L'Unità - anno VII - n.21 - 25 maggio 1918

108 SOèIDARI ET A' - . . . Era canone, una volta, 'di cli 1 ritt<> costituzionale e di-c'onrcltezza politica, che tutti i ministlri di un Gaibinelto si conside:rasse,1·0solida'li. di fronte alla , maggioranza e· alla minoranza dèl .Pm-1._amento_: • sr. cad,eva un ministro, cadevano tutti gli altri. Era co11Sidei-ata.specialmente indissolubile la so– lidrurietà fra il Presidente del Consiglio e gli altri ministri: U primp non po~eva anelare via, senza. • che gli .altri lo seguissero e fo1;5eroimpegnat.i mo– ralmente à non entrare nel gabinet.to successivo, salvo che ;>i fosse:ro invitati daÌ Presidente dimis– sioria-rio. . In 1toJia, durante il periodo della dittatura gio– littiana il canone <tlella solidarietà· mini'8teriial11 \)a,rve imp1:rare in(liscusso: i vllll1 ministeri pre– sieduti dall'on. Giolitti si ,presentarono se~pre con l'apprurenza solida e compatb; i ministri, stir.etti intorno al loro Presidente,.ne seguirono fedelmente le .sorti. Ciò però non tu il frutto· della fl\lsion!l e. della cuorclina·àone di volontà. e di energie, indi-· 'pendenti ciascuna n!)l iproprio c~ e concordi • nell'opera. comune di governo: ,!u la cons~guenza della sll!b;Tdinazione supina,' e q,u.asi deN'annien– lamento dell~ pe>11sonalitàdei singoli ministlri di fronte~ C!l,po;p_erc~i q,ue_sto_ capo riuscl_va a rea– lizzare vere e prop,ne fumaom d1 Canc.elhere, con– siderando i.colleghi come seg,retàri incaricati qua– si di ricevere ed eseguire le istruzioni impartite. Ed ogni volta che ·ron. Giolitti !I"iteneva opportuno ripo_sarsi, ritirandosi dai governo, i colleghi fedel– mente lo seguivano, salvo quelli che da lui rice– vevano il· consiglio o, meglio, l'o11dtne, di ,restaxe. Qu~sta. forma d\ solidro\età, o, meglio, di su– bordinazione dei mini~tri ,verào i!l capo, continuò, sia·pur meno accentuata, nel mini~tero Salandra,. nel quale due forti volontà quella deJron. Salan– d,r.a e cÌell'o:9- Sonnino si unirono a dirigere l'a– zione governativa. Ma rnvesciato nel giugno 19,6 hl ministe~o Sa– landra e costibuitosi ill ministero Boselli, amalga– ma di volontà cl\Jversee -contirastanti, cucite in– sieme col pretesto delJlbconcordia nazionale, com– prendont.e sotto la dirazJone_di_un cap? verl>oso e inetto, vari h1ogotenent.i tutti a.spiranti a· P:imeg– girure e qufndi a scalzaroi l'un l'altro; costituitosl quest,o' infa,usto ministero, al regime della solida– rietà o 'della subordinazione rùioiste:riale, si so– slibul il regime, ohe si può, definire del ao1:erno dei pascici, -in quanto tra i vari ministri, per tanti \ ,l'àgio!J.i discordi, si formò· il tacito ac-cordo che ci.àscUJ\o rimanesse padrone· assoluto nella sfera, del pirdprio ministero, ·àafuibro· di lare -e <ilsfare 5 ,mza che gli altri poiesse.ro i1_1tervenìre. Discor– die late,:,ti e a_rhitirii dei singoli 3U1nistlri,:, co~ si può caratte:riiz~r!' il regime Bosel!i, -che dehzlò il paese in un pe:riodo g; ravi.ss ~mo quando alla lesta del Paese sare'.b'be più che m.ai stato neces– sario un fascio di energie concorcli e risoÌ'ute. Oroilato' nell'ottobre-19F- il ministfro Boselli; formatosi il miriis(ero Orlando,,, i nuòvJ principi à1... solidarietà ministèria_!e e· di governo db Ga– binetto che consule l'on. Bose1li erano stiati ,ap– pli,cati, conbin:uarono ad aver fortuna ;più che _mai, $peç\almente per merito dell'on .. Nitti. Cosi che •• ora è possibile -riunirli e' coordinarli in una vera e pr.:>ptja teori'a ,politica, ohe raccomandiamo al/o studio dei cultori di diritto costituzionale. . Una volta, qua'ndo un minis ,t.ro non efa c0ntento del'1'azione del Presidente o di alcuni o di tutti 1 ~olleghi . e non ,riusciva a modificare quest'azione, si dimeÌteva dà.li 'ufflcio e passava a}.topposizione. Oggi invee~ "il ministro dissidente si afferra al– l'Ùfficio più' che mai; -e organizza c;i giornali e coi poliitic'anti amici la campagna,contro il Presi– doo'te e conbrQ i c<>li'eghi,compensando i galoppini della campagna con tvtti que.;_ !avori,. di cui un mi-nist.ro pu~ disparre o,g:gi, e -degli altir:i ancora ml!ggiori, di .,fUÌ potirèbbe <;l.i'sporre dom9:ni, so la campagna TLnscisse. Avviene qualcosa di più èl_isgusto.so ancora. Quando Jn deputato fa troppo t9accano 1>1'11.tldo al- ' . /· L"UNITA MINIST.ERlALE ! \.l}. . l'dpposizione, il Presidente del ·consiglio, che • in carica, corea di nèutralizzrurlo, offrendogli di entrare nel gabinetto. Ma si resta bene intesi che non ,por_questo i• due uomini di~entano solidfi nella politica di glrllinetlo: . bensì il PiI'e'side11te spera CO.llÌ di in:_ipriè,'.onarel'oppositore; e 1 1 oppo– sitore ent.ra r.el ministero col 1programina di di– sorganizzaTlo è ,prendere il posto del Pre~dente. Queste disgustose manovre, se non 'ottenessero &.!tiro effetto se non ~eUo di cliooreaitMe urr certo numero di uomini polit,ìçi, non farebbero gran male: oramai i,J parlamentooapio ,è cosi discredi– tato in .Italla, che non ha più nulla da perdere. Ma il gue.io è che va a 1-o~i tutta la pubblica am– ntinista.zione. I· mini.stil'~debbono sciupare buona paTte della· lorÒ attività., non tanto a sorvegliar. gl'impiegati, dei mini.Bteii, ma a sorvcgliwre le ma– nov-re del collega troppo int.raprendente; ql'impl~– ga.(,i <li un ministero,. che sono scontenti trtll lom ministro, si ~ncent,rano intono al II_1in!5tto._ . con– eo11rente, fanno la spia. al. misistro p:rotjrto, giO· cano al rialzo e al Tihasso tra i due rilvali. Ogni coordinazione fra. l'opera delle v~e amministra– zioni diventa tmpossiliile. L_c orisi parziali si sui– seguono alle cri-si senza che se ne conoscano i '.moti vi, sen2:a che ci sia stato ~ssunò sp.] cia.lo voto di'. sfiducia deil~arlam~to contro i mJnistrf che vanno Tia' · ' - · · COENSUR!AT-0) queo, o dlsin (.eressandosene come affari, che non rigu,a,Tdino gl'interessi del paese e la loro dignità, oppure badnndo solo a prepararsi il paracad,ute quale che debba essere alla flnè il vincitore. Non sarà male, dcoll'darci ohe mentre a ~orna troppa gente buffoneggia, c'è sugli altipi:a~ 11 al di là d11lPiav11 il n11micoa.ccampatol l'Uattà. . ' (CENSUR!ATO) (OENSUR.A 110) I La Rass·egna Italiana A ip.roposito del nostro a;tioolo sul!~ Rauegnà Italiana ~ito nello si:0rso_,numeTo, abbia.mo ·n– cevuta una epistola del signor smani che non Tale è la situuiionè attuale del Mi_nistero Or- pUJbiblichiamo pefoM contiene lunghe di~agazfoni lando, tra,vaglilto in ·modo sempre più e-:idente I 'cii-ca: l'iMèrpretazione data: e l'atteggi.amèntto dalle manovre dell'on. Nitti .. Si afferma da molti preso dal signor Siilani a propos~to del Congres60 che questi sia l'uomo di domami; alcuni pessimi- • di R1>:ma,· diva;g,_azioniche· non ,hanno .evicl.ente– sti prevedono che !'on. Nitti arµ 1 bisca à. far succe- mente alcun infuresse p& i nostri 'lettori. dere al periodo della dittatura giolittiana~!l pe- · Noi ci siamo ocCUJpatidella tllivista. ~el sign<»" •riodo della dittatura nittLana.. , ' Sillani [)el- rilevrure la contraddizione tra fil cllJ'. a.fl . Certo, vi è diffC!l'enzafra i metodi d_eid:ue. Se te:re evid!erite della Rivista e la presenZll-_. 0 degli_ono– l'on. Giolitti riusci a orearai e consèrvare la· ba.se' revoli Ruffini, ATcà e Cirriani tra i èO!l&boratori per. il go:,.-renometten·do insieme maggioranze coi fissJ di essa. Abbj§mo già avuta la rispòsta · d.el– sistimi' della corru14one :e della violenza eletto· l'on. 8iriani che per quel -che lo riguarda con– raie e dei ricatti personali contro i' de!}utati; l'o- ferma iJ n06tro apprezzamento. Per gli on. Ruffini norev,ole Nitti si .nppoggia sulle 'banche e sugli e .AJr,cà il si-gn'or Sillani crede di poterl'Jisponderci in~essi !particolari dei .gruppi Jodusbl-ial\, ctrn :ttermando: " Tutti 'i miei collaboratori !per ·la. hanno dato e danno la scalata alle banche, e • ,politica, eompresi il sen. Ruffini e l'on. Airi:à, aspiro a ,pa-esentarsi comè l'esponente di questi sono concprdi. con me 'nel Pitenere che qua:iunqu.e ;ntéressi nella <vita politica, e ,èonqujslare e mari- .sja la sorte della gruerirà, qua:lsiasi transaziO'lle tenere il potere col loro ausilio. _-lanecessità politica. poss~·richiedere tra noi- e ·gli Uomo di indubb'lo ingeg,no e di ambizione scon- slavi, la millenaria irtaltanit~ della. Dàlmazla, da tinata \va ormai apertam~nte ,verso i suoi scopi, voi attaccata é negata deb~a essere difesa con anche' preva,Jendosi del fatto che_ ii: quesbi mo- ogni forza nel J?l'esente e nell'avvenire ,Il. menii ·eccezionali il !potere esecutivo, non è ·quasi Albbiam'o fondate Tagioni per riten~e che que- so~ge.tto•a restrizioni. Tutto ora serve d.ocilmente sta .att~azione non -ris~onda al vero. l'autorità. costituita, o. ·cominciare da!IJlaCensura, che soJJ1)l'imegli à.tl/) .cchi molesti è permette larg._ diffiusione agli elogi. E l'on. Nitti non ristà dal servi~si di tutti. i mezzi di oui ciispòne .per· insidiarè 1a compagine del mfmstero. Ma se questi metodi. dovesserò finire col di:ven– tare consuetucllnari, noi amveremmo in brave alla ,peg,giore delle anrurchie. ·governative e parlo.men: tart E sarebbe bene ohe queili h'a i giorna).i e gli tiomin°J'PO!iticl,che sono disgustati dallo spet– ta.colo, •a éui assistia"rilo da alcuni mési a questa parte,_ non ik'l!I"dassero• a mani1estare riso1utamente,. il loo-o biasimo per l'on. Nitti, che tenta certe manovre c:1.i aggirame~to. e per f'on. OJ-Jando che le toLl&à sperando di sventarle, e fra i colleghi dell'on. Orlando, che assistono al duello su1:iac- (11)A ,prop~sito degli arbitrii clella Cens~ra e · della sua docilità ai voleri ·superiori, si con,sfderi dò che è accaduto ne'i numero scorso dell'Unità, in cui è sta,to censurato, I\ nei pu:nti-,più pa,rt.ico– l1pmente fastidiosi ·all'on. Nitt.i, un art:colo di" Umberto Ricci apparso integralmente nella Ri– forma Sociale. Certo l'intelligente censore ha pen– sato che l'Unità, l[)Olillcasettigianaie, e pll!bblicata a P.oma, na più diffusione ed "è quindi più perieo– loaa della t•enioa Riforma Socials ! ( . Lt on.· Arcà Al 'roo~ento 'di andare in macchina rioeviS:mo la seguente lette:ra dell'on. Arcà: Roma, 24 maggio 19'18. Onorevole Direzione ·deU'P11ità - Rom_a Essendo stato informato ·dal senatore. Bufftni -di una· lettera di Tommaso Sillani all'Unitci rlg,uar– dante anche la mia collaborazione aila Rassegr,.a Italiana, reputo mio ·diritto farle nolo ehe fin dal 1G maànio corrente ho clichiarn'lo al Sillani di non dare la mia collaborlzione alla sua Ri:vista. per una seyie ·di ragioni, ma' pt'if\Cipalmente perchè essa mi è apparsa, fin dal primo numero, com~ non ·conforme al patto stretto nel, Congresso di Roma non solb tra Je· nazionalità oppresse dai' l'Austria, ma anche fr·à tutti coloro che debbono Iealrpente ,collabq_rar11 alla. ,poii,}ica a cui ,il p__ro– gram.m,a del Congresso ed i suoi nilteriori svolgi– menti sono ispirati. Con di1,tinti 1,aluti ' . dèv.mo Francesco Arçà . . • . , \ • ' ' ·

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