L'Unità - anno VI - n.35 - 30 agosto 1917

La conferenza D I S T OCCOL MA La l'ivoluzi one r ussa ha determin a to o int ensi– ficat o anche i 0 n Fra ncia e in Inghilt err a un movi– ment o secession ista di qu alche frazion e dlli pa rti tL socia list i dalla comp ag ine d ei ri spet tivi governi, che finora si eran o fond a ti sulla coali2io ne naz io– nale di tu tti i par titi. Il lievit o del mov imento è l'a vversi one all '« impe1iali smo », di cui ne ssu no Stato dell'In tesa va comp leta mente imm une. Ri co– no sciam o la verit à di qu esto fatto. La guerra ch e è sta ta sca tena la da lla lam e imp erialista della Ger man i:t ha stuz zica to qualc he appetito naz ionali – sta an che in F ra ncia , in It alia, in Serbia, in Ru– meni a . Ma contro qu este vellei tà imperia listiche si era già n etta men te pr onw 1ziata ovunque la dem ocra• 1ia in tel'Venti~ la. La qu ale ha volu to la guerra al– la Ge rm a ni a per d ifend ersi cont ro il gr and e im· per ial ismo tedesco, e combatte all'int er no il pie colo imp er ialismo n azion ale. In ciò sta la coe-r enz a della sua conJ ott a . A quest a linea di azi one si er a finora ispir ata an che la dem ocrazia socialis ta dell ' In tesa ; fatta eccezione dei socia listi ita lia ni . Dopo aver cr ea to mo vimenti di secessione al· l'in terno in ogni pae se, i socialis ti i-ussi ' cerca no ora di riunirli in un a conf er enza, per r icostituir e la in tem azional e socialista sulla piat tafo rma del– !'« anti imp eri alism o ». Quest a sa rebbe statn. la funzione della Confer en– za di Stoccolma ; la qua le av r eb.be dovuto impe · gn a re il Parti to socialista di ciasc un pae se a stac · carsi dalla « coa lizione min ister iale », per c01n– batt ere le tend en~e imperi aliste del suo propr _iv Governo. Un siffatto movim ent o contemp ora n eo in t utti i pae si belli gera nti avr ebbe dovut o affretta r !' la p ace! Oggi il P art ito soc ialista fr an cese e qu ello in – glese , d'acco rd o con i r ispettivi govern i n az ionali, c01tl'bat ton o all'este ro l'imperi alismo tedesc o. Da doman i Il Pa~ti to socialista fr an cese e qu ello in– glese ,tovr ebbero stacca rsi dal Govern o per com batt ere in cas a l'imp er ial ism o fr an ce5e e l'imp e– ri alismo ing lese, la sciando a l p ar tito sociaì ista tedesco la curn di sta ccar si da lla coal izion e n a– zion ale del Reichstag , per combattere l' i,mJ}8riali smo del Ka iser e di Hi nde nburg . Così senza du bbio la guerr a est erna cesserebbe a utomaticam ent e per d ar e il p osto alla lott a int e– stin a... Non vogliamo affatto mettere in torse la· buona fede dei pr omo tori della Confer enza di Stoccolma ; ma è ovvio dove si ann ida il bellis simo inga nn o. Se dav vero qu esta fosse una g uerr a di impe– ri a lismi; se l' impe ri a lismo •tedesco foss e equi va– lent e all' i'mpe ria lismo fr ancese o ital iano o ing le– se; e se i pa rtiti social isti a vesse ro lo stesso grad o di for-la politi ca e di sin cerità per att llfire, cia– scun o 'Tlel suo paese, la lotta con tro l'mp eriali smo p ae sa no, la ta ttica merit erebbe la più seri a coo– si<lerazion e. Ma che cosn è l' imp eri al ismo fra ncese di fronte all 'Im pe ria lismo tedooco? E viceversa che cos a è la forza politi ca che il pa rtito socialista del Reich . stag può eser cit are sai Governo del Kai~er di fron– te alla for za poli tica che il pa rtit o socialista fra n cese h a sul Govern o della Repubb lica! Nel Rei chstag la frazion e socia list a antim peri a– lista è una qu a ntità politiea tr ascur abil e; epp ur e è dess a che, nella m igliore e più pu r a d elle ipo– tesi dovr ebbe n ella Confer enza di Sto ccolm a a ssu– me,'.e l' impe gno di combatte re e d i abb'atte re il mi– litnr ismo pru ssia no e l' imperiali smo tedesco, in corri pet tivo d ell'imp egno simil e, che i socfa listi fr a nces i ing lesi e r ussi e itali an i assum er ebber o di combatte re ed abba tt ere i l milit ar ismo e !'im– p eri a lismo fra ncese, ing lese, ru sso e itali a no. In vece sap piamo, senza bì~ogno di an dare a Stoccol ma , che la grand e magg ioran za dei socia– listi tcde•c hi e aust riaci - quella cioè che potreb – be ese rcita re r ealmen te qu alche efficace azio n e - è sta ta ed è solid ale col mili ta rismo, e non p uò n o L' UNITÀ logicamente mette rsi contro il Governo senza rin– nega re la guerr a e ee stessa . Il solo terren o dell a su a opvosiz ione pu ò e~ser questo: - che il milil al'ismo impe r iale ha in gan– n ato U popo lo, non sul program ma delle conqui – ste, ma su lla du rat a e fac ilità della guerra . P er un momento - dOP (l.la ultim a ottensiva rus– sa - un a frazi on e del partito socia lista ted esco aveva pr eso, posizione contro il milit a ri smo, recln– mando la pace e le rif orme par lament ari; il mo– vimento era nato dalla d elusione militarè. E ' l>"– stato in fatt i che Hi nd enbur g g ar anti sse la im media la disfat ta dell' esercito ru sso, perch è il mo– vimento si a r restass e nell'a ttesa della vitt on ... Tutto è torn at o nel silenzio e n ella concor dia di prim a. Il socia lism o tedesco ripr enderà for se la sua via ant imperial ist a e an timili ta rista , soro quand o la gue rr a di conqu ista si &arà tr as for mt1- ta in un a sconfitt a · mi lit are . Orn come ora i socia listi au str o-tedeschi, chtl s1 dovrebbei·o recare a Stoccolma col consenso dei ri spettiv i gove rn i, lo farebbero col solo scopo di disg regarn la compa gin e che ogg i tiene uniti i pa rtili dell'In tesa nella gu er ra contr o tutt a Iu Ge rman ia unit a. Qua l mera viglia ch e il 15,ai.Ser ef i rnpe.rat.ore Car – lo lavor ino ad or ga nizz a re la con fer enza d1 Stoc– colma e che i Gover ni dell'In tesa la man dino a mon te? I sociali sti di bu ona fede e i minchioni di tu tti i l)!IP.Sisono fuori quest ion e. Si trat ta di impe di- r e un march é de dup es. , Questa politi ca r ecisa s' impone a tutti i gover ni; ma più che mai ai govern i dei p aes i, in cui la ma ggio ranza dei social isti è contrar ia alla gu err a. Po ichè costo r o andr ebbero alla Con ferenza int er . nazional e I\OD solo a fare la part e di dttpes - del che poco ci pr eme - m a a d a ssume r e coi no– str i nemici imp egni di pr opaga nda e di az ione po– liti ca lesivi degli in teressi del Paese in guer ra . I socialisti it alian i sa nn o che i socia listi austr o– tedesch i ~ono lega ti al programm a dell'im pe ria– lismo teuto nico. Se fossero .sin ceri nella lott a contro ogni imp er ialismo dovrebb ero as sociars i a lle democra zie interventi sté di tl\tt a l'In tesa ch e, men tr e si dif end ono in gue rra contro la Germa– nia , comb atton o all' int erno gli impe r ia lismi na- 1.ionali . Observet . La Jugoslavia giudicata da un patriota italiano (Pacifico Valussi nel 18 7 J) « <La fond az ion e d ella Ju gosla via si è già solen– nemante afferma ta . Se si pensa che i capi à i qu esto movimento SO' no le persone più colte di qu esti diversi gTUpp i di S lavi mer idional i, e qu elle ohe godon o d ovun– qu e la J)iena fiducia del popolo, il qua le le se– gue is tinti vam ent e; ch e il clero non solta n to par– tec ipa a d esso ma ne è il pi ù efficace strum en to; c11e la I)iù utliva propaga nd a si fa dalle asso– ciazioni letterari e, con rapp resenta zioni teat r ali, con libri ed opuscoli ed alm anacc hi e giorn ali diffusi fino nel t)iù t)iccolo villagg io, dalle socie– tà di lettura che tr ova nsi nei con ta d i e dall e gran– di radu nate popolari ch e qua e là SJ)eSSo si rnc· , colgo no; ohe guesti s\av i h anno piena coscien za della propr ia gioven tù , vigori a, attività, e la vo– lon tà di giova rsene ta nto eia oppo n e franca · tnente le Ioi-o q ualità alle n ostro . non solta n to nei . pae si inte rame nte s lavi ma anche nei mist i, non solo nella Dalmaz ia, ma: nell'Istria, a Tr ieste e nel F riuli or ientale , pr oclamando lo alt amen te n el lqro giorn ali - no n si può a meno d i r iconos ce– re, che qu i si tratta di una nazionalità Ì/l forma– ciane bene avviata, che ha non soltanto il suo nome ed una tendenza molto -pron unciata, ma un a reale ~sistenza della qual e av rebbero torto gl i ftaliani n lasciarsi so'rprendere, ignora ndola, o tene ndon e minor conto di quel lo che si mer ita. " 243 COMMENT O .\fa gli ita liani non studia no e nel 1917 si son lasc iali persua dere d ai sostenito ri di in teress i lo– cali, ohe la Ju.goslavia è u na crea zione.... aust r ia– ca! Da <Pacifico Val uss i pat riotta del Risorgimento , a i Ta.m!l,ro, ai Dudon , ai Cipp ico qu ale d ifler enza di coltu r a e di an imo! ~ e stalle di Augia II comm. Enrico Vogher a tipog r afo edi tor e delle pubb licazioni ufficiali del Mini ste ro della guefr a, h a trovato anc he lui nella pr ese nte guerra un a mi niera d'oro. Gli ufficiali dell'ese-rcito, inlatti, son o obbliga.· ti ad acquistar e nelle ediz ioni Vogh era i regola– menti dei vari servizi. E qu esti r egolamen ti co– stano, come se fosse ro stampa.ti non su carta peg giare ·della. solit a, ma adilirittu J·a su fogli di car– ta... monet at a. Par es. : U !Primo volume della Istruzi one sull e Mmi e sul tiro per l{l fanteria, fascico lo di 176 pag inette in 24°, elle qu al unqu e stamp ator e n on ufficiale sa rebbe felice d-i vr.ndere per quatt r o o al massimo sei soldi, è fa tto pn.gar e 85 cen tesi mi. li Regolam ento di servi.i o inte rno, d i 146 p agi– nette, costa 90 centesimi . Il second o volum e della l struzio·ne .mlle armi e sul tiro, di 82 pag inette, cesta 50 cente&imi. Il Regolam ent o pel servizio terri toriale, 216 p agine tte, costa un a lir a, qu a nt o una edizi one p opola re de,i Promessi Sp osi. · E si tTatta di pubbli ca zioni , su cui non si pa– ga no diritti di autor e e che si vend ono a centi· naia di migliaia . Anche il Bol./ettin o delle nom ine e il Bollettino delle ri conipP.nse, U cui acqui sto è obb liga torio frn gli ufficiali , percM le notizie che vi si (' Oll· ten gono hann o va lor e ufficia le, son messi in ven– dita a prezzi favo losi. Orn noi chiediamo : E' gi usto che gli ufficiali sien Ò ass ogg ett a ti a questo $1rutt amen to, a tu tto van ta.ggio dii un a casa !J}riv ata? Qu a.li sono i ter– mini de l contratt o fra la Cas a Voghera e il Mi• n istero della gue rr a.? P er qu all motivi il Mini – st ero della guerra lascia che le sue ·pu bblicazioni ufficio li sieno messe a pr ezzi cosl .bestiali? Se un a spec ulazione dO'Vesse avvenire su qu esti a r– ticoli Òi consum o obblig ator io per gli ufficiali , per che non far la, cas o mai , a va ntag gio di qu al – che ente di p revlden~a wtile ag ll ufficiai!? Il di– ritt o lasciato al comm. Vogher a di ta glieggiare così spieta tame nte gli ufficiai!, che al tro è, ee non un caso tipico di feudal ismo 11.nan ziar lof DETT I MEMORABILI T EDESCHI La mia a nima è oppreS6a qua nd o vedo ta n ti n e– mi ci che circondaino la Ger man ia .... E i mi ei pen– sie ti corr ono av an ti nel lon ta no futuro, e si do– ma nd ano : " Vi sa rà ma i un tem po qua nd o la Germ a.nia p iù non esisterà? "· Come povero e vu o– to diventereb be allora qu Jsto ri cco mond o! E al !or a tutti gli uomi ni si ch iederebbe r o: « Come av – viene cbe i pot)Oli più non si compre n dono gli Hni con gli alt ri? IDove è spa r ito que l grande se· rena Poter che avv icinava le ani me di popoli le un e alle altre? Chi ha fr antumato qu el maravi– glioso specchio, da cu i le sembianze del mond o erano pensos ~mente riflesse? ». Allora si percuo– terebbe ro in disperazio ne la fronte e il petto gri– dan do: « Noi abbia mo crimi nosamente spogli al\ no1 stess i d el nost ro tesor o! Il mond o, il gra nde, ii ricco mondo è deso lato , pove ro, vuoto, il mondo· non ha più Hn'anim a, non ha più una Germ a– n ia! "· Queste parol e scritte dal poeta WLLDENB RIN – CKA nel 1889, come « meravigliosa poes ia, straor– d inaria scien za ", sono citau nelle Deutsche Re– den in 'ichwerer Zeit, che sono una serie di 1iam11hlets dei pro fe~ori dell'Università d i &r – lino, 1914-15

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