L'Unità - anno VI - n.38 - 20 settembre 1917

.. problemi della vita italiana. Direttori 1 'ANTONIO DE VITI DE MARCO e GAETANO SALVEMINI Ditcziooc e Am.miniatra:ione I Roma, 'ria Adda, i. ~ Abbonamento ordinario annuo l.à e 5 per il Rean o, per l'estero Lire 10 Abbonamento sosteni_tore annuo Lire 20 1 scmutrale Lire IO; un n-ro Centesimi 10. Si p •.~biica il giovr.di a ROMA - Conto corrente con i. posta . Anno VI N . 38. SOMMARIO. L 'ENTE DEI CONSUMI - L'Unità. .CONTRO IL PRO'l'EZIONISM0. LE DIFFICOLTÀ DELLA PACE - A. Crespi. M EDICE, CURA LE IP SUM - L Einaudi. COLUI CHE VIDE TU TTO . C'ER A UNA VOLTA. POSTA DELL'UNITA . Cose di nessuno - Si dt'ce - Una scelta appro– priata - Seg ni· dei tempi. Cose di nessuno Una .veiitin a di giO'mi fa un piroscafo, poco lungi dal porto di Li vorn o, eMle a sub ire un a grav e ava ria. Era. ca rico di gr ano, e natur.almen ~ te l'arqua, infilt ,ra nd osi nelle stive. comin ciò a. 11n n11overne la rermenta?Jione. Si pr ovvide a ~cari ca r e a Livorn o la mer ce che mina ~cia va di a.nda,re a rr,aJe. F or ti squadre di facchini e di solida li distese ro il gra no bagnato lun go lé stra– de ru:Iiacenli o.gli scall, . sulle vde più solitari e, sulle piazze p iù vaste ed asso la.te. E fin qui tutto a nd ò bene, tant o più che un sole! ~ag liar do aiu – tava l'arresto della fOO'ment azion e. P e,· le vie e le piazze .<li Livorno er ano dunq ue sva r se pa recchi e centi n aia cli tonnellate di grapo, quand o aJl'al'ba del giorno 7 cominciò ad adlden – SltTSi sulla ciU.à una minaccia di tempes ta, lem– pesta che (si lia~li bene )· scoppiò in fatti solo ver– so mezwgivrno! D,J le sette a lle dodic i, voi, comm eIX!iant e Jll'i– valo, che awe ste fatt o? Avi·este ammainato le ve· le, cioè avre ste doma nd ato l'ausili o di forti •q·u a– olrn per mettere tut to quel gro n o al riparo! Tan– to pi •ì facile era questo sal vat aggio all' ,iutorjtà 'J}ubb lica, che idi poneva di solda ti e facchin i in Quant ità esuberant e. e potev a utilizz a re qu ello cinqu 0 ore, clnrante le qun.li il temp oral e anelava , 1 i~-ibilm ente acc u.mul andos i, insac can do il grano r rip ara nd olo tutto so tto i porti ca ti, i porton i e maga ,; i m agazz in i privati ad ia centi all e ;,ia·tze e stra de elle fu nge vano da pro sci11gatoi . Jm ·ece fino a ,un a. cer t'ora si ..:ontinuò I\ spa n – dere nu ovo grano su lle ~trade , qua.~i a ren c)ere ma ggior e il disast ro! Alle 12 si- 1 ove.sciò sulla ciUà tale un a~qua, zone, che iper le str ade· e lè piazze alt ro no n si vedeva che gra no t1·asc-in ato •daJla corrent e JJelle fogn, , e nei canali P are cchie diecine di tonne !· J.ite anda ron o così perdu te comp1utamente , e 11 gra no che rimas e, dopo quattr o giorni di pioggir ini nterrotte , è tuttora a mare.ire su i pia.zzab. L'imp re"id enza madorn ale ha imp'l'Cs...sdonatoi ,·i,t nrlini, i ,mali sono conv in ti che dò non sa– reb:be acciw,uto se il prezios :i clemente , am;j che del Cove1·no, fosse sta1o rli privati •com:rn€rcia nti. o ,anco 20 Sett èmbre I 917 L'ENTE DEI ·coNSUMI Alla conquista del Mezzogiorno I sta no forse meno fatica e rich iedono men o ca:pi– tali? Perchè un a pru·te della popolazione ita lianà 1 - quella rlei comu ni superiori ai 10.000 abitant i La prima forma dello Stat uto dell'E nte dei con - ~ deve esse r e sog,gett a alla disciplin a degli Enbi sunl.i eh.e noi pubblic ammo nell ' Unità del 9 ago - autono mi federati nell 'E nte na zion ale, mentre il sto (n 32), coui~neva. nell 'art icolo II la 0 di1lp<l, izio- resto della popo1a.z!ione interna ne deve esse re ne cht « in ognì comun e, con -una popolazione esente? Perch,è il commer cio libero deve esser e o super iore a 10.000 abitanti, deve costituirsi , per soppr esso o in cate nato nei soli comun i superiori iniziativa del P refetto , quan do m an chi la iniziati - a i 10.000 abitanti, e lascinto tr anquiJlo n ei co– va loca le, un Ente auto nomo n dei consumi. Sco- muni più pi ccoli? Il fabbi sogno , a cu i intende po di cia scun Ent e locale sarebbe stato la produ- pro vvedere l'Ente naziona le dei consumi, per zione, la compera e la vendi ta a con ta nti dei ge- mezzo delle pe rmut e e dello scamb io di sérviz i p er neri a.1imentar i pel territor io del Comune e con gli Enti locali , a cui esso dovrà p1·esiedere, si fer– diritto ' di r equis ire le dena te, sor vegl iare gli eser- merà , e perchè, n on appen a esa u rite le ·riserve di– centi, impad ronir si degli spacci e ma ga zzini di ·sponib i!i ne i comun i supe ri ori a i 10.000 ab ita nti? vend ita che contrav veng ano alle legg i ed esercirl i • In somma , quali motivi esiston o perc h è l'a zion e diret ta mente. Cli Ent.i autonomi dei singoli Co- dell 'Ent e nazi on ale e degli Enti loca li debbano muni "potrebb ero un irsi sta bilment e 'o tempora- cir coscriv e,·e la ,loro azione a i soli comuni di non neame ffte per !are oper a:zioni industriali e com- meno ch e 10.000 abitanti? . mercia li di int eresse comun e e fa rsi recipro~ a- ll motivo lo trovere mo probabilmente, se ci met- mente pe rmu te e servizi "· ùamo a rice rca re qu a.li sono e come sono dist r i- In qu esta prima Jorma d ello Statuto , dun q ue, bruti in Ha.lia i comuni popo losi più di 10.000 abi- gli Enti dei consumi era.no istituzio n i loc-0li, le tanti. quali -aveva.no facoltà, non obbligo, di fed era rsi 11 Pi emonte, con 3 mi lioni e m ezzo di abitanti, fra lor o. E non esist.eva u n En te nazionale dei è distribu ito in 1-189 comuni, dei quali solo 29 consumi . hanno più di 10.000 ab itanti, con una popolazione Nella seconda form a di Statuto, che è stata di- comple ssiva ' di un milione di abitanti. Restano,• stri bi1i!a. a.i gior n ali sulla :fine di agosto, invece, dunque , in Pi emonte , fu or i dell ' azi one dell 'Ent e l'Ente Naz ional e vien fuori, e di esso sono così na:ionate dei consmni e degli En ti locali in esso obbligat ori gli Enti locali dei consumi. Tn qu esto f edera li, 1.460 comuni, con due milioni e mezzo tes to distrib uit o ai giornali , non esiste nessu na di abi tanti, cio~ col 62 % della popol azione. disposizjone , che stab ilisca. tassativa men te l'ob- Viceve rs a, la Sicilia con 3 mili oni e 800 mila blig o del1a istituz ione dell'E nte in lutti o in de- abitanti, è divisa in soli 362 com un i, dei quali su– terminat e ca tegori e di comu ni; ma è evident e che pera no i 10.000 abitan ti ben 113 com uni , con 2 mi– u n a dispo sizi on e di {Jllesto gen ere non può inan- !ioni e 500 mila abita nti. J/estan o, dunque, in Si – rar e. Essa già si trova nello sp irito di coloro, che cilia fu ori. dell a re te, sola mente un mi li one e 300 hanno mano nella c'ompila.zione dello Statuto, mila a.bitanti , i l 34 % della popolaz'ione, poco me– come risulta da ll 'art. 11 del progett o n umero un o; no che l lt m.età del Pi emon te. e ,,errà f110ri o p rim a o poi, nello Sta tu to definì - La pr ovin cia di Alessa nclrfa ha pr ess'a poco la tiYo, o in qual che art icolò <lei 1·egolame n to che stessa po 1 }olazione e la stessa supel'flcie della pro. seg uirà lo Sta:tuto, o in qua lche nuovo decr eto vincia di Bari. Ma la provincia di Alessandria. l11ogotenenziale , o ma ga ri in qualche circolare ai ha i suoi 900 mila abitanti disseminati · in 343 co– P refetti, o magari n8ll' azion e giorna liera dell 'En - muni , dei quali solo 8 sup eran o i 10.000 abit.ant i, te naz iona le dei con sumi come crit erio di azion e con una popolazibne com pless iva r]i 226 mila abi· continuativa. tanti. La provin cia di Ba1·i invece ha solo 53 co- Qtlel che all o scopo della nost ra indagin e im - muni , dei <Jua li 32, SllJ}e1iori a i 10.000 abita nti , porta, è ch e nel pen siero dell'on . Can cpa e dei con una popolaz ion e compl essiva di ~00 mila abi – s11oi collab ora.tori esiste, se non un prop osi to da tanti. Motivo per cui nella provin cia di Alessan– essere consac rato in un a disposizion e cli legg e, dria restano fuo1i della r ete 335 comun i con 700 un a tendenza che deve presiede re all 'azi one gior - mila abitanti; in provincia di Bari resta no fuorl nalicra dell'Ente naziona le: la tendenz a a consi- d ella rete solo 23 comuni con 100 mila abit an ti. crcra re come campo d'az ione, escl usiva o almeno L'En te nazionale dei con sumi , dunqu e, ha lo pr eferita, dell'Ente nazion ale dei consumi i comu - scopo di distruggere quas i totabnen te il commer – ni con nna pop olazio ne snp erio r e ai 10.000 ab i· cio libe r o n ell ' llalia me ridi onple, mette ndo a di- t,rnti. sposiz ione dei Pref etti e del Commis sa ria to dei Per chè qu esta preferenza? consumi la massima part e dei prodotti dell'Italia JJ grano, le patate, il formaggio , la ca rn e, il fieno, l'olio, ch e nascono nei comuni, ch e h ann o meno di 10.000 abitanti , sono forse meno bu oni di quelli ch e n asc ono nei comu ni ma ggiori ? Co- meridionale . L'Italia set tentrional e e centrale sfuggiranno a ll'a rr emba ggio colla maggi or par– te della propr.ia popol azio n e e delle propri e ri – sorse .

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