1e:a.!i<1nc :-u c1i e.;.se. e prc~nterc1110 le n~tre proposte. Frauantu "·orremmo ..:hc fos:-c speci.tlmente c~:1minato il terr.o punto: i.4U:lii temi di discus– sione cloliblanl6 mettere ali' ordine del giorno del con, e!!nO t I. L'll"'~,; dell' t r corrente reca la proposta di 1111 c111wegno fra i;rli a111ici del giorn:1\c. Do la mia fcrvidn ;,(le-!,ionc. E con qucst0 atto intrn<lo impegnare la mode'lta op~ra mia al– l'att11;,zionc di quel. pro::ramma che I' 1./,,;à ha diritt;urn:nto.: prO"Jt~uitu, e l.epnida Bi">Solati ha ri.iffcnnalO <on fe·lc e p~.rule mazziniane contr(i la zaY.1.arra dei no, i,-.imi ll"ppi:,ti in mar~1na. J.'1111<:r.1 n in ,ar;1 lien~. )la noi, d1c ah– bi:11110 .. apulo lr:t:,fo1 mt1re l'os·. uro contadino an:ilrabeta in una \'Ì\'a cosciente fona, rhe cono.,c.:inm,>1hm l'eroe c:tro ;,I tencn.1 cuore delle ,l11nnicci1,lc intellettuali, ma il :>0ldato pronto al c;::iuilicfo""e un'idea ~upcrior lo infiammi, .inerno rag on<" di t ert:, marmaglia. Basta e!hcrc ri.coluti fino all'~trcmo, e uon temere Qr:i quel sacri{ido e quel!:\ morte. che per tanti me~i al,l>ii11110 afìrontato, fidenti gli uni 1)ellc parole dei loro r;1pi, ridc11ti ~li :,Itri nell.i c:erte1.z;1e nella fede ddl'ide:l. Non può il nostro programma e~!Cre ancor;t programma di pa1..t' t E sia cli guerr:1. :\la l>i..o)!n:t "hi:unare a r;wcoha tutte le forze vire. contrapporre :ill'appellc, <lei trint:e– risti. fatto per fini pcr~nali (e credo di es. M!re dhcrcto}. J 1 appcllo di tutti cokro che hanno (·,lmpiuto in trimea o ;i\tmvc il loro doverè, per ~c,·ero ,;1>irito ,ti ~~rict!\ ci,·ile cd umana. Son,> cerio che 11tintfihpo,ffiàfa1ito arr .lfiPeilo : ma )icao molti o pochi. b:t~ter~ c-he nella lotta portino il mcde11imo spirito, dic li h:\ :,nim,tti n que-.ti duri :urni pa~ati. Circa la scdC'. riterrei opporttma Firenze. :-,edc dd nostro ~inm~1lc e luogo relall\'amcnte ,·eutralc-. Circa I,, data, panni no11 debba C!->– ~erc troppo remota. se il co1wei;no deve a\'erc 11 n 'dlicacia pr:1tica anrhr per il pro .... ~irno clo– m:ud. co!-i gn"·e d1 rc,1)(>11'-ahilit:'i. Riterrei opputttma un I liata fra l:1 fine di fchhraio e i primi di m;1r1.o,l'er c1uel1 1 ('po(;a, parecchi di n11i ;,. prcvedih:le --ar:mno in gradn tli parte• ,·ip;.ir(' i\l l'Oll\'C!llf.1. Potremo t.:O~Ì Ct1110:-C1!fl.i fra 1101. A"·· S. G. Cq1it:m" <lt:th .\lpini li. .\dcrbt'o fin <l'o ;1 all'idea del e ,wezno dt;gli :uni(;i <lell'lliut,i, a cui mtenerrt.1 pcr– mettc11dolo i miei lJl,blighi m'.litari o i miei im1-<~ni 1m)fe-.~ionali. Sono un ,ero ,un111ira– ra1u1c 1lel ~iornalc l'er le sue hclle h:ntnglic: e, l"redo, <lebl,a c.,-;c:rc amato I er il 1ici)e che f;i ali' ktlia cd all;.1 parte democratica. I,' C- 11i ,i pulr."1 for3c talvolta errare; ma le sue ('1,m lusioni ..ui vari problemi ~cmo l'i~lllprc tlettatc dallo !,tudiu e dalla sinceritù. I~ po'.– d1è ia ,upcdicialit:1 e la di<rum·-.tit ~0110 le principali or- 'tlcrbtic.he eh 1.u.1,i tutti i gior– uali del 11v:1tro paese, i,J, citta.lino amante c;:·n• eramcnte del mio p.1e-.c, <lehllV qua-,i ..cm– pre l·o11v,·11ire con r I· 1ìti. li J)<)polod' ltalia, che ha tt:,0ri <~i \'irtll, di pazicn1.a, di I.,Wriuslt~1 nei ~uoi umili 1 di• "errelil,c realmente !.;"rande, :,e r1vcs .. e una d -, .." diri2"cnt<.: de,.na. lm·ece! ~,~onti– m11."r:, .. ~>I e 3 vlpportarc di c---.ere in.g~,n- nato e l>:tslonato ! E pern etterl, anche que• i,ta ultima orribile turlupinatnra? È hen vero eh~ <.ra scetticù - e Io fu lungamente - alle 110~1re parole di guerra democ:ratica. Se non n -i. \\~ilson era rit1.'=cito a Sfuoterlo alla fine. Ottimo il prof>O!lito <li an·oglicre intorno a\\1 l/11,~ù un forte gruppo di gio\':11iii.Per con– cretare il progetto. che 1 :i()Cro, lltJll rimarr.'1 un sogno, 1.011sMehbc opportuno cercare di riunirci, più che (.'On con\·eg-ni nazionali, in orga:1i1.z::1.ioni locali? Quei;ti cenacoli ùi cri– tica politica. questi , i reo li di coltura e cti studio, ~nza una dctenninat:.t l,andiera poli– tica. donchbero :-1>essoe periodicamente riu– nirsi per udire rcla,doni precise e non rctto– rkhe, sn determinate question1 del giorn9, e discuterle ampiamente, cercando di fare par– tecipare ad c~se il maggior numero possibile cli g:o\ ani. L' Um't1i fomir('bhe facilmente gli argomenti! )la forse questo è un mo\'itncnto, che douebbe essere iniziato localmente e spontane:imcntc-: ,·oluh> dal centro, nasce• rel>he, for~e, prematuro e quindi clelKJle, C:1pit:rno J'. C. lii. /t,,..:_ I ( llum:i, 13 1,:cnn11io 191q, Adcri--t.:o ali' idea cli un convegno fra ili amici dcli' 1 ·,111à. l\li pare che i probkmi preminenti s·ano: < 1.:.,, que~tione della coltura tlcllc cla'iSi diriienti ,>: « La lotta t·untro la buroc.r~zia •. Se non aHcmo' debellata la I ,urocrazia, inutilmente avremo comùattuto. D1 t:oo S1•1xer.r.1. 7.-.,tt;ldi ~uc-rr-', 13 i;:cnnaiu lt)IQ. Con c·ommo~sa gratitudine ~~. come senprc l'opera dcli' C11ith. Ilo qui il ~• numero. Per part mia dei;idc:-o vi\'il.mcnte il de:-1ignato com·egno. f con\'cgni alla buona, di\'crsamentc da tanti uflìdali «congressi», !IOnofccondi~simi per l'opportunità di cono,;cenzn personale e di ~fliat:uucnto, che offrono meglio di lunghe rc– lazinni cpi._tr,lari. Ma qui mi tormenta ancor pii\ In ~ni::a– zionc.. di crue,ta nostra disgraziata ~ituazionc attmtle: la gu,.rra è finita; -;c.Jnlira :ii pili che _ la )fa1.ione riprenda le !illla \'ita nelle f,,rmc COlliUete; si attcnrlonc, le lltlO\C ini1.iati\'C, le nuo, e 01>ere; - e invece siamo 1r11 1 iali fwri, inesorabilmente, inflessibilmente, tulti noi com~ battenti, tutto l'l~<;ercito d1e è la parte più gie,·<me e !tana del Paesr. E nou trr,\'ia1no pii1. 11cllc oc..-cup:rzloni c:-clu~i,·amcnte lmrocratico– tccnko•ammini.,trati,·e ra~foui di , ita e di con– forto. ~: una prigione, un C9ilio. Il con,·ebrtlo - tormmclo .il punto - <lo\'f.'1 cert.un <.:ntc 1crll'rsi fr.1. parecchi mesi. quando appunto mHt :t\';mzata smobilita1.ione lo con– ::itntir:'1, l'er ora 1 con gli Ufficiali, siamo arri– vati ai gio\·inctti ... ,lei 1870! Come ~edc, o )lilano, o Uotog1M,o Firen– ze ml .,cmhraoo le migliori .. \lllano è troppo -.ettcntrionalc. c..- co!-trin~crel,bc troppi alla et·– Ce:-,, ..i •a --p .,;1<l'un lun:;0 viag~o. Dunque, tra Hvl1,gna e Fircnzt>. cv:-i \'icinc. mc-gli<,:o,,('"n1. 1 . ltro Firenze. d,,,·c ~i;'t è /. · O,it,ì. Capitano J.. E. ,\1>profino dcll'occn'!,ione per e!primr:re tutta la rni,1 l-'r.,t1tucli11e per quanto ho appreso - non 1,1nto in CùS:::e in f,1lli. quanto in giu– di1.k1 - alla magnifica :,t:uola della rn,..tra (iuì,;, In •1uc.:iti ~iorni (d,e sono per a\'\"Cll· 1 tura tl'a i pii.1 tristi cli 1tt1tta la guerra) per un continuo prore~ di d1iarijiw:io11t', intorno a noi si f.t un po' cli , uoto, perchè. n~II' ora della si11ceriti1,molti. pci cs:,er :-hi.-cri, devono - fina.lmcn·c - d1ffcremiar~i da noi. Ebbene in 1.1uc-,· a M>litudinc improni'\.l pur nel dolore che .igli :-;forr.i r,1_tfio11tl'Q/i della • ~laiw nera» abbia ri:tp(hlo tant.t ...,e:ntc per ~olo vizio di cultur:t - io trO\'O anche mt1lto con– forto. Il loggione _urla iml.)c:5tialito 1 LOmc l'nltra sera alla « Scala .., convertita, J)Cr l'o1.·t·1.irrenza1 in imkcente ficr,:i nHhSOliniana: m:1 io l:Onfido nncora <he la matta bc.:itialit~ fmir:1 coll'c-;:,er "unitari'! tra,·olta dal tric.nfo d<:ll'on(.•,t,l e: del buon ~nso: per ciii 11011 la,tcrV Ji rac, om:111d,1rc caldamente la 1H.1--tr,, ( iutà. , hl', -.e non fu runica. certo fu la 1>rima e più genl"rosa il"· ~rtrice dci:li ideali, chc ,i vorrehberù o~gi - anche da uomini, che ci fanno umiliati ,l'a\'cr loro tributato .,tima e affollo - disconoscere o dlipemlen.•. \'I. r8 ~c-nnai,1 1?19, .'\~cvko cun , fra socldi-.f:tzionc l' icle:-1 di un Co1wcgno de~li amid dcli' C,u't,i. Occisn a partecipan·i. mi auguro che abbia a far~i pre~to. posi::ihilmcntc in Ro111;.1. Se Ella hcn nctrd.t. qualche n>S..1 di si• mile io patrocin~wo in un ;1rticolo d1c Le im·iai tla Ccrvignano pt1t·(1prima di Caporetto, e che hwoca\·a una concentrazione di forze gio"ani e "i"c attorno ali' (/111/ò. Xci plaudire al!' iniziati,·a col~o l'occ,1iic>ne per pro~pettarc hre,·emcntl~ un:t proposta. Ed è che in un Con"e.i:rn, cli tal genere, fissate le l,:1-,i cli un protrramma d'azione e <li pcns!cro ~ 111111me. abbiano a co..-tituirsi gruppi pii1 11 meno nnm<:ru-.i, per a!Jinitfl. di spiriti l' di coltura. i quali !ili propongano cli pro-;pet– tare si~tema1ka1uente sn l.'Unit,i o ,mche - se possi!tilc - -,ui pii1 difTu-;i"!;'r:mdi qu1Jtidiani. gli clementi e le l'xJ ...;ihili -,oluzioni dei piit gr.:l\'i e urgenti pr,,blcmi nazio,nli. Ritengo op1,or1uni..... imn - quando .;iano giunte ad un :,~-;etto lr attuali ardenti que– sti ,ni internal.io1rnli - cli affrontare in Jtalia il problema tldla Srn1,la. Kon mcnt, ur;;cntc mi !-leml,ra, però. nel campo del no,tro ri,orgim<'nto e1..·oiu,111i<:0 1 lo ~tudio s.erio e l:1 rgtJ ciel 110 .. tro c<,mplc·s\O e spino:,0 pmblema a~rario. L'irnportan,.a. rhc c-;-.o rh-c-,te per l'ltalia, è foml;nnentalc. ed i1hufficicnte è la tratt:u:ione, che ne è stnt;i fatta finora ncll'amhito della grande politica. Occorre che, rlopo i fervidi richi:uni Lhe si ébbero durante la iuerrn, quando "' illl.'O• rninciò a capire I' im1>ortanz.1 della pnxh1zione terriera, 1'01r~amcutr>non al,hia :~ cadere nuo– Yamente nel dimeutkatoio. Jo ed ;1kuni nmici forse potremmo on·rire materia e volontcrnsa collabora1.ionc In que-.to campo, se I' {i1itil crede t.·he t·om·eng.1 re:il– mente trattarlo, and1c in omagg-io al tanto :-;anguc contadino vcr~ato in questa guerra. :\[i rimetto al g utli1.io della direzione dcl– i' C111M d c.l I' c1"x:a mi~lio e e il m0th.l òi affront.,rc l'argt,1ncnto. Prùf. YltlORIXO \'t-:IZ~\!\I Il. S., 14 gen11: i.iu 1,119, S,~.. I J,i·t1/11u, Accetto I' i<h:a clclla riunione fra gli amici cicli' (l11ift). per ,1uando e dovunque ~ia indetta. :\la, pt·r non ridurre In riunione a un 'ac• cademia. :-.ia pure ~impatka e L-Orclialc, mi parrebbe np1ll•rtun1J fare anertiti gli amici perd1t· gi:\ clchni!-1 ano d1iar,unente. in tcrrnini precisi. i !lOt hi o molti, ma mummli dr~idernla. Rct:enti!-,UU<l c"'1x:ricn~1 fatta ::almio Ve· posito, cnn_;;c,tion;ito di L.llidali d'c,gni parlt: e ignari lntti o <1ua"i ddla loro attuale r.1gion d'essere iu quc'ìti p::mni. hn climo<:itrato cht: siamo. la piì1 parte. inc1uieti. insofferenti, im– pazienti pN qual<ht t"'Ofl, ~n1.a che que.,tt, 1110/,he cosa si::i ~•;1to potuto definire Il) tre appo~ite riuni,1ni .,asaccmente ,·olute e \'a~liatc dal no-,tro Comand,ouc. E le tre riunioni si ~ono aniuute di uu.. -lte parole l'aldc e anche belle: 11,a la condn'iionc che alla tìnc di ogni riunione ho sempre do– mandato, e cioè: « qual'è du{\quc il nl)Stri.> piano ù'azionc immediato! » la l·OrH lu~ione non è ancora n:nut ,. Perchè ~iamu .,cruprc intervenuti hnpr1!pa– rati. italianamente. E :--e, in co~pett,l dell'eterno, il tempo non si perde mai, di fronte pcn\ al -..cutitis..imo disagio moralt· di tutti i Yo~liosi di la\'orarc, con animo nuo,·o, :n ambiente purificato o da purificare, questo pare, a mc sardo, \'ero lii– ghe!lonare e 1x1rlnre da ~mcmoratf. c. c.

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