L'Unità - anno VII - n.49 - 12 dicembre 1918

t·UNITÀ F A..V 1.LLA..... L'idea da noi esposta nel passato numero de]. l'Unit(i che la democra,ia italiana deve esigere che un suo rapp1·eseula1ue, l'on. Bissolali, vada con,e plenipotenziario, con gli' slèsi diritti del. !'on. O.-Jando e dell'on. Sonnino, al CGngresso della pace, ha trnvalo largo co11senso fra i dcmo-– craLici ... sul serio. Il Convegno nazionale uell'U11ione socialista ita. tiuna ha. volalo, su prnposla tlell'on. Canepa,. il ,cguen~e ordine del giorno: " IL conv~yno chied~ cl,e ,1eU,1.w,lit<tzione delle " raJ)µretenl<Ln:e ,taliu,w al congresso lli Vèroa– " !Jlia si tcnya conto llel di, itto di/la àemocraz,a, • , che tanto coutr,uulo diede alta yuerra e· ulle " sue direttwe che trionfarono nel futlo, ad avervi h suoi fiduciari u. Net dimostrare al Convegno la necessità di vo– tare il suo ordine del giorno, l'on. Canepa ·ha detto: " O noi vec.ll "emo uscire dal cong,·esso di « Ve.-sailles una pace wilsoniàna, ed allora si 11 inizio,·ò. quell'èru., d1 cui hanno parlato gli orn• " tori che mi hanno p.-ecednto. O vecln,mo uscirne " ltna 1 >a.ce, che rasMmigli a. tutte le ali.re paci, " alle anL.iche paci; ed allora non so se avremo il " coraggio di presentarci dinanzi al popolo. Pe.-– " eh.è noi ci prnsenteremo al popolo a. fronte alta, " quando a questo popolo potremo dire: abbiamo 11 1>reso i tuoi figli, li abbiamo portati a morire,· " ma possiamo as&rcurarli cbe da ora non vi sa– " ranno più eserciti, non vi saranno più pedcoli " di guerra. :-La se, invece, noi potremo dire sol• « tanto a questo popolo: ti dò Trento f! Trieste,. « li dò dei confuli politici più larghi, pa,re a me " che qu'1jto sia troppo poco ver i sacrifici falli " e <:he menomi nlqua11to il nosLJ'0diritto di ri:vol• « gerci ancora al popolo. Noi albbiamo fatto la « gue1Ta con concetti diversi da que11i con cui l'ba « fatta iI ,governo. Hicol'lliamo <beni~simo che al " principio della guerra, non solo il governo, ma " anche molli partiti contrari alla guena defi- '·' nivano questa come una g-uerretta, e che la no– " stra guerra nulla wvel"aa che. fare con Lagl\le1•ra u che combattevano le altre naiioni dell'Intesa, « in quanl-o che la nostra era limitata alle finalità « del sacro egoismo. Per dare una sensazione viva " a tuCt.i che le cose sono cambiate, e per avere una garanzia che quello di Versaglia non di• " venga un traltal.c, come quelli del 1914 e del 1915, ,. ma sia, invece, una cosa essenzialmente diversa, « dobbiamo chiedere che le sedute di Versaglia " siano pubbliche, e che, sotto il cont.rollo dei rap. " pr~senlanli della stampa e del parlamento, venga pubblicalo il 1boJ1ettino delle sedute. Noi " dob1)iamo chiede.-e, inoltre, che come siamo stati rnppresenlali da w1 nostro uomo nella guerra, " così siamo rappresentati anche colà dove si de– ciderò. della pace ». li Giornale det l:'011010, commentando j( discoi·so dcll'on. Canepa e it voto unanime del convegno, spiega: " Ci guardiamo bene dall'esprimPre _una qual-• siasi sfiducia per il presidente del Consiglio e « pel ministro degli esteri italiani. ~la è positivo " che te ragioni per le quali essi hanno voluto la " guerra non sono tutte nostre, ed è altrettanto vero che molte nostre ragi9ni 11011sono delJa " bo1·ghesia e del conservatorismo. 11 Si vuole, dunqtle, che un uomo cui il popolo ..· iLaJiano ha mostrato dj accordare intera fiducia, " inte.-venga nelle trnttalive di pace, come rap• « presentante delle correnti democratiche che " hanno preponderanza nell'opinione pubbli.ca . " Ciò servirà, altre elle ad evitare r;he_ la vittoria ,, venga sfrullala. a scopi imperialistici, ad at'fér. " mare il pieno cons.enso di tutta l'Italia. nelle (< rivendicazioni nazionali .su le quali non accor• " diamo neanche la facoltà della discussione. " Leonida Bissolati è nel governo non già per « iJ diS.brigo d'una mansione tecnica. F.gli ha una « funzione prevalentemente politica;. egli imper• " sona 1.\11 indirizzo cl'1oee cne 1·01Tò.essere tute• « lato nella conferenza per la .pace. Ed è l'uomo " che per aulotilà e preparazione dà i migliori " affidamenti alle parli politiche, elle vpllero la , guern, per assicurare aJ mondo la libe1'là ed ,, ull'ltalia il con eguimento delle ~ue legittime u asJ)i ,·azioni. « La voce ch'è partila dal Congresso dev'essere " i11l.esadnl Governo. Leonida Bjssolali deve par. « lecipnre alla cliscussione per la 1>0.ce.Costituirà " l'unica garauzia popolare anche di fl'Onle ad ,. una coslituzione sorpassala, che assegna a' po. ,, teri aulici il diMtlo di dichiarare la guerrn e " di ,tipuhire la pace ed i trait.ali di alleanza. " '011 crediamo opportuno, pc.r ora, spiegarci " più a lungo. Riteniamo di-essere i1,tesi. Aggiun. « giamo soltanto che non siamo di~posti. a dete• " gnre le idee che~c'i~pirarono nella guerra solo " act uòmini che non rappresent.ao' ) altro che una .. piccola parie delle correnti politiohe italiane ». E il Secolo scrive: 11 E' inutile na.scondercelo: noi stiamo per pre. ,, senlal'Ci al Con~esso de1la Pace con un ritorno « di diffidenze alleale verso cli noi. Siano meritate « o meno, non ,·appresenlan·o e se un pe1·icolo? E " 11011 c'è 111ododi scongiurarlo? Al congTesso, a ,, q11anl-0 pare, and.ra11110gli on. Orla11da e Son• " nino. Poichè élet ministro degli E5teri non si " può far a meno, non sarebbe il caso di "mettergli ,, accanto, oltre il preside1\le del Consiglio, qual– ,. euo altro? l.'on. Orlando per il p1imo, dovrebbe " eRSere lieto di a,·ere alla sua destra !'on. Son• " nino e alla sua sinislira altri che rap,presen– " lasse un diverso ordine di idee politiche. Egli ,. poi rebbe nelle supreme decisioni udi re i -suoi ,. due collaboratori ecl essere arbitro ~ra il parere « dell'uno e dell'altro. Perch.è l'Italja dovrà e.ssere « ,·appresentala al Corigresso della Pace sola• _« mente da due ministri e perchè - diciamolo " 1>ure senza inflngimenti - la democr·azia ita– " liana n(\n vi dovrà essere affatto rappresentata? 11 Nor► si potrà dire elle la democrazia si è messa " avanti dur·ante la guerra: essa, per i.ma supe• " 1·io1·cdisciplina, ha accettato Salandrn, ha SU· " bit.o Sonnino, ha a1lpoggiaLÒi ministeri Boselll ,, e OrlHndo, sacrificando i suoi u,,mini e i suoi " programmi. :-1a certe ragioni di riserbo e di " opportunità ono ora venute a mancare. Oa·a si « t ralla non soltanto di concludere la pa.ce ma " cli ùare all'Europa un assetto e uno spirito de• " mocratiri. L'on. Sonnino non p,uò cerio assol• • « ver~ a un tale compito. La democrazia italiana « l'ipudia certe concezìoni politiche da lll'i sempre " fermamente pro(essate e sa di non poter essere « eia lni rnp11resentata E la democrazia italiana - non quella che ha applaudito alla guei·ra « libica e alla annessione élel Dodeca11eso, che ha u votalo ordini del giorno pe,r la Dalmazia e l'IAl• " bania - ma la democrazia che - se le parole « che si dicono sono sincere -- srmbra essere « uscila ila questa guerra con crualche alt.a idea• " lità, ha il dil'itlo clivolere accanto all'On. Sonnino « anche un ilUO rappresentante. Non si domarfda « nulla di straordinario. Si domanda solo che l'I. « lalia segua in ciò l'esempio dei suoi alleati. Si " assicura, infatti, che al Congresso la FJ·a'ncla " sarà rapp1•esentata oltrechè da Clemenceau e " da Pichon, da Briancl, da Tardieu e da Bour– " geois (presidente della Società francese per la " Lega delle Nazioni): l'Inghilterrn da Lloyd " Geoi,ge, da Balfour, da Bon'R.r Law, da Lordi " Reading, da uno o più delegali dei Domint e da " un delegalo labourista ohe non è ancora stato " designalo, ma che probabilmente sarà il depu. tnto Thomas. Intanto è certo che alle <:onferenze « preliminari -di Parigi assis1ocà come rappresen• " Innte dei 1avoratoM il ministro Barnes. Il prin- cipio cli dare una rappresentanza ai diversi par• " li li lo .si ,·ede osservato anche nella composizione « della legazione americana di cui farà parte oltre « a WilMn, Lansìng e il col, House, anche il sena• ,, lore Root che, se 11~11 ricordiamo, era sottose• « gretario di Staio coll'amministrazione repubbli• « cana. E' evidente io tutti i governi nella scelta « dai delegati l'intenzione di dare una voce nel· « Congresso al le diverse manife~lazioni dell'opi• " niooe pl.llbblica. Perchè solo l'Italia dovrà avere " unn rappresentanza lirnifata e cosi partigiana? » Sùlla buona • via li Fascio nazionale formatosi a Trieste neJt, giornate prereclenli alla rivolta, si è ricostituito sollo la presidenza del prof. Bacèio Ziliotto, di. 1·ettol'Cdel ginnasio, internato 11er lre anni in ttn wm1io mts"triaco di concentramento. E' presieduto da 1111a g·iunta, della quale fanno parte dodici Ji. hemli, 11011del vecchio 1)arlito, otto democratici sociali, tre cattolici, e anche due libertari tutti d, /ede italiana provat~ nella propauanda civile, nelle cospirazioni e nelle carceri. In sua. reoentAI udunanza hl). applaudilo questa deliberazione: " li Fascio sorfo per cementare la unità mate.. 11 r·iale e spi,riluale della Venezia Giulia con la " f·estante ltalia con,i(tcra nemico d·llalia e della " c-it'illà chiunque. ind~viduo o ente, negando <> « mioconoscenllo i dirilti e i doveri della Na;ione « itu.lia,w, tenda a s11sr,itttre discordie e ad aiz. " :are tolte tra it popolo italiano e le minoranze ·, incllLie nei confin·i d'Italia; " e afferma la nece.ssi~à di un'opera comune " pa.cifica.I,·ice da parte di tutti i pu.rtiti politici e 11 l'eliminazione di lotte P9litic!Ì.e di carattere lln– '' g11islico-nazionale, essendo l'l~ailia paese di Il– " be1-tà e dt giuslizia in cui tutti i diritti sono "·egualmente rconosciuli 11. Ecco una parnla, veramente italiana, che esµri– me il pensiero degl'italiani autentici di Trieste, assai meglio che non l'abbiano espresso In Italia, per quattro aJ111i,quegli agenti della Camera di commercio di Trieste, che hanno t~ntat.o di intos– sicare l'anima del nostro popolo con la loro pro• pagancla slavofoba cli 01igine e di marca prus. siana. Ognuno al suo posto Il partito radicale · li t)rooosso di clliari/ì_cazione cominciato nel 1918 col rongresso che sconfessava i ministri radicali del gabinetto Giolitti arriva oggi alla conclusione logica, al distacco. cioè, dei radicali dal glmp1>0 raclico-giolittiano della Camera. L'o,·dine del giorno della Radicale di Roma, eh& rip_orliamo, non consente equivoche lnterpretazlo. " ni : spetta adesso, alle alt.re seiloni ed al con•. gresso cli ,liberare definitivamente ,il partii.o dalle tenaci inorostazioni giolittiane. L'(lsse-,nblea_ della Associazione Radicale Roma• na ttdite le dichiarazioni del Consiglio Direttivo deplora il tentativo della· m,agQiorama del Gruppo . L•arlamenta1·e, di ristabilire i legami con i giolit• tiani crettndo di Il-UOVO quella situazione che era stata condannata dai congressi e dalla coscienza morale dei Paese. · Approva il distacco di quei deptttati r{ldicali che per mantenere la tradizione del Partito han– no riftutato di seguire la maggioranza e li const. (tera come il solo gru.ppo che rappresenti. il ptn– siero radicale; ritiene che i dep-utati t'adicati 'aderenti ai 1-'1,sciosiano i soli giUdici dell'opportunità di re· starvi ·ttn.o a .che hanno la possibilità di farvi trionfare i postttlati della p_acevilsoniana e per moralizzare la 1:ita pttbblica del Paese, invita la Direzione Centrale del Partito ad accettare qtte· sfo aeli~erato della Sezione di Roma, o convocare -il Congresso al quale la Radicate romana intende ap71ellarsi e confida ·che le altre siizioni de.I Par. Lilo ·si associno a questo movimento . Premio agli abbonati A. DE VITI DT! MARCO La guerra europea Scritti e discorsi Un volume di pagine 250 edito dall' "Unità,, per L. 2,50, anzi che per L. 5

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