L'Unità - anno VI - n.26 - 28 giugno 1917

giz ion e a chi, dop o tutt o, ne avreboe bisog ùo. E , ad ogni mod o, ques to g,enere di err ori, tutt 'altro che mal efici ad altri che al le finanze del Comit ato, che è pr onto ad accetta.i'e con entusias mo iiJ !}eri · - c·o10 di siffatt.o malefic io, qu esti err ori sa rebbero ecoezionaln. Ed è ass u.rdo che I>M ev,it are il malu – mol'e eccez,icmale d'i qualch e as 1>eitat iva d elusa, il . Govern o non ·vog lia evitar,e; con l'aiuto della be– neficenza privata e se nza alcun ri schlio dell'era rio, il tnrul~nt e<nto assa i <più esteso, che nasce nella povera gent e dalla r~o la dei ritard i che avve ngo– no n e.Ila liquid az,ion e d·elle tpenlsioni. Si pensi a. un mu W.ato, che non apve na gli 'Viene ricono- . 8-0iut o il diri tto a pensi one, verd e il sussid io, e deve nimanere sen za sussid •io e senza pe'Ilsione fin. chè i mang ia pan e di Rom a non a bbia.no potuto sb<nig,are le pratic he; si pe.nsi a lla: fa.inigUa di un mo-rto, che anc h'essa debba aspetta re per mesi la pens ione dopo aver pe,rdu t.o il sussid io: e v oi ci s-i sa.pp< ia dir e se non sart·ehoe opera sa nt a quell-a cli un Oomit ato J)-rivato, che taoita.sse questa po– vera gente finchè il maoc hin one bur ocratico n on avesse ftnit.o di oLgola:re., . Ma qu est i sono pretesti. La ragione vera del ri– ftu to la d-i.ce chia r,a e tonda 1'on. Carcan o o chi per lui in p.ri, ncli.pio delta lette r a del '7 aìJrile: « A – derì-rei, se n on 'esistoose g,ià un org~ nism o dello Stato (giù il cappello). che J)rovvedè al la conces – sione degli a:cconti, o iJ su o f1m:ion am ento la – sciasse a desid er are . Sicéome re.et> t ale orgiamismo esiste , e per di più f11,n:-iona tn. m odo ·per( ett o, ta nt.o ch e le con oessio.ni , qua:ndo i documenti (due soli ne occoo-rono per ,J'a<'-OO:nlo: atto notorio e par – tedi,pazione di mort e) ,son Q regolari , vengo n o f ati , ne/ v olge r e di poc !ti r,iorni , non ravviso l'oJ)portu . · nit à d,i soW'ap prior gli un nltm orga.no avente la stessa tumJ on·e ,,_ Qrni è il velen dell'ar gomen to. ua bur ocrazia non vuole sovr,a,pposiz,ione di Co– mitati 1)I'iva ti: n on pu ò nmm efl er e r li e il .rno lo – no ro non sia perf ett o. Bss.a non fn, e illìJ)Cdisre ch e altri faccia. ·Orn. la c.<;pemenza dim ostra rhf> il tcmno mi1T1fimo per la concessio ne de,ll'a'Ccont o ·goven1n tlvo in a.1- tesa dell a pensi on e. va r iA tra i rlue. i tre e i crn-nt-·. tr o mesi, e qu esto arnche nel ral'-0 In rui i docu– m enti sono r egolnrl!'<.«imli e iin ou<'I tempo si so,reh– be "!'ofnt,i nrldlmitf.ull'A.lio11id a rc la pension e. , .Eccq, dei ca,si indi vidu nli. E prendiamo r, 1.si d·i soli multila1ti., perc h /><fl':esta è I n inµ-iusti1,h nil) • rivoltnnt,e di tutte . ~fAZZONJ'SANTE . rti PJpf.ro, !'Olclato. 69' reg,n. me'Ilto ftanteria . 2• c.ompn,gnia. dello clo,qsr 1891. numer o di m otrico la ~">289, rr ~ident~ in vin T.11iai ,\lla'ma.nni, n . 13 Fir enze, ferito nl rJiPde clest ro. fu ~ot-toposto a r ifomrn còn a ssrg-no. di pe,nsione di ~ gra do. Dal 15 qen na io 1917 n on perceq:risc<' più J\a~seimo dell e du e lire di c01wa le!'cen zn. e fino o~l 02:i.i non h n rlrev nto nè orco ni-o di pen~ion e. nl> .,-Ji ?> ~t 'l.to invia.lo lii lihretto di l)Cn~o n r mo lc-ro· ,11' vi,•p e reiternte ~oller1ta·1.loni del Comitiit o. C:ONT J GtULlO. e. -prig:ion iero, cap. m o~g. ncl- 1'8' regg imeoto berisagl ieri ciclist i. 1()• comp ., ,; . formn.fo r ~r pa r 11isi n1l hra("rin · !>inigt,ro . Al 10 marzo ~li vennero tolte le due li-re di ronvo lesren· za. il 10 anrll e ha ri cevutQ il comredo . mn. non il lib ret to. Il 24 npri le l'Uf'fìe-io t eoe rkh i,estn nlm<>no nrll'n ccont o. Nessun a ri !'J)Osta flno al 10 p:inano. VTTJ Gl USE PPE . ~ol,lato nel 1:?7° fnn1.. 12• rom . r>nr:mfa,del Coimme del Gal111zzo. fu ~olto-pol't.o a ri~ mn pe r perdi tn dell'uso dell a mano ~inll~tra . il 4 seUemtn,e 1916. Dal 18 gennaio 1917 nnn 1·ire– ,·e asso/11/nm en.le . più akun MseR"no. Hn mor lh> e nn himbo in te.nera età . F BDERIGHT GTlJLTO, del 1' bersag-lieri hk 10- rn mpaimin , m utilato. ri«-v~ 0 rl111\aCorte dei Conti il O!'creto <fii nrn !>i<meper J'lmpo rt o rti lil'l' t?IIO ·n ,l~t.n l!l fehhrni o Hl17 In . ~3(m1 11 Oecrt't o non ('rn. orrompnima to dal lihretto di !'Pn!dnne. <>rl il militnl'(' ~ml<l<>tl o no n ric<>vPptù l'a'!i'nno . P<\01 ,T ATTTT.IOdi Snntl . ~ lrlnto nel ~()<> lan tp . rin . R• rom.--,nimin. cln._q. t8R:J. fu ~ottopoo o II ri– lnm,n Il 1. rnnnio 1!117 n 1rli fu nr rornal,i la T)('n– ~innr rti 21 ,z-rnrln. Goo• l'nnt.iri'nO. mn flnnro nnn hn rir•,·nto il llhretto di J')('n..ionr. 'P," rteroro In ron m,.rl,1rlin d'nr1rento rll mr>/11-prnnri n <lel Re Clll \ TTI PTl'.TRO rlÌ Dom• n iro. soldato nel :li\' rl'<rJ?imPnto fRnterln . Oe!)O"ito rli ~lorlPni,. rollo– rato in ritonn, 11 81 m11'r10 1fl'!7. Dal t nnri \ 0 1!l1ì non riceYr più ra.-smo di conva lescenza . F.· ianco L'U NITÀ stato 1·ichlestio che a.I C.hdatti inaibile al lo.voi-o in ca usa d-elle ferit e riiJ>ort ate, venga, almeno, a.ocor– daJt.ol'a.cconto. Si as-petta la 1,isposta. DEG L'1NN-OOENT1 AJLFONSO; sold ato nel 32' reggi m ento fan teria, 6• oomµ aguilia.- 10' CorJ>O di /vrmllta, dèLlaclasse 1895, mu ti1,ato della mano de. -stra, fer-ito all' ingui-~e con µara!Lsi della gamba e de.I pi.ode, riformato •il 5 m arno 1917. Gli vooime accoÙl•aba la (pensione di l' gra do. 1f'Jnò ad ora non ha ri100,vLt!io nè acco nto, n'è gli è staltto :invlia.t.o M– br ehto di pensiane. B0S1 f>I1EtRO di DomeJ1ico, di <:V!,an odi, ·classe 1887, oollocat o -in oang,edo assol uto il 23 dice.ml) .l'e 1916, con delib erazione 3 marzo 1917 de.1a Coi-te dei.Co nti, Sez. 4", n. 27477, \i{fllidava la pensione in L. 1008 a decorrer e dal 6 giennaio 1917. E' sem- . ll re im attesa . del lib1,etto di µensi o ne, ed è in con · di1.ioo,i f1nanu.anie miilerabilli. Di ftronte a ques ti -tatti , lo spiri to burò ora tico, che ha dettata la lette.m , a. oui \'on. ea rcano ha. messa Ja: sua firma , non può essere giudica to c'he Nei Sinliacati Infortuni Un sindacato modello .In questo n:ic,ment o i Sind acati Info rt uni fann o d i tut to per aver e il monopolio degli infortun i agricoli . E poichè mol t i si trovano in tri st i con– di zioni, per gli sper peri' dei loro amm inistra tori , , c 'è uno di ess i - più disinvolto - · ohe si nsswne il c-ompito di organi zza-re l'offensiva: ed è il 'Sin– dacato Pu gliese. · Tu tte le influenze burocrat iche e parlam entar i vengono messe in moto. L 'ultim a asse mb lea del Sind acato J>ug~iese, -,dichiarava la ,necessitò. di tra sporta re la sede del Sin"'daçato a Rom a « a scopo di condi ali inte llig enze tra l' organo dir et – ti vo dell'Istituto e l'autorit à, tut oria miniat e . rialc ». tin consig liere diss e più ch iaram ente: « Mentr e a Roma si med itano e si pr eparano le nu ove leggi regolatr ici dellq previ denza, l 'Ist i– t uto non può esse re assente senza grav e pregiu– di zio del suo avve nir e "· Con questo resocont o, diffuso da molti giornali , il Sind aoato Pug liese ha proclamato si quattro venti, ohe intend e r ivolgersi a Roma , come aJln alma mat er della- b1:1rocmzia, del par lam entari– smo , e di tutte le possibilitò ,. l?er il Sinda cato Pu gliese, occorre un po' di cordial.itd per risol– vere la. questione delle as sicur azion i per ; con – tadini . Questa dis involtura., nostri rost wni polit ici. è anc he un sintom o dei i La ribellione dei soc Ma i com ment i migliori a queste m anovr e dei • dirige nti del Sind acato -Pugliese, l'hno , fatti un gruppo di indu str iali di Bu ri. soci del Sindacato , i quali rive lano , in un a prote sta pulbblicata nel « Corrier e delle Pug lic » del 13 giugno 1917, i sistem i del Sindaca to. Questa protes ta dice, tr a l'altro: « E sso (il Sin d acato Pugli ese) da sempli ec e benefico Ente , tute lato-re degli' interess i d 'una va.sta clMse , nRpira a divenire un ente politico , ed a tal fine vuol lascia re il noRtro cent ro indu– Rtria le por and are nd afferm arsi nella. Capita.le come una. nuova fucino di stud i socio.li >. Seguono interessanti part icolar i sul mod o con cui i Sind acati combinano le Msem blee , che con– fermano ciò che noi scrivemmo nel\'« Uni th > dd 26 ap rile: « Jn ve rit/1. dicono- i firmata ri della protesta.. nell' assemblea. del 3 n-prile tro i nomi dei presenti non ve n'era. ohe pochissimi di noti industriali . umerosissimi er ano que lli di avvo– cat i. agenti. direttori com partim enta li, e ve n'e ~o perfino di impiegati del Sin dacato stesso , trn cui que llo di qua lche Rpeoia.le « preparat-or > di as– semb lee . Non era- possibil e trovare n rid irr df'lln posizioni' ,li questi signori. i quali . si diC<', av e– vano legru.ìzza.ta la loro pres enza- inscriven dosi • come soc i del S ind=t o sen za essere indu striali , e senza avere operai ·all e loro dipend enze». E più olt.re : K< Per interv enir e ad un'as semblea , com e due consig lieri di recente nom ina, si corre a farsi so•ci alla vigilia di essa. E cosl noi dobbi amo ac– cogli ere e subire il voto dj ques ta m aggiorn-nza di indu str iali im pro vvisati , oi deve esser e imp ost a la, , volontà. di gente che vuole gioca.rei in casa nostra!» E pn-rlando del bilancio del S indaon-to i soci del Sind acato l'ug liese afferm ano melan coniOOl-– m en te « ionanz i a noi si presenta- una dimane che è un 'incognita. ... " , I bilanci Dal bilancio definiti vo 1916 del Sindn-cato Pu'– gliese (« Corriere delle P uglie », 10 april e 1917), si rileva ohe per il det to ese rcizio sono sta ti pag a.li info'rtuni per L . 745.716, ma ne rimn-n- gono a pag ar e per L. 678. 701. 1 Le spese di amministrazio ne ascen dono a lire 405.842, cioè sono circa. il 55 % sugli infortun i pagati, esclus e le spese m ediohe, 'legali e giudi– ziar ie. Ciò conferm a quanto a:bbiamo detto che le spese d' ammi nistr a.zione sono l'infortunio più grosso dei soci del Sindac ato . Anche il Sindaca to -Italiano nel bilancio con– sunti, ,o 1914, a.Ila fine del 1916 , n el rip arto spese me tte : « Costo infortuni: indennit /,, e spese lire 733.239 ,17 » ; confond e cioè secondo il suo vec– chio Ristema le spese, con gli infortuni , e ag• giun ge poi all e spes e L . 98.965,57 , sotto il ftolo i« Spese genera.li d 'esercizio-». Degn o di molto int eresse è il bila-ncio del Sin– dacato Br escia no in liquid azion e, il qua lè h o una passività di L . 244.~42. Dall n rela,z.ione 1916 si ha idea dell' enorm e disordi ne ammi nistrativo di questo Sin docnto , « che era, pres ieduto , dal Pre. sidente della Cam era di Comm ercio di Br escia!:.. Po ichè ogn i Sind acato ha un suo num e tute – lare, il Sindn cato Pug liese ha il senator e Ba– lenzano. Din anzi a simili siste mi di para ssit.ismo e di spcc uln?.ione. dinnn r.i agli equi vooi bilanci dei. Bind a-cuti. ohe fanno gli organ i ohe dovrelbbero presiede re al cont rollo dell e Assicura?.ioni e del.la Pr evidenzn? Pausto Ancfteaol . Lt idee • prussiane in 'Italia 11 pensiero italiano... !. .'on . Sonnin o ha detto · alla Camer a dei depu– tati, _ nell a seduta deJ 20 gh1_gno: T,a nazion e ;1ali ana e il varl am ento seguon o con ansioso· in teresse le vicen de della gr an<le all eata, la Russia , nella sua ntwva via di l ibe rt.d. Dob– biamo ron{!da rr rhe quel nobile p opolo sap r à tr o– vare nei prin ri pt d ella sana demo cr azia la f or – :a necessa r ia a .mprra.r e le d;f(l.col/d iner en ti al– la su a. in timn trasfo rma zione s-ocial e e cost i tu – ~io11al e: e cli e il .<ic11ro i stint o r opol ar e n on man • r herd di tener si in guardia con tro l r insidie ne– miche , l e, quali mirano non meno n f ar preva ler e i J)roJ)ri inlerr.<-<i poUfici e mififari. rh e a di sf a.r e ffli invi.,i li/i eri orllin ame n l i d, /la n azi one vicina. ''l'el p ieno e fl <lf,r insn acror d o con gli a/Tra/i, n,/ la tenac e pr osec,,-i nne rlelln a11erra . sta per l n R,u. sia la più sir11rn /11fel a rt,11, .<!IP librr l à inl rrn~ ,. ri" Pn ,ç11n;nr1i71P11rirn;o u . ...e il pensiero prussfano E Fr a:nccscn Co,>poln scrive su ll'Idea Na:io – nal e: T,n. RuHia 11nn vn /eva pi,ì nf cnmba f/ er, n, •nrm t,nrre i .moi im)lPgn i d'onorr. ma l n dtmto – r ra:ia ru.1sn era 11rr dr(lni:ionr r i.<netrnhi/r . nm • mir nnrln r t fl,. ;,, 1n,•rrr rf'imr,n1·Jp if tfi7Pmntn pr rrnt orio r nrr, .,sari n: n rnmbnlfrrr .,rron d n ra l- 1,11n:n n r .,•rrr rnn .<irl,rnfn r lrf!ftftffl. romr f e. ,fi f rnrrfl a11'nll•nn;n . nli nJ/enfi nrri drntnli , 7,renr . ,,,,, ,,. nn-i f11/f n rii non nnrPr rlrmnr rnliri nbhn – ·•fan :a essi .,teu i . .<i lasriarnnn in .,rn.,i bilmrn/J! im11nrrr n tnrn t•olln il ri r ntlo d emocralfrn r!Pl So– ,; rf. / 11ll Pre rii lrvaui r chirdPre ron fo della rle(e -

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