L'Unità - anno VII - n.47 - 23 novembre 1918

226 del territorio, che circonda Fiumfl, che è tutto slavo, e della stessa città, che è italiana in □ag­ gioranza. Dando ul concetto di autodeeisione, nelle terre miste, questo significato di intransigenza assoluta, arriv~remmo al resultato grottesco che non solo ciascuna città, ma ciascuna zona dP.lla stessa citta, e ciascun <rual'tiere dello stesso casamento invocherebbero l'e.nnes~ione ·a Stati nazionali di– versi. e pretendereLbero di trascinare con sè tutto Il territorio, sotto la sovranità del lorc Stato na– tw·ale. Sarebbe la gu.erra di lutti conlt·o tutti. •** a, Di fronte agl 'italia.ni di Fiume, che si autode– cidono ad unirsi all'Italia, l'impulso Immediato dcp;l"italiani d'Italia non puù non essere quello di accettare senz'altro . .Ma l'impulso immediato dJve essere controllato dnI ragionamento ponde– rato e dalla preoccupazione dell'interesse gene– rale di tutta la nazione italiana, che è formata di 36 milioni e non di soli 26 mi!a italiani. Ora ai 36 milioni di Italiani è necessario vivere in pace e in ami-cizia con gli ~lavi del sud, per difend~rsi in comune contro gli 80 milioni di te– deschi, i quali dal centro dell'Europa gravitano ver~o l'Adriatico. E la pace e l'amicizia italo– jugoslava diventerebl>è impossibile, s). gli italiani, che abitano sulle rive ol'ienta.11 deH Adriatico, e che dal Monte Maggiora in giù sono un'esigua minoranza, pretendessero che :I !ore; diritto alla autodecisione si realizzasse nella forma di aggre– gazione all'Italia di tutte le terre, in cui nuclei di italiani sono comml~li a maggioranze, anche enormi, di slavi. Indipendentemente, poi, dalla necessità gene– rale di Intime re!a,ioni italo-jugoslave, il modo con cui sarà ri3oluto' il problema di Fiume, ha una grande importanza per la :futura sorte della Venezia Giulia. L'Italia doVTàaggregarsi l'Istria: su quPsto r.on c'è discussione possihile. '.Ifa nell'amministrare l'Istria, l'Italia dovrà superare il problema di as– sicurarvi la convivenza pacifica fra italiani e sla– vi: non sarà un problema facile, ma non sarà imoluhilc, quando si conside~i che slavi e ita– liani, nella Venezia Gi11lia, su per giù, si pareg– giano per numero, e gl'italiani hanno li vnntag– gjo di essere accent-rali nelle città e di trovarsi a un più alto lirnllo di ricchezza e di coltura. M" se all'Istria si aggregassse anche Fiume con !e terre circostanti. Si avreb~e che nella Venezia Giulia gli slavi crescerebbero di almeno 100 mila, mentre gl"iiallani non crescereb:>ero che di 26 mila. Cioé gli slavi diventerebbero mauaioranza netla Vene;;ia Giulia, e gl'italiani passerebbero in mi– noranza. Da questo momento in poi non sarebl:> 0 più possibile all'ltalia essere giuslrt con ii;lt sln.vi : noi òov:cmmo rinunziare alla assimilazione spon– tanea. pacifica, lenta dell'elemento ,s.Javo, e ini- 1.iare tutta una politica rli artifici e di' prepot.enze per dare alJa minoranza italiana la preva.Jenza nella maggioranza slava. Cominciando dalle ele– zioni, dov~ernmo o negare a quei paesi il suffra– gio universale, oppure tarvi le elezi()n\ con me– todi ... giolitllan!. E' per arrivare a questi resul- 12.li che l'Italia entrò in guerra nel maii;~o del . 1915?Vogliamo interpretare in Q11estomodo I prin– cipi di Wil~on? Intendenù0 il diritto di autodeci~ione non nel senso di rivendicare la loro tradizionale autono– mia cittadina e chiedere che ~ia garentita dal– l'Italia, ma nel senso d; domandare l'annessione all'Italia della IC'ro città e di tutto ciò che vi è attaccato, g!"italloni di Fiume !anno come chi si autodecidesse ad andarsene '.ld ahltare in casa di un fratello, portandosi dietro uno sciame di cre– ditori, di uscieri, di ~alattie e di altri consimili sconquassi. .. ,,, Gl'itallani di Fiume sono per!e~tamente scusa– blli. Sbattuti finora brutalmente da magiari e da croati, usciti in questi giorni fuor del ;:,elago alla riva, è naturale che essi si afferrino alla solu– zione più semplice del loro spe~iale problema, senza hadare ad altro. Spetta i. noi distinguere, quanto nelle loro domande vi ha di legittimo e quanto di eccessiw, fino a che punto abbiamo il dovere di aderirvi, dove quello di correggerle, nel· l'interesse dell'ir,tera nazioni'. Ma purtroppo questo lavoro dl critica obiettiva L UNITA e serena è reso fra noi difficile di. tutti coloro, che hanno bisogno di laYorare ad alimentare gli odi fra gl'italiani e gli slavi. Sono : giornali sempre fedeli ulla politica di Bolo Pascià, che continu ;i.no a fare la guerra agli slavi nell'interesse della Qermanin. conforme alle istruzioni ricevute dall'intege1 rimo commendatore Ca, allini. - Sono i pn,fessionali tielle lotte italo• slave nei paesi -dell'Adriatico orientale, i quali 1·i– .marrebbero diS()CCupali e non potrebbero più sven(()lare la bandiera della lolla nazionale per conqn:stare I bilanci ~ gl 'impieghi delle ammini– strazioni locali, se :taliani e slavi non continuas– sero a dilaniarsi. - Sono gli agent'i del capitali– smo ilalo-tedesco-le\antino-internazionale della Camna di commercio di Trieste. che vegliano al– lontanare dal J)0rto di Trleste la concorrenza del porto di Fiume, e cmdono di potllt' ottenere lo scopo con l'anne~sione di Fiume all'Italia, e uti– lizzano perciò il mo\imento nazio11ale di Fiume, cli cui s'infischiano in cuor loro. - Sono i nazio– nalisti nostrani, per i quali la grandezza nazio– nale non si ottiene che afferrando a qualnnque titolo, i» qualunque direzione, più territori che sia possibile: per cui il prnblema nazionale d! Fiu– me è un buon pretesto per andare ancora al di là di ci,ò, che assegnava all'Italia il trattato di Londra. ~ i Sono gli agenti dei siderurgici. che hanno bisogno di seminare nella nuova pace la map-gior quantità possibile di n11ovecause di lolle internazionali, af– finchè le fabbriche d'armi possano continuare nel IMo lavm·o. '.11a il buon senso e il senso di gfoslizir. rlel no– stro popolo finirà - ne abbiamo fede - col pre– valere su tutte queste impulsioni perverse. Il no– stro paese saprà chiedere la revisione del t~attato di Londra per correggere gli errori dell'on. Son– nino, e non per a?'.giungerne nuo,,i e maggiori. E in appofgio di quelle correnti di equità e di p1·udcnza, che distinguono lo spirito latino daìlo spirit() prnz~iano, non tarderà - ne ~iamo slcnri - • a<\ elev!!Mi dalle stesse terre adriatiche,, dalla stessa Fi urne, la voce di quei gruppi sociali e po• Jitih, clie rappresentano davve~o la ilaliaoll.à au– tentica di q11ei paesi: - quella itali,mità. che uon ha mai votato le spese militari contro l'Italia al Reichrath di Vienna: - che non /o mal andata alla corte degli Al>•bnr~o a fare omaggio all'Im– peratore Francesro Giuseppe; - che non ha mai preso a nolo appositamente dei vaporetti per pre– cipitarsi da Trieste in Dalmazia a fare r.tto di fedeltà all'Arciduca Francesco Ferdinando. g. s. Ricchezze abbandonate « :ionarr le locom.obtli adoperammo aol ,amen.te t:1. " pula e tritumi di paglia, prodotti dal fntmento. " stessa e tritumi di paglia, prodotti dul frum.ento, " bruciandone sJlo una ottava parte di quella prc,– " clott~. ::,;on esito ad affermare, che m predetta " pula, anche senza apparecchio (come si usò nell•t ,, nostra famiglia sino dal 1874 per il funzionamen– " to eh nna filatura di bozzoli) si presta benissimo " per l'andamento di idrovore, zuccherifici e delle " altre industrie che si alimentano co) combusti– " bile. Quali e quanti vantaggi econom;ci appor– " terebbe l'uso deUa pula, se da tutta fa 11nzion~ ,, si comprendetise l'uso che se ne potrebb~ •.are .,. "'risparmiando legna, bo3chi, tagliatura, traspo'r- ,, ti, 11tilizza11dcuna sostanza che ora va assoluui- " met1k perduta. » .\hche lu Contcs~a ~1aria Ba.ciocchi Delcc,11 lrn. fntlo per conto suo delle formelle cli pula , com– priruenclolc con argilla intrisa In quell'JJ.cquÌl.l'•i• ltuninosa, clic sj usa qui in Toscana. per spianare le ai~ ?.l tempo drlla battitUia del grano. e queste rormel!e hanno bruciato benissimo nel suo termosi– fone in cii là. Gina Lom&roao. PerlaSocietà delleh1'ere Nazioni Il 1°1 dicembre p. v. si inizierà in Milano 11 Coll• gresso della Lega per la. Società delle Libere Na– zioni, per il quale è stato definitivamente fissato il seguente ordine di lavori: 1. Nomina della Presidenza - 2. IntormazioHc sui movimenti esteri (relatore dott. Ma.l'io Borsa; - 3. Organizza~ione dblla Società delle Nazioni; garanzie costitu7Jonali delle Nazioui cc,nsoclate; di– sarmo; pubblicità dei trattati: sanzioni, ecc. (rela– tore prof. Gaetano Salvemini) - i. Assetto delle Colonie (relatore prof. Gennaro Mondainr) -- 5. Relazioni culturali (relntore ing. Eugeni-0 Ri– gnano) - 6. Assetto economica (doganale, ferro– viario, 1:iortuale, ecc.) (relatori prof. Attilio Cahia– ti, prof. L11igi Etna.udi, on. Edoardo Giretti, prof. Giuseppe Prato) - 7. Problema dei territori etn!ei misti e trattamento de1le mll)oranze nazlona1l (rg.. lafol'i nrof. Arcangelo Ghisieri e prof. Giuseppe Ricchieri') - 8. Problemi del lavoro (relatore o,::. Giuseppe Canapa) - 9. Ordine.mento in~rno del!n Lega - 10. Nomina del Consiglio Centrale dello Lega - 11. Varie. Qui nel Chianti ci sono ancora dei boschi di !)l– no, che naturalmente sono via via tagliali. I pini sono pieni di resina, di cui c'è enonne bi1Sogno. Dai pini tagliati e scortecciati, la resina si sper– de oggi sul terreno senza nessuna utilità. Ma i con ladini vi sanno dire che un tempo, quando vènivn– no i tedeschi, venivnn-0 ogni anno degli uomini, che• pagavano un tanto, perchè si facessero incision! sui pini e se ne ricavasse la reS1na. Ora che I te– deschi sono partiti, nessuno si è più curato di '!<:lo. Perchè il Congresso Nazionale po~sa riuscire um, affermazione politica solenne e dei:ne. dell'idea per c1_1i è convocato, il Oomitat.o provvisorio della l"r,. miglia Italiana della Lega Universale per lo So– cietà delle Libere Nazioni sta provvedendo ad in– vita.re a parteciparvi tutt.i l deputati ed i senittori. unilitmente a tutte le più spiccate notabilità. de!l,\ politica, del pensiero, della scienza e degli studi. W i.nol!rP assolutamente necessario che li 1avC1r() di oostltuzione delle SP.zioni sin rapidamente con– dotto Innanzi, In modo che i rappresentant di tut– te le Sr.zionl possono recare aJ prossimo Congre~~o la vo~e di ogni regione 11'Italla e dare, alle deci~i"– nhcho il Congreseo voterà., importanze.: di monit.n nozionale. La necessità ·dell'urgente ·costituzion~ delle Sezioni - alle quali il Congresso nnzionalr fisserà le n01·me di fnnrionstmento io una. con quelle statutlj,rle di tutta la Famiglia "italiana - À determinata specialmente dal fatto delle rappre• sentanze da invia.re al Congresso, stess,,. Anche le foglie di allC'ro, al tempo dei. tedeschi, erano ra~colte e partivano per la Germania, che ne faceva bevande medicamentose. Ora la espor– tazione è proibita, verchè pare. che servisse a pre– par:ire i vopori velenosi. Anche noi fabbrichiamo vapori velenosi per la guerra. Perchè non utilizzia– mo l'alloro, che i tedeschi utilizzavano e utilizze– rebbero? I boschi e i sodi sono pieni di ginepro. Anche il ginepro ern raccò!lo una volta dai tedeschi, e spe, dito a balle in Germania. A che; cosa serviva 111 Germania il ginepro? A chi si potrebbe ver.derlo oggi? Corr,e e perchè, in un momento in cui tutto scarseggia, lasciamo andar perdhto prodotti, ch 0 non costano 11ncentesimo ? La pnla Ecco un altro prezlo~o prodotto, di cui si fa gettito. Mario Bellini nel Sole del 23 settem– bre cc-sì descrive 'i vantaggi, _chese ne potrebbel'o trarre: « I:all'anno scol'$0, con un congegno sempli « cissimo e di poca spesa, e quest'anno con un altro « più -perfezionato per altmentare e far funzionare Jn prooosito. sl rende una volta ancora noto eh~ il Comitato Centrale !lrovvisorio ha deci!IO chr IP Sezioni dell'A~sociazlone. fondate nelle città CA· poluoo:o di provincia, possan') Inviare quattro rap– nresent.,rnti con dlrltto dl vot-0, e due cruelle. eosti– tui•~ in rruelnnaue altro com11ne.l.e Sezioni ln via r'li còstituzione e q11elle che man mano ~! costltnf• ranno entro Il novembre e la prima qulri'dlc!nR rii dicembre sono pertiinto pregate di Inviare solleci– tamente al Comitato Centrale provvis0rlo, ln Cor– so Vittorio Emanuele 8, Il nome ·del delegati n rar,– l'nsentarle al Cono:resso Nazionale. Gli amici dell'Unitd hanno \1 dovere di JlT0mU()– vere il sorgere ·di Sezioni della Lego e ·c11 aderì r-. aVe Sezioni sorte ali'infuor1 delle loro !nizintlvn. portanclo ovuuque la propaganda òelle nostre idee. Il prof. G. Salvemlni (Firenze, piazza d'Aze– glio. 25) Si _ponea dieposizlone di "tutti gli amici dell'Unitd, che ahbi11t,o bisogno d'lnformazioni P consigl!.

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