L'Unità - anno VII - n.1 - 5 gennaio 1918

6 ria come quella di unità iu,.liane data ad alcuni reggdmernli tirolesi dli kaiser jage1'. Non come indi– vicbu:iisolali, ma come nazione gli czechi-slovacchi sono passati dalla parte dell'Intesa subendo eroi– camente luU.a la sanguinosa cor,seguenza di que– sta loro decisione: e ne abbiamo una prova non solo nell'atteggi.ameni.o e nei ·sentimenL, de-i 350 mila loro soldati anesisi ai serbi o ai russi e d1 quelli disertali in Italia, ma nel volontario sa• crificio di q·uanli corsero ad ar!'llolarsi r,elle fila cieli'! ntesa. Czcco è il battaglione che in Frn.11cia ]Wesso L:arency nel maggio del 1915 sfonda tre linee di ·•·incee tedesche. Czechi sono gli aviatori eh• 0 "' r,·onte macedone lanciano 1>roclami alle lru,ppe glave dell'ésercito austriaco. Cl'!èea è la legione volontaria che ir! Dobruja si batte con tanto im– peto contro i germano-bulgari. Czeca è la brigala eroica, degna - secondo le· parole di Brussilof - di 1·ivalcggiare con un'intera armata., che nell-'111- tima offensiva galiziana si abbatte con impelo irresistibile sulle più fo"rlificale 1>0sizioni nemi– """ rialzando il morale delle truooe rnsse. con quisla.ndo d·ecir,e di cannoni, catt.urancto· 62 uffi· ciali e 3150 soldati nemid. Czeca è la splendida « com1)agnia della morte» del gene1·ale Korni!off. Cz.ci:hi Sl)l10 molli reparti che cont raUaccando c.')nt,inuamente il nemico proteggono la rilir.au, ru~sa. Dovunque è si.alo loro concesso gli czechi Ri sono offerti r.or. · e.ntnsiasmo alla mori.e. 11 00 pe.1·rent.0 d,~i hoemi reS'irlenli i11Inghilterra sono aecor,ii ~·olo,1lari nell'esercito ingles', e seconcL, le dichiarazioni delle stesse autorità americane "nessun gruppo. d'i ameTdcani si è precipibato alla difesa della patria con tanto er.t,usiasmo co– me g·li americani di origine o di nascita czechi ))_ " Che valore ha 1wr me la mia vita? - scri've ·11110 dei loro caduti sul campo francese. - l':' possibile rifiut~re il sacrificio che tende a riélnl'C al nostro popolo la li'bortà sulla nostra tena, la · lihertà n.el regno della Pace?... O viv,·emo in na· tria la viLa d'uomini liberi o cadremo. Che vale la vita senza la libertà? Mai, mai poter tornar<, al prop~iio fooolaNJ ! Giacchè clii vorrà accol– lare la grazia altrui? Oh meglio trasconere lulla In ·vita raminghi, odiali, disprezzati J)el'chè privi cl'fncli1wndenza e di patria, pur di non perdere la fierezza di ciò che sopravvive in noi ancora di czeco: la fierezza, se!Ybene mendichi e vagabondi, cli essere czechi. ,Ma dovrà accadere ciò? Io ho fede che tornerò, che ·bacerò la terra eh~ mi ha veduto nascere, che Tienlrerò r,ella mia casu, nella nazione libera n. « Nutro - scrive un altro caduto - an,bizioni a.li issi me come ogni soldato entusiasta che com IH1lte con l'anima:, senza secondi fini, non pen sar,do che a coloro che dietro a noi devono al zare la ·hand'ie,.a della noska patria lonla.na » (2). La voce dei prigionieri, E la bandiera. ·già sventola sui campi di Frnr>– cia. recando alle schiere dell'Intesa l'entusiasmo e la. fo1-.ia cli un .popolo che sente cadere negli abissi le sue catene secolari e l)Uò ergersi final– mente libero con la s,ua fede davar.ti alla luce della vita. 1\ll'llalia a cui esso veniva nel passalo per rac cogliere quelle grand·i voci eterne che sollevano l'uomo al rei so.pra del-la prigio1,·e e della sventura, esso oggi chiede che non prolunghi d'un glorno la maledizione che lo ha per secoli colp:ito. Da lutti i nostri campi di· concer.tramento è la. stessa J}reghie-ra che si volge .al cuore di chi crede e soffre e sente i richiami della fraternità del dolOf'e e dell'azione. Bene ha qpindi meritato il Comitato il.oliano per l'i.ndi71endenza czeco-slovacca raccogliendo per i'I pubblico molli documenti di questa. volontà · incoercibile, recandogli la voce di chi nor, è ogg-i in grado di parlare ma non ha perduto ner questo il dirit.lo (ti mo,fre per la sua fede e la sw, t.crra (3). « Nuovi prigionieri che arrivano qui diretta– inente dal konle - scriveva r,ell'ottobl'e scorso un soldato czeco prigioniero a nome di cinqncmila con·nazionali internati nello ~tesso campo - e, hanno port~to i saluti dei nostri duci naziomdi che ci esortano a non risparmiare, quando sa,·e– mo al fronte, i r,oslri nemici tedesclii e mag.iari i quali saccheiigiano nel -vero 1iensp della parola, . e a ro a CO L'UNITÀ la nostra bella e ricca patria. l nostri ca,·i a casa muoiono di tame. mentre l'ultimo peizo di pane \'ien loro .strappalo e '1iflndato in Gerrn:1nia., in Bulgaria ed in Turchia. « Questi nuovi venuti, che har,no chiesto immc– dia.lamente l'arruolamento fra i volontari, ci hanno comunicato che lo no~tra nnzione è riso– Inta a sacrificare tutto, e che non accet.te ,·à a nessun patio il dominio della dinastia absbur– ghese. J dep11lali al ParlameJ.to cli Vienna e spe– cia.lmenle quelli che sono stati per due anni im– pr,gionati ecl ora rilasciati in libertà, orga.ni' z– zano comizi pubblici dove ,parlano apertamenie contro l'Austria e dichiarano di ,·oler accetta1·e solamente una J)ace che dia a t.ulte le nazioni piena libertà cttllmalc, politica ed ecor,omica; il rhe significa la fine del militarismo tedesco. I.a nost.1'a nazione si ri:flu,ta di essere strumento del militarismo tedesco. e non lo sarà mai. .. Noi q·ui leggiamo della nostra armala in Russ·ia. lcggia1no che i nostri amici in Fran– cia comba.llono valorosamente, sappiamo che mi– gliaia d-i czcchi di America sono nell'esercito ca– nadese e americano. Vi preghiamo di non lasciarci qui al campo dei prigionieri, spettatori passivi della barba1·ie ·dc'– le 01·dc tedescJ,e. I Non potremmo torr,are ·a casa; il nost.ro popolo ci scaccerebbe come malfattori, come traditori che non hanno oJferto il 101·0 sang·ue dol'e si combaL– teva per la giustizia, la libertà, per la nuorn li– bern. vil,a di lutto il mondo. Dite a nostro ,unne alle autorità italiane, che no; siamo pronti a dare q,wlunque yaran;-i.a ti.e/ la sincerità Ilei nosti-i senti,nent-i: Dite loro che siamo pronti a sacrificare t,,tto per /'Itali.a, 7Jel'• cliè sappiamo che !'1U,l-ia 110n d.eve a nesstm prec– .o esser vini.a e pe,·ciò la p1•oteggeremo coi na– stri corpi fino all'ultimo sangue. Adesso che sentiamo che le oTde ledesco-au– .striache hanno invaso il suolo ital,iano, siamo davvero in dubbio se non dovremmo S!}ezza,·e i m11ri che ci dividono gal mondo per andar con– Iro quella scellerata armata· che dapertullo do– ve atTiva si comporta peggio de< popoli più ~J• vaggi. Vi info1·miamo intanto che o,l)biamo raccolto per il nostro ·ronda militare, fino adesso, L. 5000, som– ma che come sapete è depositala presso il Consi– glio Nazionale di Parigi. Alla. colonia czeca per i volontari nell'es·ercilo ,h'ancese ferit:i, a:IJbiamo mar.clato L. 1400. All'armata czecoslovacca in Russia L. 2500, alia Croce Bossa Italiana L. 200. Adesso vogliamo mandavvi di nuòvo L. 2000 rper il <l'onda militare e L. 500 pP.,rla Croce 1Ros.saIta- Hana. >) J. C. Scriveva nella. stessa ·epoca uno slovacco: « Nessuno di noi pu~ resta.re spettatore oz,ioso d'ella lolla decisiva. Il nosl,ro compalriotta prof. Masa.rik, duce della lotta czeco-slovacci;t. per la inct,ipendenza, ha detto che se vogliamo la r,oslra libertà dobbiamo guadagnarcela ,col nost,·o san– gue. Noi voglian10 la libertà e siamo p·,onii a com– ' battere per essa, siamo pronti a dare per essa il nostro sangue. ll tempo eone, non è questo. il momento di Li– t ubanz.e. I nostri padl'i, le nostre madri, mogli, j nostri figli ir, J)atria di-speratament.e ihvocawi l'aiuto. l nosll'i e.1·oicaduti per .la libertà czew slovacca alzano la voce dai loro sepolcri e ci gri' ciano: Non tradite la nostra sacra causa per la. cp1ale a!Ybiamo d·alo le nostre vÙe. » I{. A fascio· giungono queste mani'festazioni del l'animo boemo. Ne ,.;portiamo -alcune altre ancora, tutte post.e· dori al nostro disastro, perchè è ber,e che l'Italia le conosca, perchè è inverosimile, è insoffribile che tulle queste voci rimangano senza eco. « La nostra libertà - scrive un soldato - dob• biamo guarlagnarcela. Nessuno ci da1·à la liber là, in dono, e noi non vo1T-emmo nemmeno accct tare [a libertà dom1.ta .. « Purt,ro.ppo•ci sono ancora alcuni che, sfiducia– ti, scettica.mente parlar,o dei nostri ideali irrea– lizzabili. Ma ferma resta la cerlezz~ nella nost1-a xittoria fra di noi volontari. « La Serbia. è caduta ewicamr.ete per la sua li· , bertà· nel caos rnsso, abbietti demagoghi tradJ scino' la causa della civil[ìl. ~1a a.ppunlo perciò t, dovere ui ogni czeco cancellare dalla bandier,, sian, le macchie che la insozzano. « Cadrem'o 'o ·non. wdre,no ma vi11cqre1110. Q11cslu è la nostra c[·ivisa ed essa ci cond111Tilalla lotta. « Voi siente nostci <Luci;impazientemente a.s1wt- tiamo i ,·ostri ordir,i. v·i 71reao a11cora 1ma volta: non ,/ime11ticafeci. /'rrnde/cci nelle prime (He, quan1lo ·ve•·rr, il ,,,., mento.)) s. I. u Voi, slignori 1 non potete avere nemmeno l 1 ide..1. dei pensieri che aJfolla.r.o la mente di un prig10- niero di guerra. Ho a casa mia madre, tre frate!'. li e la fidanzala. Se penso che essi devono 1fotire Id fame, il freddo, che vivono nelle strettcu.c r rhe sono pa·i·vat,iciel mio a.iulo, e ciò perchè la Ger– rnania il nostro secolare nemico, possa strozzo t ,. con rn'aggiore impunità le nazioni 1101, t.ecleschc, aliora mi .prend-e il desiderio atroce di vendica,rc i miei, di annie11tare questo ob'brob,·io dcll'uma nità. « ,Quando sono stato l'ultima volta a casa, in licenza, ·1amia fidar.zat.a mi ha dello: !\on dimen– tica.re che sei czeco. Se potessi essere almeno un po' d·i aiuto nella nostra lotta. ·Ma sono qui rin– chiuso, e lutto quello che posso fare è inviarvi poche lire. « Non ho che una sola domanda da ,·ivolgerv• · Sarnmo fra breve liberi, per prenderr, parte ,,1::1 lotta?)). Nl. H. « Oggi, che il nostro secolare nemico calres1n il santo suolo della nostra amica Italia, vi v•·e· ghiamo di adoperare tntti i vostri mezzi per a;. frettare j! momer,lo in cui le legioni czeco-slovar• che potranno combattere cont,·o 'J'ir,vasore. E.sigin– mo di ·poter anche noi, insieme cogli italia11i, met– lérci in a·rmi contt·o i nosl1ù nemici e che ci s1:1 data la po~sibililà e l'onore di sacrificare le n,,. stee vite l)er la, patria .e di affrettare cosi la de– siderata vittoria dell'Intesa. " VO'iconoscete la nost1•a forza morale, conosce– i~ il nostro amor patrio e l'odio contro l'oppres– sorre del nostro focolare, ed in causa di questo V'i ~uppllichiamo dt aclope1,are tutta la vosi,1··.1 influen za, acchè le trattative sieno quanto prima mess,' in via di realizzazione. " Siate cerli della nost.m fiducia. E noi ci sol lomelliamo ai voslt'i ordini; tutti alfbfamo spe ranza in voi ed aspelt.iamo il vostro nppello. « In nome di tutti, fraterni saluti. J. V. 11 dovere dell'Italia, ' Possibile che tulle queste energie che non ~i arquiclerar,no mai - perchè .sanno che per es– se la. sconfitta è morte, schiavitù la mez~a vit· t.orin - debbano logorarsi nell'inutile tormento rl'una prig-ionia inoperosa? La stampa italiana con nobile concord-ia - dal Cdrri.ere della Sera .a!la Idea Na;ionale, dal Se– col.o apa T·ribuna - ha chiesto in questi giorni al Governo ur,,a. decisione in ,p,roposiio, confoTme ,1.\ le nostre tradi2.ioni e allo spirito· nuovo che con etnee tra le f\1a dell'Intesa questi dislruttoii del l'Idea imperiale. Servirà tale campagna, ora so– pratutto che gl-i alleati ci hanno aperta la via, a scuotm·ci dalla. testarda inerzia in cui per due an mi ci siamo imn;iiseriti? Ci si obbietta che non -è umano inviare boemi a batterSi co:r,tro boemi. Ma quando i pa,-ten t, sono volontari, chi può erigersi a giudice dell~ loro decisione, frutto cli una fede che ha ero"ica mente superato il t,ragico d-i questa situazione? Non abbiamo accolto al fronte irredentj -nostri p11r sa.pendo che altri irredenti t.rovavansi ne'lle. tr,iricee avversarie? Tnt.t.o c'induce invece a crede.re che tale deci– sior,e avrà 1)er effetto cl-i. tnrbare le truppe nemi che al punto da obbliga.rie a disfarsi sul fronte occidentale d'ogni elemento czeco-slO'Vacco. La Nette Freie Presse commentando ult.imamen– te in 11n articolo la formazione della n11ova Le gione boema non nascondeva le sue preoccupa· zior.i e veniva a queste concìusioni ~he tutt.i co• loro che sono ancora incerti suli'a.lleggiamento

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