L'Unità - anno VII - n.47 - 23 novembre 1918

L'UNITÀ La rapprese~tanza proporzionale Due lettere L'nrticolo pubblicnto nel passato numero del– rUnità et ha procurato ano. lettera di consenso, e una lettera di domnnda. Un Irredento trentino ci scrive: « li collegio " plurinominale con la rappresentanz3. proponio– " nnle è una necessità. iu;soluta nella Venezia Giu– " lla. Qui In popolazione è etnicamente misto.: e cc il numero degli Italiani, se pre,·ale assai in cc Trieste su quello degli slavi, è inferiore note– " volmente nell'Istria. Inoltre gl"itallnni si ùivi– " dono, in Trieste, in gruppi sociali profonda– " mente distinti, a cui corrispondono 1>arlili poli– " lici nettamente cllf!erenziali; gli slavi, iuvec~ cc formano' una minoranza socialmente e politic a– " mente più compatta. In queste condiztoni etnl– " che e politiche, Il collegio uninominale conti– " nuerebbe ad esasperare in Istria le lotte frn itÌ\,_ « llant e slavi, che earebbero mo. ~gioro.nzo.in al– " cuni collegi e minoranza in a)tri; e a Trieste, " date le lotte socio.li fra i pa.rti!.i italiani, che cc non si possono !o.r tacere a luni.o, gli slavi sa– " rebbero o.rtiflciosnmente pronisti nel gioco del– " le !orze politiche, a spese degli italiani. Solo un " collegio plurinominale con r:i.ppresenlanza. pro– " porzionale, che comprendesse Trieste e !'Istria, cc permettendo ad ogni gruppo nazionale e socio.le " dl o.vere I suol rappresentanti polilicl sen:a cc dovere a questo scopo sopraffare gli altri, solo cc quel sistemo. Ci darebbe la sicurezza di buoni « rapporti fra Italiani e slavi. Sare-bbe il princlp_lo " dello. giustizio. e della libertà. pn tutti. Esso cc sarà combattuto da quei nazio11alis1i nostrani, " cho ooncepiscono l'azione dell'llalia nella Ve– " nE:ZlaGiulia come uno strumento di rappr&sa– " ,,.lie e di prepotenze a seTvizio del nuclei munl– " cipali lla.lian1 contro gli ~lavi. Ma il governo " dell'Italia non deve lasciarsi trnsclne.re per " questa via "· Un a.spirante ufficiale, invece, che ho ratto, come (•gli scrivo la sola 5~condo. liceale, ci domando.: " Che cosa è (I collegio plurinominale? chr co!<I, cc è io. rappreser,tanrn proporzionale? perchè 111 cc rappresentanza proporzionale darebbe lutti i ,, vantag!{l che ne spera l'Unità, "· Noi ringra– zio.mo il nostro giovane amico delle sue domnndc, le quali ci fanno accorti dell'errore, cbe abbiamo t,'OID.IIless<> parlando della rappresentanza propor– zionale senza spiegare che cosa sia; e cercheremo cli rispondo1·gli con la maggior chiarezza u bre– vità possibile. Il collegio uninominale L" Italio. \'Ota oggi col sistema del co!leoio uni– nominate: Cioè l1 pae~e è diviso in 508 collegi, ognuno de1 quali elegge un deputato: L'elettore, cioè, vola un 11ome solo. E quello fra I canclidoli, che nella prima voi.azione o uel ballottaggio rac– coglie la metà più uno dei volantt, viene procia– rnato eletto. In q\.teeto sistemo. elettorale la maggioranza del votanti di ciascun collegio elettorale sopprime senz'altro la minoranza. Supponiamo chr su 10.000 votanti un candidato riporti 5001 vot,; u11 altro 4999. E' bastato lo spostrunento di un voto, perchè •999 votanti perdessero ogni posslbilit~ d1 far sentire nello vita pubblica il peso ùellJ lor'l , olontt\. In questo sistema Il deputato è in reaitò. eletto, non dalla maggioranza dei votanh, 1ua do quei !IOli votanti che superano t \'Oli del pnrttto sconfitto: nel caso preso in esame, il vero vinct– torè ed eletttJre dei deputato è quel votante, che ha dolo Il voto 6001. I p!irtitl del collegio, insom– ma., non sono rappresentali alla Camera prOtJOT• :ionutamente alla loro forza reo.le , perch ~ è rap– presentata la sola maggioranza dli Cilllegto. Meno che mai, poi, l'Insieme de, ()uputatl •li tutti I collegi rappre3enta alla Crunsra la confi– gurazione dei partili, proporziooo.trunenle allo. roria reale di ciascuno In tutta la nazione. Per splegue questa idea, supponiamo, che una .:ltlà abbi/\ tCOOcittadini. Se questa ctttA tosse nmml– oJstrato. col metodo del cosi detto II governo ùlr•t– to ", i 1000 cittadini st raccoglierebbero In piazza, e deciderebbero con le !ore; v'llazioni gli nff~ri. co– muni. In questo caso è indubitato che Ladecisione spetterebbe olla maggioranza: i 400 del pnrtilo A clovrebl>oro cedere ai 600 del µaditr, B; mn du– , ante la cti;·cussione ogni partilo \llUTebt>~ per quello che varrebbe la forzn delle sue idee, l'tLhi– lltò. del suoi capi, l'effico.cin dei suoi o,·otori. Questo cc governo cliretlo » non è possibile che negli Stati assai piccoli· un'assemblea di 1000 per– sone, che dovesse amministrare una città, sarebbe gi.\ 1100. macchina assai lncomc;tia a muover~. lmma.ginar~i che cosa avverr•bbc ·se dovessero riunirsi in una piazza a lro.ttn.re degli aliari co– mun.i lutti i citlndi111,putacaso, dell'intera Itnlin! Perciò il " governo cliretto • è stato sostituito col « govel'Oo iappre5entativo ": cioè si invito.no i cittadini a eleggere dei rapprc3entnnti, che trat– tino in loro vece gli affari pubblici. Nel fare questa elezione si può dire at 1000 cit– tadini: « Associate\i, secondo l'affinità. delle opi– nioni, in grnppi, per es., di 50 cilladtni · ogni gruppo elegga un rappresenta11t'e: i 20 rappre– sentanti co~l el~lti dècideranno a nome vo~tro le qucsli<ini che via via Si prè3Jl1lPranno ,.. Dato questo sistema, che è qf •'ilo della rappresrntan;;a proporzionale, si rormPrebbero ncllù. piazza, libe– ramente, altrellnuli gruppi omogenei e ,;oncord, di 50 cittadini, ognuno dei quali gruppi nomine– r~l>e un deputalo: cioè i OOtJ cittadini dl un par– tito avrebbero 12 deputa.ti, o i 4(i() dell'altro par– tito ne avrebbero 8; se ci fossero gruppi inferio.-i a cinquanta, questi dovrebbero o asso:illrsi o.Ile !razioni più o.fflnl, o 1inunzio.re ad es,ere ra;:,pre– senlnnti flnchè non riescissoro a r(ll!graneliare al– meno 50 ade:enti. Coi collegio uninominale, Invece, s 1 dhidono geometricamente tutti i cittadini di una nazione, l'Ilulia, in 508 scomparlim•nti territoriali: chi è ITU1>rigionatoin uno di esso non può passare in un altro; e in ogni scompa.1timonlo hl maggio– ro.ozo. elegge un rappresento.ate, sopprimendo i! diritto delln minoranza. Abbi.imo allora tre cun– dl1l0.t.t,i quali haru10 riunito per es. in sei collegi funti voti da poter essere etetli a grande ma'l'glo– r:.nza in qualunque tlei ~ei collegi, sono battuti ln ciE ..scuno cll quei collegi dn candilaU, cbe ro.ppte- entano un nnmPrO assai minore di elettori. Un partito può essere battuto in un coilci;io con :tO mila voli, e vincere nel collegio vicino con ~oll 5000 voti. Un partilo, che in tutta In nazione abbia ro.ccollo la mlnoran1a dei votanti, raggiunge spesso la moggioranza dei mandati. ~entre, in– somma., il deputato del colle-giournnominale, no11 rappresenta che una sola delle C<irténti politich, del suo collegio. !"insieme del deputali eletti da tutti i collegi uninominali non corrispor.cle in nos– ~un n:odo allo stato realtl della opinione 1>ubbltc11 dell'lntem paeso. · La rappresentanza proporzionale Per rare che ogut e1et 1 orc ~i :i.of !ettivamcnte rap• p1esentato alla Camera, e la Camera riesca una vera e propria folo!(rafla delie tendenze µolittchc di tutti gli elettori, è ~tato escogitato il collegio plurmominale con la r·appre~entanza propor– zionalò. VI sono par,'Ccbi metod 1 di rappresentanza pro– ponlonale, alcuni dei Quali p<>'ISono essere insidi<J– slsslmi per le minoranze. ~l'l noi descliveremo qui quello, che ci sembra il più ad atto ali e pre– senti condizioni dell'Italia. I. J.'ltalia è divisa, non in f,08 c1>llegi,eh~ eleg– gono un de11utoto solo. ma in ~ o 2.'i grnndi cir– cosc, izloni elellornli, ognun,t cleilc quali elegge fra 25 e 30 deputali, pr~ 1 Jorzionat:Lmenle alla po– polazione di clnscuna, in mo.fo rhP cia~run depu– tato corrispondn a un dnto QUozientPdi c;tto.dini. A.d ogni censimento della popc,laz,on,.- si redistri– bulscc> fra le diver~e cirrosc1iiionl I'. numèro fo. Iaie Lici deputati dell'intera. uazione, proporzio– nandoli ngll spostamenti demogr11llcl. Questo è Il collegio plurinominale. li Ciascun partito pre~cnh a.rii elettori la Ji,t.1 del ~uol candiJali: può pr~••>nhrp list.1.com – pleta o lnc1>mpleta: cioè, do.t.och1 i dept.t'lti ù,, 227 eleggere nelln. circoscrizione sieno 15, ci possono essei-e liste di 15; di 10, di 5 canclidatt. St può presentare, senza nessuna solid'llietà. cli lista, un cuncliùato solo. III. L"eleltore ha il dintto di ele-ggerc, fra tutti , nomi, che glLsono proposti, due nomi, prenden– doli nnche d::i. liste diverse; può magari do.re a u11 nome· solo i clue voli, cli cui dispono. L'elettore, unchP analfabeta, non incontrerà ,,essnna diffl– collò. nel dare liberamente il suo voto: bo.sta lo.– scio.re cosl com'è raltuo.Je procedura di votazi-:>ne · l'elettore l'.lon doHà. fare altro che mettere nella busta, che si u a oggi, due schede di cluc LlivPr~i candidnti o ui un solo rnndidalo, stampate da entro.ml ),) h.. facciale. Quando La busta sia fatta in modo da potei: essere npcrta da entrambe le parli, e non, co~ oggi, da uno. parl~ sola, l'nc– certrunento elci voti sarà una operazione non meno l;emplice di quella che occorre con lo. procedura attuale. lV. terminalo. la ~tazione, in tutte le sezlr ;, le schede vengono suggellate e mandale rll'uflì– cio centrale, che 1,uò os.qere f<"rmato tu! to di magi– strati, cou l'assistenza dei rappresentanti dei CRn– didali appaitenenti o.Ile Uste che avessero r,lù cll cinque nomi. V. L'uffk:i') centro.le accertato il numero degli elettori, che hanno volato in tutta la circoscrl– zione, di ide'i ,·otanti pcl numero tlei deputo.I.i da eleggettii lrascurnndo le lra1ioni, moltiplico. per due, perchè og,1i elettore ha avuto due voti, e de– termina così il cc;, detto <fUO:;ientc, cioè la cifra dei voli, che un candidato dove ottenere por essere elett-0. VI. Poi rimescola insieme lntte le ~chede e ne com111cio. lo $poglio, l?intto il quale, l candidati sono ordinati secondo il numero dei voli ottenuti. Quei candidali, che hanno ottenuto il quoziente o più del quoziente sono proclamali senz'altro eletti, e si sottru.e dalla cifra dei voti do. essi olte– m•li la cifra del quoziente. VII. In un giorno succe~sivo, l'ufficio cctitrale convoca Lutti i candidati In una adun:,nza, dcsli– nnto. al trasferimento rtei unti. Cioè s1 1:111 le ,htl con<'etlo, perftltamente legittimo, che l'el~t~ore, ~e1 votare per un dato candidato, ha voluto an,:;. lntto manifestargli la ~ua. 1\tluci"' perchè sia de– putato; ma in vlo subordinata, uelln Ipotesi che ,,on riesca a farlo vinrere, o che il suo volo sia superfluo perchè il co.ndidnto è già vincitore, ha cloto o. questo un mandato di fiducia per trasfe– rire il voto, che altrimenti so.relbe nullo, acl un altro cittadino. Da que,lo momento In poi, insom– ma, la votazione divP.nla voll.lzlone di secondo gro.d,i. E i canclicluli hanno, nel periodo cletto– t\lle, I&.facoll à di riunirsi in lisl~, lmpegnaudosl giuridico.mente tnnami all'autorità giudiziario. a tro.s!erire i vo:i soprannumerari o insufflciontl sul soli tandidali delln propria IMa; e; prometiere impegnarsi solo mornlrnente per una data lista.; con dichiaro.zioqi !at1c agli elettori nella cmopa– gna elettorale; f> possono riservnrsl piena libertà di trnsferire i loro vc,ti secondo la loro coscienza anche a chi non sia rand1clalo òi ne~sun gruppo. Gli elettori 51 ,egolerehbero anche in base o.gl 'lm– pegni, che ciascun candi dato assumerebbe nelln eventuale trasmis, ior,e del voti. VIll. Nell'a.iun1J.nztl oer il trnsferimenlo dei voli, gli eletti, che llannr, voti soprannumerari, trasferi$COno I loro voti ad ttltri cnndido.ll, o anche o. clltudini non candidati Cominciano quelli che hanno a loro disposizione più voti, e si srende al meno favoriti. Lo. per~ona, che è invitala a tra– ~forlre od o.llri i suoi YOti,può riflutar<i: in questo ca•o i voti, di cui dispone, sono dlchlo.rali nullt · si sottrae questo 11umero ali, somma dei votanti, si a.bbo.$sain con~,,gth)nza il (f'.lozientc, e si rtlnnno per ognl candidato i calcoli su questo. hose. \'la vin rhe un co.ndidnto ragglungt il quozlenll> ~ prol'!nma\Q;,iletto. Quando i glò. eletti nhl\lano finito di trasferire i lo_ro mli eomincla la stessa operazione ad cs~ere fatta do.i meno fo1tunati, rominriand-:> da chi ha nvuto meno voti. Cosi e poro a poco i voti si tlistribuiscon-:>in maniera che viene a toccare un ,1ppulnto art ogni gruppo di v{ltnrtl, che Mesca o. melt<!re insieme. direltamentr o indirettamente, per conto proprio o assortnndosi nd nitri gn,ppi, il quoziente dJi ,otl 11eccssnri alla proclamazione.

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