L'Unità - anno VI - n.40 - 4 ottobre 1917

La concordia L'o.rticolo su Cesare Batti sti, puhbli co.to nel nu– n,er o 12 ~uglio dcli' Unità , ci ha procw ·ato una. let– te ra nssni inte r1?ssn lè di un pr ofugo trent ino del parti to lweral e, il qual e si lluole con noi 11c.rchè oJ:>bin:µio voluto «!nre di •Battistl di martire di una ideo. politica dete-rminata , anz.ichè un eroe dell'lt u.– lta senza divisi oni e 51\nzn pa1·tili » , e perohè 'J),!r i: elevo.re l o. figura ili Battis ti aJlbiamo svalu ta ta in– giustam ente l'oper a del pa rtito lfberal e bre-niino "· ,, In ques~·ora di lotta -per la Yìta del paese - ci scri ve il nostr o cor1·ispondente - la concbrdia è il porro unu-m n ecessariu111.: sull'altare dello. concor– dia dobbiam o dim en~icare tutti i dissensi passati , ono rore i martiri nostri quali che sia;no stat e le loro , dpin ioni i,arlir.olari, string erci gli uni agli all'l"i, e l ottar e contr o il comun e nemico"· .. La mo.ncanzn di spazio ci ha impedito di discu– tere sinora· qu esto amichevole rimprovero. Lo lnc- c•iflmo non o.1)pena ci è possihile. , ...... Noi siamo 'ben lljngi dnl disconoscere la genc– rosft.à ~I sentimento J i concordia, do. aui dl libe– rale trentino, che ci scrive, è ispira to. :Vlo. sta il fatto ahe i giornaH di tutti i partiti non nmncon o mai di glorificare i segunci che cla~cun pa rtilo 'l)&rde in guerr a, non solo per il sacrifi cio da essi ratto allo pat ria senza p ar titi, mo. an che . lpe1· il prestigio che le idee politich e acquistano clall' essere stat e attesta te da tali uomini. E non ci sembra ohe ci sin null a. di mal e 'in que.sto l1t,voro spontane o dello spirit o, che attinge fede nel sa – crificio, e cer ca di far servir e il sac rificio stesso al tri onfo di quelle ide~, per cui il sacr ificio è .stat o , sdpportato . , Or se q11esto è,. fatto da tutti gli altri per le loro idee, perchè noi soli 11011 dob'biamo farlo per te nostre idee? e rper oh è Batti'31.is910deve essere sia c– ca to dalle sue ruee, e deve cliventat l'uomo di tutti ? :Forse 1)erohè, di tutti i martiri di qu esta guerra, è il p,iù grande e il più co.1·atteri stico? O fo.rse 'J),!r– ,rhè molte pe,-sone avrebbero preferi to che il Battis ti fosse sto.to non socialista, ma un liber ale ; e in ouesto caso sl che avr ebbero glorificato non solo ,:nomo. m;_ a~che le idee: e non potend o glorifi– carn e ie idc~. tr l>\ ·o.no più com·enien te farl e di– menti ca.re ? Sl, /> vero : Bntti sti a))'partiene all'Italia, e la ~uo. n1emoria. deve cs...~re cara in eg-uaJ grado n_ tut t,igntwiani cl! tntti j partiti ; - ma appa:1.ie- ne più speci~mcnt e n 1{oi, all 'ideale nostro; ~ noi unol'o.ndolo cc:me testim one dell'idcal r n_ostro, sen– tiam o cl! int e11pr etarn e In volontà e d; continu ar– ne, ,per quant-0 le nostre forze ce lo consentano , l'opera . certe formo di co.ncordia, in cui gli uni rubhinno il diritto di svevtolnrc al sole a diritto e a rove– ~cio le loro idee, e gli altri debbano tenerl e na– scoste •oter non fare dispiacer e ai -primi e per non essere accus ati di seminnr discordi e, quelle !orm e d i conco,rdia noi le rifiuti amo con tutt a l'energi:i dell'Ò.nim a nostr a. Le accetti chi non hn ne~sun a fede chin:ra e risoluta , e per .:iò può senz.a difficoltà rinunzi are ad attestare ciò .che non ha.. Per conio nostr o, quel diritto di affermarsi , che riconoscia– mo ad ogni f< de, lo l'ivendiohiamo anc he per la nostra.. .E qu el dovere di ve rità , che ci obbliga a vedere gli ,uomini qua.li rea lmente fur ono, e e non mu~Uarli secondo pu ò conveni re ag l'inleressi po– litici di ;rizio o di Caio, intend iamo sia ri.sJ)e~tato nel caso di Bo.ti isii , còm è giu sto che in tutti i cas i s ia rispettat o da tutti. ' Questo dover e di verità lo ,tbbi amo noi (orse vio- 111.t o in quel che 11.bhiam detto dell'azio ne politi ca ci; Battisti i In .un breve a rticolo sint etico no,1 ci era poss ibile diffonderci in pr ove. )1a siam o _con– vint4 che da un a di~ ussione-cr itica a. bas!l d1 do– cuménti, la immagine, che noi abbiamo dat a di Battisti non uscire bbe in alcun modo alterata. Di eh'e cosa si lamenta. il « Liber ale tr entin o ", che ci sorive? - For se dell'a,ver noi accen nato nlle ostilità , che Batti sti incontrò nel parti lo Ji. bero.le, 13 peciaJmente nei prim i tempi della suo I l.."Wllffi 269 ' ·. o cittadini, della. mia. candidatura. nel collegio di Trento 11. e la verità azione, perchè ~rn socialist a'/ Il fatto può dispia – cere ai libera li trentini, og~ : e tal diSpiacere è tutto a loro onorn. ).fa il ratto il vero. « E ponz.a, e ponza - scriveva l'Alto Adig e del 10-11 maggio 1900 - il bollo.tore de! Popolo (cioc Ce.sw·~ Bat– tisti) flnalm,m te l'h a tTOvala. E nel num ero· del · 1'8 maggio 1900 del Popolo, il Trentin o, .;urv)lt 0 sollo il g iogo dei su01 str.utta tori , i borghesi na – ziona li, ha plltuto aJJIJ)rendere ohe c'è ancori, r[n genio politico, che si occupa delle sue tr isti condi– zioni, e d ,e ho. tr ovato il mezz.odi farla finita. una buona volta collo. egemonia tirole!>e "· E insinua – va che Bntti~ti c:olle ~ue ~Ile 1u·ovate rendc&se ' « Ho avuto 1a.ten tazi one di venir qui a Jeggervi, rome mio programma , il JJTO{I ramma dei li berali - del 1848. Dalla rif orma el ettoral e all 'aut onomia , dalla ol>olizione delle tass e indirette a.i provvedi – lm,onti di indole economica e soc iale, c·~ nel pro - O rmmun dei liberµli li 'tillora, - quei liberali , si chiamava.no Ga'zwl etii, Estel'!e, ,Marsilli - tut to quello che noi oogi chte.diamo . IE non sono !o a tar la figura del codino, se devo ottenermi ad un pro~amma vecchio di se:ssanta. anni. e di 11n par- . ti lo, che è conservo.tore di fronte al soc1alisino: 1<1 colpa è della borglterla noitra, the molta par t ~ di quel programma ha trascurato e dimenticato. .Maciò che-non s1 poi.è conseguire in pa919ato,deve pur 119Sere '!"aggiunto neJl 'a.vveni.re. La vitn. poli – tica di •un ~lo non può procedere a 8beJz1 ; e quelle rivendicazioni, che n-0n furono ottenute o àa upa dasse o da ,una generazi one, devono CC!ll6t' C'Oll([Uistate dalle siu:~ve 11. " serviz i " al Governo austri aco. E una delle t l'O· rn te ero. l'ostruzi onism -1 contr o i tedeschi Hlla Diet.J..di ln nsbru ck, che Battisti volle fortissima– mente e 1·iuscl a imporre ai deputati del partito libe ra le recal c!tro.nti; e quando avvenn e m rac– contat o in Italia come una gloria del paTtlto Ji– bernle mentr e dell'azione di. Bo.tt!sti tutti ebbero cm:o. di non parlare affatto ' I Si ,vedo., l'opuscolo di Battisti, U11a ca·mpagna autono7/l,istica, Trento , Società Tipografica Editrice Trentino., 1901. A:bbiamo Jorse " ·s valutato ingiustamente l''lpe1·a del parti to liberal e trentino 11, quando abbiam o scritto che fra il 1895 e il 1900 la borghesia italian o anda va perdendo nella ta ttica dell a resis:.enzo. r,nsmva ogn i en ergia ~ ogni tede, e Batti sti , upp e il t-0r.pore nazi onale del tr entino, e vi der.10rra – t\zzò l'idea nozionale, <'!heera 'prlma. di lui privi– legio di ristr ette mino rnnr:e propri atarie e :ntellet– tuoli? .c... Cert o in queste afferm azioni c'è un a o;vo– •utazione; ma non c'è nessuna ingiu stizia La bor~hesla liber !l.le tren tina ha molle pagin e . gloriose di stori a dal 1848 al 1885 circo. Dal 1885 al 1900 ha poché aagine gloMose, e ne ha q,1al· cuna' che è lx'n e dimen ti car e. E se dol 1900 al !9H una rinMCita. si ebbe della buon a tr adizione nrt– ~ional e, adattata naturnlm ente ai 1tuovi tempi, ti merito princilpale è di Battisti. Unic1ti.que mm11. Ne vogliamo qu alche prova carn tteris1ica·/ Ec eone una , trulla dal « discorso elettornle l)l'00ull · c1ato nel Tea tro \' erdi di Trento il H febbra io 1908., do. Battisti (Trento, Soc. Tip. Ed. Tr ent inn, 1908), presentandosi cand idato per la Dietu di lnn sbru ck. !?,eco che cosa dice Ilnttlsti : "Le presenti elezioni dietali n vvengono in modo veramen te tri ste. 1 partiti borgh rs i, ai qitali ,}' e/la esclusiv mnerit e il prfoil eoio del voto , mostra n1, di di .•int er esso.rsi com:plet111nente della lotlct. Vnnm,, e vero, allo. caccia de)le pr ocure, ~i inél.ustrinno con ogni mezzo a ragg ranellar voti , mn non sen – tono il dovere di affermare in pubblico i loro prin – cipi, e di cooperar e all' educaz ione politica del paese. Tutt o si riduce per essi, al la. conq11ista d~l. seggio ; il tprogrnmm a Io si fa tanto per cor11 sponclel'e o.)l'uso, ma non si J)CnSìt n è a. cl'ivulga1·lo, n è a commenUÌTlo. . « Tale o.patia. è ben d11plorevole, se si rmnm n~ta c<,ine in altri tempi te ele;ioni dieta/1 abbiano avu to signifi cato di l otta t1era'//le11teseri a -per la nu • to11omia del Trentino. « li parti to socialisto, fr a. i cui ader ent i be>1 po. chi sono quelli che hanno il · diritto di ,·oto, ha creduto di dover ba!tere un a via affatto opi, osta ae quell a dell a borg hesi a tr entina. , « Esso ha delib erato di scend ere in lotta in quat– tro collegi ; ha sre lto, fra i coll egi de, comuni ru ro li e dell e bc,rgate, quelli ove maggior es.endo i l predomini o r.lr ricnle, più di.f{rcile è l a l ott a, ma anche pi ù necessaria ; ed ha aggiun to ad es~i Questi preoedenti è noturale che non !)Oll!l&no es;;ere 1·icordati da noi senza che qualcu no se ne dolga. Il mondo 1ha pochi semino.tori e molti mie– titori : P a! mietitori non piace che siano 1·lcordati i seminatori. Nel caso eh.e Il\ occupa, non è solo un :iesiderio 1,mrissin',Gdi concordia il motiv o p~r cui si cerca di avere organizzato un completo oblio ciel,pu.s..o:alo; è nnch11e sopratutto uno JJ?'eoc– eupazione , eia pure i, •di,tinta e 1 nconsao avui~. del dopo gu ~rra : i mietitori si pr_el)lll'll,noal J.wo– •ro e non vogliono eseere disturbati nè da Ctlrt! ri<;ol'dt nè da certi obbltgh i di glll8tizla o magari cli semplic~... discrezione, n cui nessuno polrà mai sottr ars i del tutto , llnchè quei rH:ordi re11tinovi- VllCi . Finanche i cleri ca.11del Trentino llÌ prep!lrf!,n0 :. c. muta.re le ve,)chie tono.che austriacn.nti e a pl'e– se11ta1·s! sotto nuova ,eiite nazionale, vantand o il Joro passalo . Non n.bb !amo visto for9C, l giorno.li del trust cle:icale, Ìnrtg,niflcrtre !'opt>ra pa.tnott-ica del deputato Don Genti111, rperchè è andato al Reichsrath di Vienna. a miagolare una lamenta– zione contro i calii\i trattair•cnii, a cui sono as– soggettati oggi gl'!tnlìani dell'Austria ? Se lasciam o fnre quni sigl),ori, Don Geniu11, a guer,ra finita , o- qual che nuovo o_rruvato,ce lo ve– dd imo a.l Parlament o di Roma ad &umonta,~ la falang e cleri co•cam orri st\ca coll'aureola del pa – triottismo., poichè, invece di tare lo scavez.zacollo come Battisti, rimase in Austria a ~!fendere 1·1ta lianità grazie all 'inHuenUl di eui godeva p~ – so il Govemo per lo. sua fedeltà ausi.ria.cante. E nel nuovo regime poliù co del Tr entino, tutt.i i vec– chi uomini, capitan ati <IDll'inetra.bile "lil>arale nazionale ha rone Malfatti " si ripresenteranno a l'ioccup o.re i loro vecchi !post.i ; e magari qualcu – no di essi tenterà di occupare il posto La.sciatoli– l>e-ro da Rattisti, cantando la solita canwne dell:t concordia. itra il ciuc o e il ciuca.io : io saT<i il ciu – ca_io e tu .<arai il ciueo. Or a una. immoralit à di qu esto genere gli ele– menti democratici del 1\rentin o dovranno opporsi ; , ipr endano immedi11tam e11te L'opera di Battist i . E Ii, democrazi a itali ana doHà aiut.ru :e nel nuov o )avoro la democrazia. dell o. nuova region e, com'! crià clericali e liberali si prepara.no a fa.re &ltret– ~im t.o 'per i loro simili . ).f affinchè la democrazia !possa compi&re i suoi nu<7\'Ì doveri , è necessario che esea non dimenti– chi nulla. del pass ato, e non permetto. agli altri <Il mutilo.rio o di falsificarlo . sE' chiaro? il collegio di T.renlo, perch è !'affermazi one del pr o Jetu,1iato ,In difP.sa della ci\~ltà ~uova potesse , echeggiare ,nrlla. capit ale del Trentin o, quale mo· nito non ad un solo, m a a t1, tti i partiti del/,z bor gltesi a tr entina . o r• •· . « Nel pr oclamare le !lroprie candi da tu re il par – tito sociali.sta no n si è pr oposto di dar la. caccia . a qual che seggio ; sopr at utto (ed abltia m lu co– scienza di averlo già. dimostrato nel lim ite delle 11ostre fone ) è la p roclamaz ione dei nostri pr in– cipi,' onde s ouotere le masse , o assen iì te al do, ntnio cl eri cale o addoT11ient ate da L Li berism o. « Valgano queste dichi arazioni n dar vi rn,gione, i.a responsa~ à del fiomalc ,e dd due diNttori è im~t a dai soli artiklolt che eacono 1111&a lcuna iirma o firmati e L 'UMtà ". 1 Per tutti cli altri artlcoll aoao ~ i lfnèoli , MOii. 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