L'Unità - anno VII - n.23 - 8 giugno 1918

LUNlTÀ La questione irlandese Irlanda e Polonia. .ll Gover,10 britannico non ha mai ostacolato lo stutlio tiella lingua irlandese; anzi dal 187~ in poi ha speso circà 5,775,QOO franchi nel pqunuoverne la diffusione; {lSS0ha fondala e dotata l'Università Nazionale di Dttblino; le somme an'nue, che .esso spende per la cultura s·pecificamente irlàndese, son più elle doppie delle sottoscrizioni spontanee al medesimo scopo degli lrlandesi di lutto il mondo. 1:0 slc so dicasi dal punto di vista econo mico. 11 Parlamento ,britannico ha votato. circa 3,250,000,000 di franchi per trasferire gradualmen le la· pt opriclà del suolo i'rlandese dali 'aristocra– zia d'origine inglese ai coltivatori irlandesi del suolo, cd oltre 225 milioni per provvedere a questi casette rurali, ciascuna di lre camere e un por– cile, con un orlo, a ffi !late a 1.25 o 2.25 per sei· Limana. Oltre metà del suolo irlandese è stato così trasrr, ilo a' suoi éoltivatori; ollt·e due terzi dei fi,lahili son di\'enlati piccoli proprietari, !'al· tro_ terio _gode d'atfiUi stabili, col diritto a com· penso per le migliorie introclolle e gode d'una prosperità ignota a fillabili in tnllo il' resto del mondo. E' q.uesta l'opinione ciel.tedesco p1•of.Bonn dell'Università cli Monaco. In altri termini il Parlamento britq,nnico ha fallo per l'Irlanda 1>rop~.9l'o11posto cli quel che la Prussia ha fatto per la Polonia. L'Irlanda « oppressa e sfruttata " 'ha ce~sàto di esistere eia almeno.cinquant'anni. Le basi del problema. Ci bi chiederà. E donde viene allora tutta l'agi– taz1one·/ U che tulio questo equivale per l'Irlanda a un compenso per la negata indipenden·za na-– zionale'! La risposta è sçm1llice: l'Irlancla è un'isola, ma non e una nllzionalilà, sibbene almeno due: e unta la difficoltà della questione sta in ciò che non solo ,iueste due nazionalità non s'intendono tra <11 loro e su certi J)Unti clif!idaJ10 l'una dell'al· trn, ma ciasçuna di esse ancora è lungi dall'esser compatta. Nel 1~17 il Governo britannico invitava i rappresentanti di lulli i partili e di tutti gli intere~~, ,'conomici. e culturali clell'lrlanda ad -r aò•inarsi in Convenzione allo còpo di formulare un progetto di GQverno autonomo per l'Irlanda, che il Parl1t111entobritannico si sarebbe impegnalo ad à1>p1·0,·a1·e.L' invilo veniya rifiutato dai Sinn Feiners (separatisti) e gli altri non riuscirol\o, in oltre otto mesi,, a mettersi cl'accorclo, concluden– do col presentare una relazione cbe consiste al· meno di tre ,·appi~u. L'Irlanda, non ha l'autono· mia 1>erchènon ha un ,autos, un lo comune. Per in· tendere come ciò sia occorre pereorrerne a rapidi tratti la ~toria. Le condizioni geografiche, L'lrtand>< è più lontana dal Continente che l'Inghilterrn etl è separala dall'lnghilterra dal Canale di a11Giorgio, che è tre volle più ampio dello slreuo di Calais. Ciò la tagliò fuori dallo, grandi correnti dellà storia continentale. Ciò spiego, pe,·chè t Homani ne meditarono, ma non ne attuarono la conquista. La stessa causa gogrnfica ,piega. perchè l'lrlanda non fu conqui· stata d><i Sassoni 'e perchè questi finirono con J'e5~err convertiti al Cristiane imo più per opera d~Jle 111bsi,ini beflede!line inviatevi da Gregorio )Ìlgno che per 0l>era clei missionari irlaRdesi. E di nuovo la stessa causa geografi~ spiega perchè l'ldanda non subì gli immensi benefici della Conquista Normanna. La fori una clell'Inghil· te, ra ~ia tutta in ciò che la ,ConquiRtn del 1066 con lo ~ta'bilit·vi una Corona ~lrapolente e un sapiente sistema giudiziario tenne a freno le forze disiD– legratrici ciel feudalismo e le trasformò in germi di una aristocrazia amministrativa e legale. Ora, a cagione del mare che epara le due isole, i Re Normanni non poterono compiere la stessa opera 'in Irlanda: i baroni, che essi vi inviava.no si rendevano subilo indipendenti; per tenerli a freno anebbc,·o dovuto risiedere nell'isola, e ciò e.vreb- Gino Bianco be messo in libertà le forze feudali io Inghilterra e aperto q.uesla all'invasione francese. Tra i clue pe1•icoli i Ile ;-.;ormanni prele.rirono correr quello cli dominar l'll'la1Hla, tenendo i clans in guerra gli uni contro gli altri. Quella stessa conquista per– tanto, che in Inghilterra affl'eltava cli due secoli il iramonto del feudalismo El l'avvento dello talo moderno, in Irlanda s'aggiungeva alle cause l)"re cedenti nel ritardo.re l'evoluzione storica. I tempi moderni, · Con l'a\'vento clei tempi moderni e con la sco– perta dell'.\merica, quella che fino allora çra sl:tta una colonizzazion 1 puramente feudale del– l'Irlanda, divie11euna colonizzazione agricola. Qui comincia il lato più buio della tragedia. Per gli lngle i ciel tempo l'll'landa era un paese in· tutto simile a quello che il Perù era per gli Spagnuoli. Gli Irlandesi non erano che indigeni. I giuristi ciel tempo, per giunta, non s'avviclero della gran CÌjflerenza tra il diritto di proprietà in regime feudale e in regime di elmi. Essi cl'edelte– rn che iI capo cleI clan rosse eguale al signore feudale e avesse ciuindi diritto cli licenziare servi e cli vender la sua terra: laddove è nolo che il capo, ciel clan, pur ricevendo ce1·ti tributi clagli allri membri cle,l clan, divide con essi la proprietà del suolo. Quando pertanto i coloni inglesi ere· dettero di poter disporre legalmente clei loro feudi. nacque un conflitto tra i due sistemi giuridici: agli Irlandesi il divorzio coatto dal suolo colli· valo da intern generazioni del clan pareva un alto iniquo: ni coloni inglesi riusciva incompren- ibile che là si negasse un diritto cui essi pure era no da secoIi avvezzi. Le lotte di religione. Il conflitto s'inasp1ì col sopraggiungere delle guerre cli re ligi nne conseguen li al trionfo del Prv tcstantismo in lnghilterra. L'lrlantla, anco una volta, a cagione delln sua insularità, ,;mase cattolica; e .per questa ·,·agione e pel conflitto economico 01·ora accennalo si schie– rò con la Spagna, la Francia e il Papato contro l'lnghillerra; e quando in questa scoppiarono ,le lolle fra Corona e Parlamento, si schierò per l'as– solulismo regio contro il Parlamento e le forze della nascente libertà britannica. Di qui la• terribile tragedia. Le due isole son troppo lontane per essere intime, troppo vicine per essere indipendenti !'.una dall'altra: una delle due doveva aver ragione clell'altra per non esserne la vittima; se l'Inghilterra non avesse avuto .rn– gionl;.. clell'frlanda, q,,esta sarebbe divenuta lo strumento del trionfo delle autocrazie cattoliche cli Francia~ di pagna non solo in Jnghiltel'ra, ma su tutto il Continente. Le istilutioni 1·appre– sentàli"e sarebbero morte anche in Inghilterra Dio sa per q.uanto tempo. Chi è liberale, non può nutrir dubbio cli sorta che fu buona ventura pel mondo intcrù e per l'Irlanda medesima che !'In· ghilterra sia 1>revalsa. li prezzo per altro fu indubbiamente grave: pqichè fu costituito dalla combinazione di lutti gli orrori elle caratterizzano le guerre coloniali, le :-guerre civili e le guerre religiose. Per di più Cromwell per garentire la conquista dell'Irlanda vi trapiàntò buona parte de' suoi ~e– guaci: di qui la popolazione 1>roteslante e, In ispe– cial · modo, presbiteriana e pll!itana dell'Uster, che costituì come una guarnigion~ per l'isola, e che è come 1111 prolungamento clcll'lnghiltena e clelfa cozia nell'l rlanda. Di qui l'e~islenza in Irla11da di due nazionalità, e la subordinazione economica, polilica e ruililare dell'lrlancla celtico-callolica alla protestante per ~aranlire che l'Isola non servisse a potenze stra– niere ecl osliÌi. · Le leggi contro i cattolici e la loro espropriazio– ne sono l'espressione di questa necessità del tem– po; e certo sono dure e crudeli. Ma dove i callolici prevalevano, erano essi men duri e crudeli? Hi- 119 spondano l~ gest.a del Duca d'Alba nelle Fiandre, i Massacri di Vallellina, le Notti di San Bartolo·. meo in F1·ancia e la Santa Inquisizione in Ispagna! Le. guerre napoleoniche, Tuttavia p,ur tutto questo non avrebbe forse un· pedito che alla lunga l'Irlanda potesse unificarsi: la popolaziot1e cellico-cattolicà e la scozzese c.ran su per giù eguali: a furia cli equilibrarsi avrebbe potuto finire col rispettarsi e col cooperarn. La cosa (u illl.])edita dall'antico 1egimé mercantili– stico Elcoloniale, eh~ fino al 1837 l'Inghilterra se– guì, come wtte le altre potenze euJ·opee. , 11Parlamento di Londra, in cambio della difesa 11avalc e milita1·e dell'Impero, persistette a pre– tendere che le colonie americane e l'Irlanda su– bordinassero r Joro interessi economici a quelli cleJla metropoli, senza esser rappJ·esentali nel Par– lamento di questa. li riRnltato si fu che le colonie americane sece dettero, e che buona parte della popolazione pro testante dell'Irla11cla, danneggiata nelle sue indu. , ,trie, di cui non poteva espo~are i prodotti in ln ghilterra, emigrò in lnghilte ra ecl in America, e in Irlancla la. popolazione 1 ·otestanle si ridu~s,, _ ad un quarto od t1J1 ciuinto c1e·11a popolazione lo; tale. Seguendo l'esempio clell'.America, rivendicò la piena autonomia del Pal'lam"ento irlandese qa quello di Londra, e ci riuscì. Scnonchè questo successo creava nuove di rricol là: come risolvere i conflitti tra , due Parla– menti in questioni di politica estera, militare e morale? E la difficoltà era complicala dalla circostanza, che· la popolazh1ne protestante non era disposln. ad ammettere la catlolica-agricola, dominata dal clero, ad eguaglianza di condizioni politiche, co!<Ì da esseme sommersa. Quando pertanto nel 17.9 iI Diretlol'io di Bomi· parie decise di tentar d'assestare un colpo fatai~ all'Inghilterra invadendo l'Irlanda, e la popoln.· ziorn• ,·n.ttolica. ablJn.ndonandosi a varie jacque– ria, accennò a mettersi dal loro lato, non v'è da meravi~liarsi se· i protestanti dell'Uhller si sien sentiti, nonostante lutto, 1>iù vielni all'Inghilterra che separatisti e Ri sieno h'nnati per respingere l'invasione e rep1·imere i disordini. L' atto d:unione. E non v'è d'à. meravigliarsi se Pilj., disperando cli l)otcr metter d'accordo le due popolazioni del· I' isol~. divise cla odi feroci, e 1n·eoccupalo della sicnrczza contro la Francia, abbia - seguendo tradizioni e costumi che non erano punto condan– nali dalla morale dei tempi - indotto con la cor· ruzione il Parlamento cli Dublino a votar la pto– pria sot>l>ressione e abbia conferilo all'Irlanda un centinaio cli seggi a \Vestrminster, allargando il •p,·ecedente di Cromwcll, c11e glie ne aveva asse· gnati trenta. Di qui !'.Atto d'Unione del 1 00,' che fa dell'lrlan da non tn,a parte o una colonia dell'lnghillerra, ma una parte inlrg1·anle del Hegno Unilo, 'come il GalleR, la Scozia e l'Inghilterra medesima, con un pt·oprio )linislro membro elci Gabinetto e l'e· sponRabile al Parlamento britannico, nonchè capo ciel potere esecutivo a Dublino. Gli Irlandesi celtico-cattolici dicono che la so· luzi<lne è illogica perchè il potere esecutivo di Dublino dovrebb'essere responsabile a un Parla– mento in Dublino. Gli Uniorrisli rispondono che è l'unica solnzione possibile, fino a che le cluc nazionalità clell'lrlanda ne formino una sola e lino a che le tendenze separatiste siano davverc, scomparse. Le difficoltà del problema, na Irlancla indipendente, con cruatlro milioni d'abitanti,' senza ricchezze minerarie, con flotta ed esercito proprio, chiusa ai prodotti inglesi, quali i Sinn Feiners la propugnano, sarebbe infl· nilamente più povera che già non sia e non tar- • dftrebbe a d.ivenir preda, pro'babil~enle, della Germania e a divenire un punto d'alt.acca contro l'Inghilterra. Per di più una simile soluzione metterebbe l'Ulster, d'origine anglo-scozzese, protestante ed

RkJQdWJsaXNoZXIy