L'Unità - anno VI - n.40 - 4 ottobre 1917

" 270 ·1 giornali 11 Gruppo 1>arlamentare socialista ufficial e ha ue.Ji.lbernto di presento.re alla Camera un a mo– zion_e 1,erchè si faccia " un'in chiest a sulla prov(•. nie!Ùa dei tondi di vari giornali Itali.ani "· L'id ea ci sembro: ottima sotto tutti i punti di vista, purch è l'i!lchiesto. sia fatto. su tutti, e non solam ente su vart giorno.li. I giorno.li quot idiani - sal vo r oohissimi, i qu qli riescono a m:.ntenersi l'Oi J)l'Ovent<ideg,li ahbona – menti, della pubblicità o della vendita a minuto, e a11che la pubblicità spesso è una forma masche– rata rii contributo politico - non sono più che stmmenti per la difesa d'interessi inconfoosablll, sieno di gruppi llnanzio.ri, o di ttus ts lndu- . striali, o di coopernti ve, o add irittura di governi estel'i, che manovrano ai prop1·1 llni la i;~ampa clei paesi vicini. Conoscere la sorge11te ciel denari, da cui ,, so- 8tenuto ciascun giornal e, significa mett ersi in ,,,111rdia contro g l'int frl'<'si che cia scun ginrn 1Je · lrn l 1 'obbligo cli clirendere. Se', per es., tutti sape ss ero ohe la 1'1'1l11ma a vev,, ,1.lc11ni 11nni ,, ,. sono 000 mii" lir e di debiti, e, che qu<'sti debiti 111ro1h1 mgnti dtdl 'n.vv. Vittol'io no– lan1li-llic ci, tutti c:·1,pircbllo,ro perch è la 1'ril>111H1 è il giornale de l p rotezionismo sideru rgico. ' Oove trovò ii sign v1·Tommaso ,P11lamen ghi-Cri– spi il rlen11,ropor mantenere la Concordia nel pc- , iodo della rieutmlità e 1lu1·ante il µrimo nnn c~ dcll11 15uc,,ro.? Chi dà n tFiliJ>'()O No.Idi iI dennt•o j,èr tenorn rrontn a noma da 11il unno lnttn la orgnnizzo.zione pe,·, lnncinr e iii mom ento ,)ppor– tuno un nuovo glorn n,le? E' VCil'O che il Messayy cro ~ oggi pr opr ietà della ditt n Parodi di Ge11<YVa. Quanti giorno.Ji nt.tin sero nelle ca sse del llauc o . di noma nella 1>rimav11i·r, crt estate del 1!.ll1, :1uan <lo occon 'Ov11!anelare la gn1err1.1 libira? Tutti questi 1pì~teri o qu e~iti, se avus sero una rispo~tn ulflciale e documentato., niut,erebbern n.~sài iì pubblico ·italiano i\ rniggiung ern quell o, che · noi riteniamo esser e il prim o inrlispensahil e g-rndi,10 dell'educaz ion~ polit1cn: l'al:Ìitudine cioè di coneider a 1·e sistematicame nte i giorno.li quoti – dia n i di tu.tti i pa rt i ti come fabbr iche di bugie, e i giorna listi professiona li di tntti i partiti come mentito1·i p1·'.Jfeqsicnn.1'i, ,;nlvo prova in cont ,· Hio. J.;a mozione socialista r er l'inchiesta sii'! glornuli noi la. co11sideri~o, anzi, con1e un J\rimò pas5-n verso una Jegislo.zton e, la q,u,.Je sottopon ga st,R,bil- •r.lente le finanze ,ctI° tutti i g'iornaH o.I sinclacnÌ0 governat i,vo e R,lla pubb licità pel'iodica . Noi vorre mm o che le aziend e giornali stiche, i,, somig lianza <!elle Banth e, rossero sottoposte a unn rev,isiÒne ann 'ualc di tutti i loro ii,bri contnbili, i quali dov i·ebbe-l'o €'Ssere tenuti in forma leg'ale · -come quelli cli tutti gli altri commerc ianti di pro– tlntti 'non meno equivoci dell a carta stampata. Irn base ai re sullat ,i di <ruest,i , ispezione annua– le, 1 ci,ascun giornale dovrcllbe J)ubblicare, · anno per :umo, i titoli ili snt.n1to. e cli us cita del 1>1·01.riQ bilancio, dist ingu endo fra le entr ate, gli abbon a– menti , la min uta •vendita, la pubblicità con la in– dicazione dell e case da lllli viene J )asio.ta, e i su s- , sldi · con la indicazione di coloro · ch e spesai.u i sussidi . \ •I I Se -i· gio rn ali riescissero' a diss imu lare le font' M'1le loro entn1t .e,'con prestanom i, si esporr eb!>el'O a giravi 1·ischi per il caso •ohe ' fosse sco>perta 1;{ menzogna .: . nihilest or.cnltum (juod non revelabi– tur, o prima o poi. Eppoi, anch e il presliu10me , avrn'bbe un suo significato, e non tf!Jrderebbe a suscit.a re i sospetti. · Sta remo ora a veàere se "i deputati socia list.i n!•' flciali la loro moz ione l'hanno pr,esentata .. sul scrio. Giornnlisti e rte>putati di tutti i partiti for– mano nel retros cena una . orga ni zzazione così com– pat to. d! g,e~te interessata a nasco ndere Je reci– pl'Och e marachelle, che ci PIJ,re Imposs ibile che 11n'inch iest.a. sui giol'nali possa esseTe pr oposta ... sul serio rll\gli uni e 'àecettato.... sul serio ,Ìa.gli altri. A gricola. L'UNITA 1 rapp.orto Garroni ~lnrf~o Panta lcon i si occup a su la l'illl It alia,w ùel ~aFo dcll'a 111bas cia tore Gnrr oni. E noi ripru· du cin mo qui l!• sue os~el'vaz ioni, rit orn an do a do– mandal' ci : - Poos ibilc C'he 1 <mci sia alla Camc m u n g rnp po di deput a ti ca paC'e di rendersi cont o della gr avi tà di qi,icst' incidentc e di chiedere a l Governo quelle spiegazioni, elle il Governo !leve avere. in tcn•,se a d:tl'c? · Ecco <111n11t>1scr ive il Pn ntal eoni. lL FATTO . li fatto è noto aJ pubblico in forma di due ver– sioni succc~~ive, assai diScortla II tJ, e uu to 1 ... 1 liggi ~ noto 111 uwd o incu1nple10. :'-lell 'uu,0,,10 Wl5, J'amb usciat.ure Garroni, richia – mato da Costantinupoli a l\onia, avrebb e riferitu all'on. Sonnino, allora Ministro degli esteri, e al- 1·011 . .So.ln.ndl'u, allor a Pre sidente del Consiglio, che il li> luylio H/14 eg·li avr ebbe saputo da von \\ anger1h eu11,ambasc iatore teuesco , e 1,educe dalla Germania, di un cou vegn o di 'dirigenti lu polilica dell' Jn,p ero (!orse ,1uello del 5 luglio l!Jl4 di Pot· sdam ), cu11,égno in cui si sar ebbe decisa la guen ·!l e resa q uesta inevito.!Jile tra l'Austria e la Se1'bia mediaut e l'es igenza <li condizioni inac cett a bili d,i patte ,lella Ser!Jia. Gli 011orevoli Sonnino e Salundrn '· avr ebbern espr esso al Garrnni . sorpreso. - e fovse più che sorpre sa - per cosi tardiva comunicazione di no· ti~io. tanto important ~ se ùa ta in tempo utile; di che il L;nrrnni si sarebbe scusato osservando clic egli aveva ritenuto che l'a mbasciatore Bollati" da Berlin o n,-rebbe avuto e rifel'.ita In med esimo. no – tizia. Come di rn.g-,ne, questa prim8-Versione dè.l fatto diede luogo a comrneuti nssai sravor evoli al Ga.r– roni. Essa diede anche luogo a una interrogazion e alla r;amera , ini c•·1·ugazione cht non ebb e svol_gi- mento por decadenza. · ' Una seconda version e del fatto è ora data dalla Stmnpa. Il GaJToni non avr ebBe punto att eso l'agosto riel 1915 per rir erire, ma dù avr ebbe fa tto al ,1inis1r o degli esteri dell'epoca, on. di San Giulia no, con letter a nell a va ligia diplomati ca, che, a sua volta, era stata affidata il 15 o 16 luglio 1911> a capitano itali ano di nav e italian a , dovuta ani\'are in Ita.lia il 18 luglio 191,. Della spedizione del rapporto farebbe ro fede li prot ocollo dell'Ambo.sciata e 'Ie- testimonianz e di alti l1111ziona1·i. Il Sonnino, abboccatosi nell 'o.go – ,slo del 1915 col Garroni, non avrebb e fatto nes sunà. ossen azion e al Garroni per ta.rcliva comunicazio · ne; e al Sa la ndra, che ,,improvero avrebbe mosso, il Ga n oni avrebbe rnplicato aver fatto immediata comunicazione del clls corso Wang en h-eim al di San Giulian o. · COMMENTI . .\Ilo stato i.Jegli atti è pacifico quest .o, perchè CO· mun e al le (lue \'ersioni, a quella, cioè, ispirata dal Ga i:roni stesso , o dal Giolitti, pubb licata dalla Stampa, e a quell a ant eriore di ignota origine: che, cioè, il Sal.andrn, Pr esid ente riel Consiglio, è stato tenut o all'oscuro di un fatto diplomati co di impor. tan za gra.nd i ssima, no n solo per l'Italia ma per t'E1<ropr, t11tta' quanta. • • .- ' , Non è ancora chiaro se il Sa n Giuliano ebbe o non ebbe il di~par cio G'a,1Toni. Può non averlo 1tvnto, per chè soltratto alla Consulta istesso. Può non averlo avuto , perchi'i sa botato sulia na~e, di 1 cui, d'o.lll'ond e, non è fat to il nome , come non è !a lto il nome de'! ca1>itano italiano che la coman· dava, e non è fa tto qu ello di alcun corrler:;. <1'I ga.' binetto, che con la n ave a vesse viagg iato. Pu ò an– <:he il ,rini stro non aver avuto il docum e;1to, per · c.hò mai spedito, ma lgrado la regi strazion e a pro– toco llo e l' esistenza della minu 1a del rnlloquio \\ 'an genh oim-Ga r roni: può, inf a tti , esse re avv e– nuta ima so~trnzione prima che la valigia !ì"Ìlll1· g-esse sull a nave. · · · D'altra parte, allo stato degli att i, se il plico è ,:,unte. n elle man i del ,1inistro rii San Giulio.no, mentr e è certo ch e egli noi comunicò al Sa landra, ) è ignora to dal J)ubbli co se ne avesse-a ccusato rice – zione telegrnfico. al Gnrroni , o questi chi esto rlce · \' 1110., e se il rupporto tuttora esista, e se venne tra· smesso 1>oi ul successore del di S,m Giuliano, ciot' a l Sonnin o, come e perchè qn est.i non ne av esse mni fatto ('enn o, almeno sino o.ll' agosto del 19tr,, 11! , 110s11pori ore il P1,esidenie del Consiglio. Hesto. duhbio se li di San Giuliano nlibin o no asportato il docum ento dalla C.011611 lta . Quant o è accaduto richiede un esame, e ciò non già pcrch è ~invi un interesse a sapere se il Garroni ~1a stat o o no un ambasciatore rispettoso del suo dovere, e se ;1 Giolitti a·bbia avuto oculatezza o no nella ace lla di un nomo tanto discusso, ma perchè già. altra volla questa Rivi sta dovette noi.are, i7i base al libro rosso austr iaco , eh.enella Consu lt a vi erano -i1n71ieuatiche non servivano soltanto l'ltalin . Anche In asportazione di documenti dalla Con– sultn per 1m1tc di Ministri uscenti,_ ha un triste e grave pr eredente neira aspo rt azio ne, per pa rt e di Cri$pi, cti tutti i documrnti riferen tisi all'a {f a·r e di Macalè. Questa a~portnz ione venne confessata dal successor e, nn.' Di nudinl, in Senato, su inter - 1Jellanza dr! senat ore Par enzo. La ragione, che allora condusse 111lnsottrazione dei carte15gi, in questo cnso non esisl~l. E n,llorn? Segni dei tempi L'.4 v11111; del 30 se1t, 0 mJ)l'e esuma un nnicolo scriit o dnll' on. Desir ée nel 1912 pe,· propug,nal'e l' a.uton omia amn inistmtiva dei valloni e ùei fiam– minghi nel Belgio. Eviùentemente, la .Germania si prclpara a.d agi – tnre, 11nche ufflcinlmente, questo prob lema. E - I A·va11ti, in questo come in t,11tto il resto, f11nzio– na dn lrntti s1l'ada ,ille mn.no ,-re dip lomn.t.ichc t.e<le-· sche. . E' 'bensì vero che l'Avanti cornpletn la lung,1 ci: to.zione dell'a rti colo dell' on. Destr ée con la dichl n– razi, , nc che il pr<lltlerna vall o111ede,·e essere deci • so daJ popolo ,·a.llone, e non dagli stranieri. · ~fa questa clausol a è messa per diBSlmulare Il servi– zio, 'che l'A v(!nti r<>ncleall a polit!cu tedesca é9n la_ sua -e.sumazio'n e, dimostrando che un proble– ma va!Jone esiste , come a fferma la Germa nia . Per l'Av an ti esistono tutti i prob lemf, che la Germa nia ha ìnte resse a far esistere. Quanto ai probl emi dell'I nteso., essi o non es1st.ono affatto o sono escogitazi oni rlella borghesia ca,r ita listica . Sar ebbe inte ress ante sa.pere qual'è l'ern,litn, che offre all ':l vanti q11esto genere di enun ciai ,io– ni. I' socio.list,i 11rflciali non hanno l' lllbit,ucli,111, rii qu esto genere di curiOBità retrospettive. Che si tratti di qualc he erudito tedesco? Mezza ·Camera e ·mezzo Senato in portafoglio? Una stra n issi ma circos ta.nza· è ven uta fu ;ri in un processo pc,· d iffamaz ione ch e si è svolto da- , vanti al Tri ,hunale di Venezia . Un te.stimq_ne, il ,ignor Giov~.nni Basc hèrt1, com– pro p'lie tario della noi.a fahb1ico. dl fiam mif er i, ha narra to che un giorn ò nel 1914 il comm . Del Vo, d i– rett .ore dell,i Sede di Venezia della Banca Com– mer ciale, pa, la.nclo con lui e con u comm. Srrndn, la•nciò questa frase: 1 " Noi· della Banca Comme rcia le 1>ossial'ho fare in· Italia. quello che ' VQ3'liamo per chè a,bbiamo in ror – tafoglio mezia Cam era e me..zo Sen11,to n, E' ingenuo spera:re che si trovi nella Camera itn.. liana un gruppo di deputati, ·1 qu ali non vo~llan o - a nessun !)a tto ' essere .sospetta ti di far tpa1rte d i r,nell_a metà. che ~ nel por t.afoglio della Banco. Cnmmer cio.le e perciò non J)TOpongono un ' inch iesta \)a 1·lament.a re s1Jì ,·apporti fra gli .uomin i .politici (deputat i, senaton, g ioTnnlist i, alti burocra ti ci\ e le Ba~che? • , '

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