L'Unità - anno VI - n.26 - 28 giugno 1917

,. ., probl e mi della vita y_,o'i.- '1t:> . \() 0-"§>1,1.0 "§,\J 4oV~ ,\}}'' Direttori: A N TON IO DE VITI DE MARCO e GAE. '1 . ,.,s~M ~ Dire:ioN e Amministrazione, Roma, via Adda, 4. - Abbonam ento ordinario an ~o"°' .-/" ,egno, per l'estero Lire IO Abbonamento sostenito re annuo V re 20; semestrale Lire fO; u1 ..--,entesimi IO. Si P'- :.:lica il 2-io,;edi a ROMA - Conto cor~ente cc.___.✓posta: Anno VI - N. 26. SOMMARIO. • LA MOBILI TA ZION E DE GLI E GOISMI Romolo Caggesc . . ' LIQUIDAIZIONE °NA7.IONALISTA IN FR ANCl:11. IL SABOT AG GIO BUROCRA TICO DEL LA GUERRA . N EI SI ND ACATI IN FORTUN I - Fausto Andr ean i. LE ID EE PR USSI AN E I N ITALI A. Un .1 buona i·m ziati"va - S ciocchezze - Pace ad ogni costo i - Attr averso la stamp a ingle se. ♦ ♦ Premio agli abbonati Gli ami ci chè invierann o ali ' Ammir1istrazio_– ne lire i.50 , oltr e il pr ezzo di abbonamento , riceveranno una copia· del volume COME SIAMO ANDATI IN LIBIA studi di Agricola , E. Azimonti, A. Bern ini, L. Caetani , C. Colamonico, f.. Gbisleri , C. Gire~– ti, C. Maran elli , G. Prez zolini , G·. Ricchier 1, A. Rinè, G. Salvemini , V. ~imonelli, Un geo– grafo , Uno st udioso di storia antica ; E. Vaina . che la libreri a delll,\ Voce vende a L. 3.50. ♦ ♦ LA NOSTRA OPERA può esser e aiutata : 1• Sott oscri vend o tm a o più azi oni dell' Unit à , 2° Pre nd end o un abbona men to sostenit ore an· 11-Uo di Lire ·2(), ~ semestral e di lir e 10; • 3" Pren dend o un abbonamen to n orm al e di li r e 5 annu e, pi utt osto che com.prar e settiman a p er set – ti ma n a i L giorn al e da l ri vend it ore; 40 Fa cendo conoacer e 0 1'U~ltà al mag gi or numer , possi bil e di ami ci , chi edendo lo i n ~ettu ra nel ca(ft , 11ei circol i , nei pu bbli ci ritr ovi; 5° l nv.ia n do all 'Amm ini str azione dell'Uni tà (Ro– ma, Vi a Add a, ~), n omi dt possi bili abl>onati , per L'invi o di num er i di saggio . ♦ FATE ÙGGI quel che potr este f are domani . • Cioè, se i l giornal e"vi piace e pensate di ab– bonarvi, non tarda te a comprare una cart oli – na-vaglia di cinqu e lire per l 'i nt ern o e di di e– ci lir e per l' ester o, e spedit ela ali ' Ammini – strazione dell ' « Unità », via Adda, 4- - Roma . n n •. 28 Giugno 1917 ·La , mobilitazione degli ' Il egoismi Ricor do: quand o scoppiò la guerra europ ea ed i i,eàesch i si slane-it,ruJJ<'.> con a,vidità !urent.e su la pr eda agogn ata , il oosl dett o mondo civile si cont orse in terr i5ili spasimi morali allo spetta colo miser ando di un popolo che ·insieme con la mo– bilitazion e dei suoi eserci ti, mobilita va t utti i suoi istinti bruta li e le at aviche pred isposizioni alla rap ina {ld al sacch eggio. La gue rra , quindi, che la Fr8'Ilcia, il Bel gio, l 'In ghilterra , la Serbia e la Rus sia eran o costr ette a coft:i.ba .t11re non fu soltanto un a delle infinit e guerre che lo ,St ato assai spesso, nella stori a uman a, volle ed impose alle moltitudini , ma apparv e subito e fu salut atà come la più degna e fiera protést a dell 'uman ità · fer ita nei suoi più sacri ideali , com e la ri volta del genio del bene contro il genio del male nella nuo vissima palin genesi e nella. più orr enda cata – strofe della storia . Chi non ric Òrda le sant e ire e le imprecazioni ed i retori ci sdegni contl'o i r re– doni scient ificam ente organizzat i? Gli arti sti te– desc hi, gli uomini di scienza, gli attori , gl'i ndu – str iali, gl i opera i federa ti, i giorna listi - quel\e st esse 51an d ide 8'Ilime che si stem peravan o in la – grimet te met astasian e al chiaro di lun a delle no– str e belle notti ita liche a P iazza le Michelan gelo o a J?osillipo, tu tta la stirp e alemanna fu coperta da l nostro disp rezzo.. . non dirò soffocata I ·Si costitul allora quella «· sacra union e » di grup pi e di part iti ohe poggiava , certo, su di un fond amenta le equivoco, su la dissimulazione, cioè, degli scopi diversi che nella medes ima na – zione grupp i e y art iti persegu ivano du rante la guerr a, ma che -,ttesta vu ~nf'rgtC<illlE>nte il pro– fondo ed insa nabile dissidio che avrebbe dovuto separare, nei secoli, la gente civile da quell' altra . Si tra tt ava, dun que, di un a crociat a.. . Ma dopo tm ann i di guerr a, l' istinto dell'imi– taz ione (è il meno ohe si possa dire) ha vinto o sta per vincere quell 'isti ntiv o na tural e biBogno di giust izia che fece chiama.re san ta. la guerra, e soste nne le volontà dei nostri popoli nelle ore più diffioili. A ma no a m ano che il conflitt o si è andato svolgendo, il naz ionalismo si è andato esalta ndo nella cont empl a.zione e nell 'apo logia di quei fe – roci atteggiam enti e di quelle disinvolte confes– sioni 'che tanto macoh iarono, per sempr e, il po– polo te desco. Il Maurras, per esempio, arriva a dire, con incredibile can dore che bisogna pro– mettere ai soldat i combatt ent i non so qu ali com– pébs i per infon dere in loro cor aggio e ferm ezza . Non altriment i, se dobbiamo cred ere a Li vio. avveniva ai tempi di Annibale; non altri menti si 1« prat icava» dalle ICompa.gnie di ven tura I I n It alia lo stesso fenomeno, le ste sse aberraz ioni , le stesse ciniche oonfessioni . Come ai t em pi della non ma i albbastan za con – dannata iropr esa libioa la fam e di te rra del con – tadi no merid ionale fu acuita quotid ian amente dalle prome sse più str avaganti, d alle favnle più accortamente racco n tate, dalle m enzogne più impun ement e mess e in circolazione, cosi oggi , in un 'ora :r.Jinit om ente ,r!l.,ics in ci.:.i si trnt •u. di sal va.re se!Ilplicem ente la dta. delle n ost r" na– zioni, ·vengono incomo date le omb re dei Cesari ·e quelle dei Dogi e quelle , più modeste, degli avvent urieri e dei me rcanti fiorent ini , g,movesi , pisani, anfalfitani, si raspan o dovunq ue da t•i sta– tis tici incontr ollati ed incontrollab ili, si tormen – tano , geografi ed i geologi , gli astrono mi , ed i poet i, si ingigantis cono inter essi reali e w ne creano degli .inesistenti, per prospettare ambi– zioni dall'am pio scenario e dall 'infinito respiro, per susciLare all 'este ro contr,o di noi grida di al– larm e, per dar e al mondo un quadro delle a.spi– raz ioni italian e il più sfreOAtamente imp eriale che sia possibile. E se altri, di altra gente , op – pone a siffatt i appetiti elemen t i di giudiz io an t i– te tici, sicurame nte ed apr ioristicam ente quei dati sono falsi e bugiardi, come gli dèi pagani per i crist ia:ni ; .se alcuno osa invocar e, senza falsarb , la test iµlon ianza della stori a, la incriminazion e è pronta ~ implacabi le ; se un geografo non na – z-ionalista ·mostra Q.i voler ca povolgere a un tr atto i cri te ri tr adiziona li della sua seienza, la conda n – na per ignor anza e per an i ipatri ot tism o è subito fulminat a. E non · ba.sta. Sono tradito ri tutti coloro, clie dall 'esa me at tent o della realt à qua le è, non qual e sarebbe desiderab ile che fosse, e da ll' esam e dei nost ri interess i concreti e d"lla potenz ialità del nostr o \Viluppo, pervengono a conclus ioni mo – deste .ed oggettiv e; sono venduti allo st rani ero quelli che affermano che la lotta economica, se divanl passe dopo la guerra annata, prepa rereb~ un più on·endo massac ro; sono regionalist i quelli che non inte ndono assicur are per il dopo guerra ai signori indust riali protez ionisti pingu i divi – dendi sul sacr ificio degli agr icoltori e dei cont ll– dini , silen ziosi dona tori dì sangu e e d i lagriro e aUe front iere ;· sono nemioi pubblioi coloro che conti nua.no a ragionar e quando gli altri più non ragionano! Questo fat to non avrebbe alcuna grav e conse– guenza , se le singolè gue rr e na ziona li non fos– sero divent at e fata lment e altr etta nti episodi del– la, guerr a universa le; se le cosi dette asp irazioni naz ionàli, qua li le forroulano i nostri nazio nn:– ]ist i, non dovess ero coesiste re e cooperare con altr e aspira,zion i na zionali altr ettanto leg it t ime o altr etta nto illegitt ime, a seconda dei punt i di vista ; se non fosse necess ario ch e all 'este ro si form asse una pu bblica opin ione ben e illum inata sui fini nost ri par t icolar i ; oo la realizzaz ione del nostr o programma , qu alun que sia, non dovesse dipend ere, oltre che dal nostro valore e dalla nostra abilità, anche dal concorso convinto e cor– diale degli alleati , gran di"e piccoli , dei compa-gni d 'arme di tutte le misur e ... Ecco perohè il danno , che certa st amp o. arr eca allo. cau sa italian a, è veram ente gra vissi!11o ; e tanto più esso cres ce qu an to più , per oru deltà di natura , per colpe di govern i, per erro r i di tutte le classi, noi siam o condann at i a fare la nosira

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