L'Unità - anno VI - n.38 - 20 settembre 1917

• L'UNITA LE DIFFICOLT At DELLA PACE Le d1Ulc.Jltà di vincerti In iiuerra fnnno dimen• lica re a molti che la diffi coltà di lar la !>a.Gesen – za che ci sia. un a. villoria decisi ,·a è di gran lun · ga maggior e di qu ella che occor re supera re per vincere la guerra. Gia cchè bisogn a intendersi su quesa benedetta pa ce. ,Pa ce no~ sa rebbe un semplice ri nvio del conflitto armato: una lai pac e si può avere ad ogni momento , ed è qu ella che chiede la. Germa· n la. Quel che noi cerchiamo non è sempl icemente la oace. ma la sicu re::a nost ra e dei nost ri .allea · ti, in un regime d 'indipende nza e di prospei;jt.à per ti tii i popo li e gJ'individui. Ciò oosto, qu ali son<1 gli elementi necessari d i siffatta sicur, •zza? E' chiaro c)1e la sicurezza dipend e da du e coef– ficienti : la huona ,·olontà di ciascuno, e la ca1>a· ci tò. in ciascuno cli im1>0dire al vicino di distu rba · re la sua sicu rezza qualora gli venga m eno In buo11n volontà. Vi è alc un 'l pr o,n che la Germa nia sia ben di • s1>0sta o 1·ispMto rr lo sicurezza degli a ltri 1>opoli, più ogg i, dopo tre anni di guen ·o, che ne l pas – sato? La cosi detta clichlaratione della ma ggioranza. del Relchst.ag signlflcn al più un a di spos izion e a ri tornare olio statu quo ani.e. E non c'è neanc he alcuna [>rova. che il Kaiser e il Governo tedesco a.ccellino il contenuto cli quella d ichiar az ione, la quale in rondo consa.e rel'i)bbe una vittoria alla Germania, che uscirebbe dulia guer.ra avendo con– quistato e 11nnooso, se non altro, i propri .... al– leali . Que~ia mancanza di buona volontà nella Ger – mania è ,l\•\nlizzala ma g is\ ral mente nel nu ovo vo– lum e ciel Bcrnn (Tlte M eth ocL in tlt e ,nadacss, edi· tore Arnold, 19 17), lo storico ch e il Governo bri · tanni co ha incaricnto di seg uir e e studiar e lo ma· nirostnzioni de ll'opinione pubb lica tedesca. (A 1>ro– f>OSito: il Governo itnliano di promuovere qu egto genere di lavori non sent e nes~un bisogn o: lasr in lnrl i ai lupi anntrnb eti del giorn nlism o quoti – dla'no) . 'Come il Bera n dimostrn con num erose citazio – ni cli autori tedeschi autorevoli e rnppresentnli vi, e tutt' altro che srcrve lloti, uno del mn...«simi osln· coli alla pa ce I> il rntto che i tedes chi hanno dello. proprin sic urezza un concetto , che escludo la si – cure ua altrui. E!lai pretendono di creare nel mon– do uno stato di cose , per cu i la Germania non sia pii) a lla merc è del buon ,·olere del resto del mon– do . E non ·accorgono che non ci ru m ai e non r i pu 1)essere nlc un a nazione che arri vi a q11cstn si– c1re::a 1usol11ta, se non ri esce alla sun volta a dominar e in lutt o il mondo, cioè a sop[>rim cro lu sirurrzz11 n ltru i. I tedeschi accusano di mala ledo chi urrormu che eesi aspirano a Ua cgemonin mon – diale ; e non ~ mbr ono rendersi conto del ratto che un a nnr.lone, per ricscire a non dove re dipend ere In ne~sun modo nel suo sliluppo dal buon voler del rl'Sto del mondo , deve nppunlo ridurr e il re– sto del mondo olln sun mercè . fl Beran !Uustro. questo pensi ero specie in reln· clono alla libertò dei mori, locttzione astratto. che I tcde<ehl contrap pongono alla cosi detta signor ia wi mari dell' Inghilterra . I ted eschi chiedono eguag/Ìfln:a di diritti su/ more; e domandano : per ch1' l'I nghilterra ci Ueo tanto all11 superiorità n n, n lc E non 61 sognano mai nè di chled ere ~un~linnza di diritti anch e sulla terra, n~ si do· m andano per chè la Gcrmnnia ci Uen tant o allo superiorità terr est re. li 13{>ransp l<J8a come il cosl detto domin io del mare de ll' Inghilterra con~lste nella nec ess ità , che sente l'Inghlltt!rrn pe r la sua icurezza. flnchè lul • te lo nozl o nl re~tano armate per ma re e per ten"n , d i con;,e rn1.N1i un margin e di superiorità in tona nav ale I.o.I cho le garenli5Cll., anche In temf)O di guerr a, la continuazione dei suol tra!flcl, U vetto – • agll nmento, il trasport o delle truppe o delle mu – ,nizJonl , e le permetta dl lmpedJre al nemic o di la.re lo sle6-.."0: t quut o ptrcM l'/ nahill erro t II na n<nl-Ont i1uulart . Senzo un tal margine d i supe – rlor llA, una potenzo Insulare non è sicura df'lla su lodlpendenzo N gore oll 'Tnghll~rro li dirit to n Bianco di tenere la flotta, che le occorre per la sua vita , senza nega re nello stess o tempo a tu tte le alt.r e pote nze og ni diritt o di armamento per te!'l'a e per mar e, è negarl e il dil'itto a.ll 'esiste nz a; come sa · rebbe ne.gare il diri tto a ll' es ist enza. alla German ia, se fos::.e obbli gn ta a d oo ere di al'lnatn per t.en -u, mentr e tutti i vicin i avessero fa coltà cli essere a r – mati . Nè il predominio na va le d ell' In ghil lerra è stato mai o pr etend e di esse re assolut o: l'Ingh il– ter ra ha avuto se mprn .bi sog no di essere amica di qualche altra potenza nav al e: dell'Itali a nel i\le– d.iterrnn eo contro la Frnn cia; della Fran cia con· tro la Germania nel ~la re del Nord ; del Gia 1>1>0ne noll 'Estr emo Ori en te con tro la Russin . L'l nghil · terrn , in omm a, ha. clo1-uto e deve sempr e an · ch 'essa arftdar~i alla huonw- volontà di u na par – te del mondo contro la mala volontà d ell'alt ra pa rte. I.a. Ger m ani a, inv ece, n on concepisc e la pr o– JHi.ll sicurezzn 1>0r mare se non sotto la for ma del di sa rmo e di un inclebolimento no.vale ing le· se, che assicu ri n lei, Germani a, la lib ertà dei lrnl'llci , ment re essi!-, Ger mn.ni a, r imMJ'Cbpe a~– mnt o. e preva.lent.e 1>0r terra , e 1>0tircbbe anche mi – nacciare con la sua flotta, non più infer i01ic al– la tlotta ing lese, l' In ghil ter ra. E' eviden te che con ge ntr , ch e ha ques to metodo nella sua follia - follìa di gTanclezza, e roma Id i ~>c.rsc<:uzion e - non è possibile in tende, i col pre supposto di un n 1·ecip1c>ca buona volontà. li Bera n mostra come lo tesso problema sorga a t>roposito della restituzione clolle colon ie o Iri – ca ne alla German ia . So le coloni e rosse ro cO'llcepitc dai tedeschi come veri st rumenti di e!ipan sion e economica , ness un o o.vrebbe diri tto di ostaco la re il colo11io.– lism o tedesc o: e l' Inghilterra, infatti, ha dal 1884- al l\JOO seco nd nto lorgamente le iniziativo ro lo• nio.li lctcllo. Germania.. )fa a poco u poco le co· Ioni e tedesche - e ormai gli scrittori coloniali t.cdesc lti non lo nascon don o più - si sono rlv ehtt c ao,>rntutto come st rumenti di nu ove conquiste mi – lil ori n Si">e"8 dl tutti I vici ni. Il colonialismo te des co è clivcntnlo un r cri colo per tutte le nitr e nozioni colo11ialj. E In Germunio si vedH1 negat o da l rt-_,,todPI mondo ogni diritt o a llo c.~pon sio nc cr,loninlt'. poichè ~ c,'1-to chr lm dieci anni le nntichc colonie, se lonrn~~cro alla Germ>lnl a cllvent r rebbcr o un pe ricolo formild a bile ~)('r tutte le colo nie di tutti irli ultn 1>ncs1 I, la (;H man ia s i ,•edrà negato dal re sto dc.l mond o ogni diritto a li!\ t?spanz ione colonia le, fino n che inlon<lerà la runzlon ,, colonial e in modo da escluder e la !"iCU· rezza o.ltn 1I, fino a che in rea ltà , r>er dirla . con \\ "ilson , S58 mirerà. non a lJ'eg u~lln.nza , ma. al· In domin az ione. Fin o o. ohr lo. C~rm onia ~pnrepirà lo. sui:i si• curezzo nel modo \da. rcnd ~rla in com patibile con lo sicur eizn a.llrui, non ,i !)LIÒ essore vcrn pn <"e, mo, al più 0.1mi stizio. I,.a vera pace pu ò nnsce re solo da un o disfatta, che insegni allo. Germania, ch 'essa non invin – cibile, e che sulle basi di questo ,;nc,ss-ione crei le co ndizi oni per il so~e re in Germ ania dJ un o. huono. ,·olo ntà di 1)8,Cee di conciliazione col re•to del mond o. So ~li alleati ,inceranno mil ito.rm ente la G("l'– mo.nin mo. non ahusemnrio politi came nte dello vltlo 1-to. militar e, eS-'<inon potrann o fo~ e evitare r he 1>0-rmolto tempo la Germamn nutra U pen si<'ro d ella rh •Inciln ; mo quest o desideri o sa rà lmi.ncibUe, cioè sarà oiù pri Mente, se non ,1lt.ro porcl)è si troverà. più 'lOla, o.vendo perduto il puntello dell' Austrlo--- ngheria . Il p rosid nte \Yil!'On f'rro quand o crede che il pc/polo ted esco lib erato dnll 'aut ocrnzla , snrel>be mi glior vicin o che I suoi c,tluo.11 govemantl J>CT gli altri popoli dcli~ terra. Più prof onda di tutte k di\ er g nze fra 11popo lo tedc soo e I suoi govcr– rianll ~ ancora -la fede comun e nell'lnvinclbilllll. tt~<>eri. o rumeno nella capaci tà eh ab bia la Ger mania di u"Clrc m•110 malconcio degli o.lt.ri da una lotta. La ma~lroo difflcolt./1. alla pa ce sta -per l'ap p unto in qu Psto: che , tedeschi meni.re non hnnno idee conco rd i su ciò ch e voglio no , eo– no tutti d'a c.-orclo in uno YOCe solo -e più 259 tor li degli altri: Mach.t, meltr M acht ! E' solo to– glie nd o loro qu esta mania , col dimosi rnre che si pu ò e;,serc 1>iù Ma cht dall'altra 1>0.rte, che si può crea.re Ja garunzia nece sso ria e sufficient e ad ugni '!)ace nego1,iata Solo ch i ha perdu ta la fede cieca lne.lla p.roµria forzo, comin cio. a credere nella Tagion e e n ella giustiz io.I Angolo Cro•p!. cura le ipsum La confusi one delle idee indistinte, mal cene e muldigerite, epper ciò rit enut e nu ove, nella testa dell 'este nsor e del prognunma de ll'As soc iazion e clelle Socie tà iooust.rin.li ' italian e, ò tal e da ren- · derlo 1>0rsino in capace cli riesporr e l'a ntichissimo ar goment o del la protezion e alle indust rie giova ni - che è l'unico argomento sensato contenuto nel progra.nuna rela tivamente a cose dogu 11all - in modo .aecetti.bile. Quando si dice eh.o d'ora inn anzi la poil ticn. do· gana.l e d el pae se de ve ins1>il'JHSi alla « npcess ltà di difendere e lorti.flcarc le ind ust ri e nazionali, finchè qu este non sara nn o in grado cli soste nere la conco rr enza estera», si dimost ra forse di esse– re « avve rsi ad ogni pr econcetto " cli liberismo « ad oltr-0.nz< :1"o di 1>rotczio nismo « sistematico»; ma s i dà cer tamente uno formu lazione SJ)roposi • la.la ad una rego la do 1>iùdi cent'anni esposta e dimo trota nei trattati della scienza econ9m ica. Poicll i' qu esta sem pr e di sse che un 1L limitat a o lcmporonca prot ezione poteva esse re consigliabile 1>0r tal1111c industrie nel periodo della loro giovi · nezzn; il che pu ò ese re util e quando le industri e cogl 1Holette siano alcun.r ooc ho, reahnenl.o ca1>a• ci di nvv en.ire e rcolm cnl t.' Hssoggcl lnte a costi difrerenzia li trans eunti nè l prim o periodo del lo loro vita. )IH quando i ri chiede lo p,·otez ion e per le ill– clust1' ic itnlinn, in genrl'e, <1un,ii che tutt e o q11a · si tul le ne a•1f- se ro bi sog no per soslo 1<ero l1 con cor renza estera, si ch iedo il 11u lla; pcrehi' la pro• lezione data o tutt o od nllo pitì por te dell e lnclu– st.ric è 1>r'lte1i e,ne 1lnt n n ness un a; p,,rrh ~ il rio! · zo reciproco dei cost i ncutr alizzt1 il coaidctto bene – ficio della pr otez ione, 11erchè ò a Ks111·do1>Cnsare ch e le. cliffiroltà esisto no 1ic1· tutte e che tutt e ab· biano l'attit udine a vigoreggiar<' da sole in o.vve– nir c. Tutto ciò è eleme n tare , I! ri sa 1iuto dogli st ud en ti che si contcnt1tno d<'l diciott o ag li esami di eco· nomi a politica; rna è ignora lo do coloro che me– rita.m on te, ripet o, rappr ese ntano la g.run de indu – st r ia italiana . Quand o costoro si pers uadera nn o che il loro di · sp rezzo p,er le vecchie form ule , i vecchi dogmi, i 1>reconcetti scolaslicl e le loro p,-ct.cso di esporre nuovi metodi, nuovo finalit à, rinnovate concessio· n i ranno io.ro gra ndi ss imo torto? Tutti noi d auguri amo che g li i11cluHll'Ìa!i ilo – lianl siano rispettati, ruicoltati ; e chi scri ve da or – mal un quart o di seco lo combatte In qu esto sen – so lld ha praso infinit e volte le difese drll e classi imp renditri ci, laborio bC cd attive contro lo slcu · mera e In r,ref)Otenza burocrati ca e 1>0llll ca nte . ~la casca no le bra cc ia quando nell'o tto In cui lo claqsi im1>renditrici afferm ano di voler e up ertn – monto orga nizza rsi per difend ere I propri Inte– ress i ed i proprt idenll , ranno ciò ,·estendoat della pelle dell 'a.sino e recl tando ins ulso.ggl n I e s()ropo · siU. Bene n rag ione l' N,SO<'iazionc propu gna il J)Or– lezionomcnto tec ni co e lfl elevn,l one morale e0 In. tellettuale de l lavo rai.oro, mercè lo scuole pr oles· si onali. Applid1ln o i suoi dlrlgonti e se mrd est· m i li co ncetto che la elevazione lnt ellcttua lo si con• segue soltanto m;ircè la scuola; 1· rome ness un o d i loro si au'lr derebbo a parlare l-d a rnr e della chi – mic a. o della fisica senza. overn e studiati I p.rln – cipt teorici e le rego lo 0()pllrate , cosi mod esta.men• t.c si con~in ca no eh non basta aver lnbbri cato e vend uto con succe880, non bas ta av er fall o ono – re al I>O.eSC come ess i hanno fall o, J>Or parlare een . w err ori rii cose economiche . g l'lnduslri aU con-.enti~ro o studiare prtm n di -d.15COrrere, si avvedr ebbero che I " pr ero ll('Otu " del " liberi smo ad olt.ranw " ,ta nno soltanto noi·

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