L'Unità - anno VI - n.35 - 30 agosto 1917

, problemi della vita italiana. Direttori I AN TON IO DE VITI DE M ARCO e GAETANO SAL VEMIN I Diruiooc e Amministr az ione I Koma. vi a Add a, 4. - Abboname nto ordina rio annu o )..ue 5 _per il Ree-no. pa l'estero Lire IO Abb onament o sn<tenit orc an nuo L',e 20 ; semestrale Lire IO; un nW11ero Centes imi IO. St 1--- v u ca il f ioTcdi a R OMA - Con to corrent e con lit posta . Anno VI - N . 35. 30 A gosto 1917 SOMMARIO. La burocrazia commerciale L'\. BUROCRAZ IA c m.n.t ER CI,~LE - ,U n ita: L A C ONFE RE NZA DI STO CCOLMA - Ob server . L E STALLE DI AU GIA . lL BA LUA RDO DELLA CHIE SA - g. S, P OSTA DE LL 'U NITÀ. Al salvataggi·o dell 'Au stri a - llfolt i Italia ni igno rano - La .fugosl rzvia giudicata da un itaHano - D ett i memorabi·li tedeschi, AL SALVATAGGIO DELL' AUSTRIA Tutti scontenti I li Popolo d'It alia è assai delu so deil 'opera del– l'o norevole Can epa . " La politi ca dei con sumi - scr ive - è un fallime nto. La ma ncanz a di far in a e di pane, nel mese di ago sto, a pochi gior ni, si pu ò dir e, da lla m ietit ura , è tal e un 'in comp:·en– sib ile ma nchev olezza, da non con sen tire beneficio ùi cir costanze atte nu anti. li g ran o n on deve man– car e, mai; ma lasc iar lo m ancar e, q uando i ma– ga zzini Ile sono colmi, è colpa a d a tt enuar la qual e non basta la pjù r iconosciu ta buona fede. La burn cra zia, lo sapp iam o, a vvolge ed inceppa ; ma un mini stro come Can epa dovrebbe semplifi– ca rla o soffo'carla . Sempli cemen te. Allor ch e tale en ~r gia non si J)Ossiede, si ha il dover e d i andar - sene "· 1' impr esa, a cui l 'on. Canepa si acci ngeva , sosprn – Lovi da l rncìo incomposto e facilone dei @Piornali di tutti i partit i. Se il Commi ssariato - noi scri - 4'vevamo fino daJ febbra io passa to - non si r end e conto della neeessità di li mitar e stre tta mente le prop ri e funz ioni alla pu r a e semplice integ ra zion e pelle in iziaU,e lib ere, in quei campi in cu i ri sulta verament e n ecessa rjo•e possib ile l'inte rven to ddlo Sta to, la sua apra r iescir à rovinosa pel yaese : es– so funz ionerà com e u n nuovo u cen tr o di · sabo – tagg io » contro la g uerra. Era tutt a la esperienza della stor ia economica , ilhfmin ata da due secoli di r iflessio n e scient.ifica, la q uale ci insegnava che ogni sf orzo p er sosti– tuir e n el comm er cio l 'opera a rbit r aria dell e au – torj tà po/.it ic he al gioco ,ia tm ·al e e f err eo di certe Scri ve l'/ de1t Naz i onal e del 28 ag os to 1917: " Ci tro viamo di fron te all a qu estion e della fu- • tura s iste mazion e degli Slavi della Bal cani a oc– " cidental e. Questa qu estione ha tr e solu zion i pos – " sibili. In ca so di vitto ria tedesca o di pace senza Se il P opolv d' I talia , ch e proclama di esse re • po litica men te affine all'on . Canepa, pa rla in que– st.o modo, imma gina ,si come parla no gli altr i! eLe1ne11tari leggi economic he, t dest inato a diso r – ganizz ar e ia cir colaz ione e la pr oduci on e dellè ri cchezze e a cre are o aggrava re l a car esl ia. li comme rcio di un paese è una delle· mac chin e più merav igliosa mente com plesse e 1cl ica te che si possano imm ag inare . Le singolQ ru ote di ques to meccan ismo immenso sono r appres entate da un a infinità cli ind ividui , ognuno dei qua li è spint o da I pro prio torn acont o a ca lcola re p iù esa tta– mente che gli sia poss ibile il fabbisog no ciel mer– cato di cons umo , a cui egli si pr oporle d i serv ire. e a cerca re a qu esto scopo quei merca ti di pr o– du zione, ch e gli poss ano offrire i pro dotti neces– sari alle t)iù favo revoli condizion i possibil i. Se il ca lcolo del fabbisogno o la conoscenza dei mer– cat i di pr oduzion e sono err at i, il comm ercia n te pa,ga , spesso con la pr opria rovina, lo sbaglio . vittor ia la risolve l'Au stri a con la forma zione di " u n terzo Stat o ne ll'Im p ero. E ' l'anti co pro getto u dell'Arciduca trial ista. In caso di v ittoria del– " l' Int esa si r isolve , si deve forzatament e ri so]– " ,·ere con la form az ion e di uno St ato indi penden– " te, che rac colga in torno alla Serbia gran part e " deg li slo,·eni e dei croati deir Austria . 1 nfine , L 'Av an ti!, per ese mpi o, acc usa l'o n. Canep a, olt re che ,ji molti altri dclitti, cli avere seguìlo , n ella scelta dei commi ssa ri provinci ali, il cr iteno delle affinità pb litich e, a nzi che qu ello della com– petenz a, sicèh è cer ti commi ssa ri funziona no piu t– tosto come coefficienti di car est ia che 'tla regola– tori del con sumo, e di non a,·e re nessun a stabilit à nei suoi proµo sili, sa lta ndo da un eccesso all'alt ro, in modo che le popol az ioni n on ri esco no a cap ire qu ale sia il r egime, a cui dovr ebbero ad atta rsi. E l' Idea Naziona le ac cu sa anch' Cl6Sa!'on . èa- " per m·venim ent i che non paiono pro bab ili e che nepa di ave re la mente rivolta più a g u adag na re • non son o nemmeno pr evedib ili, di cui non sa - influen ze e poteri agli no mini della propria pa rte " p remmo stabili r e la specie e la por tata, potr ebbe • poliLica, che a sor v•:;lia re i rifo rnim enti; di no n u avvera rsi una terza soluzion e : qu ella di un 'unio - ave re di rettive, di essere legge ro, in coei·ente e " n e democrati ca, federal ista e repubblica n a deglt7nco 111petcnte;. cd è questo il motiv o pe r cu i qu a u sla vi occiden tal i della qual e son o se.sten itor i i ma nca la !arma, Jà ta rd a 11 grano, . m un alt ro ' luogo no n ma nca e n on ta rda la fari na e 11 gra- " super stiti pa rti giani degli Obr enovic rifu giat ~at - no, ma pe r inesplica bili att riti bur ocra tici s' in- " tualmen te in !s vizzera . rn qu este tre soluzioni du gia a dist r ibu irl i; ed è così che si arriva a fe- " queUa che ogg i maggio rm ente deve in tere ssar ci nome n i com e quelli d i Torino, e di molti, di trop- " è In sec~ nd a. Di essa si deve discu tere. E per p i altri ccntrj min ori. Ora, noi non abbiamo ness una voglia cli pren – dere le di fese dell' one revole Cnn epa , il qu al e pa – ga ogg i il fio della illu sione fun est a, per cui si è ri tenu to cap ace di discipli nare, lui, da noma, il commercio di 36 milioni di uomi ni. Solament e des idereremmo, nell'int er esse della veri tà , e n el– l'interesse del pa ese, ch e i cr itici dell'o nor evole Canepa fosse ro un po' m eno ingiu sti nelle loro diat ribe, e pri ma di seppellir e la carcassa ocl !'on . Canepa sotto la graYe mole delle loro con– danne sommar ie, si doman dasse ro se la respon– sab ili tà d ei mala nn i pro dotti dal Commissa ri ato dei consumi non spet ti per aYventu r a in bu ona par te precisamen te a loro, ai criti ci odierni ! " quan to Ja su a rea lizzazione dipen d a uni came nte " dalla nostra vittori a, non è dell e tre , la m eno n gr ave e 1>erico losa per noi u. Dunqu e, delle tre soluzioni, - dichiar ata non probab ile e non p reved ibil e Ja terza, - d ichiarata come la non meno grave e pe ri colosa pe r l' It alia la seconda -, non resta che la prim a come meno grave e meno pericolosa: il tria lismo aust ri aco, a patto beninteso che l'Au stri a ceda all 'It alia, non solo la Venezia Giuli a, ma anche la Dalma zia: italian i, ted€6ch i e magiar i si met terebbero d'ac- cordo per massacra r e gli slav i. Non av rem mo potuto desider are un docum ento più ca ra tter istico pe r dim ost rare quan to da molto tempo andi am o dice nd o: i na zionalisti ita liani non son o che tedesc hi e a ustri ac i no stalgi ci. La quadratura del circolo. Qu ando !'on. Canepa ascese al Comm is! ariato dei consumi, il nost ro giorn ale no n mancò ripe tu – tamente di mettere in luce i pe ricoli naz ionali del- l1 comm er ciante non ha bisog no di esse re un uomo di genio. Ma g li occol're la JJratlca perf etta d i qu el piccolo ramo d i comme rcio, a cui si è de– dicalo. E ques ta pr atica è stata elabora la lun – game nte da tutte le gen erazioni , ch e lo han no prece du to, e da lui st esso dur ante tutta la sua carr ier a. Di anno in an no, di mese in mese , di giorn o in giorn o, mut a l'equi libr io economi co con ·10 sp ostar si degli elementi della p,·oduzi one e col mutare dei gusti della clientela; e il comm ercian – te deve rettlfica re cont in ua mente la sua prati ca per adatta rla a semp re n uove necess ità . Un comme rciant e, che com pra il grano in Ca– pita nata pe r vend erlo in Terra di Il ar i, n on ha bisogno delle medesime con oscenze e atti vità di chi compr a gra no nel F err a rese per ma nda rlo a Venezia. L'esportat or e d'olio dalla Lu cchcsia deve pos sedere tu tta u na scienza occulta, che n on è qu ella dell'espo rtato re d 'o lio dalla Ligu ri a; scie n– za in cu i inte rvengono cognizion i d i geog ra fia econom ica , d i noli ferr ovia r i, di ta r iffe da zia r ie, d i giur isp rud enza comm er ciale, d i a bitu dini psi– cologiche loca li, ecc., ecc.; che non si trov ano in n essun mano vale, che cl uscun comm ercian te h a conqui state a pr opr ie spese, e ch e si guar da bene da l comu nica re ad altri, pe rchè sono precisam r n• te esse, più ancora del cap itale circola nte, la su a vera r icch ezza.

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